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Autore: Fiore di Giada    07/01/2023    0 recensioni
E' un what if sulla terza stagione.
Suyodhana muore.
Ma tale vittoria richiede un prezzo doloroso per Sandokan.
Cosa avrebbe pensato in una simile eventualità?
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La nube di polvere scompare e, cauto, mi guardo intorno.
Suyodhana, col suo carico di morte, è scomparso.
Una lama di luce attira la mia attenzione e alzo la testa.
Da un’ampia apertura della grotta, riesco a vedere un lembo di cielo azzurro, illuminato da un sole scintillante.
Vedo la sagoma di un uccello e riesco a sentire il suo richiamo.
Sorrido. Finalmente, quel demonio è stato distrutto.
Non tormenterà più nessuno.
Abbasso lo sguardo e il mio sorriso si spegne.
Yanez, tu giaci a terra, prono, privo di sensi e sulla schiena scorgo due pietre, grosse come pugni.
Yanez! – urlo. No, non voglio perderti amico mio.
Non puoi abbandonarmi.
Abbandono il mio appiglio e provo a scendere lungo la parete rocciosa.
Le mie mani si scorticano, forse sanguinano, ma non mi importa.
Il mio pensiero, ora, sei tu, amico mio.
Allontano questi sassi, ti stringo tra le braccia e ti volto.
Poso la testa sul tuo petto e un senso di gelo invade il mio cuore.
No, non può essere.
Non sento il battito del tuo cuore.
Mi sollevo e ti scruto meglio. Probabilmente, mi sono sbagliato.
Le mie speranze, presto, si infrangono sotto il peso di una realtà crudele.
Nessun respiro, per quanto esile, solleva il tuo petto, mentre il tuo viso, bianco di morte, è gelido.
No... Non posso accettare questo.
Tu non puoi essere morto, amico mio.
Non puoi avere dato a quel demonio una simile vittoria.
Una rabbia impotente irrigidisce il mio corpo. Quanto mi sembra stupida la gioia che ho provato prima, quando lui è morto.
Perché sono stato così cieco ed egocentrico? Perché non mi sono ricordato di te?
Sì, non potrà più usare altri innocenti per i suoi scopi, eppure questo non mi rende felice.
Non accetto un tale prezzo per la sconfitta di quel demonio.
A te, amico mio, è stata negata la possibilità di essere felice.
E io, di nuovo, ho vissuto il dolore della perdita di una persona a me cara.
Perché? Non bastavano i miei genitori, durante quella terribile notte?
Di quale colpa ti eri macchiato?
E come ho potuto sbagliare così?
Tu, amico mio, mi hai dato il calore di una famiglia, anche se le nostre origini erano diverse.
Con un breve sguardo, riuscivamo a comprendere l'uno i pensieri dell'altro.
E ora... Ora non sarà più così.
Il mio cammino proseguirà senza di te, amico mio.
Sopraffatto da tale realtà, chino la testa e le lacrime, impetuose, inondano le mie guance.
Mi pare quasi di sentire la tua voce, benevola e ironica, mentre mi prende in giro e mi chiede che cosa stia succedendo.
Ma è una illusione della mia anima, che cerca ancora la tua presenza, amico mio.
E, dilaniato dal rimorso, lancio un grido privo di voce.
   
 
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