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Autore: My Pride    03/02/2023    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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A series of dates... maybe Titolo: A series of dates... maybe?
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1768
parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jonathan Samuel Kent, Damian Wayne
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of Life, Fluff
Avvertimenti: What if?, Slash



BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Da quando Jon aveva imparato a riconoscere il battito cardiaco di Damian, aveva cominciato a sentirsi un po' uno stalker.

    Lo sentiva nei momenti più disparati e nelle situazioni più strane, a volte durante l'adrenalina della pattuglia o quando Damian si allenava, quando faceva qualcosa di emozionante o quando era agitato, ma soprattutto lo sentiva quando lui stesso si distraeva e lasciava che la mente vagasse al pensiero del suo migliore amico. A volte si ritrovava ad immaginare cosa stesse facendo con esattezza Damian, a quali pensieri attraversassero la sua mente e cosa fosse successo da emozionarlo tanto, e Jon sentiva il suo stesso cuore battere all'impazzata nel desiderare di essergli accanto.

    La frustrazione era cresciuta giorno dopo giorno e aveva cercato di evitare Damian i di non pensarci quando era in sua compagnia, ma a lungo andare era arrivato ad una conclusione che l'aveva lasciato senza fiato per giorni interi, con un groppo in gola e la terribile sensazione che tutto ciò che stava provando fosse orribilmente sbagliato; aveva cercato di ricacciare indietro quei pensieri e ingoiato il rospo, trovato delle scuse per non andare sempre di pattuglia con Damian e mettere ordine nei propri pensieri ma, alla fine di tutte quelle settimane, aveva avuto paura che quel distacco potesse intaccare anche l'amicizia con Damian e aveva cercato di scappare di meno... per quanto la consapevolezza fosse rimasta e Jon avesse faticato non poco ad ammettere a se stesso di essersi innamorato del suo migliore amico.

    Le preferenze di Damian non erano mai state un mistero per Jon – una sera, per divertimento, si erano ritrovati a parlarne durante una specie di pigiama party ed entrambi avevano scoperto nuove sfaccettature dell’altro, Jon aveva apertamente dichiarato di sentirsi attratto da entrambi i sessi e Damian aveva affermato di non aver mai sentito il bisogno di compartimentare la sua sessualità, pur accennando che, in ogni caso, avrebbe provato attrazione solo verso qualcuno con cui provasse forte legame affettivo –, quindi non aveva paura che fossero proprio quelle ad allontanarli… bensì il fatto che potessero non provare la stessa cosa. Il problema maggiore? Il fatto che il cuore di Damian perdesse qualche battito in sua presenza e poi tornasse a quel solito e ritmico tum-ta assolutamente calmo, mandando a Jon segnali sempre più contrastanti.
Damian provava le stesse cose che provava lui? Quelle emozioni erano solo date dal fatto che si gettassero a capofitto in missione e che Damian si sentisse abbastanza a proprio agio da lasciar cadere le difese e mostrarsi per ciò che era? Jon non ne aveva la minima idea, quindi aveva passato quei giorni a indagare come un detective e ad osservare i comportamenti di Damian con gli altri membri della sua famiglia, con i Titani e persino con Colin e Maya, ma non era riuscito a vedere nulla che richiamasse i modi in cui Damian certe volte agiva in sua compagnia. Alla fine aveva optato per la via più semplice: aveva confessato. Aveva aperto il proprio cuore e aveva aspettato l’esplosione – sua o di Damian, arrivati a quel punto aveva avuto poca importanza – con i pugni lungo i fianchi e lo sguardo fisso sul volto dell’amico, studiando la miriade di emozioni che avevano contratto i suoi muscoli e irrigidito le sue spalle.

    La risata improvvisa di Damian lo aveva colto di sorpresa ed era letteralmente sbiancato, sentendo la testa vorticare come non mai all’orribile pensiero che Damian avesse preso i suoi sentimenti come un gioco ma, quando aveva sentito le braccia di Damian cingergli i fianchi e attirarlo a sé, sussurrando di provare lo stesso, Jon per poco non si era sciolto contro il suo petto in un turbine violento di emozioni. Dopo quella confessione, però, la loro “relazione” non aveva fatto grandi passi avanti e Jon stesso non cercava di spingere le cose verso una determinata direzione, ma c’era un piccolo desiderio che non era poi così certo che sarebbe stato esaudito. Prima di tutto, perché conosceva Damian e sapeva bene cosa pensasse di cose del genere… e, inoltre, le parole di uno dei fratelli di Damian continuavano a roteare nella sua testa come una vocina fastidiosa, mettendo in lui il tarlo del dubbio.

    Quel giorno, però, Jon era più che intenzionato a far volgere le cose a suo favore e a smuovere un po’ il terreno, soprattutto perché non avrebbero potuto continuare a fingere che non fosse successo nulla quando era cambiato tutto e niente. Com’era ormai di consuetudine da un po’ di tempo a quella parte, si trovava in caverna con Damian per allenarsi in basilari tecniche di auto-difesa che avrebbero potuto essere d’aiuto nel caso in cui non fosse stato in grado di usare i suoi poteri; si erano dati da fare e Damian non si era risparmiato dall’andarci giù duro – l’aveva atterrato più e più volte nonostante lui potesse contare sui suoi poteri, cosa che aveva fatto capire a Jon quanto poco sapesse sfruttare il proprio corpo –, facendo una pausa solo dopo ore e intimandogli di tenersi pronto per la seconda parte. Ma era stato proprio a quel punto che lo sguardo di Jon era caduto sulle spade da allenamento nella rastrelliera, afferrandone immediatamente una per puntarla verso Damian. E tuttora si trovava così, immobile e in posizione, sotto lo sguardo scettico dell’amico che si stava passando un asciugamano fra i capelli per detergerli dal sudore.

    «Che stai facendo?» chiese difatti Damian nel sollevare un sopracciglio e, per quanto Jon avesse cominciato a sentirsi un po’ stupido, non perse la posizione e strinse la presa sull’elsa della propria arma.

    «Ho intenzione di chiederti di uscire... suppongo?», affermò senza mezzi termini, ma l’espressione sul volto di Damian divenne di puro sconcerto.

    «E perché, di grazia, hai pensato che sarebbe stato intelligente chiedermelo sguainando una spada?»

    «È un mese che stiamo “insieme”, ma non abbiamo nemmeno avuto un appuntamento».
   
    Damian inclinò la testa di lato. «E cosa c’entra con questo?» domandò stranito, e Jon inspirò pesantemente dal naso, facendo un passo avanti.

    «Ho chiesto consiglio e… Jason ha detto che avresti accettato solo se mi fossi dimostrato degno e fossi riuscito a batterti in duello, quindi ho pensato…» Jon si interruppe alla vista del sorrisetto sarcastico di Damian e nel sentirlo poi scoppiare a ridere, accigliandosi prima di aggrottare la fronte. «…mi stava prendendo in giro, vero?»

    «Sì, quell’idiota di Todd ti stava decisamente prendendo in giro e ci sei cascato come un pollo, J», replicò Damian nell’annullare la distanza che li divideva per poggiare una mano su quella con cui Jon sorreggeva la spada, fissandolo negli occhi. «Non sono tipo da appuntamenti».

    «Lo so, per questo pensavo che tu non avresti accet-»

    «Ma per te potrei fare un’eccezione», lo zittì immediatamente Damian nello zittirlo con una mano premuta sulla sua bocca, sollevando un angolo della bocca in un ghignetto divertito. «Cerca solo di non seguire più nessuno dei consigli dei miei fratelli, J».

    «Quello di Jason mi sembrava il più sensato», ammise Jon nel massaggiarsi dietro al collo prima di ricambiare il suo sguardo. «Dick mi aveva consigliato di fare qualche battuta per rompere il ghiaccio…»

    «Grayson devi fingere che non esista quando si tratta di queste cose», rimbeccò Damian nel guardarlo con scetticismo e, sentendo il cuore più leggero e la pressione meno a comprimere la sua testa, Jon sorrise.

    «…lo terrò a mente per la prossima volta», sussurrò nel chinare il capo verso Damian e indugiare intorno alle sue labbra. «Quindi… è un appuntamento?»

    «È un appuntamento», confermò Damian nel premere una mano contro il suo petto per spingerlo lontano da sé, ghignando come non mai alla vista dello sguardo stranito di Jon. «Ma l’esito finale dipenderà dal tuo riuscire ad atterrarmi o meno», soggiunse nello sfiorarsi le labbra a scopo indicativo, invitando Jon a raggiungerlo al centro del piazzale di allenamento.

    Seppur scettico e con la fronte aggrottata, Jon lo squadrò per tutto il tempo e si mise in posizione di attacco, cercando di tenere d’occhio Damian e ogni suono impercettibile del suo corpo: lo scroccare delle ossa mentre si muoveva verso di lui, giunture e articolazioni che seguivano i suoi movimenti e il suo respiro lento e regolare, riuscendo a scansarsi mezzo secondo prima che Damian lo colpisse con forza al viso; barcollò all’indietro e sgranò gli occhi, attento a non inciampare nei suoi stessi piedi mentre Damian continuava ad attaccarlo ancora e ancora senza sosta, alternando dritti e rovesci a calci con cui cercava di mirare dritto al suo stomaco. Per quanto fosse fatto d’acciaio – o per lo meno così avrebbe dovuto essere –, Jon accusò ognuno di quei colpi come se Damian avesse usato pugni di kryptonite, sollevando le braccia per pararsi il viso e indietreggiare sempre più; fu costretto a librarsi in volo quando sentì la piattaforma terminare sotto i propri piedi e per poco non cadde nel vuoto sottostante, ma Damian fu più veloce di lui e, afferrandolo per un braccio, lo lanciò dall’altro lato del quadrato senza il minimo garbo.

    «Niente poteri!» berciò nello scroccare le nocche, compiendo un balzo per colpirlo dall’alto con tutta la forza che possedeva, ma Jon rotolò di lato e lo afferrò per la caviglia, facendogli sbattere la schiena sul pavimento con un’imprecazione soffocata che lasciò Jon interdetto per un secondo.

    «Scusa, D! Stai bene?!» chiese nel saltare letteralmente in piedi per allungare la mano verso di lui e aiutarlo quando lo vide sollevare la sua, e fu a quel punto che persino i sensi sviluppati di Jon non riuscirono a capire con esattezza cosa stesse succedendo: gli occhi verdi di Damian si puntarono su di lui come quelli di una grossa pantera e, con quella stessa agilità felina, Damian gli afferrò i polsi con entrambe le mani e lo gettò a terra, sovrastandolo col proprio corpo per sedersi a cavalcioni su di lui e inchiodarlo al pavimento con un braccio premuto contro il collo.

    «Regola numero uno, Jonathan: mai abbassare la guardia». Damian rise all’espressione di Jon, quella fronte aggrottata e il modo in cui aveva in parte gonfiato le guance, e abbassò il viso alla sua altezza per poggiare la fronte contro la sua. «Ma sei riuscito ad atterrarmi... quindi hai superato il test».

    Il sorriso che si dipinse sulle labbra di Jon aprì il mondo a tutta una serie di piacevoli aspettative.


«Allora... il primo di una serie di appuntamenti, eh?»
«Solo se ricorderai la regola numero due»
«Quale sarebbe la regola numero due?»
«Mai ascoltare Jason».





_Note inconcludenti dell'autrice
E niente, alla fine ho trovato un momento per postare dopo essere sparita dalla circolazione per... boh? Un bel pezzo direi, dato che sono rimasta indietro con parecchie cose e quindi anche le storie si sono accumulate una ad una (e non solo queste, ma anche quelle di altre raccolte)
Che dire? Jon deve smetterla di dare retta ai consigli fraterni, ecco aha perché a quanto pare i fratelloni di Damian cercano di sabotare la loro relazione e... nah, non è ver, ma quel che è certo è che Damian non è un ragazzo facile da conquistare quindi ecco la splendida idea che ha avuto Jon per chiedergli un appuntamento aha
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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