Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Wilson Walcott    08/02/2023    0 recensioni
Tratto dalla storia vera di Domenico Iaccarino.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

...

Tra i vari costumi ed usanze dell'organizzazione del tempo, nella Napoli ottocentesca, era ancora in vigore lo sfregio, ossia la lacerazione del viso con una lama in modo da lasciare un segno permanente sul volto del malcapitato, risalente agli albori dell'organizzazione camorristica.

All'epoca si distinguevano due tipi di sfregio: quello d'amore e quello a comando (o d'onore).

Il primo veniva effettuato dagli spasimanti per legare a sé la donna amata o per ammonire la donna infedele, mentre il secondo veniva ordinato dalla Gran Mamma o da persone estranee alla setta e quindi, in quest'ultimo caso, dietro il corrispettivo di una somma di denaro.

In questo modo veniva inferto un marchio indelebile sul volto della

vittima designata. Tra gli sfregiatori più famosi dell'epoca, particolare rilevanza ebbe un certo Domenico Iaccarino, cresciuto orfano, il cui fato fu segnato da una storia alquanto singolare.

Il ragazzo, appena sedicenne, faceva già parte della Società Minore, con il ruolo di picciotto di sgarro. Un giorno del 1845 fu convocato da Luigi Busiello, capoparanza dedito allo strozzinaggio che gli commissionò uno sfregio da effettuare ad una donna della borghesia napoletana che non aveva onorato i debiti contratti con il camorrista.

Dopo avergli mostrato chi fosse la vittima designata, che al momento si trovava in una pasticceria, gli ordinò di sfregiarla una volta uscita dalla stessa.

Dopo averla aspettata sull'uscio del negozio, con la scusa di chiederle l'elemosina, il giovane si avvicinò e sfregiò la donna che di colpo gridò.

Intanto si era accalcata una folla di gente dalla quale una voce di donna gli urlò che si trattava di sua madre.

A quel punto Domenico, incredulo e sotto shock, cercò di scappare, ma fu trattenuto dai passanti fin quando proprio la donna che era appena stata lacerata al viso non disse di lasciarlo andare poiché quel gesto si trattava di uno sfregio d'amore.

Una volta liberato, furioso e furente, si recò a casa di Luigi Busiello, uccidendolo a coltellate dopodiché si tolse la vita.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Wilson Walcott