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Autore: Allen Glassred    02/02/2023    0 recensioni
210 storie. 210 storie concentrate sui quattordici Re dei quattordici Clan delle Lune Demoniache, 210 storie scritte su loro e sulle loro regine, storie che racconteranno momenti forse mai rivelati o non approfonditi nelle long.
Alcuni capitoli rimanderanno a delle raccolte già iniziate, che se vorrete potrete iniziare a seguire, o direttamente alle long. Ogni storia sarà a sè stante, per ciò potrete recensire quella che volete e senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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Passerà ( continuo di “ E’ meglio così, credimi “)
Storia: La diciottesima Luna

 

Non è passato molto tempo dagli ultimi eventi: un giovane non ancora uomo ma neppure più così bambino dalla lunga chioma corvina si aggrappa al collo di colui che lo ha preso in braccio. Da parte sua invece, il più grande stringe il nipote e lo osserva qualche istante: ha ancora la bocca sporca di sangue ed uno sguardo apatico, come se nemmeno la cosa lo toccasse. Eppure è successo solo qualche istante fa: lui stesso ha posto fine alla vita di sua madre, lui stesso ha esaudito quella che è stato il suo ultimo desiderio. L’ha morsa per la prima ed ultima volta, ha consumato la sua vita ed ha divorato il suo immenso potere, che ora si riflette nei suoi occhi ancora tinti di una luce cremisi, malgrado lui non appartenga al clan della luna rossa ma a quello della luna blu. Dal canto suo invece, suo zio non smette di osservarlo. “ Stai bene? “. Chiede solamente, anche se non sarebbe nemmeno una domanda da fare: no. No, è ovvio che quel povero bambino non sta bene. È ovvio che qualcosa in lui si è irrimediabilmente spezzato, eppure quell’uomo non esita a fargli quella domanda quasi crudele. Una domanda alla quale Dominique Lunettes Hikari da prima non risponde, per poi posare il capo sulla spalla di Kaname Hikari, suo zio.

 

“ Non c’è motivo per star male, no? In fondo, la mamma sta solo dormendo… “. Sussurra solamente il più piccolo. “ E’ solo un momento, poi passerà! Io l’ho guarita zio, sapete? L’ho guarita “. Spiega come fosse la cosa più ovvia del mondo, mentre Kaname entra in quella che è la propria stanza: si siede sul letto con in braccio il nipote, che lo guarda senza avere intenzione di pulire la bocca dal sangue della madre. “ Perchè sta solo dormendo, no? “. Chiede improvvisamente glaciale il corvino, mentre l’altro lo osserva ancora una volta: Dominique ha un potenziale notevole. Gli potrebbe davvero essere utile in futuro, ma cosa accadrebbe se scoprisse la verità dei fatti? Cosa accadrebbe, se mai scoprisse che è stato lui ad avvelenare Veronica con la Zydrate e che le ha sottratto tutto il potere, fino ad ucciderla? Cosa succederebbe se in fine, suo nipote si rendesse conto della verità? Il suo potere potrebbe ritorcersi contro di lui, di questo ne è consapevole.

 

“ La mamma… ecco, la mamma non tornerà, nipote: ma non devi essere triste. Devi essere fiero di ciò che hai fatto: hai posto fine alle sue sofferenze, hai esaudito il suo desiderio più grande “. Sentenzia il bruno, senza pietà o peli sulla lingua: non gli importa l’età del nipote, quella verità gli doveva essere messa davanti quanto prima. A sorpresa, Dominique non scoppia in lacrime o si infuria, no. Rimane immobile, freddo: è come se ancora una volta, la cosa non lo toccasse neanche.

 

“ La mamma è morta “. Sentenzia perentorio, come se sentirlo dire dalla propria voce lo avesse effettivamente posto davanti alla realtà. “ E’… morta. Non tornerà, né si sveglierà “. Continua. A quelle parole suo zio annuisce, eppure per la prima volta anche Kaname Hikari si sorprende: l’apatia non se n’è andata, come se suo nipote non fosse più in grado di provare sentimenti. Nessuno, nemmeno la rabbia, il rimorso o la tristezza. È come se il potere della Luna Blu avesse ora ghiacciato totalmente le sue emozioni. “ Allora, ora è una parte di me “. Sibila solamente il corvino, mentre Kaname gli pulisce la bocca dal sangue con un dito, per poi annuire.

 

“ Si: ora, la mamma è una parte di te. Il suo potere nipote mio, scorre nelle tue vene. La sua Zydrate si è unita alla tua e ti ha reso forse uno tra i più forti degli eredi del clan della Luna Blu “. Sentenzia, mentre il quasi ragazzino ma non più bambino annuisce, portando una mano accanto al cuore: è strano come, in quel momento, per lui sia come la prima volta che lo sente battere.

 

“ La mamma è dentro di me, ora… “. Sussurra poi, mentre un ghigno sadico e poco rassicurante compare sul suo viso. “ Questa, è una gran bella prova d’amore per un vampiro. Non trovate, zio? “. Ride lievemente e nervosamente il più piccolo, mentre Kaname annuisce lievemente.

 

“ Si… una grande prova d’amore “. Sussurra, mentre non può fare a meno di riflettere: solo lui può imbrigliare la crudeltà che percepisce nel nipote, solo lui può sfruttare la follia crescente in lui a suo favore. No: no, pensa poi. Non dovrebbe alimentare questi sentimenti in suo nipote, anzi: dovrebbe cercare di farlo rinsavire, questo sarebbe il suo compito. Scuote il capo qualche istante, continuando la propria riflessione: forse pensa, si sta facendo solo un mucchio di castelli in aria. Forse pensa, questo periodo, questa fase passerà in men che non si dica e lui non ha motivi né di gioire, se così può dire, né di preoccuparsi. È solo una fase, ripete a sè stesso: una fase che passerà presto. Deve essere così: perchè se da un lato, questa follia del nipote potrebbe fargli comodo dall’altra lo potrebbe rovinare, semmai l’erede di Veronica ed Antoine scoprisse che è in realtà lui l’assassino della madre, colui che l’ha avvelenata e fatta soffrire in modo indicibile per poterle sottrarre il potere. E se Dominique scoprisse questo, anche Kaname lo sa, niente e nessuno lo salverebbe dalla sua furia. “ Passerà… passerà… “. Sussurra poi il Re di Veritas, mentre prende tra le braccia il nipote e mentre la Luna Blu regna ormai sovrana in quel cielo che lentamente, inizia a piangere lacrime di pioggia.

   
 
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