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Autore: lmpaoli94    24/01/2023    1 recensioni
San Leo (Rimini), anno domini 1347
Un borgo incastonato nella tranquillità.
Abitanti però, restii a rimanere dentro le loro abitazioni per un terribile fatto che aveva scosso l'intera comunità.
Un abate cerca di sapere il terribile segreto incastonato in mezzo a quelle mura dopo il terribile omicidio che aveva colpito il paese.
Il silenzio non porterà mai a scoprire la verità.
E questo lo sa bene il prete che, improvvisandosi detective, porterà alla luce di quell'efferata notte trascorsa, verità maledette.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Usciti dalla fortezza inespugnabile del Conte di San Leo, Don Lorenzo si sentiva più pensieroso e riflessivo.
Le parole del Signore della città non avevano sortito nessun effetto, alimentando altre domande sui suoi propositi che l'avrebbero trasformato in un uomo dalla calma apparente.
< Quell'uomo non mi piace per niente > fece Don Lorenzo a Carlo.
< Davvero? Non c'è bisogno che voi me lo diciate. >
< Può sembrare scontato, ma quell'uomo sta nascondendo qualcosa che non vuole dire a nessuno. >
< Ad esempio? >
< Il legame che aveva con la tua fidanzata. >
Quelle parole scossero non poco l'animo di Carlo, che vedeva la sua Giuliana come una ragazza devota e perfetta.
> Giuliana non avrebbe mai fatto niente di peccaminoso. >
< Non sto dicendo che la tua ex amata è piena di peccati. Anche perchè sto seriamente pensando che l'abbiano costretta. >
< Costretta a fare cosa? Vanti padre, parlate chiaro! >
Il nervosismo di Carlo era palpabile e Don Lorenzo lo capiva bene.
Andarsi ad invischiare in quei pericoli che un giovane prete capiva realmente, avrebbe condizionato altri problemi che non si sarebbero fermati.
< Carlo, se noi moriamo... >
< Padre, come potete dire una cosa del genere? Noi non moriremo! >
< Adesso siamo sotto l'occhio del ciclone del Conte. Non si fermerà a soppiantare la verità. La sua verità. >
< Che cosa avete capito in tutto questo? >
< Forse è meglio che non ve lo dica, Carlo. Siete troppo nervoso. >
< Credete davvero che ciò possa calmarmi non sapere quello che avete in mente? >
< No. Ma sicuramente vi proteggerà. >
< Padre, vi prego di essere clemente e di parlarmi chiari, altrimenti non potremmo darci man forte l'uno con l'altro. Non possiamo essere divisi in questo momento. >
Le parole di Carlo furono molto azzeccate, portando il giovane vicario a confessare ulteriormente.
> Quell'uomo... temo che avesse una storia malsana con la povera Giuliana. >
< In che senso storia malsana? >
< Magari può aver soddisfatto i suoi piaceri proibiti abusando di lei. E per far placare tutto questo, l'abbia eliminata nella peggiore maniera. >
< No... non è possibile. >
Carlo non voleva credere a quelle parole, ma in fondo in fondo non potevano lasciar perdere nessun tipo di opzione.
< La mia amata non avrebbe mai fatto niente di tutto ciò! >
< Lo so bene Carlo, ma se l'avessero costretta? Voi cosa avreste fatto? >
< Me ne avrebbe subito parlato. Io e lei non avevamo nessun segreto da custodire. >
< Certe cose possono essere dure da raccontare. Ma voi non dovete farne una colpa alla povera donna. >
< Infatti non ne faccio nessuna colpa perchè non è assolutamente vero! >
< Carlo, ascoltatemi... >
< NO! Dovete finirla di dire stupidaggini e infangare il ricordo di Giuliana. Questo non ve lo permetto! >
Carlo non riusciva a capire che il prete faceva tutto ciò per la povera donna.
Voleva arrivare assolutamente alla verità e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di portarla alla luce.
Le divisioni tra i due non l'avrebbero aiutati e ciò avrebbe portato Don Lorenzo a difendersi da solo.


Rivolgendosi a Dio per l'ultima preghiera prima di mettersi a dormire, confessare i suoi pensieri era molto più difficoltoso di quanto potesse immaginare.
> Signore, dammi la forza. Dammi la forza di andare avanti e di scoprire questa verità malsana. Perchè Giuliana non si meritava una fine tanto dolorosa. Perchè Carlo deve capire dove l'odio e la bramosia possono portare un uomo.
L'imperfezione di noi esseri umani è il male di questo mondo.
Perchè anche se tu Dio non eri perfetto, non eri una persona cruenta e piena di peccato.
Il male può solo lavarsi con il male e le dovuto conseguenze potrebbero essere nefaste. >
Pregando e rivolgendosi come un monito che si sarebbe realizzato, l'intrusione di alcune guardie all'interno della Chiesa, scossero l'animo del giovane parroco.
< Che cosa volete?! Questa è la casa del Signore! >
Venendo atterrato malamente e fermato dalle guardie manovrate dal Conte Viscontini, il capo delle guardie fissò minaccioso Don Lorenzo minacciandolo che avrebbe pagato con la vita la sua insolenza.
< I poveri non avranno più nessun nascondiglio per colpa vostra e per la vostra dannata curiosità. Quello che il mio Signore ha fatto non deve riguardarvi in nessun modo. Mi sono spiegato? >
< Il vostro Signore ha una dannazione che non può rimanere celata per sempre. Dovrebbe costituirsi a Dio. Perchè essendo lui lo stesso supremo, forse crede che nessuno può fargliela pagare. Ma deve ricordarsi di una cosa: c'è sempre qualcuno più potente di te. E quello più potente è proprio dinanzi a voi, Capitano. >
< La vostra irriverenza e la vostra mania di credere che il nostro Dio possa risolvere ogni problema, vi fa' onore. O è solo la vostra stupidaggine e paura a parlare per voi... E anche se state facendo tutto per trattenere i vostri timori, vi farò capire che vi siete messi contro la persona sbagliata.
Colpendolo con un colpo dietro la schiena, Don Lorenzo cadde a terra dolorante mentre le guardie personali del Conte iniziarono ad appiccare il fuoco in quella casa di Dio dove la povera gente cercava rifugio.
Il povero Don Lorenzo si sentiva debole e inerme.
E mentre non riusciva a svegliarsi a causa del colpo ricevuto, credeva nella sua mente che la sua fine era giunta ormai e che il destino nefasto avrebbe trionfato.
Ma qualcuno ha voluto combattere contro quel destino nefasto, salvandogli la vita appesa ad un filo che si sarebbe spezzato velocemente.
< Voi non morirete questa notte, Don Lorenzo. Dobbiamo far capire a quel dannato Conte che la vendetta sarà lavata con la vendetta. Con o senza la vostra approvazione. >
E dicendo ciò, Carlo trasportò al sicuro il giovane parroco mentre la casa del Signore veniva rasa al suolo dalle fiamme dell'inferno e dal volere di un male che doveva essere placato velocemente.

   
 
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