Colin entrò in camera di sua cugina dicendo: - Buongiorno, Mary!
- Ciao - rispose lei mogia.
- Ehi, che succede? - chiese lui andando a sedersi sul letto vicino a lei.
- Nulla, è solo che... Oggi è l'anniversario di morte dei miei genitori.
- Oh... Mi dispiace. Sai, ora che ci penso, non mi hai mai parlato di loro.
- Beh, non siamo mai stati molto uniti: mio padre pensava solo al lavoro e mia madre a divertirsi alle feste. Non l'ho neanche mai chiamata mamma, ma Mem Sahib, come facevano i domestici. Però mi piaceva molto guardarla, perché era una donna veramente bellissima. Sai, l'anno scorso quando sono morti non mi è importato, perché non mi era mai importato di niente e di nessuno, ma adesso mi sento un po' triste! Insomma, perché non mi amavano?!
Colin non sopportava di vedere la cugina triste, così l'abbracciò e disse: - I tuoi genitori sono stati degli idioti a non capire quant'erano fortunati ad averti! Mi dispiace per quello che ti è successo, ma adesso hai tante persone che ti amano! Venire qui è stata una benedizione sia per te stessa che per me e mio padre, perché ci hai fatti guarire e riavvicinare!
- Grazie, Colin! - disse Mary ricambiando l'abbraccio.
- Prego! Ora che ne dici di andare a fare colazione? Poi ci vestiamo e andiamo al giardino con Dickon!
- D'accordo!