Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Ely_Pommy    06/02/2023    0 recensioni
Questo come ogno racconto di questa rubrica fa parte di una serie di storie scritte per tik tok, dove mi venivano fornite 5 parole ed io ne ricavavo un breve racconto. A voi e alla vostra fantasia immaginare il seguito e l'antefatto di questi fotogrammi, questi frammenti di vita dei vari personaggi.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Franco era il classico campagnolo: sembrava uscito da un libro per bambini.
Tondo e rubizzo in volto, lo sguardo gentile, riparato dal sole da un cappello di paglia a tesa larga.
Aveva addosso una camicia in flanella e una salopette.
Viveva in un paesino alla periferia, della periferia di una città fatta di quattro anime e un sacco di animali: i suoi.
Una cosa però lo rendeva conosciuto anche al di fuori della sua oasi tranquilla: il suo BURRO fatto in casa.
Si diceva che non ne esistesse uno migliore e dalla scuola più piccola al GRATTACIELO più alto della provincia, tutti volevano rifornirsi da lui.
Franco però non voleva abbandonare la sua vita alla fattoria, perciò non aveva una fabbrica, un’azienda: i prodotti che vendeva erano solo e soltanto quelli che riusciva a produrre il giorno prima con l’aiuto della moglie e animali permettendo: era capitato infatti che la mucca Silvana un giorno fosse particolarmente contrariata, perché il figlio dei Marchi l’aveva urtata con le RUOTE della sua bici: per circa un mese, il suo latte era spumoso, chiaro segno di irritazione, praticamente inutilizzabile per il burro, perciò quel mese i prodotti venduti, erano calati, anche se per i cappuccini freschi, quella era la svolta.
Ad ogni modo, Franco era ormai abituato a vedere ogni tipo di faccia nuova e conosciuta perché non possedendo un telefono, la gente era costretta a venire di persona, come una volta.
Serviva davvero chiunque e con un sorriso sempre in faccia.
Questo andava avanti da anni e ogni giorno.
Arrivò però un giorno in cui si presentò un CLIENTE molto strano, anzi stranissimo quasi spaventoso…no, no: era PROPRIO spaventoso.
Portava una lunga veste nera e il viso era oscurato dal cappuccio.
Benchè Franco lo avesse salutato, il nuovo arrivato non aveva proferito parola, ma aveva puntato una grossa falce contro il fattore emettendo un sinistro sospiro: era il FALCIATORE di vite, il cupo mietitore, ma questo Franco non lo sapeva.
Pensando fosse semplicemente qualcuno che si era smarrito, esclamò: «Oh buon uomo, sembrate così malconcio: chissà che strada avete fatto. Mia moglie deve avere una vecchia cartina di questi posti, mentre vado a chiamarvela, gustate una fetta di pane burro e marmellata: è così buona che resusciterebbe un morto.»
Il cupo mietitore era sbigottito e stranito nel vedere l’uomo preparargli quella…roba, per poi andare a chiamare la moglie.
Decise comunque di sedersi: quel giorno aveva prelevato ben 48.576 vite, poteva aspettare qualche minuto.
Addentò quella cosa marrone, bianca e rossa con non curanza.
Immediatamente la sua lingua secca, che mai aveva conosciuto sapore diventò viva e ogni papilla gustativa festeggiava di quella sensazione sconosciuta.
Inutile dire che da quel giorno nessuno seppe mai dire quanti anni avesse Franco o la moglie, ma ciò che si seppe era che un tizio strano, vestito di nero era sempre il primo ad accaparrarsi il primo panetto della giornata.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Ely_Pommy