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Autore: Woody Lee    18/01/2023    0 recensioni
Chi soffre di stress post traumatico non ha vita facile. Ma Adam?
Lui è diverso, ha un altro tipo di sofferenza, gli è difficile anche spiegarlo.
Senza troppi giri di parole, chi già pativa la propria vita non avrà più sonni tranquilli per il resto dei loro giorni.
Genere: Drammatico, Parodia, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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12 ottobre 2019,
New York.

 
Adam è seduto tra una donna coi capelli rosa e un uomo senza un orecchio. Quella mattina, la sala numero due è occupata dall’incontro con pazienti affetti da stress post traumatico, la seduta è condotta da una donna di nome Jane.
Adam aspettava con ansia il suo turno, ancora non sapeva come formulare tutto il suo racconto.
“Una granata esplose a due o tre metri da me. Il mio compagno, Richter, morì all’istante. Io persi solo un orecchio. A volte non riesco a capire…”, così parlava l’ex militare seduto alla destra di Adam.
“Siamo qui per aiutarti Roger, esprimiti nelle tue parole migliori” gli diceva Jane, Roger prese un respiro profondo e continuò il suo discorso.
“Non riesco a capire come sia possibile che lui sia morto e io no. Eravamo esattamente alla stessa distanza da quella cazzo di granata…scusatemi.”
“Non scusarti per il tuo dolore, Roger. Qui tutti abbiamo qualcosa che non riusciamo a sopportare ma ecco che riunirci in gruppo ci può…supportare…anche nei momenti più difficili.” Roger annuiva, Jane era soddisfattissima di quella sua frase rubata da chissà quale lezione di catechismo.
Poi girò lo sguardo verso Adam.
“Adam, vuoi parlarci del perché sei qui?”
“Si Jane, non è un vero e proprio problema ma come dici tu, parlarne aiuta.”
“È vero.” Ripeté Jane guardando tutti i presenti negli occhi.
“In pratica, mi capita di vedere cose che non dovrebbero succedere e dopo qualche giorno, succedono.”
“Non credo di seguirti”
“Io ho dei sogni premonitori, accadono spessissimo, soprattutto negli ultimi due mesi.”
“Prevedi il futuro?” gli chiese una donna coi rasta.
“Solo un certo tipo di futuro”
“Spiegaci” disse Jane prostrandosi in avanti con il busto, come a dire “io ti ascolto”.
“Beh, Jane, non è facile”
“Qual è stata l’ultima cosa che hai visto?”

“Sono qui proprio per la mia ultima visione. Ecco, in pratica ho visto la fine del mondo e non è stato per niente bello...”
Il silenzio che aleggiava nella sala cadde e si ruppe in un silenzio ancora più assordante.
“La maggior parte di voi morirà quello stesso giorno, mi ricordo di te, che fine orribile” Indicò Roger.
“Ma molti avranno una fine peggiore. Chi morirà di fame, chi di sete. Tu morirai mangiato vivo da dei coyote” Jane rimase perplessa.
“E sono cose che accadranno davvero. Tutti i miei sogni premonitori, alla fine, si avverano. Per esempio, ero ancora un ragazzino ma ricordo benissimo di aver sognato l’11 Settembre qualche giorno prima che avvenisse. È spaventoso!”
“Quindi hai sognato la fine del mondo?” gli chiese Jane.
“Si” rispose Adam serio.
Jane scrisse qualcosa sulla sua cartella clinica.
“Dopo quanto tempo si avverano i tuoi sogni?” gli chiese un uomo barbuto senza un braccio e una gamba.
“E chi lo sa? Può accedere dopo poche ore o addirittura dopo anni. Non è una cosa piacevole con cui convivere. Ho visto la morte di mia nonna e il suo funerale. Ma so che accadrà tra molti anni poiché avevo in braccio la mia cazzo di figlia neonata. E non ho nemmeno la ragazza in questo momento.”
“Quindi se avrai una figlia in futuro, il mondo finirà più in la?” chiese una donna senza capelli.
“Oh no, il mondo finirà tra qualche giorno, di quello sono sicuro. Io sopravviverò in qualche modo ma…molti di voi no.”
Il silenzio si trasformò in ansia e paura. Roger piangeva e non era l’unico.
“Non sono qui per cercare aiuto, anzi, sono qui per avvisarvi.” Girando lo sguardo verso tutti i presenti, i suoi occhi caddero su una signora vestita di rosa.
“Tu avrai la morte peggiore secondo me. Sopravviverai all’apocalisse ma i cannibali ti prenderanno e ti cucineranno. Purtroppo, sarai un esperimento e la tua carne verrà cotta malissimo, non ti mangeranno neanche, farai schifo.”
Alla signora quasi cadde la dentiera dal gulp che soffrì.
Jane riprese a parlare anche se le sue frasi non ebbero senso per tutto il resto della seduta. Nessuno credeva alle parole di Adam, come poteva sapere della fine del mondo e del fato di tutti i presenti? Riusciva davvero a prevedere tutte quelle disgrazie e riguardo all’11 settembre, perché non disse mai nulla a riguardo prima di allora?
“Adam, posso avere due parole in privato con te”
“Certo”
“Bene, per tutti gli altri ci vedremo la prossima settimana, non fate stronzate e non credete a tutto ciò che Adam ha detto in questa seduta, niente è certo nella vita, soprattutto la fine del mondo. E’ da migliaia di anni che viene ipotizzata ma ancora non si è visto niente, vero?”
“La fine del mondo c’è già stata varie volta. È conosciuta con nomi diversi ovviamente. Era glaciale, Chicxulub, prima e seconda guerra mondiale, per non parlare delle milioni di guerre avvenute nella storia, influenza, peste bubbonica…Chiaramente se siamo qui è perché i nostri antenati sono sopravvissuti in qualche modo, per fortuna.”
“Ok, basta così Adam. Grazie a tutti, alla prossima settimana.”


Non ci furono più sedute poiché la premonizione di Adam si avverò quel week-end e il Coronavirus avvolse il mondo intero in un guanto di plastica, come quelli dei supermercati per l’ortofrutta. Le temperature si alzarono in pochi mesi e i più grandi ghiacciai si sciolsero alzando il livello dei mari e degli Oceani inondando con terribili tsunami alti chilometri tutte le zone costiere uccidendo miliardi di persone. La signora in rosa morì esattamente come le descrisse Adam durante la seduta e lui, Donald Trump riuscì a riavere la Casa Bianca grazie all’assedio al congresso dei suoi elettori. Quella testa di cazzo lanciò varie testate nucleari nel pacifico dopo aver visto che in Sharknado, i tornado di squali venivano sconfitti con delle bombe, purtroppo le detonazioni crearono tsunami di centinaia di metri che distrussero tutta la West Coast americana.
L’Australia prese letteralmente fuoco e Atlantide uscì tra le acque del nord Atlantico dopo terremoti catastrofici. Il vulcano Etna, in Sicilia, esplose radendo al suolo tutto il sud Italia.

Miliardi di persone morirono.
Adam si trovava sulla sua astronave, in orbita osservava con il cuore spezzato la fine del mondo.
Tirò una zip nascosta tra i suoi capelli e un alieno verde e alto meno di un metro uscì dalla testa di Adam che cadde floscio sul pavimento bianco.
Aveva un’ultima cosa da dire prima di partire alla velocità della luce verso l’ennesimo sistema solare.
Appoggiò la sua mano aliena con tre lunghe dita scheletriche sull’oblò dal quale osservava quello spettacolo terribile.

 
“ 𒁀 𒁲, 𒄀 𒁹 𒉡𒊏.  𒋼 𒍝𒌅! 𒈬𒆷 𒇻.”
 
 
La sua astronave scattò senza fare un suono, allontanandosi da quella biglia blu che divenne un puntino impercettibile nell’imperdonabile grandezza del cosmo che lo circondava. Non avrebbe mai più fatto ritorno per altri mille anni, chissà cosa sarebbe diventato l’essere umano prima di allora.
 
 
Cintura di Orione,
Anno Domini 20477356,65.

 
  
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