Scintilla e Ninnananna 

Era antica, quanto la stirpe degli uomini. Quando fu acceso il primo fuoco, lei cominciò a esistere. Fu un risveglio brusco il suo. Caduta tra le fiamme di una foresta bruciata per errore. Lo accettò e andò avanti. Il suo nome era Scintilla, lo spirito dei focolari. Talvolta, i bambini dicevano di vederla apparire, disegnata dal fumo dei tizzoni. Lei li adorava. 

Aveva un’amica, da molto, molto tempo: Ninnananna. Abitava nel vento ed appariva ai più piccoli, sotto forma di un fascio di piccole luci, simili a lucciole. Li aiutava a riprendere sonno, se si svegliavano bruscamente. Gli incubi e le tenebre erano, da sempre, i loro più acerrimi nemici. Le amiche li combattevano con il chiarore caldo del fuoco e dolci canti. Non erano capaci di altro, ma si trattava di rimedi efficaci. Lo spirito delle nenie, amava anche albergare nel fiato delle madri che cullavano le proprie creature, davanti ai caminetti. Gli ispirava opere meravigliose. 

Una volta, una donna aveva cantato così:- Siamo polvere che si accende, bruciamo come stelle, fino a consumarci. Poi, torniamo alla Madre Terra, cui apparteniamo. Caro bambino, tu sei il nuovo legno, non mi dimenticare. Ma, fammi felice, illuminati come nulla prima d’ora. E sii felice anche tu. Nient’altro ti chiedo.- Fu allora che Scintilla comprese di avere una fedele compagna. Insieme, riempirono di calore la stanza. E così fu per molto altro tempo. Anche quando quel neonato cessò di esistere. 

Un giorno, capitò qualcosa di inaspettato, qualcosa mai successo prima. Fu chiamata. Un raggio dell’astro argentato si posò su di lei ed udì una voce maschile. Era, forse, l’Uomo Sulla Luna? Cosa poteva volere da lei? 

“Vieni, abbiamo bisogno di parlarti”, le fu detto.

Abbiamo? Si sentì nervosa, ma ubbidì alla richiesta. Quando uscì dal focolare, vide qualcosa di insolito: una fata, un signore vestito di rosso, dalla barba bianca, un coniglio gigantesco, un folletto fatto di sabbia e un giovane dai capelli bianchi. L’anziano le parlò, senza troppi indugi:- Siete state scelte. Sarete le nuove guardiane. Vi prego, non diteci di no. È per il bene dei bambini…

“Siete?” domandò, confusa, Scintilla. 

Le fecero cenno di guardare alla sua destra. Tanti minuscoli riflessi stavano componendo una sfera luccicante. Era Ninnananna! Provò una sensazione di benessere nello scoprire che sarebbero state insieme, in questa nuova avventura. Uscì dal fuoco a passi cauti, prese i lembi roventi della sua lunga gonna e fece un inchino. Una prolungata nota melodiosa fu udita. Anche l’altra era d’accordo. 

“Ci aiuterete a sconfiggere l’oscurità?” chiese accigliato Babbo  Natale. 

“Non è, forse, ciò che facciamo da sempre?” risposero in coro.