Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Giorgiaaisha    01/02/2023    3 recensioni
Poggio le mani sulla porta a vetri e mi avvicino con la testa per guardare meglio dentro.
Strano, le luci sono accese e vedo delle persone che girano per il negozio.
Qualcuno si accorge di me e chiedo:
" È chiuso?"
Non ricevo risposta ma uno sguardo interrogativo.
Mia sorella intanto si è appoggiata di schiena al riparo dalla pioggia e sta tentando di strizzare i suoi capelli.
Riprovo.
"È chiuso?"
Ora mi guardano tutti perplessi.
Mi giro verso mia sorella e le dico:
"Ma sono scemi?"
Lei alza le spalle e continua a sistemarsi i capelli.
Busso e ripeto alzando un po' di più il tono della voce.
Finalmente vedo una ragazza nascosta dietro a un abito che timidamente mi fa cenno con il dito verso destra.
Giro lo sguardo e i miei occhi si incrociano con quelli di un bel ragazzo orientale.
Voleva indicarmi lui?
Lo guardo con aria perplessa e lui mi sorride.
"Credo che la ragazza ti stesse indicando l'entrata. Quella porta è chiusa, ma qui è aperta, vedi?"
Mi giro e vedo che il tipo ha perfettamente ragione. La porta è del tutto spalancata.
Che gran figura di merda!
Non lo voglio più il cappellino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per questa serata sono stata tutto il pomeriggio ai fornelli e ho preparato: come antipasto dei crostini con salsa tonnata preparata da me, ho fatto in casa la mayonese per evitare i conservanti e mangiare in modo più sano. È vero che oggi è il giorno libero in cui posso concedermi anche schifezze, ma vista la pizza di qualche giorno fa, perché intossicare ancor di più il mio corpo? Poi in aggiunta in delle piccole ciotoline in vetro ho messo delle olive. Come primo ho preparato i cannelloni, partendo proprio dalla base: ho cioè steso anche la pasta, poi ho preparao la besciamella, la salsa di pomodoro e il ripieno, alcuni con la carne e altri con ricotta e spinaci. Per secondo ho invece pensato di fare un bel polpettone con patate arrosto e in più un'insalata mista.


“Mmmmm che profumino Amazonas!”

“Non toccare nulla, anzi apparecchia la tavola che stanno per arrivare e voglio che sia tutto pronto. Non mettiamo cibo fino a che non siamo tutti seduti, Sid ha il brutto vizio di rubarlo”

“Agli ordini!” E fa il gesto militare che lo rende ancor più bello, se possibile.


Per questa serata si è messo dei jeans un po' strappati e una camicia bianca. Semplice ma d'effetto. Il mio Capitàn è sempre ben curato e soprattutto profumato, quando passa lui rimane l'odore di muschio bianco per 10 minuti, anche se in realtà se ne è già andato via.

Suonano alla porta.


“Genzo puoi aprire tu per favore? Io e Tsubasa finiamo di apparecchiare”

“Si vado io”


Guardo la tavola e devo dire che abbiamo fatto un buon lavoro. La tovaglia che ho comprato ieri è bellissima, ha uno stile un po' shabby: è bianca con dei disegni di cuori e cassettine grigie. Elegante ma semplice. Come Tsubasa!

Però manca qualcosa.

Ma certo! I fiori. Ieri ho comprato anche dei bellissimi tulipani bianchi e un bel vaso da centro tavola: bianco con appeso un cuore grigio che riprende il motivo della tovaglia.

Sistemo anche questo ultimo dettaglio e osservo fiera la tavola.

La cosa bella è che non ho combinato disastri!


“Che meraviglia amor. Sei stata proprio brava, la tavola è bellissima. Come hai fatto a non combinare casini?”


Ecco. Lo sapevo.

Storco il naso e lo guardo male.


“Forse ti sembrerà strano ma so essere femminile anche io sai?”

“Lo so Amazonas, è che sei un po' goffa e quindi ti capita sempre qualcosa di buffo”

“Ah quindi tu mi vedi goffa?”

“Ma io amo proprio questo di te”

“Tsubasa meglio che stai zitto, non migliori la situazione così!”

Possibile che anche il mio ragazzo mi vede così poco femminile?


“Beleza! Che profumino! Fatti dare un bacio”, Castro mi schiocca uno smack sulla guancia e si avvicina alla cucina.


“Che hai preparato di buono?”

“Surprise!” Gli dico sorridente.


Suonano alla porta. Stavolta sarà sicuramente mia sorella.


“Vado io!” Corro per aprire e quasi cado. Mi giro per controllare che nessuno mi abbia vista e per fortuna li vedo tutti sul divano a ridere e scherzare.

Bene!

Apro la porta e mi trovo davanti la coppietta innamorata e una bellissima ragazza con capelli nero corvino lunghi fino al sedere, un trucco perfetto, vestita in maniera impeccabile con un jeans attillatissimo all'ultima moda, una camicia bianca e una giacca beige.


“Piacere io sono Gina!”

“Piacere Gina. Faby mi ha tanto parlato di te. Venite entrate pure. Gina se vuoi toglierti la giacca la puoi appendere qui” e le indico l'appendiabito alla parete.


Arriviamo in sala e attiro l'attenzione dei tre calciatori per fare le presentazioni.


“Ei voi, uomini del pallone, venite vi presento l'amica di Faby. Lei è Gina.”


I tre si alzano e si avvicinano e non appena mi sposto per lasciare spazio alla ragazza e la indico vedo l'espressione da ebete di Genzo e Castro. Subito la mia attenzione si sposta su Tsubasa che la guarda senza mostrare stupore ma arrossendo delicatamente.

Guardo lei che con movenze feline mi sorpassa, lasciando una scia di profumo buonissimo e da la mano ai tre.

L'occhio mi cade sulle mani che muove delicatamente mentre racconta come ha conosciuto Faby. Sono ben curate con unghie lunghe e abbellite con qualche brillantino. Ad ogni movimento della mano sento un leggero tintinnio. Sposto lo sguardo e vedo dei bracciali con pendoli che sbattono tra loro.

Mi viene istintivo guardarmi le mani. Io non ho unghie lunghe perché mi danno fastidio, né smalto o brillantini. Le mie mani vicino alle sue sembrano quelle di uno scaricatore di porto.

Sospiro e abbasso lo sguardo così mi deprimo ancora di più se possibile.

Lei è tutta in ghingheri mentre io ho ai piedi delle ciabatte a scarponcino pelose, poi un leggins nero e una sciatta felpa rosa.

Bella roba.

Guardo di nuovo i tre e Gina e li vedo tutti completamente rapiti da lei.

Mi viene il vomito.

Non sono una che si mette in tiro, ma se esco la sera mi vesto anche io per bene.

Questa è una cena tranquilla tra amici c'era bisogno di agghindarsi così tanto? Avrà delle mire su qualcuno? Che stia ben lontana da Tsubasa!


“Che bella ragazza, cavolo!” Castro mi fa sobbalzare dalla paura, non avevo sentito che si era avvicinato.

“Ti ricordo che tu hai Aline!” Rispondo stizzita.

“Lo so. Ma ho anche gli occhi per vedere. La sua femminilità fa quasi paura”


Perfetto! Guardo Tsubasa che ha spostato lo sguardo sulle sue mani. Meglio intervenire.


“Ci vogliamo mettere a tavola? Non vorrei si freddasse tutto. Ci ho impiegato tutto il pomeriggio”

“Scommetto che matta come sei avrai preparato anche la pasta fatta in casa!” Esclama mia sorella.

“Certo e non solo anche la mayonese e la besciamella”, una piacevole sensazione di riscatto personale inizia a farsi strada in me.

“Che brava! Devi avere molto tempo da dedicargli! Io tra provini e scatti non ho il tempo neanche di cucinarmi un uovo”, e a queste parole di Gina vado di nuovo giù a picco.

“Che lavoro fai?” domanda Tsubasa.

“Lavoro come modella e fotomodella, ma di tanto in tanto mi chiamano per fare qualche provino per piccoli spot pubblicitari”

“Dai! Ecco dove ti avevo già vista tu sei la ragazza della pubblicità nella natura selvaggia. Quella del profumo di Chanel!” Castro batte un pugno sulla mano e felice della sua associazione sorride.


Io invece vorrei seppellirmi.


“Si, sono io! Vi è piaciuta?”

“Beh, direi di si!” Risponde Genzo.


Ricordo anche io quella pubblicità e lei è mezza nuda. Perfetta. Bellissima.


“Ma dai andiamo a tavola altrimenti tutta la fatica di Jo, sarà vanificata”, dice Gina.


Iniziamo a mangiare e devo dire che è tutto buonissimo.

Nessuno però ha fatto un complimento sono troppo presi dai racconti esilaranti di Gina e delle sue avventure da modella.

Accanto a me c'è Tsubasa e davanti a lui Genzo con accanto Gina, che non fa altro che tocchicciare il portiere e lanciargli sorrisi a 32 denti. Denti bianchissimi per giunta.

Arriviamo finalmente al dolce che ha portato mia sorella. Tanti mignon della pasticceria mia e di Tsubasa.


“Questi sono buonissimi Gina. Devi provarli. Io e Jo ci siamo andati qualche tempo fa. Impareggiabili!”


Tsubasa porge il vassoio alla modella e le sorride dolcemente.


“Voi due state insieme?” Chiede lei a bruciapelo.

“Si”, risponde il capitano e io mi limito ad annuire.


Addento un dolcetto. Almeno una gioia.


“E tu Genzo? Sei single?”


Per poco non mi strozzo. Do qualche colpo di tosse e mi ripulisco le mani, visto che la panna del bignè è esplosa.

Genzo senza rispondere a Gina si allunga verso di me e con il pollice mi tocca l'angolo della bocca.


“Sei sempre la solita tempesta! Ti sei sporcata di panna”, mangia il residuo che mi ha tolto e poi inizia a ridere.

“Perché ridi?” chiedo ingenuamente.

“Guardati la felpa! Sei pessima ragazzina!”


Abbasso lo sguardo e noto non solo un bel tocco di panna, ma anche di sugo.

Perfetto faccio pena.

Alzo gli occhi e vedo tutti ridere. Anche Tsubasa.

Non reggo. Mi alzo.


“Scusate vado un attimo al bagno”.


Mi allontano mentre tutti ridono. Ridono di me.

Non vado al bagno ma in camera e mi metto a rovistare tra i vestiti.

Devo cambiarmi non posso stare così.

Trovo una felpa di quelle corte, ma va bene tanto sotto ho una canotta bianca. La indosso e mi guardo allo specchio. Sono semplice ma non male. Questi leggins con la maglia più corta mettono in risalto il mio di dietro. Magari tolgo le ciabatte e metto le scarpe da ginnastica.

Mi trucco? Ma no, sarebbe troppo. Sciolgo la mia coda di cavallo? Mmmm no. A me piace.


“Amazonas! Che ci fai qui?”

“Tsubasa torna pure di là. Io arrivo tra poco!”

“Che hai?”

“Che ho? Io non sarò mai come lei. Unghie perfette, trucco perfetto, corpo perfetto, profumo che le dura una vita! Io è già tanto se ricordo di metterlo quando usciamo! La guardate tutti ammaliati. Tu sei addirittura arrossito quando l'hai vista! Forse hai bisogno di una così al tuo fianco. Tutti i calciatori hanno super modelle vicino, tu con me sfigureresti!” Dico tutto d'un fiato, più arrabbiata con me stessa per sentirmi così insicura che con lui.

“Finiscila! A me non interessano unghie fatte e tutte queste sciocchezze. Il tuo corpo è perfetto e il tuo problema è che proprio non vedi quanto sei bella e quanto risplendi. Sei stata tutta la sera zitta e non hai mostrato il tuo cuore come invece fai sempre. A me piaci perché sei diversa. Perché non ti interessano queste stupidaggini e amo la tua semplicità perché sei bellissima così. Non hai bisogno di unghie e trucco”.


Gli salto addosso e lo bacio lasciando scivolare qualche lacrima.

Mano nella mano torniamo in sala.

Genzo è seduto in disparte e non appena ci vede si alza.


“Allora che facciamo? Giochiamo?” Esclamo sorridente.

“Io ho un'idea. Facciamo obbligo o verità!”dice Gina.

“Ma è un gioco da bambini”, risponde mia sorella un po' shockata dalla proposta della sua amica.

“Si, ma può essere davvero divertente e interessante”.


Che ha in mente?


“Ok, dai giochiamo!” Annuncia Castro.

“Inizio io, visto che l'ho proposto, poi toccherà alla persona da me scelta e così via. Scelgo Genzo”

“E ti pareva” esclama lui.

“Obbligo o verità?”

“Verità”

“Sei innamorato?”

“Posso cambiare con obbligo?”

“No caro!”

“Mmmm si!”


Mi volto verso il mio capitano che sta guardando il portiere trucemente.


“Genzo tocca a te!”

“Castro. Obbligo o verità?”

“Verità”
“Quella volta che vi hanno dato il rigore perché tu subisti un fallo micidiale da Karl, fu veramente così? O esagerasti?”

“Ai. Ma che hai tirato fuori? E va bene, esagerai. Però il rigore c'era uguale lo visionarono al var!”

“Lo sapevo! Sei un truffatore!”

“Esagerato. Lo fanno tutti!”


Scoppiamo tutti a ridere.


“Tocca a me”; dice Castro.


Il gioco va avanti per un po' in maniera innocente fino a che non torna il turno di Gina.


“Jo scelgo te! Obbligo o verità?”

“Obbligo”

“Bene. Devi baciare sulle labbra per 30 secondi... Genzo”

“Cheeee? No, io sono fidanzata!”

“Non scherziamo lui non bacia Jo”, esordisce Tsubasa.

“E su è un gioco! Di che vi preoccupate? Siete innamorati. Che sarà mai un bacino per scherzo? O sbaglio?”


Butto fuori l'aria e acconsento. Mi giro verso Tsubasa e lo bacio. Lui corruga la fronte e mi dice:


“Non vorrai mica farlo?”

“E che faccio?”

“Dai Tsubasa non fare il geloso”, si intromette Matsuyama.


Mi avvicino a Genzo. Oh mamma che roba mi tocca fare.


“Sei pronta tempesta a ricevere un vero bacio?”


Scoppio a ridere.


“Genzo falla finita!” Urla Tsubasa.

“Ma dai 'Capitàn' gioco!”

“ Dai su, che poi inizio a contare”, dice Gina.


Mi guarda negli occhi e si avvicina. Posso sentire il suo respiro che come un vento caldo mi accarezza le labbra.

Un sussurro.


“Farà male. Lo so.”


Chiude gli occhi e mi bacia.


“1... 2...”


Le sue mani sul mio collo.


“5...6...”


Con il pollice disegna dei cerchi sulla mia pelle.


“9... 10...”


Mi sento agitata.


“15...16...”


Le sue labbra che si muovono.


“20...21...”


Mi mordicchia impercettibilmente. Non si vede, ma lo sento.


“25...26...”


Il suo respiro si fa corto.


“27... 28...”


Un sussurro.


“Fa male. Non ti perderò se ti incontrerò in un'altra vita.”


“29... 30... Finito ragazzi!”


Si stacca dolcemente da me e mi guarda con occhi pieni di dolore. E io lo sento quello spacco al cuore, perché anche se in maniera diversa, anche per me è la stessa cosa.

Non ti perderò se ti incontrerò in un'altra vita.


Tsubasa mi prende e mi abbraccia forte. Così forte che fa male.

Io non riesco a fare nulla. Sono completamente destabilizzata. Perché riesco a sentire così bene ciò che prova? Che cosa provo io?

Amo Tsubasa, ne sono certa. Ma Genzo? Lui che cos'è veramente per me? Lo sento scorrermi dentro ma in maniera diversa dal Capitano.


“Jo, vieni un attimo con me?” Il mio fidanzato mi prende per mano e mi porta verso il giardino. Un'occhiata veloce al portiere che mi guarda fisso e abbassa il capo.

“Te amo. Voglio baciarti, non riesco a pensare che tu abbia ancora il sapore delle labbra di Genzo.”


Mi bacia e io sento le farfalle nello stomaco e le gambe molli. Il cuore è pieno di amore e la gioia mi invade. Questo è amore. Lo è decisamente.

È possibile avere due anime gemelle? Una per amarla di un amore profondo e l'altra per amarla di un amore diverso? Ma che amore è? È più di un amore fraterno, è viscerale. È come se fossimo stati separati alla nascita.

“Per sempre tuo”


Sorrido.


“Per sempre tua Capitàn. Io so di amare te”


È che non capisco che ruolo abbia Genzo. Ma sono certa non sia amore come il nostro.


“Allora Jo tocca a te”, che pizza ancora questo gioco.

“Scelgo te, Gina. Obbligo o verità?”

“Verità!”

“Perché mi hai fatta baciare con Genzo visto che sapevi che sto con Tsubasa?”


Hai mire sul mio capitano, dì la verità!


“Beh. Sincera?”

“Si”

“Ho sentito subito che tra voi due c'era un legame speciale, diverso. Volevo capire che tipo di legame era. Tutto qui”, muove le mani e quel fastidioso tintinnio mi arriva al cervello.

“E l'hai capito?”

“Si”.


Bene allora dovrei dirlo anche a me.


“Bene ritocca a me. Poi si è fatto tardi e io devo parlare un attimo con Jo prima di andare via”


Con me?


“Allora scelgo... scelgo... Jo”

“Oh santo cielo, ma gli altri?”

“Hanno giocato abbastanza, fatto i loro obblighi ora tocca a te essere torturata!”

“Verità!”


Chissà cosa mi avrebbe fatto fare stavolta!


“Ok. Cosa provi per Genzo?”


Vuoto. Non sento più nulla. Che le dico? Non posso dire che sono direttamente collegata a lui, che lo sento scorrere dentro. Sarebbe fraintendibile.


“Io... amore, ma diverso da quello che provo per Tsubasa. È un amore fraterno.”

“Ok.”


Guardo il mio capitano che mi sorride dolcemente e io ricambio.


“Possiamo parlare Jo?” Mi chiede Gina.

“Si, certo. Andiamo fuori, ti va?”


Ci incamminiamo verso il tavolo del giardino e poi ci sediamo.


“Allora, cosa vuoi dirmi?” Chiedo.

“Io non sono come sembro. So che studi medicina naturale, tra cui la medicina tradizionale cinese. Quindi conosci l'energetica, non c'è bisogno che ti faccia nessun preambolo”

“Si, conosco bene. Parla pure”

“Io sono parecchio sensibile alle energie sottili, di ogni genere. Non appena vi ho visti, a te e Genzo, ciò che mi è arrivata è stata una forte carica energetica. Simile a quella che mi è arrivata quando eri vicina a Tsubasa, ma differente per alcuni punti. Ha mai sentito parlare di anime gemelle e di fiamme gemelle?”

“Si, più o meno, ma non conosco bene l'argomento.”

“Allora te lo spiego io chiaramente. Iniziamo con la differnza tra anima gemella e fiamma gemella. L'anima gemella proviene dalla stessa famiglia della tua anima ed è quindi una persona molto affine a te, può essere un parente, un amico, anche una persona con cui al momento hai una relazione. La fiamma gemella è una stessa anima separata in due, l'altra parte di te. Ma non è così semplice. Le due metà sono legate a livello inconscio, durante le fasi più dure queste saranno sempre portate a riunirsi e ad annullare le negatività. Ti rendi conto di aver incontrato la tua fiamma gemella perché inizialmente il rapporto è burrascoso, fatto di litigi che poi però si acquietano dando vita a un rapporto meraviglioso. Le fiamme gemelle riescono a leggersi dentro, a sentirsi e non hanno bisogno di molte parole. A volte però uno dei due non è pronto, perchè non ha raggiunto un livello ancora sufficiente nel suo percorso di vita per una relazione così potente, o magari è legato in una relazione karmica, magari proprio con un'anima gemella e quindi tutto si complica. Non è facile incontrare la fiamma gemella, ma tu hai avuto questa fortuna. Allora ti chiedo: hai capito chi è la tua?”

“Io... io... non lo so. Con entrambi inizialmente non è stato tutto rose e fiori. Con Genzo molto più marcato, ma anche con Tsubasa ci sono state incomprensioni forti e per un periodo ci siamo anche lasciati”

“Hai i mezzi necessari per capire da te chi è la tua fiamma gemella! Lascia fluire la vita e gli eventi e fai le tue considerazioni. Se hai bisogno di me chiedi il numero a Faby”


“Beh, grazie.”

“Figurati. Andiamo dentro”, e mi fa l'occhiolino.

Sto riuscedno a portare avanti la scrittura in questi giorni e ne approfitto per pubblicare. Capitolo emotivamente movimentato!
Fatemi sapere che ne pensate!
Grazie a tutti coloro che dedicano minuti a questa lettura.
A oresto ;*

 

   
 
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