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Autore: Wenclair    26/01/2023    2 recensioni
Salve a tutti, sono appena iscritta e non ho mai scritto nulla prima, ma ci tenevo a pubblicare questa storia, perciò siate buoni :)
Mi sono basata ovviamente sulla nuova serie Netflix di Mercoledì e mi sono chiesta :
E se tra Mercoledì e Enid si sviluppasse qualcosa di più di un'amicizia?
I personaggi saranno più o meno tutti quelli della prima stagione, e ci sarà un nuovo anno da affrontare alla Nevermore. Spero vi piaccia.
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Enid, Mercoledì
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi lentamente. Sentiva una forte emicrania e le tempie che pulsavano, la schiena e le gambe intorpidite. Si guardò intorno e inspirò profondamente, cosa che le provocò un leggero dolore alle costole. Provò a muovere il braccio sinistro, ma si accorse che era bloccato da un gesso, mentre sentì qualcosa nell’altra mano. Volse lo sguardo e vide una testa di capelli scuri, raccolti in due trecce, appoggiata di fianco a lei, la ragazza le teneva la mano mentre dormiva. La strinse con le poche forze che le erano rimaste.

La testa dai capelli corvini si sollevò lentamente e, riprendendosi dal sonno, incrociò il suo sguardo. Sul suo volto si dipinse immediatamente lo stupore più puro e i suoi occhi neri come la notte si fecero lucidi, mentre una lacrima le scorreva sulla guancia.

“Enid…” disse con la voce rotta dall’emozione, e in una frazione di secondò la abbracciò.

Per la lupa mannara fu come risvegliarsi da un lungo sonno senza sogni.

“Sei…tornata da me” disse Mercoledì mentre le teneva il viso tra le mani.

Enid sorrise “Pensavi che sarebbe bastato uno stupido demone per tenermi lontana da te?”.

La giovane Addams le baciò teneramente la fronte e si asciugò le lacrime col dorso della mano “Sei stata in coma per due settimane”.

“Cosa mi sono persa?” domandò l’altra.

Mercoledì le raccontò tutto, le disse che dal mutaforma non ottennero alcuna informazione poiché, poco prima che Fester potesse metterlo fuori combattimento, aveva bevuto una fiala contenente, ironia della sorte, del veleno di belladonna. 

“Ricordami di ringraziare quel tuo zio strambo per avermi fatto ripartire il cuore” disse Enid con un dolce sorriso.

Mercoledì annuì “Glielo farò presente”.

“Quindi non sappiamo nemmeno chi era quel mutaforma e nemmeno perché voleva ucciderti?” le domandò la licantropa.

Mercoledì scosse la testa “No, devo battere un’altra pista” le accarezzò la mano “ma per ora credo che le indagini possano attendere”.

“Ti ho sentita sai?” disse l’altra “Mentre mi parlavi dopo avermi soccorsa…mi hai promesso quel picnic”.

La giovane Addams sbuffò alzando gli occhi al cielo “Dovrei tagliarmi la lingua”.

Enid rise ma il dolore alle costole la fece tossire “Non farmi ridere, fa male!”.

“Si è svegliata!” Eugene, senza troppa discrezione, aveva fatto irruzione nella stanza d’ospedale.

Xavier e gli altri entrarono e tutti, persino Bianca, abbracciarono la paziente. Anche Yoko li raggiunse e scoppiò in lacrime quasi stritolando l’amica con la sua forza da vampira.

“Sai, Enid, Mercoledì è stata sempre con te” disse Xavier.

Eugene si aggiunse “Sì, era sempre qui in stanza, dormiva e mangiava qui, e noi le portavamo compiti e appunti sulle lezioni. Pensa che ti leggeva le tue riviste di gossip e guardava con te i programmi…” si ammutolì quando Mercoledì lo fulminò con lo sguardo.

Bianca guardò le ragazze appoggiandosi alla stampella, per via della caviglia ancora infortunata “Devi avere un dono speciale, Sinclair. Hai reso Mercoledì Addams una persona quasi sopportabile” disse tra le risate generali.

Mercoledì sentì un lieve rossore sulle guance e incrociò le braccia “Preferivo farmi sbranare viva dal Wendigo, sarebbe stato meno imbarazzante di tutto questo”.

 

“Quindi è la tua…cioè voi state…?” la madre di Enid sembrava a dir poco scioccata.

La licantropa annuì “Sì mamma, immagino di averti delusa di nuovo”.

La donna fece per rispondere ma suo padre la fermò e poi, rivolgendosi alla figlia “Lei ti rende felice?”.

Enid guardò in direzione di quella che ora poteva definire la sua ragazza, era fuori dalla stanza e parlava con Xavier “Sì…sì mi rende felice” disse mentre sorrideva.

“Quindi l’hai trovato?” domandò l’uomo.

Enid annuì “Sì…ne sono più che sicura”.

L’ho trovato…l’amore…l’amore che brucia l’anima.

Suo padre si avvicinò e la baciò sulla testa “Sono così orgoglioso di te, piccola mia”.

La madre sospirò “Bene…in fondo te l’ho sempre detto Enid, l’unica cosa che vogliamo è che tu sia felice. Spero solo che non ti faccia ammazzare”.

Enid non era pronta a parole così gentili da sua madre, le ci volle qualche secondo per realizzare.

 

Morticia guardava la figlia con un enorme sorriso di orgoglio “Sono così terribilmente felice per te, mia piccola vipera”.

“Non è grande l’amore?” disse Gomez baciando, come sua abitudine, la mano della moglie.

Mercoledì li guardò disgustata “Siete raccapriccianti” poi si voltò verso Enid e di nuovo si rivolse ai suoi genitori “ma grazie per averle pagato le cure”.

“Penseremo noi a tutto e ci occuperemo di qualsiasi cosa le serva” disse Morticia.

“Allora? Quando ce la farai conoscere?” Pugsley era spuntato alle sue spalle.

“Sì è appena risvegliata, Pugsley. La tua vista potrebbe provocarle uno shock” replicò lei.

Fece per entrare di nuovo nella stanza di Enid quando un uomo alto e barbuto le si parò davanti “Tu devi essere Mercoledì”.

“E lei è il padre di Enid” rispose lei.

La guardò e con un sorriso le disse “Grazie per esserti presa cura della mia bambina”.

Mercoledì guardò verso la ragazza “Sono io a dover ringraziare lei, mi ha salvato la vita…ancora una volta”.

“È l’istinto dei lupi mannari” rispose lui “è nella nostra natura proteggere chi amiamo”.

 

Enid si riprese quasi completamente nel giro di un mese e ricominciò subito a frequentare le lezioni alla Nevermore. La guarigione rapida era uno dei vantaggi di essere un lupo mannaro.

“Posso togliermi la benda?” domandò mentre avanzavano con la limousine, sobbalzando sulla strada.

“Non ancora” disse Mercoledì, poi si sporse in avanti verso l’autista “Lurch, siamo arrivati”.

L’uomo emise un verso verso e accostò, lasciando scendere le due ragazze. Enid sentì la mano sulla schiena che la accompagnava lungo una strada erbosa mentre fremeva di curiosità.

“Ecco, adesso puoi toglierla” disse la giovane Addams.

Appena la tolse Enid rimase a bocca aperta “Il lago!” si voltò verso la sua compagna e la vide con un cestino per mano.

“Le promesse le mantengo sempre” disse Mercoledì poco prima di essere quasi buttata a terra dall’abbraccio della lupa mannara.

Il pomeriggio trascorse tranquillo, le ragazze riuscirono finalmente a godersi un po’ di pace e tranquillità, niente omicidi, niente demoni, solo loro due.

“Facciamo rimbalzare i sassi sull’acqua!” Enid sembrava una bambina in un parco giochi.

Doveva ammetterlo, vederla così felice era la sensazione più bella e piacevole che avesse mai provato nella sua vita. Mercoledì lanciò con precisione il primo sasso, facendolo rimbalzare ben quattro volte, mentre Enid usò troppa forza e il suo affondò all’impatto con l’acqua.

“Usi troppo la forza, devi concentrarti sulla giusta angolazione” disse Mercoledì alle sue spalle, mentre le guidava la mano spiegandole il movimento giusto.

Anche il secondo sasso affondò come il primo “Devo fare un po’ di allenamento" disse Enid scoppiando a ridere.

La giovane Addams sentì qualcosa muoversi nella sua tasca e ne tirò fuori il telefono con lo schermo illuminato “Credo sia mia madre, vado a risponderle” disse allontanandosi.

Sbloccò lo schermo e si accorse che le era arrivato un messaggio, il numero era sconosciuto.

“Ti è piaciuto giocare con i demoni?” diceva.

Mercoledì scorse la chat…e vide che non era il primo messaggio che riceveva da quel numero misterioso.

Lo stalker!

Tra l’estate trascorsa e tutte le vicende successe ultimamente se ne era proprio dimenticata. Guardò in direzione di Enid, poi sentì un fremito che le fece stringere i pugni.

Digrignò i denti e digitò la risposta “Sto venendo a prenderti…la caccia comincia adesso!”.



 

Note finali.

Un grazie di cuore a chi ha seguito e recensito la storia, spero che vi siate divertiti a leggerla come io mi sono divertita a scriverla. Probabilmente ci sarà una seconda “stagione” di questa storia, devo vedere se farla uscire prima o aspettare che esca la seconda stagione della serie Netflix. Grazie ancora a tutti.

   
 
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