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Autore: Nerd_travestita    28/01/2023    0 recensioni
Quando si nasce non si può decidere il proprio destino e questo fa davvero schifo, soprattutto se è già scritto, ma lei la pensa in modo diverso. Lei pensa che c'è sempre un modo per cambiare ciò che è già stato scritto.
Ecco a voi una fanfiction sul nostro caro amico mestruato. Spero che vi piaccia.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ma dove saranno...-.

Era sabato mattina e Xingming era in camera sua a cercare dei dannati inibitori, di cui non poteva fare a meno neanche per un secondo. Esattamente gli stessi che una persona poteva spacciare per dei normalissimi orecchini. Quegli aggeggi le permettevano di vivere una vita più semplice di quella che avrebbe vissuto normalmente, però un piccolissimo dettaglio ritardava quella tanto agognata vita spensierata a cui aspirava. Già, proprio il potere che aveva ereditato da suo padre, anche se non era l'unico ingombrante dettaglio della sua vita.

Il suo quirk era un'arma molto potente verso gli altri e verso se stessa, insomma una vera spina nel fianco. Tutto partiva dalla sua mente e grazie a questa poteva fare qualsiasi cosa ella volesse, ma il punto era proprio questo. Nonostante si fosse addestrata per molto tempo per controllarlo al meglio, aveva preso alcune contromisure per evitare che accadesse, per non dire si ripetesse, un evento spiacevole. Il suo quirk non era sono un'arma. Era una parte di sé.

E precisamente quei pezzi di metallo non gliela facevano odiare quanto avrebbe potuto.

Però, purtroppo, nessuna traccia di quelli.

Sbuffò frustrata.

Possibile che li avesse persi? Dopo tutto in otto anni non li aveva mai perduti.

Ci ragionò su con una mano sul fianco e prendendosi il labbro inferiore tra le dita dell'altra.

Forse li aveva smarriti quando hanno fatto l'esercitazione alla USJ, avrebbe spiegato anche quel forte mal di testa che l'aveva accompagnata per il resto dei giorni scolastici.

Si mise una mano sulla fronte e si sedette stremata dalla paura di aver perso qualcosa di così importante.

-Non è possibile- e con quell'affermazione fece uscire un suono gutturale dalla bocca.

Aveva degli inibitori di riserva, ma quello che non trovava era stato il primo che le avevano dato. Era un anello da mettere attorno all'elice con alcune foglie di bambù dorate.

Aveva un valore affettivo davvero importante e non riusciva ad arrendersi alla possibilità di non averlo più indietro.

Magari con un po' di fortuna l'avrebbe trovato.

Ma chi voleva prendere in giro.

Se la vita le aveva insegnato qualcosa era che la fortuna non esisteva quando la cercavi. Si doveva...arrendere.

-No, non voglio-disse fra sé e sé la ragazza.

Sarebbe stata decisamente un'esagerazione dire che quella parola non esisteva nel vocabolario di Xingming, poiché, lei più di tutti i suoi coetanei, sapeva cosa voleva dire arrendersi quando era necessario.

Aprì la cassettiera vicino alla scrivania e scelse gli accessori che desiderava indossare quel giorno. Decise di prendere degli anelli di rame (n. d. a.: per chi non lo sapesse il rame ha degli effetti benefici sul campo magnetico umano e per quanto riguarda l'ansia e lo stress) che facevano un perfetto contrasto con la pelle chiara e leggermente abbronzata della castana.

Poi aprì il cassettino più in basso fatto completamente di piombo e scelse una semplice spirale per ornare il contorno del suo orecchio destro.

Si diede un ultimo sguardo allo specchio e poi scese le scale.

---

Il campanello della casa suonò.

-Devono essere loro! – esclamò la donna dai capelli biondi emozionata, per poi precipitarsi alla porta veloce come una gazzella. Sabato era arrivato e la famiglia Bakugou si era preparata ad accogliere quella dall'altra parte della strada al completo come ormai otto anni prima.

Quando aprì la porta, gli occhi di Mitsuki si illuminarono e suo marito giurò che stessero scintillando come i fuochi d'artificio per Capodanno.

-Benvenuti! – esclamò la padrona di casa facendosi da parte per far entrare i suoi ospiti. Quattro figure varcarono la soglia

-Grazie mille per l'ospitalità Mitsuki-disse Chong, appena si tolse le scarpe e abbracciò la sua amica da ormai sedici anni. Esattamente, l'amicizia di Chong e Mitsuki durava da tutto quel tempo ed era nata insieme ai loro figli di cui andavano molto fiere.

-È sempre un piacere vedervi-disse entusiasta la bionda salutando prima Zhe e poi i figli.

-Sbaglio o manca qualcuno? -domandò Masaru accigliato.

-Oh sì, la più piccola è andata a fare una commissione, sarà qui tra un paio di minuti- rispose la donna dagli occhi verdi.

-Ora si dice così quando si ha un appuntamento? – domandò la bionda ammiccando all'amica.

-Min Min non ha nessun spasimante, non riuscirebbe mai a conquistare nessuno neanche se i pianeti si allineassero seduta stante-intervenne il secondo figlio con un ghigno sulle labbra, che venne smorzato dalla gomitata del fratello.

-Oh, scommetto che tua figlia sarà sbocciata come un fiore di ciliegio, ma che dico?! Un intero albero! -esclamò la donna saltellando come un'adolescente, addentrandosi nel salone dell'immensa dimora.

- È cresciuta tanto, piuttosto tuo figlio? -.

-Gli avevo detto di scendere cinque minuti fa, ma probabilmente sarà in camera sua a poltrire come al solito-disse rivolgendosi a Chong, per poi convocare sonoramente Bakugou junior-Katsuki! Vieni subito giù! Sono arrivati gli ospiti, non fare il maleducato! -.

-Non urlare vecchiaccia! Ora scendo! -urlò di rimandò il figlio dalla propria camera da letto.

-Un giorno di questi giuro che lo appendo ai fili dell'alta tensione-borbottò Mitsuki.

L'ambiente della casa si era fatto più vivo rispetto al solito e questo Katsuki lo notò appena arrivò dove le due famiglie erano riunite. Il chiacchiericcio che normalmente avrebbe odiato, gli trasmetteva la vecchia e buona tranquillità del tempo delle scuole elementari, prima che Lei se ne andasse.

-Eccoti qui Katsuki-sospirò la madre con sollievo misto a esasperazione non appena notò la presenza del proprio figlio.

Normalmente il ragazzo si sarebbe scatenato in una lite con la propria genitrice, ma fu occupato a esaminare accuratamente la stanza.

Lei non...

-Come ti sei fatto grande Katsuki! Non ci vediamo da un anno ormai-intervenne Chong alzandosi dal divano per dare un abbraccio caloroso al biondo che ricambiò cercando di sembrare il più naturale possibile. Per una buona volta, come sosteneva Mitsuki, si mostrò educato e salutò tutti quanti in modo adeguato. O quasi. Gli ospiti erano solo quattro al momento, ma di lei nessuna traccia. Provò a ricontare, ma era inutile e si trovò ridicolo a quell'azione. Sembrava un disperato, quasi come quelle comparse di Mineta e Kaminari.

-Senti mamma-esordì Katsuki, sorprendendo la madre per non averla appellata con nessun soprannome dispregiativo-lei non verrà? -continuò con sguardo basso.

Normalmente le persone avrebbero descritto il ragazzo esplosivo come arrogante, rabbioso e maleducato, ma in quel momento, non si sa per quale strano maleficio, sembrava come...imbarazzato e triste?

Che i pianeti si fossero davvero allineati?

Pensò Mitsuki.

-Mia figlia sta arrivando, aveva da fare solo una commissione, sarà qui a momenti- a quella affermazione Katsuki si rilassò, ma cercò di darsi un tono. Il campanello suonò nuovamente, facendo scattare sull'attenti la padrona di casa.

-Deve essere lei-.

Il biondo osservò attentamente ogni movimento della madre: la vide alzarsi, andare verso l'anticamera e aprire la porta.

Il suo viso diventò radioso. Non sentì quello che disse, tanto era agitato. Le sue mani stavano sudando come mai prima e aveva le orecchie quasi totalmente tappate. Lui l'aveva sempre detto: l'agitazione fa brutti scherzi.

Si avviò col fiato sospeso verso l'ingresso e se il momento prima di alzare lo sguardo sentiva solo il battito del suo cuore, l'attimo dopo sentiva l'irritazione salire a livelli stellari.

-E tu che diamine ci fai qui?! -esclamò sconcertato e innervosendosi. Odiava non capire.

-Non mi riconosci Scintilla? -.

****

SPAZIO AUTRICE

Indossate qualche accessorio particolare a cui siete particolarmente affezionat*?

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