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Autore: Monsieur Futrelle    04/02/2023    1 recensioni
La missione doveva essere semplice, per questo sono stati mandati loro tre, invece sarà solo l'inizio di un lungo viaggio alla ricerca di segreti nascosti o dimenticati. Le vite di Railey, Laren e Arti verranno radicalmente cambiate da avvenimenti accaduti anni prima, ingranaggi rimessi in moto da ombre del passato.
*** Tutti i commenti saranno tenuti in seria considerazione per poter implementare la leggibilità del racconto e per darmi modo di decidere come portare avanti le sotto trame. Grazie a tutti! ***
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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*** PROLOGO PARTE 1 ***
Iadara, Kyonin - 21 Kuthona (XII) 4688
Le nere nubi della notte si aprono per un momento formando una finestra da cui ammicca la mezza luna del solstizio invernale che posa il suo sguardo su una radura ammantata di neve, non lontana dai confini della capitale del regno degli elfi.
La sua debole luce argentea illumina una dozzina di umanoidi sparsi per tutta la radura, circondata da alti alberi spogli coperti da un sottile manto di neve indurita dal gelo notturno. Sono grandi come gli umani, ma molto più muscolosi: le teste, su cui spiccano le orecchie appuntite e i crudeli occhi arancioni, sono tonde e glabre e la pelle grigioverde e rugosa che ricopre tutto il corpo dà l'impressione che siano fatti di legno marcio. Sono hobgoblin, creature che farebbero qualsiasi cosa pur di provocare sofferenza e dolore al popolo elfico. Il vento freddo e pungente, quasi come se fosse preso da compassione, spinge nuovamente le nuvole per nascondere quelle creature allo sguardo puro della luna.
«Hagla, finalmente! L'avete presa?»
La voce rauca e cavernosa viene dall'imponente figura al centro della radura mentre si volta verso le tre ombre che si avvicinano dal folto della boscaglia. Un leggero tremolio ne tradisce il nervosismo.
«Dobbiamo allontanarci da qui il più presto possibile!»
L'hobgoblin a cui si è rivolto, coperto da un pesante mantello scuro e seguito da altri due hobgoblin più piccoli, tiene un sacco sulle spalle da cui spuntano un paio di piedi esili e pallidi. Dando una possente manata sul sacco annuisce, un mugolio di dolore proviene dal rozzo e sporco sacco.
«Tutto a posto Hogs, ma questa schifosa ragazzina pallida mi ha morsicato. Spero che non mi infetti con qualche malattia elfica!» Alcune figure in piedi lì intorno sghignazzano malignamente mostrando bianchi denti aguzzi.
«A proposito! Le ho trovato al collo questo bel gingillo.»
Hagla mostra a Hogs una catenella in metallo a cui è appeso un medaglione. Hogs lo guarda con interesse, poi, come ricordandosi improvvisamente di qualcosa, si rivolge al suo compagno bruscamente
«Rimettiglielo al collo subito. Il druido mi aveva avvertito che questo deve rimanere all'elfa fino al giorno del rituale. Non chiedermi spiegazioni, è roba magica»
Il grosso hobgoblin getta con noncuranza l'elfa a terra, provocandole un altro mugolio di dolore, quindi sfila via il sacco mostrando una giovane, esile elfa imbavagliata e con una parte del volto tumefatto e sanguinante. Gli occhi spalancati per il terrore, i lunghi capelli sporchi di fango e sangue. Quando questa cerca di districarsi dalle corde che la tengono legata, il calcio di Hagla la raggiunge allo stomaco, lasciandola senza fiato. Alcune risate provengono dagli hobgoblin lì intorno. L'unico a non ridere è il capo
«Idiota, ci serve viva, o avremo fatto tutto questo per niente. Sarà tua responsabilità, se lei muore porterò la tua testa ai druidi!»
Hagla rimette il medaglione al collo dell'elfa, la infila nel sacco e se la butta nuovamente in spalla.
«Non ti preoccupare per lei, preoccupati di riportarci a casa!»
Un'improvvisa forte raffica di vento gelido spira fra gli alberi e spazza la radura facendo rabbrividire il gruppo, che attende trepidante gli ordini del loro capo. Questo, con un lungo sospiro di sollievo e un ghigno malvagio sul viso grinzoso, si avvia verso un sentiero semi nascosto da alberi e arbusti che porta a sud.
«Questi maledetti elfi avranno una gran brutta sorpresa al loro risveglio. Il druido pazzo ha visto giusto a farci rapire la mocciosa questa notte! Grazie a lui e a questa pallida, Valle Lunascura sarà finalmente nostra!»
Un mormorio di approvazione corre per tutta la radura.
«Forza è ora di muoversi prima che gli elfi ci mandino dietro il loro intero esercito! E chi sta in retroguardia copra le nostre tracce, se non volete che il nostro viaggio di ritorno sia molto breve!»
La squadra di hobgoblin si prepara ad intraprendere il lungo cammino verso casa, portando via con sé qualcosa che fino a poco tempo prima non avrebbero mai nemmeno sognato di poter sottrarre ai loro eterni odiati nemici.
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