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Autore: aki_penn    29/01/2023    3 recensioni
[IwaOi - Superheros!AU]
Oikawa è un avvocato che sta cercando il nipote scomparso misteriosamente. Iwaizumi è l'unico supereroe che Oikawa possa permettersi.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Takeru Oikawa, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Ciao a tutti, eccomi di ritorno con un nuovo capitolo! 

Per correttezza avviso che in questa parte della storia ci sia una scena di sesso, seppur non esplicita. Spero che a nessuno disturbi, soprattutto perché prende gran parte del capitolo. 

Oltre a questo: ho praticamente finito di scrivere la storia (questa volta per davvero) e mi manca solo l’epilogo, spero che a quel punto riuscirò a sbrigarmi con la pubblicazione!

Come sempre, grazie per essere passati di qua! <3

 

How to hire a superhero on a tight budget

Diciassettesimo capitolo

Oikawa

 

Casa di Iwaizumi era più ordinata di quanto avesse immaginato quando gli era piombato alla porta il giorno in cui l'aveva ingaggiato. Era un monolocale ampio e ben arredato, il futon era steso vicino alla parete e al centro del locale c'era un divano in pelle spropositato per un ambiente del genere. Ad Iwaizumi doveva piacere moltissimo guardare la televisione. 

"Posso offrirti qualcosa? Una birra?"

Oikawa si strinse nelle spalle "Vorrei qualcosa di caldo. E analcolico, possibilmente". 

"Oh, io non lo bevo di solito, ma ho del té che ha portato mia madre l'ultima volta che è venuta a trovarmi" un'ondata di calore investì i pensieri di Iwaizumi mentre pensava a sua madre. Oikawa intravide una donnina che appoggiava un sacchetto pieno di cibo sul divano di Iwaizumi. La signora Iwaizumi era una di quelle donne preoccupate che il figlio adulto non fosse in grado di cucinare da solo. 

Oikawa sorrise "Il tè di tua madre andrà benissimo". 

Cinque minuti dopo erano entrambi seduti sul divano davanti alla televisione spenta con due tazze fumanti in mano. Oikawa sentì lwaizumi pensare che il té non fosse granché, ma che sicuramente lo avrebbe scaldato, dopo essere stato a petto nudo all'aperto. 

Tooru annusò il profumo della bevanda: era una miscela pregiatissima e Iwaizumi era un cavernicolo a non apprezzarla. Si augurò che comunque si scaldasse. 

Hajime non sapeva cosa dire, era evidente che parlare del proprio padre l'avesse drenato di tutte le forze, ma comunque si sforzò di parlare "Quindi Takeru deve essere in quel capannone...".

Oikawa annuì "Penso di sì, lo spero. Ma potrebbero esserci altri laboratori e potrebbe essere lì".

"Non hai visto nient’altro nella mente di quel tizio?"

Oikawa scosse la testa.

"Dovresti chiedere a Ushijima il permesso di interrogarlo, magari con più tempo a disposizione e la mente più fredda saresti in grado di innescare un pensiero utile nel suo cervello."

Oikawa annuì "Sì, credo che sia meglio aspettare domani mattina per chiedergli questo favore, questa notte avrà già un bel da fare con Sawamura".

Iwaizumi gli poggiò una mano sulla coscia, la sua pelle era calda come i suoi pensieri. Oikawa si irrigidì, sentendo tutti i nervi del suo corpo mettersi all’erta, poi Iwaizumi la strinse un poco con un gesto più intimo che sessuale e nella mente di Oikawa si dipanarono con più chiarezza i suoi pensieri: la speranza di vedere Takeru il prima possibile. 

"Lo spero anche io" adesso era lui che si sentiva gli occhi lucidi, per la miseria. 

Distolse lo sguardo da Iwaizumi e si passò il braccio ingessato sotto il naso, mentre le lacrime iniziavano a rigargli le guance. 

Iwaizumi poggiò la tazza per terra e Oikawa alzò la testa quando si rese conto di cosa stesse pensando di fare. Si guardarono per un lungo secondo negli occhi, poi Tooru si lasciò abbracciare e appoggiò la guancia sulla sua spalla continuando a piangere, mentre Iwaizumi gli accarezzava la schiena. 

Rimasero fermi, l'uno nelle braccia dell'altro, per un tempo che parve interminabile. La mente di Iwaizumi era un bagno caldo che gli faceva sciogliere i muscoli. Tooru avrebbe voluto rimanere così per sempre, ma non poteva. Si scostò un poco, sentendo subito la mancanza di quelle braccia. 

"Oh, davvero ho un buon profumo?"

Iwaizumi sbuffò e guardò dall'altra parte, arrossendo. La sua mente era un vortice caldo di imbarazzo e voglia. Voleva scappare, non voleva che Oikawa gli leggesse nel pensiero, non voleva che lo vedesse così nudo. 

Oikawa invece lo voleva vedere nudo in tutti i sensi. Si protese in avanti e gli circondò il collo con le braccia "Non mi puoi scappare" disse solo, prima di schiacciare le labbra sulle sue. 

La mente di Iwaizumi andò a fuoco e Oikawa si sentì invadere dal suo calore, mentre la lingua dell'altro si faceva strada tra le sue labbra e s'infilava nella sua. 

Anche Iwaizumi lo voleva vedere nudo, lo vide immaginarsi mentre lo svestiva, per poi bloccarsi di colpo, preso dal senso di colpa. Si bloccò e si staccò da lui "Non mi voglio approfittare di te, non stai bene e …".

Non finì la frase, ma Tooru sapeva esattamente a cosa stava pensando ei chinò di nuovo verso di lui "Sì, non sto bene e voglio essere consolato, Iwa-chan".

Il senso di colpa rimase latente in un angolo del cervello di Iwaizumi, ma un’ondata di calore lo investì completamente e, di riflesso, investì anche Oikawa. 

Con uno scatto Tooru si alzò dal divano e si mise a cavalcioni sulle sue gambe e Iwaizumi sussultò e gli andò incontro con il bacino. Sentì il proprio corpo fremere e il cervello di Iwaizumi vibrare come un diapason. Gli prese il viso tra le mani e lo baciò di nuovo, voleva unirsi a lui, voleva nascondersi tra le sue braccia.

Iwaizumi si strusciò contro di lui e gli fece scivolare le mani sul sedere coperto dai jeans. In mezzo a pensieri sensuali e caotici c'erano lampi di coscienza dove si immaginava Tooru nudo, si visualizzava ad accarezzarlo, leccarlo. Oikawa gli mordicchiò il labbro, affamato, sentendo Iwaizumi diventare duro dentro ai jeans. Un brivido risalì lungo la schiena nel vederlo immaginarsi di stringergli il sedere e sollevarlo come se non pesasse niente; poi Iwaizumi lo fece davvero, si alzò in piedi tenendolo stretto per le cosce, e Tooru si staccò dalla sua bocca con un urletto. 

Gli si attaccò come se avesse paura di precipitare.

 "Che c'è?"

"Sono un uomo grosso, nessuno mi ha mai sollevato così" pigolò. Iwaizumi ridacchiò "È davvero la tua prima volta con un extra?"

Oikawa annuì.

"Allora devo fare in modo che sia indimenticabile!"

Tooru inclinò la testa da una parte "Sei uno sbruffone".

"Stai a vedere" sussurrò al suo orecchio, prima di spostarsi verso il letto a passi decisi. Era evidente sia dai suoi movimenti che dai suoi pensieri che Oikawa non pesasse niente per lui: Oikawa non si era mai sentito così eccitato in vita sua. 

Emise un altro urletto quando lo lasciò cadere di malagrazia sul futon. Sapeva che sarebbe successo, l’aveva progettato nei suoi pensieri con gran divertimento, ma Oikawa non era riuscito a tenere la bocca chiusa.

"Sei un bruto!" 

Iwaizumi gattonò sopra di lui, lentamente, senza distogliere lo sguardo dal suo "Dici?"

"Non fare questi giochetti con me, Iwa-chan!" e con la mano sana lo afferrò per il collo della maglietta e se lo tirò addosso.

Le loro labbra si incontrarono di nuovo, fameliche, e il corpo di Tooru fu percorso da una scossa di piacere quando la sua mente fu invasa dal desiderio di Iwaizumi. 

Le lingue scivolarono l'una sull'altra e le braccia di Iwaizumi lo strinsero di nuovo, mentre quelle di Oikawa vagavano sulla sua schiena, sopra la maglietta. Poteva sentire il calore provenire da sotto il cotone, ma non era abbastanza, lo voleva ancora più vicino, voleva sentirlo addosso, dentro. 

Quando il bacino di Iwaizumi strusciò con più vigore contro il suo, Oikawa sussultò e gli piantò le unghie nella schiena. 

Lui non si mosse, non smise di baciarlo, ma Tooru poté percepire un'improvvisa frustata di dolore passare nella mente dell'altro. 

Si staccò di scatto e lo guardò negli occhi "Ti ho fatto male? E' dove ti hanno sparato?"

Si sentiva un idiota a essersene dimenticato, ma Iwaizumi sembrava in forma come se non gli fosse successo niente. Il cuore di Oikawa iniziò a battere forte, ma questa volta non in modo piacevole. Cercò di farsi forza sui gomiti per sollevarsi, ma una fitta di dolore al braccio rotto lo fece ricadere.

Allungò le braccia per toccare il viso dell’altro “Come stai? Non voglio che tu stia male solo perché ti ho dett…”

“Sto bene” lo interruppe Iwaizumi con un sorriso. Oikawa sapeva che non era del tutto vero, da qualche parte la sua schiena era dolorante, dove il dottor Sakusa l’aveva medicato “Sto guarendo. Ho le ossa più dure delle tue, Merdakawa”. 

Tooru strinse le labbra, contrito “Forse non dovremmo…”.

Un lampo attraversò la mente di Iwaizumi, come un film mandato avanti veloce, ma Oikawa conosceva tutte le scene: il tizio ordinario che gli sparava, i tre uomini col camice imbrattato di sangue, le budella dell’extra caduto dalla barella. 

Iwaizumi inspirò profondamente “Non ho voglia di pensare a questo, adesso” fece una lunga pausa e poi visualizzò se stesso intento a leccare l’interno coscia nudo di Oikawa “preferisco pensare a qualcos’altro, se tu me lo permetti” concluse con una voce soffice, quasi un sussurro. 

Oikawa si sentì arrossire fino alla punta dei capelli, aveva visto se stesso in situazioni ben più oscene o ben più fastidiose nei pensieri di un sacco di gente, ma mai nessuno l’aveva fatto apposta, a suo beneficio. 

Deglutì faticosamente. 

“Allora?”

Oikawa annuì e Iwaizumi si protese di nuovo su di lui per baciarlo. 

I pensieri di Iwaizumi si riempirono di nuovo di lussuria e Oikawa si lasciò investire dal suo attacco famelico, corpo e mente. 

Le mani di Iwaizumi scendevano lungo il suo corpo, gli accarezzavano le cosce, gli stringevano le spalle e gli scivolarono sul petto. Il maglione di Tooru era pesante, ma era impossibile non sentire il calore dell'altro anche attraverso la lana. Sussultò quando i pollici di Iwaizumi si agganciarono all'orlo dei suoi jeans. 

Si staccarono per guardarsi per un lungo momento: Iwaizumi aveva gli occhi lucidi e le labbra bagnate di saliva.

Oikawa poteva vedere se stesso riflesso nei suoi pensieri, fu scosso da un brivido caldo nel vedere Iwaizumi immaginarsi intento a slacciargli i pantaloni con i denti. Boccheggiò e l'altro fece una risatina. 

Tooru lo osservò forzare un po' i jeans e poi raggiungere il bottone e slacciarlo. La zip scese più lentamente del dovuto e Iwaizumi si prese il tempo per accarezzargli di nuovo i fianchi prima di guardarlo negli occhi e sussurrargli "Alza un po' il sedere". Oikawa ubbidì come se il materasso avesse perso fuoco e Iwaizumi glieli sfilò mentre Oikawa scalciava in maniera ben poco erotica per liberarsene il prima possibile.

"Sbrigati Iwa-chan, mi sto per addormentare!"

Iwaizumi lanciò via i suoi pantaloni, lo guardò con un ghigno e poi si tolse la maglia con un movimento lento che svelava prima gli addominali e poi metteva in evidenza tutti gli altri muscoli. 

Se avesse potuto leggere nella mente di Oikawa avrebbe visto fuochi d'artificio. Tooru sapeva benissimo che quella scena era studiata per farlo sudare, ma la consapevolezza non gli impedì di mordersi le labbra quando Iwaizumi si fu liberato della maglia e si trovò in ginocchio davanti a lui a petto nudo: era un dessert che voleva assolutamente mangiare.

"Adesso dobbiamo finire di svestire te e credo che non sarà facile." Oikawa borbottò qualcosa, in imbarazzo, la vista del corpo nudo di Hajime gli aveva mandato in pappa il cervello e, come se non bastasse, doveva farsi aiutare a svestirsi per colpa di quello stupido gesso. 

Iwaizumi lo baciò di nuovo, un bacio veloce a fior di labbra, poi prese i bordi del maglione e glielo sfilò con delicatezza, per poi passare alla camicia. 

"Ce la faccio a slacciarmi i bottoni!"

"Non c'è problema, mi piace svestirti."

Oikawa poggiò la bocca sul suo collo mentre Iwaizumi gli sfilava la camicia. Sentì il corpo e la mente dell'altro rabbrividire e lo mordicchiò, facendolo fremere di piacere. 

Iwaizumi lo circondò con le braccia e lo bloccò, stretto a sé, baciandogli la spalla mentre Oikawa continuava la sua opera contro il suo collo. 

"Domani al bar le tue colleghe avranno da spettegolare su quello che ti sto facendo..." disse piano, per prenderlo in giro, prima di dargli un altro morso più delicato. 

Iwaizumi rise e la vibrazione della sua cassa toracica riverberò sul corpo e sulla mente di Tooru. 

"Il mio corpo guarisce molto in fretta, Merdakawa. Forse domani mattina non avrò nemmeno più la ferita causata dal proiettile, se vuoi che le mie colleghe spettegoli dovrai metterti d'impegno anche domani mattina!"

Oikawa si staccò da lui e lo guardò strabuzzando gli occhi, come se quella di Iwaizumi fosse una precisa offesa al suo operato e non una reazione del tutto naturale per il suo corpo extra.

Iwaizumi gli fece un occhiolino e il labbro inferiore di Oikawa tremò, prima che l’altro si avvicinasse di nuovo a lui.

Iwaizumi mormorò qualcosa sulle sue labbra che Oikawa tradusse in 'Fammi finire di svestirti' solo perché gli poteva leggere nel pensiero; non si mosse di un millimetro, continuando a succhiargli il labbro: Iwaizumi era un supereroe, avrebbe sicuramente trovato un modo per togliergli le mutande anche se era sotto attacco. 

Le sue mani erano grandi e calde mentre gli accarezzavano la schiena, Oikawa sentì un contatto elettrico quando i polpastrelli di Iwaizumi gli sfioravano la spina dorsale. Il tocco lieve gli fece venire i brividi e il suo cazzo era già duro e stretto dentro i boxer, ma Tooru voleva che Iwaizumi lo stringesse, lo manovrasse come aveva fatto poco prima sul divano. 

Singhiozzò quando alla fine Iwaizumi gli prese entrambe le natiche tra le mani e strinse. 

"Male?"

Oikawa sospirò pesantemente "Oh, no. Non era male. Però stavo per venirmi nelle mutande".

Iwaizumi avvicinò di nuovo il viso a quello dell'altro, facendo in modo che i loro nasi si toccassero "Allora ci dobbiamo sbrigare, ti voglio fare ancora un sacco di cose".

Oikawa batté le palpebre e deglutì, vedendo tutto quello che l'altro si stava immaginando, e rimase fermo mentre Iwaizumi lentamente gli toglieva anche i boxer lasciandolo completamente nudo sul futon.

Si ritrasse fino alla metà del letto e lo guardò negli occhi finché Iwaizumi non si tolse in un solo movimento sia i jeans e i pantaloni e lo raggiunse di nuovo, schiacciandolo contro il materasso. Iwaizumi era pensante, ma aveva un peso confortante. Si baciarono ancora, come se fosse la loro ultima possibilità, con le gambe intrecciate e i bacini che strusciavano l'uno contro l'altro in una meravigliosa tortura, finché Iwaizumi non si fece forza con le braccia e si rimise in ginocchio, lasciandolo fastidiosamente libero dalla sua presenza. 

Oikawa lo avrebbe guardato storto se non fosse stato certo di ciò che l'altro stava per fare. 

Chiuse gli occhi e piegò la testa all'indietro sentendo il tocco delle labbra su di sé.

Iwaizumi lo circondò con il suo corpo e con la sua mente, Oikawa si sentì liquefare come una goccia d’acqua nell’oceano nel suo calore. Iwaizumi lo manovrava come se non avesse peso, sempre stando attento a non fargli male al braccio e Oikawa era ormai completamente preso tra il godimento che sentiva e i suoi pensieri osceni.

Sentì il piacere montare nel suo basso ventre, mentre i pensieri di Iwaizumi lo eccitavano sempre di più. 

Fu allora che uno schianto fatale si insinuò nella sua mente, un camion riverso sull’autostrada, due automobili con la carrozzeria orribilmente accartocciata. 

“Iwa-chan!” urlò spalancando gli occhi e stringendo le mani ai suoi bicipiti. Iwaizumi si bloccò e lo guardò negli occhi. “Cosa diamine stai pensando?”

Il viso dell’altro si fece cinereo, dopo che un’ombra di consapevolezza passò nei suoi occhi. 

“Scusa, non volevo finire così presto e…mi ero dimenticato che potessi vedere quello che penso…”

Oikawa sbuffò e si lasciò andare all’indietro con fare teatrale “Non ci posso credere!”

Iwaizumi strinse le labbra, contrito. “Stavo per finire anche io. Non ne abbiamo parlato ma…” si passò una mano sulla faccia “...se vieni poi la sensazione si riversa su di me, quindi…”

Le guance di Iwaizumi erano color porpora, per l’eccitazione e vergogna, ma Oikawa lesse nella sua mente che avesse capito.  Prese un lungo respiro “Vai avanti e non farmi più vedere incidenti mortali in autostrada!”.

Le labbra strette di Iwaizumi si piegarono in un sorriso “Sei proprio carino così tutto rosso”.

Oikawa voltò il viso dall’altra parte “Anche tu sei rosso e non è rimasta una sola goccia di sangue per far funzionare il cervello!”

“Vero” ammise, prima di piegarsi a dargli un bacio gentile sulla bocca. 

“Adesso però…” Oikawa non fece in tempo a finire la frase che Iwaizumi lo zittì con un bacio bollente. 

Tooru lo circondò con braccia e gambe sentendo di nuovo montare l’eccitazione persa un attimo prima. Il suo respiro nelle orecchie aveva il ritmo del dondolio dei loro corpi. 

Oikawa affondò le dita nei capelli di Iwaizumi e si lasciò andare a un gemito. 

L’orgamo caricò prima dal fondo della mente di Iwaizumi, come un’onda che aumentava di dimensioni avvicinandosi. Oikawa sentiva il basso ventre scaldarsi e i muscoli tendersi contro la schiena di Iwaizumi. Affondò il viso nel collo dell’altro quando sentì la tempesta di piacere investirlo. 

Rimase immobile sotto Iwaizumi, con le gambe di gelatina e il respiro accelerato. Iwaizumi si era lasciato cadere di peso su di lui e i capelli gli solleticavano il mento. 

Chiuse gli occhi e si concentrò sul calore del suo corpo contro il proprio, finché non sentì Iwaizumi muoversi contro di lui e fu costretto a riaprirli. 

Hajime aveva alzato la testa e lo stava guardando negli occhi, Oikawa batté le palpebre e ricambiò lo sguardo. Sul viso serio dell’altro si allargò pian piano un sorriso rilassato. 

“Come stai? Scusa per l’incidente con il camion.”

Oikawa si inclinò da una parte facendolo rotolare via da sé. Ovviamente Iwaizumi avrebbe potuto fare resistenza e Oikawa non sarebbe mai riuscito a toglieselo di dosso, ma non lo fece e si spostò sdraiandosi su un fianco accanto a lui.

“Non è un problema, farai di meglio la prossima volta.”

Iwaizumi scostò le mani e guardò di nuovo Oikawa negli occhi “La prossima volta? Vuoi dire che sono sopravvissuto al primo round?”.

“Se continui a fare tutte queste domande potrei cambiare idea!” 

Il viso di Iwaizumi si aprì in un gran sorriso e, prima che Oikawa potesse fare alcunché per proteggersi, gli aveva già rifilato un pizzicotto sulla coscia nuda.

“Sei proprio una merda, Merdakawa!”

   
 
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