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Autore: Bombay    21/01/2023    0 recensioni
Dal testo: - McCoy lo sapeva che sarebbe successo lo sapeva. Lui aveva fiuto per quelle cose, ma nessuno dei suoi superiori lo ascoltava mai. -
Storia della challenge writeptember2022 indetta sul gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Spock
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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[Star Trek] Piante

Challenge: #writeptember2022 #Giorno03 del gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo

Prompt: 1 Prigione – 2 Paralisi

 

Fandom: Star Trek (Reboot cinematografico)

Genere: Hurt/Comfort, fantascienza

Tipo: flash fic

Personaggi: James T. Kirk, Leonard McCoy, Spock

Rating: PG-13 - verde

Avvertimenti: angst, movieverse

PoV: terza persona

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Gene Roddenberry (J.J. Abrams). I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

PIANTE

 

McCoy lo sapeva che sarebbe successo lo sapeva.  Lui aveva fiuto per quelle cose, ma nessuno dei suoi superiori lo ascoltava mai.

Kirk lo aveva liquidato con un - Non possiamo basarci su un presentimento - subito avvallato dal maledetto elfo dalle orecchie a punta.

E invece il suo intuito non aveva sbagliato. Della squadra di sbarco era rimasto solo il capitano. Erano scesi su quel pianetucolo, che sembrava disabitato, in sei ed era rimasto solo Jim.

“Siamo pronti comandante” esclamò Scotty digitando le coordinate per il teletrasporto.

Il formicolio lo pervase. Odiava il teletrasporto ma per Kirk quest’e altro.

“Dobbiamo fare in fretta recuperare il capitano e andarcene”

“Pensavo di fermarmi a bere un the con i biscotti” sbottò McCoy sarcastico, ma ovviamente il vulcaniano non colse l’ironia.

Scotty aveva localizzato il capitano, quella dove erano apparsi sembrava una giungla. Si mossero con cautela i faser in mano, guardinghi e in allerta.

“Di qua” ordinò Spock inoltrandosi nel fitto della vegetazione. 

All’improvviso una pianta si mosse e con un tentacolo spinse a terra il vulcaniano. McCoy non impiegò un momento e sparò colpendo l’arbusto, ma questo fece inaspettatamente animare tutta la giungla.

“Corra dottore” gridò schivando liane e fauci.

“Sono delle dannate piante carnivore” gridò McCoy sparando ancora riuscendo ad andare avanti miracolosamente ma alla cieca, sparava ardentemente che il vulcaniano stesse seguendo il tricorder.

All’improvviso si fermarono: una prigione di rovi, si innalzava davanti a loro.

“E adesso?” si interrogò il dottore, ma il vulcaniano prese a sparare facendo saltare pezzi di piante qua e là. Non molto diplomatico, doveva ammetterlo, ma efficace. Riuscì, infatti, a penetrare quella selva animata.

Non avevano ancora raggiunto il capitano che le liane si richiusero su di loro. Spock continuò a sparare in punti precisi, facendo ritrarre le piante; tenendo un varco aperto in modo che McCoy riuscì a raggiungere Kirk riuscì a liberarlo e a contattare l’Enterprise.

“Scott ci riporti a bordo” gridò.

Pochi secondi dopo erano tutti e tre nella sala teletrasporto.

McCoy si approssimò al capitano immobile respirava appena. Il vulcaniano stava finendo di rimuovere gli ultimi arbusti dal corpo dell’uomo.

“Dottore” chiamò allarmato mentre il medico controllava i segni vitali del capitano con il tricorder.

“Ha una qualche tossina in corpo, che lo sta progressivamente paralizzando. Portiamolo in infermeria” ordinò risoluto non c’era tempo da perdere.

Il capo ingegnere fissò i due preoccupato il dottore era particolarmente angosciato e anche Spock il che era tutto dire.

McCoy osservava i dati, non avevano molto tempo, dovevano sintetizzare un antidoto.

“Se la paralisi raggiunge gli organi vitali le probabilità di sopravvivenza del capitano…”

“Spock!” lo interruppe bruscamente McCoy “Lo so”

“Stavo solo esponendo i fatti. In attesa del risultato delle analisi”

McCoy scosse la testa sospirando quella attesa lo stava uccidendo.

Finalmente le analisi si conclusero positivamente e in breve tempo la sua equipe sintetizzò un antidoto.

McCoy lo somministro subito al capitano “Ora dobbiamo solo aspettare” bisbigliò più a sé stesso che a beneficio degli altri presenti.

Il dottore si sedette accanto al letto in attesa. Il primo ufficiale lo osservò per un momento, Kirk era in buone mani, raggiunse la plancia si sedette sulla poltrona fissando lo spazio infinito.

 

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Note: Non sono molto convinta, ma non sono riuscita a tirar fuori qualcosa di meglio.

 

   
 
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