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Autore: VickyDepp    23/01/2023    1 recensioni
Neanche il tempo di scorrere la home che gli uscì fuori il programma del festival del giorno dopo, il giorno della festa. Sapeva che doveva essere presentato il film di Harry Styles, erano entrambi ad essere i pupilli di Alessandro Michele e quindi testimonial Gucci, ma non aveva fatto molto caso all’altro film in concorso:  the banshee of inisherin. Girato in Irlanda. Cast: Colin Farrell.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con
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Capitolo 9. Hurricane

 

'Merda, merda!' si maledisse per non aveerlo lasciato andare prima, ma non voleva! Insomma, come al solito Jared gli toglieva lucidità. Respirò a fondo, non si trattava di Sarah, l'aveva già tradita, dal momento in cui aveva chiesto a Jared di restare. Aveva sempre creduto che i   tradimenti col pensiero non valessero, ma non era così. Il legame con Jared era ancora così forte ed intenso...

“Credo entrambe le cose" rispose, stava sudando 

"Tu-tu cosa vorresti?" non erano più due ragazzi erano due uomni adesso, erano cresciuti, possibile che si dovevano ancora ritrovare in quelle situazioni assurde? Gli venne da ridere istericamente e si coprì il volto con le mani 

"Non posso credere di essere di nuovo a questo punto, dopo tutto questo tempo"

Jared alzò lo sguardo su di lui 

“Lo voglio da quando mi hai medicato la mano” gli confidò ridendo dal nervosismo anche lui.

Voleva aggiungere tante cose, ma quanto diavolo avevano parlato quella sera? Si era davvero stancato delle parole, quindi lo guardò negli occhi e fece l’unica cosa che riteneva sensata e lo baciò, senza dire oltre e senza indugiare, sperando che l’altro non se ne pentisse troppo.

 

E quindi Jared si decise per entrambi. Le sue labbra, quelle magnifiche e calde labbra, era di nuovo sulle sue. Stranamente la cosa non lo scosse, ma lo fece sentire bene, di un bene sereno, diverso da tutte quelle volte che si erano ritrovati dopo essersi lasciati. Fu lui ora a chiedere di più da quel contatto, aprì le sue labbra ecrcando la sua lingua. Infilò le mani nei suoi capelli tenendolo contro di se, quasi temendo che cambiasse idea e si allontanasse. Sarah in quel momento, era solo un vago ricordo che la sua mente aveva cacciato miserabilmente in un angolo.

Leto non si aspettava tutta quella prontezza, di sentire le sue mani tra i capelli, di essere avvolto così tanto in quel bacio. Aveva sentito le mani di Alessandro addosso fino a poco prima, la sensazione di abuso e violazione del suo corpo avevano accompagnato un po’ tutta quella serata, anche per quello non riusciva a prendere il coraggio di fare niente, oltre perché tecnicamente in quel momento, come aveva già fatto tante altre volte, era l’amante della situazione. 

Eppure appena l’altro lo travolse in quel modo non si senti per nulla sovrastato, o non rispettato. Anzi.

Colin con lui poteva fare ciò che voleva, era stato sempre quello il suo potere.

Ricambiò subito la lingua in quel bacio che durò a lungo, forse un’eternità e lasciò entrambi senza fiato.

Si staccarono per un attimo con il fiatone, guardandosi e in quell’istante iniziò a sbottonargli la camicia, prendendo a baciarlo di nuovo.

Stava andando tutto così sbagliatamente come dove andare. Jared era caldo, lui di più... trovò un'enfasi in quel bacio che mai si sarebbe aspettato dopo tanto tempo. Quando iniziò a sbottonargli la camicia lo fermò. Improvvisamente una lampadina nel suo cervello si era accesa, mandando un segnale di allarme 

“Aspetta.... torno, dammi un secondo.." disse alzandosi facendogli cenno con un dito 

"Arrivo, aspettami, un secondo..." disse, filando in bagno. Era riuscito a prendere il suo cellulare e con mani tremanti fece quel numero per la seconda volta in quella serata.

"Colin..."

"Lo sto facendo!"

"Colin cosa.. che stai dicendo accidenti, è l'alba!"

"Mi hai sentito Doc? Lo sto facendo.. sul serio, insomma, è qui, lui, io..."

"Ma cosa..."

"Non so perchè insomma..." rise

 "da non credere, è qui sul mio divano, e gli ho chiesto io di restare!" rise di nuovo.

"Colin... lui... LUI?! Avevi detto che era tutto sotto controllo! Ricordati, il passato..."

"Si si, il passato... il passato non è passato, cioè è qui, e... oddio..."

"Calmati, Colin ascoltami"

"No ok, Doc, senti, non voglio ascoltarti adesso, volevo solo dirtelo...tanto ci rivediamo tra qualche giorno"

"Non fare stronzate Colin"

Si sentì improvvisamente calmo. Il dottor Peterson lo aveva davvero aiutato. Ma non poteva fermare l’impeto della loro attrazione. Poteva solo rimettere insieme i cocci, di nuovo, nel caso tutto fosse andato ancora in mille pezzi. Sospirò forte "È troppo tardi" disse con una calma surreale rispetto alle coincitate parole di prima 

"ci sentiamo Doc"

Non lo lasciò nemmeno più parlare. Mise giu il telefono, si alzò e si guardò allo specchio, negli occhi. Era così determinato. Gli venne di nuovo da sorridere, sorrise a quel colin riflesso che lo incitava ora a tornare di là.

Si sciacquò il viso con calma. Spense il telefono.

E tornò in salotto. Sperò che Jared non avesse sentito, o lo avrebbe preso per matto.

Un po' lo era dopo tutto.

"Scusami" ridisse prima di fiondarsi di nuovo sulle sue labbra, sovrastandolo.

Decise così di ripartire da dove era rimasto, sbottonandogli gli ultimi due bottoni della camicia, togliendogliela, staccando un attimo le labbra dalle sue, ridacchiando

“Ti mantieni bene dai”

Scherzò l’altro, baciandolo ancora

Sorrise, contento che Jared aprezzasse ancora il suo fisico. Non era più un giovane ragazzo ma la forma fisica l’aveva recuperata alla grande e mostrava ancora una certa prestanza. Non era stato facile perché per alcuni ruoli aveva dovuto ingrassare o dimagrire. Lui invece era come sempre oltre ogni aspettativa. Quando riuscì a togliergli quella fastidiosa maglietta, rimiro il suo torace muscoloso e liscio, toccando appena i vecchi tatuaggi che conosceva a memoria 

"era il mio psicoterapeuta" disse sollevando lo sguardo su di lui

 "gli ho detto che stavo per farlo sul serio..." gli venne da ridere, e rise scuotendo la testa sapendo che quella cosa poteva sembrare da pazzi.

 

Non gli aveva chiesto perché fosse andato in bagno perché pensava potesse dargli fastidio, ma si confidò senza che gli chiedesse nulla. Gli accarezzò una spalla, scendendo giù fino al braccio e alla mano 

“Stare con me ti manda talmente tanto in crisi?” 

Gli domandò, con un tono misto di ironia, ma anche curiosità 

“Quest’uomo mi odierà ormai”

“Diciamo che dopo tanti anni di lavoro e soldi direi buttati, era giusto informarlo..." rise di nuovo tornando un attimo serio 

"Sì Jared, mi mandi in crisi totale, ogni volta... è inevitabile, forse dovevamo sapere che sarebbe finira così... " disse senza alcun rimpianto 

"ed è il miglior modo in cui potrei concludere una nottata" si sdraiò tirandolo giù al suo fianco, riprendendo la sua bocca da dove l'aveva lasciata. Sapeva di sole, di buono, di dolce, un sapore inconfondibile che non era cambiato.

 

Non credeva fossero buttati: Colin stava benissimo. Decisamente meglio di lui, che la terapia non l’aveva mai fatta.

Il cedere alle tentazioni faceva parte dell’essere umano dopotutto.

Visto che si era steso al suo fianco, si girò per baciarlo, accarezzandogli il viso con fin troppa dolcezza.

Erano ancora sul divano quando si rese conto di stare scomodo e stretto. Buttò un occhio verso il letto, poi verso di lui.

“Che ne dici se ci spostiamo…”

Gli propose, tra un bacio e l’altro senza fermarsi 

 

Lo baciò di nuovo mordendogli leggermente il labbro. Senza dire nulla lo aiutò ad alzarsi e si spostò verso la stanza da letto 

"Se entriamo lì dentro non mi fermerò Jared, sei scuro di voerlo fare?" Era vero che era lui quello impegnato, ma sapeva quanto la loro elazione avesse tormentato il ragazzo. Tornare insieme anche solo per quella volta poteva mandarlo in crisi ancora di più.

L'aveva visto così fragile quella sera

 "Non voglio incasinarti di nuovo la vita" era sincero.

“Non fare il solito ipocrita, ormai il danno lo abbiamo già fatto”

Era un tono leggero e ironico, non voleva che l’altro se la prendesse.

Sì, era un periodo di merda per lui e probabilmente gli avrebbe fatto più male che bene, ma lo voleva.

Lo voleva adesso.

Si alzò dal divano e prese l’altro per un braccio, portandolo con lui verso il letto, per poi buttarlo li sopra, baciandolo ancora.

Era chiaro quanto Jared non aveva alcuna intenzione di respingerlo, anzi, riprese lui l'inizativa 

"S... si, ok ma..." disse tra un bacio e l'altro "c'è danno e danno sai..." l'attacco di Jared era impetuoso, e le sue mani non potevano che cercare il suo contatto, accarezzò la sua schiena i sui fianhi nudi per poi afferrargli il bordo dei pantaloni "Posso fare un danno piccolo o uno grande, e non è che poi mi dici che sono stronzo perchè ti ho messo in questa situazione per la millesima volta?" naturalmente anche il suo tono era leggero, senza convinzione alcuna per altro. Ma davvero non voleva che poi Jred lo maledicesse.

“Stai. Zitto.”

Enfatizzò le parole, guardandolo furbo negli occhi. 

“Mi stai stancando, so che lo vuoi quanto me, se non di più….”

Dopo averlo detto gli mise una mano sul cavallo dei pantaloni neri e eleganti che indossava 

“Dimmelo. Quanto lo vuoi?”

Gli domandò malizioso, baciandolo ancora, mordendogli il labbro.

Si piegò leggermente su stesso quando la mano dell'altro gli strinse il cavallo dei pantaloni, quello mica poteva mentire "Ouch" si lui parlava sempre troppo quando era agitato 

"ok, si lo voglio... lo sai, ma poi non ti lamentare, perchè se osi anche solo lontanamente a dire che sono stronzo io..." non finì la fase perchè Jared alzò gli occhi al cielo e lo baciò di nuovo tirandoselo contro. Le mani di colin gli abbassarono i pantaloni e i loro bacini si scontrarono facendoli gemere. Gli sembrava di essere tornato indietro di anni... non si sentiva nemmeno più vecchio, con Jared si sentiva sempre il solito Colin di tanti anni prima.

 

 

Jared Nel mentre mise entrambe le mani sul cavallo dei suoi pantaloni, sbottonandoglieli del tutto, facendo scendere lentamente la cerniera mentre lo guardava, con le labbra a un millimetro dalle sue.

Spostò le mani verso i suoi fianchi, sfilandoglieli.

Fece andare le labbra sul suo collo, mordendolo leggermente e ridacchiando 

“Non mi lamenterò di nulla, promesso”

Gli disse semplicemente, mettendo la mano sopra i suoi boxer 

"non... Puoi farmi tacere... Per sempre" sospirò liberando il corpo di Jared dall ultimo. Indumento che indossava. Quanto tempo era passato.

“Sicuro? Non sfidarmi Farrell, non ti conviene” 

Gli rispose prontamente, baciandolo ancora in modo da zittirlo nuovamente.

Nel mentre iniziò a sfilargli i boxer con calma molta calma. Una lentezza attuata di proposito, per lasciarlo impazzire un po’.

Quando finalmente li tolse si staccò da lui guardandolo mentre lo toccava piano vicino all’inguine, per poi arrivare sul membro, stringendolo nel pugno.

“Vuoi parlare ancora?”

Quello a basso totalmente ogni sua difesa. Colin si lascio andare con un gremito sicchiudendo gli occhi e piegando lievemente il capo all indietro. Non poteva essere vero. Com’era finito dal Red carpet a li?! Ma chi se ne importava in fondo, l aveva sempre voluto, l aveva sempre aspettato e sempre aveva sperato... Jared sapeva ancora cosa gli piaceva, Jared che conosceva tutto di lui, Jared che ogni dannata volta lo faceva impazzire. Era muto ora, Jared aveva vinto.

 

Sorrise felino quando vide l’altro ammutolito; alla fine certe cose non cambiano mai.

Continuò a toccarlo, lentamente, sperando di esasperarlo quasi, ma voleva farlo impazzire.

Era come se fosse totalmente assorto solo da quello: dare piacere all’altro.

Era passato decisamente troppo tempo dall’ultima volta.

Fece poi muovere la mano con intensità maggiore, sapendo che entrambi non volevano fermarsi a questo, iniziando a baciargli il collo, alternando le labbra e la lingua, scendendo sempre più giù, mettendosi fra le sue gambe. 

 

Lo stava portando all esasperazione, con quella lentezza che sapeva gli aveva sempre fatto venire i nervi

 "ti prego muoviti o ricomincio a parlare!" lo minaccio con voce rotta dall eccitazione.

Rise di gusto per poi arrivare con la bocca, ovviamente con ancora più lentezza di prima, al suo inguine. Colin ce lo aveva durissimo, non faticava a credere che stesse davvero soffrendo. In realtà, anche lui era impaziente, dopo tutto quel tempo.

Lo fisso dritto negli occhi stando sopra di lui, facendo salire la sua mano fino alla punta, per poi toglierla definitivamente, facendo posto alla bocca; gli succhiò soltanto la punta per un po’, per poi prenderlo tutto nella sua bocca. Quando risalì si staccò leggermente, iniziando a leccare, alternando la lingua a dei baci, fatti sempre di proposito per fargli perdere la testa

 

Si lascio andare ad un gremito quando finalmente senti le sue labbra addosso. Era tremendo, lento da farlo morire. Lo faceva sempre, giocava con lui perché sapeva che poi glie l’avrebbe fatta pagare. Andarono avanti così per un po’, l’altro conosceva e ricordava tutti i suoi punti deboli, tutto ciò che lo faceva godere. Infatti Non ci volle comunque molto prima che Colin venne, non poté trattenersi oltre. Si tiro su dopo qualche secondo, Jared era eccitatissimo e lui voleva la sua vendetta. Lo stese sotto di lui baciandolo, facendo continuamente scontrare i loro bacini. Senza però toccarlo mai. Il suo membro di nuovo pronto vagava tra le gambe Dell’altro. Colin gli apri di più le gambe apposta affinché potesse sfiorare il suo punto più intimo senza però andare oltre. Non c’era dolcezza in quello che stavano facendo, ma solo la voglia di ritrovarsi il prima possibile.

 

Leto lo voleva tantissimo, non riusciva neanche a pensare di poter aspettare oltre e quando notò che nonostante l’orgasmo appena avuto Colin fosse pronto di nuovo in poco tempo lo fissò negli occhi, stando sotto di lui

“Ti v-voglio” gli disse tra un bacio e l’altro, prendendogli il volto fra le mani, appoggiando la fronte sulla sua

“Ti voglio tantissimo”

Era solo la verità, non vedeva l’ora di sentirsi uniti di nuovo.

 

Dopo quelle parole,  fu un attimo. Nella frenesia e anche sconsideratezza del momento l’irlandese pensò che l’unico modo per velocizzare le cose era usare la saliva come lubrificante. Mise due dita sulle labbra dell’altro, che aveva visto nei suoi occhi la stessa intenzione. Jared leccò a fondo la sua mano e con velocità lo bagnò quanto bastava. Scivolo dentro di lui come se quello fosse stato il suo posto da sempre, come se nulla fosse mai cambiato.. Lo conosceva così bene quel corpo, quella sensazione, quel calore che lo a volse facendogli annebbiare la mente. Si abbasso su di lui prendendo a spingere vigorosamente, toccando punti che sapeva bene dove stavano, e che sembrava stessero aspettando proprio lui. Durò più di prima, ma comunque troppo poco, e quando entrambi arrivarono all’apice dopo l’ennesima spinta Colin si acascio sul corpo dell’altro, nascondendo il viso Nell’ incavo del suo collo. Nella stanza ora si sentivano solo i loro respiri ancora accelerati.

 

 

—-

 

 

Eeeee vabe, sapevamo tutti che doveva succedere no? È successo dopo 9 capitoli!  Forse vi abbiamo fatto penare abbastanza.

Alla prossima! 

Vicky e Lau

   
 
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