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Autore: Jaheira    12/09/2009    7 recensioni
"-hai capito Ino? - Domandò Hinata con aria cospiratrice. Solitamente non s’impicciava delle querelle altrui. Suo padre una volta, in ambito confidenziale e stranamente informale, le aveva sussurrato quello che poi sarebbe diventato il motto di una vita “chi si fa i fatti suoi campa cent’anni”. Ma quella era questione di vita di morte. Sakura stava diventando insopportabile e cosa più importante,pericolosa. Era sicura di aver visto in cucina l’olio di ricino, e per sbaglio le era capitato fra le mani un preparato erboristico a base di aloe, cascara e senna.-" pairings principale: SasuSaku NaruHina, con accenni ShikaIno. Risposte alle recensioni della one shot Routine! pubblicata con il solo scopo di strapparvi un sorriso! enjoy ;)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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27 dicembre

 

 

27 dicembre

 

 

"Hinata dobbiamo parlare."

La voce del padre la fece sobbalzare.

Quella era una delle frasi che temeva di più.

Il -dobbiamo parlare- il più delle volte era un modo per comunicarle decisioni inderogabili, oppure qualche suo presunto convolamento a nozze - tentativi spesso e volentieri sventati da suo cugino Neji che, per salvare ciò che restava dei suoi anni migliori,tendeva a sottilineare l'immaturità - vera o presunta- della cugina.

Non che fosse vero, ma la diplomazia di Neji ,e il suo essere perennemente serio, portavano il capo famiglia a tornare sui suoi passi.

-Ditemi padre-

Rispose cercando di celare l'ansia che aveva cominciato ad espandersi velocemente.

-Per il tuo ventunesimo compleanno.. -

cominciò serio ,portando le mani dietro la schiena, con fare militare.

- ... ho deciso prendere in considerazione la proposta che mi avevano fatto dei cari amici qualche tempo fa. -

La ragazza a quel punto cominciò a sudare freddo, l'odore dei fiori d'arancio si propagava nell'aria nonostante fosse Dicembre inoltrato.

Cercò comunque di restare calma, imponendosi un atteggiamento elegante , ripromettendosi che sarebbe svenuta non appena il padre fosse uscito da quella stanza.

-Ricordi la famiglia Haruno? -

Domandò scrutando freddo la figlia, in attesa di una risposta.

Hinata dal canto suo si limitò ad annuire ,conscia del fatto che avrebbe -certamente- balbettato.

Pensandoci su si rese conto che la famiglia Haruno ,avesse solo una figlia femmina,Sakura, che sentiva spesso per mail.

-Bene. Ho saputo, che da quando è partita per la grande città, la signorina Haruno ha dimostrato una grande maturità nel sapersi gestire nella vita domestica e negli studi universitari... capisci ciò che voglio dire Hinata? -

Sospirò,lieta di non dover chiamare per l'ennesima volta Neji, ciò che però non riusciva a capire,era dove il padre volesse andare a parare.

-Mi perdoni padre, ma non capisco -

si limitò a rispondere, constatando sollevata ,che il tono di voce fosse normale e non tremulo e/o balbuziente.

-Ho deciso di mandarti a vivere con la signorina Haruno nella grande città, penso che la sua vicinanza possa giovarti molto. -

Concluso il discorso,l'uomo si congedò senza preoccuparsi di ascoltare assensi o -tantomeno- lamentele, mormorando che aveva un sacco di cose da fare per la grande partenza.

Hinata , in piedi al centro della stanza, cercava di capire se quella conversazione fosse stata un'allucinazione o realtà.

Nel secondo caso, sua madre dal cielo aveva fatto un miracolo.

Ripresasi, si buttò a capofitto sul telefono per chiamare Neji e comunicargli la bella notizia.

Il telefono squillò qualche secondo prima che il ragazzo rispondesse.

-Pronto? -

Hinata sorrise

- Neji sono Hinata -

Sentì il cugino sospirare, pronto a qualunque pessima notizia

- quale matrimonio devo sventare stavolta?-

domandò guardingo, stupendosi nel sentire la risata cristallina di Hinata .

-Ti sembrerà strano Neji-kun ..-

cominciò accomodandosi nel letto spazioso

- ma questa volta ho da darti una bella notizia.-

Lo Hyuuga  ponderò in religioso silenzio

- vado ad abitare a Tokyo.-

Neji continuò imperterrito il suo silenzio per qualche minuto, prima di domandare - strano ma vero - balbettando quale miracolo avesse avvolto villa Hyuuga quella mattina invernale.

Hinata si limitò a raccontargli la piccola conversazione attenta a non trascurare nessun dettaglio.

 

29 Dicembre

 

 

 

 

-Dico sei impazzita????? -

Sakura sospirò irritata

- Ino quanto sei egocentrica perdio? Che problema c'è se al posto di essere in due siamo in tre?-

Domandò sistemando la stanza, che di lì a poco sarebbe diventata la camera della nuova arrivata

-Il fatto che non ci sia posto nemmeno per noi due!Figurati se siamo in tre!Ti ricordi la metropolitana alle medie?Le sardine?Te le ricordi eh??? Saremo la stessa cosa me lo  sento!-

Strepitò ,portandosi teatralmente - come suo solito- una mano alla fronte, facendo oscillare i lunghi capelli biondi, trattenuti da una coda alta.

-Non dire cazzate,semmai mi tocca sfrattare il tuo immenso ego da questa stanza!-

Rispose la rosa,roteando il dito indice stizzita come a voler misurare lo spazio circostante, Ino fece per riprendere il suo monologo, ma l'altra la fermò prontamente

-Ascoltami bene :primo , l'appartamento è Mio, anche se paghi metà dell'affitto appartiene alla mia famiglia. Secondo: è abbastanza grande per contenere tre persone, terzo :  piantala con queste paranoie da oca isterica!-

Concluse aprendo la finestra per far cambiare l'aria, essendo inutilizzata da tempo, la stanza odorava di chiuso.

-Fronte Spaziosa, sei insopportabile, mi auguro solo sia una ... persona decente!-

Sakura abbandonò le lenzuola nel materasso spoglio, osservando scettica la migliore amica, che con le braccia conserte e nel viso stampata un'espressione da superiore, batteva il piede a terra con fare nervoso.

-Hai paura che sia più bella e interessante di te Scrofa?-

Celiò, mandando la bionda su tutte le furie.

Ovviamente non perse tempo -e come previsto- a grandi e pesanti falcate uscì dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.

Sakura semplicemente rise.

Riprese a fare il letto all'amica di vecchia data, felice del fatto di poterla avere vicino.

Era sollevata in verità.

Conosceva perfettamente lo stile di vita ed i timori della Hyuuga, si era spesso sfogata nelle lunghe mail che si scambiavano almeno una volta alla settimana.

Da piccole avevano passato tanto tempo insieme, e nonostante la fanciullezza, si era domandata spesso e volentieri,come faceva ad abitare in quella casa così tetra.

A lei, aveva sempre fatto paura.

Doveva ringraziare i suoi genitori, e per la prima volta si ritrovò fiera della sua doppia personalità.

Ogni qualvolta aveva messo piede in casa Hyuuga, si era mostrata educata, ligia a regole e studio.

Nonostante tutti - compresi i suoi genitori, escluso Hyuuga Senior- sapessero che non era proprio quella ragazza tutta casa,studio e famiglia.

Non appena ebbe terminato di rendere quella stanza vagamente presentabile, si diresse verso la cucina ,dove Ino sfogliava interessata un libro di ricette.

-Senti un pò-

esordì quest'ultima, senza staccare lo sguardo dal ricettario

- dimmi Ino.. -

La bionda sistemò la coda, alzandosi in piedi

-stavo pensando di preparare una torta.. insomma per l'arrivo di questa.. Hinata giusto? -

Sakura sorrise.

Yamanaka si lamentava molto - sempre- ma infondo aveva buon cuore.

Le sorrise annuendo

-trovo sia una cosa molto carina....Scrofa. Io vado a prenderla alla stazione ok? -

Ino schioccò la lingua inarcando un sopraciglio chiaro

- va bene... Fronte Spaziosa...Ah!Cerca di non sbavare davanti all'appartamento 7 come fai di solito!E se incroci Shikamaru in portineria, potresti chiedergli di salire e magari portarmi una bustina di lievito?-

L'Haruno si voltò sbuffando

-Altro?-

domandò acida, afferrando il cappotto e le chiavi

- No penso che possa bastare.-

Rispose l'altra ,dandole le spalle, pronta per la preparazione di quella che nella sua testa,aveva definito "la torta del secolo".

Sospirante, Sakura si era chiusa la porta alle spalle, prese a camminare per il corridoio a testa bassa, cercando di non portare lo sguardo - sebbene la tentazione ci fosse- all'indirizzo dell'appartamento 7.

Non appena giunta all'ingresso, scrutò con attenzione la portineria, cercando lo sfaticato Nara, del quale non c'era traccia, rassegnata -ed in ritardo- uscì di corsa.

- Ino se la caverà-

Si disse scrollando le spalle.

 

 

 

 

2 Gennaio

 

Sobbalzò,svegliandosi del tutto ,senza sapere dove si trovasse.

In lontananza un assordante fischio e la voce di una donna che comunicava -non sapeva cosa- il prossimo arrivo - non sapeva dove- nella stazione di..

-TOKYO!-

Esclamò felice,ricordandosi poi di essere in treno.

Arrossì di botto, accucciandosi maggiormente nella poltroncina,nascondendosi dagli sguardi curiosi dei colleghi passeggeri.

Qualche minuto dopo, la voce della donna - che le parve leggermente metallica- informò i viaggiatori diretti a Tokyo,di prepararsi,erano arrivati.

Hinata si alzò in piedi, infilandosi il cappotto ed i guanti di lana, afferò la sua valigia, facendosi spazio fra la gente, cercando di non urtare ,per quanto possibile,nessuno con il suo bagaglio.

Davanti alle porte del treno, una strana euforia si fece largo, tutto aveva un altro odore, sapeva di nuovo, prometteva di nuovo.

Stava bene, nonostante qualche gomito infilato fra le costole.

Finalmente la sua nuova vita, sebbene con qualche difficoltà, cominciò non appena mise piede a terra.

Interno a se , le persone arrivavano e partivano, senza curarsi di ciò che accadeva intorno, e si domandò come potessero essere così ciechi, vista la meraviglia che la circondava, rendendo magico quel momento.

C'erano un sacco di ragazzi come lei, così diversi fra di loro, alcuni pazzi, conciati in un modo - rise al pensiero- che suo padre avrebbe trovato bizzarro e di poco gusto, dal canto suo si trovò ad ammirarli ,dal primo all'ultimo elemento , per la forza di essere se stessi.

Forse non avrebbe avuto lo stesso coraggio.

Se una cosa del genere fosse successa a Konoha, era certa che tutti quegli occhi bigotti , sarebbero stati puntati su quei personaggi così eccentrici.

Dopo lo stupore iniziale, fu colpa da un'improvvisa sensazione di panico.

Dov'era Sakura?

Portò ansiosa una mano al petto, stringendo il tessuto del cappotto.

Era subentrato il panico.

Si sarebbero mai trovate? In fondo non si vedevano da undici anni.

Il suo destino sarebbe stato girovagare senza meta per Tokyo?

Sospirò, cercando di tranquillizzarsi, dando un'occhiata alle pesanti valigie,una -pesantemente- penzolante nel suo braccio sinistro, l'altra stretta nella mano dello stesso arto.

-HINATAAA!-

Si guardò intorno leggermente sollevata nel sentire il suo nome, in poco individuò una ragazza che si sbracciava e urlava il suo nome senza un minimo di vergogna.

Sorrise.

-Ciao Sakura!-

Si abbracciarono calorosamente, contente di essersi ritrovate.

-Spero che la mia presenza non sia un impiccio!-

mormorò la corvina, inchinandosi lievemente all'indirizzo dell'amica di vecchia data.

macché non essere sciocca! Quando i miei genitori mi hanno proposto questo sono stata ben felice di collaborare. Almeno tuo padre la smette con le sue stronzate sul matrimonio! Non ricordo se ti abbiano già informata della presenza di un terzo personaggio.-

Hinata sgranò gli occhi pregando in tutte le lingue sconosciute che non fosse un maschio.

Sarebbe morta di vergogna.

-Si chiama Ino! Può sembrare una scontrosa,altezzosa scrofa egocentrica, ma è una ragazza di buon cuore e soprattutto intelligente!Ci troveremo bene noi tre!-

La rassicurò , prendendo uno dei bagagli.

-Il viaggio deve essere stato pesante... ti aiuto io -

E durate il viaggio verso casa, fu informata di tutti gli elementi strani che abitavano in quel condominio.

Sentendo gli aneddoti ,non poté fare a meno di ridere sempre.

- oh beh.. c'è quello che si punta a vestirsi perennemente di verde!Pensa che un periodo, mi lasciava rose e bigliettini d'amore nello zerbino... una specie di piattola!-

Si lamentò la rosa, sistemandosi lo specchietto retrovisore.

- E' una cosa romantica!-

Constatò Hinata sciogliendosi leggermente il giubbotto per via del caldo.

- Si non lo metto in dubbio stella, ma è proprio lui.. per carità è un bravissimo ragazzo... nulla da dire... ma quel verde... quei capelli.. quelle sopraciglia... oh ..rabbrividisco.. capirai quando lo vedrai! -

Assicurò regalandole un sorriso splendente.

Per un attimo si stupirono discretamente, dell'assenza di imbarazzo fra di loro.

Era come se il tempo avesse congelato gli attimi preziosi della loro amicizia, senza far pesare quei lunghissimi undici anni di lontananza.

Erano lì, cresciute nel fisico, e certamente nella mente, ma con il medesimo affetto di quando, prese per mano , si divertivano ,nei pomeriggi d'estate, a giocare alle principesse in pericolo, nello sconfinato parco di villa Hyuuga obbligando Neji e l'amichetto di turno, a prendere parte alle loro personali recite.

- E' qui? -

Domandò Hinata sorridendo

-si.. siamo arrivate!-

Non appena scesero dall'auto, la corvina fu investita, nel marciapiede, da un razzo biondo.

Un attraente razzo biondo.

-oh perdonami!Ti sei fatta male? Hai visto brutto corvo?? Mi fai fare sempre figure di merda tu!-

Sbottò il biondo indicando irato, la figura pacata dell'uomo poco dietro di lui.

-Non mi risulta-

Sbottò quest'ultimo scoccando un'occhiata risentita al compagno, per poi spostare lo sguardo, divenuto improvvisamente incolore, all'indirizzo di Sakura, che indispettita,incrociò le braccia al petto,sostenendo il confronto visivo.

-Hai ancora molto da guardare? -

Domandò acida battendo il piede a terra -sentendosi tanto Ino -  

Quello fece schioccare la lingua nel palato, sporgendosi per afferrare la valigia in mano alla rosa

- No.. non ti affaticare Uchiha! -

Sbottò lei strappandogli sgarbata l'oggetto dalle mani.

Si dimenticò totalmente di Hinata -troppo impegnata a fingere astio e non amore- e si diresse verso l'entrata del lussuoso palazzo.

 - Io sono Naruto Uzumaki. Questo Dobe invece è Sasuke Uchiha. Mio coinquilino e fratello adottivo-

Hinata biascicò un "ciao" imbarazzato, mentre il moro sollevava la mano annoiato.

-ti accompagno io. Vai a vivere da Sakura-chan vero?-

Domandò Naruto, avvolgendo il braccio della ragazza, che avvampò, non abituata a tale confidenza immediata.

- Sasuke fa il gentiluomo..prendi tu la valigia mentre io faccio da cicerone!-

L'Uchiha roteò gli occhi sbuffando.

-Io..Son..sono. Hinata...Hinata Hyuuga.-

Il ragazzo  le rivolse un sorriso illuminante, mostrandole ogni dettaglio - per quanto banale-.

-..Co..come mai.. Sakura e..-

Naruto,capendo subito cosa la ragazza volesse chiedere sospirò , sorridendo leggermente.

-Sono due testoni. Sakura aveva una cotta per Sasuke, penso ricambiata, nonostante sembrasse il contrario... bisogna scusarlo ... è inetto socialmente..-

Sussurrò per non farsi sentire.

- e al..allora non si piacciono più?-

Balbettava meno ..ma balbettava.

Nonostante quel razzo biondo avesse ,a primo impatto, il potere di mettere a proprio agio le persone, si sentiva ugualmente imbarazzata per quella vicinanza così inaspettata.

-Io sospetto che si piacciano ancora. La solita routine, lei lo insulta, lui idem.

Sai come succede no? Un malinteso.. e tutto si rompe.. in questo caso si blocca!-

Hinata si voltò appena: poco distante da loro,Sasuke trascinava la sua valigia, una mano persa nelle tasche dei jeans scuri, il capo chino, immerso nei suoi misteriosi pensieri.

-Eccoti arrivata. Appartamento 9. Entriamo è socchiuso!-

Il biondo, aprì la porta ,facendosi da parte per permettere alla ragazza di passare.

-SAKURA-CHAAAAAN!GUARDA CHE HAI LASCIATO LA TUA AMICA DA SOLA!-

Urlò accomodandosi con nonchalance nel divano di velluto rosso del salottino.

Il profumo di torta appena sfornata colpì i tre in pieno, facendoli sorridere.

Hinata e Naruto sorrisero, Sasuke non mutò espressione.

-Ciao Naruto!oh tu devi essere Hinata!Piacere io sono Ino! Sasuke devi stare ancora molto sulla porta o ti decidi ad entrare? -

Ino Yamanaka,nei suoi strettissimi jeans chiari e felpa viola, fece la sua trionfale entrata, sorridendo ammiccante ai presenti.

-Hai fatto una torta Ino?-

Quella sorrise maggiormente e annuì con vigore

- vi fermate a cena voi due?-

Naruto annuì,guardando speranzoso Sasuke che mormorò quello che i presenti captarono come un "per me è indifferente".

Sakura l'avrebbe certamente strozzata per quell'invito dell'ultimo minuto, ma avrebbe pensato dopo a lei.

Aveva deciso di far riappacificare quei due ad ogni costo: anche chiuderli un'intera notte in bagno.

E ne sarebbe stata capace.

 

 

La reazione di Sakura non era stata poi così terribile come aveva temuto.

Quando Ino le aveva detto cosa aveva combinato, si era limitata a tagliare, con un po’ troppa forza quella che riconobbe - in seguito - come una carota.

La cena invece si era svolta fra i tentativi di Naruto,Ino ed Hinata di fare una conversazione civile, gli insulti velati di Sakura, sbuffi e silenzi di Sasuke.

-Tutto sommato.. non è andata poi così male!-

Esclamò Ino non appena i due ragazzi si furono congedati

-Scrofa, non fare mai più una cosa del genere!-

Le aveva risposto la rosa, sparecchiando.

- Sakura - chan...-

La voce debole di Hinata troncò la discussione sul nascere

-si? -

Disse acida

-ma perchè ce l'hai tanto con Uchiha-kun?-

Ino sciolse la coda, scuotendo  i capelli biondi, per poi sedersi aggraziata nella sedia

-te lo spiego io!

Quando la qui presente "Fronte spaziosa" venne ad abitare qui, nel poco lontano appartamento 7 ,vivevano già da tempo il bel tenebroso e l'amico leso-

Sakura sbuffò afferrando tre birre per poi posarle sul tavolo, pronta ad ascoltare per l'ennesima volta, lo sproloquio in prosa della sua pseudo relazione con l'Uchiha.

-Essendo che, il primo citato non spiccicasse parola nemmeno a pagarlo , la piccola Fronte spaziosa, impiegò mooolto tempo ad entrare nelle sue grazie,e se stai pensando a quelle grazie ti stai sbagliando.-

Hinata arrossì di botto,Ino dal suo canto sorrise afferrando la birra,Sakura invece si accese una sigaretta, offrendone gentilmente una ad Hinata che titubante l'afferrò.

-Ordunque.. i sorrisini della mattina, il saluto pomeridiano, dopo cinque mesi, la giovine riuscì ad attenere una conversazione fatta di frasi semi- complesse.-

La bionda sorseggio un po’ di birra ,osservando la corvina alle prese con la sua prima sigaretta

- Qualche tempo - e birra- dopo,complice una festa , finalmente i due riescono a dichiararsi...  o almeno Sakura l'ha fatto, voci di corridoio sussurrano che lui si sia limitato a dire "sei noiosa" e a concederle un casto bacio sulle labbra... ne Saku? -

Hinata si voltò verso l'amica di infanzia che indispettita, si reggeva con una mano la testa e con l'altra beveva, sbuffando tra un sorso e l'altro.

Tradotto: un assenso.

-Era fatta-

Esclamò all'improvviso Ino alzandosi in piedi,facendo traballare la sedia

-Ma un nuovo pericolo si intravede all'orizzonte: un pericolo con discutibili capelli rossi e occhiali...-

Un ringhio sommesso della rosa le fece sussultare entrambe

- .....l'ingenua fronte spaziosa saltellava allegramente con la sua cesta del bucato, pronta ad affrontare la lavanderia, ma ciò che vide la turbò così tanto che lasciò cadere i panni e a nulla servirono i richiami del suo amato... -

Hinata chinò leggermente il capo, stringendo i lembi della maglia, Sakura invece, finita la birra,era passata al Sakè.

-che..che cosa è successo Ino?-

La bionda fece per rispondere,ma Sakura la interruppe.

-te lo dico io: il giorno di San Valentino l'ho trovato attaccato alla lavatrice mentre il citato pericolo si prodigava a fargli una lavanda gastrica con i fiocchi!-

Ino scoppiò a ridere senza ritegno, mentre l'altra ,dopo aver sgranato gli occhi, si era coperta elegantemente le labbra incurvate in un sorriso divertito.

Un'ora dopo, con la scusa di  festeggiare le tre erano completamente in balia dell'alcool.

Hinata ed Ino ,avevano perso il conto delle birre bevute, mentre Sakura, si era dedicata al Sakè.

Hinata voglio le tue tette!-

aveva dichiarato la rosa sbattendo il pugno nel tavolo

-fatti mettere le protesi!-

suggerì Ino ,che nel frattempo aveva posato la testa -che girava e girava- nelle braccia conserte,abbandonate sul tavolo.

-Sooono Noormali.-

fu la risposta della corvina , che aveva perso qualche attimo a guardarle

- Sono grandiiii-

ribatterono all'unisono le altre due,per poi sghignazzare.

-ma voi. -

disse Hinata indicando le due ragazze,cercando di reprimere la risata

-...quando avete perso la verginità?-

Nella possibilità di ragionare, visto le quantità d'alcool assunte, la mora si rese conto che, in circostanze normali avrebbe arrossito, in quella se ne infischiò completamente. Le due invece, sospirarono -q u a s i - nostalgiche - sempre nei limiti del possibile.

-Io.. l'ho persa.. -

Ino si guardò le mani, cercando di fare un calcolo

-scrofa...è inutile che ci proviii..è passato troppo tempo!-

la scimmiottò Sakura lanciandole un tappo di birra

-Parla per te fronte spaziosaaa.!-

Piagnucolò l'altra restituendo il tappo che andò a finire dritto nella fronte della rosa

-cento punti!-

Urlò Ino vittoriosa per poi  perdere l'equilibrio e cadere miseramente a terra.

Tipica nottata da universitarie in festa.

 

 

.

 

3 Gennaio

 

 

 

Il primo pensiero che formulò non appena diede il buongiorno al mondo,

fu quello di ricordarsi ,d'ora in avanti, di chiudere le persiane onde evitare di aprire gli occhi e farsi acciecare dai raggi solari.

Il secondo invece riguardava l'incessante mal di testa dovuto alla sbronza e l'incapacità di formulare una frase per via della bocca impastata, e non per il sonno.

Il suo primo giorno da ragazza libera era cominciato nel migliore dei modi.

Nascose la testa sotto il cuscino , cercando di sfuggire alla costante ed insensibile carezza della luce naturale..

Poco dopo, non seppe neppure come, si ritrovò a vagabondare nel corridoio ,nella brillante -e difficile- impresa di non sbattere contro la mobilia presente..

- 'orno..'nata -

La voce impastata di Ino la costrinse a voltarsi ,seppur lentamente visto il mal di testa.

-mh..-

Incapace di spiccicare ancora parola,le rivolse un sorriso stanco e diede il suo personale buongiorno con un cenno della mano -  quella non occupata a sorreggere la testa-.

Come zombie si trascinarono in cucina, dove Sakura,sgraziatamente riversa con il busto nel tavolo, cercava di capire cosa fare di se stessa in quella fresca domenica pomeridiana.

-gnu..-

mugugnò la rosa per poi sbadigliare senza curarsi di nascondere la bocca

-eh? -

fu "l'arguta" risposta di Ino

-...l di. 'sta.. -

rispose Sakura agitando una mano

-anch'io..-

si lamentò Hinata lasciandosi cadere a peso morto nel divanetto, per poi portarsi d'urgenza le mani alla testa, era come se il suo cervello si sballottasse da una parte all'altra del cranio.

-io ho un livido nell'anca... ho litigato con qualcuno?-

domandò la bionda, abbassandosi leggermente il pantalone del pigiama, mostrando alle due il grosso segno violaceo che le deturpava la pelle.

L'Haruno scosse la testa,e con un gran respiro -e tanta tanta tanta buona volontà- si accinse a dare spiegazioni plausibili.

-Per quello che mi ricordo-

cominciò alzandosi, per poi barcollare fino alla dispensa alla ricerca di cibo

-mi hai tirato un tappo di birra in fronte,hai urlato qualcosa come "100 punti" e sei caduta a peso morto nel pavimento.-

Hinata ridacchiò,mentre nella testa dolorante, riaffiorava il ricordo.

Ino dal suo canto,osservò le due scettica,portando l'attenzione verso il livido, lasciò che l'elastico del pantalone scivolasse dal dito e questo, aderì alla pelle con troppa velocità,strappandole un gemito di dolore.

-Cristo sono le quattro del pomeriggio..-

fece notare Sakura, che di tanto in tanto, si cimentava nella degustazione di una pizzetta.

-Io ho ancora sonno.. -

mormorò la corvina prima di sbadigliare

- io... io non lo so-

disse invece Ino leccandosi le labbra secche.

-ragazze... io me ne torno a letto.. la domenica è stata creata SOLO per il riposo. Ciaociao!-

Agitò la mano ,afferrando famelica la scatola di plastica dove giacevano,ancora integre 3 pizzette.

Le altre due si guardarono e facendo spallucce,seguirono l'esempio della rosa, dopo tutto non aveva tutti i torti,questa volta però ,Hinata si premurò di chiudere le persiane, anche se qualche ora più tardi il sole avrebbe smesso di disturbare, l'intenzione di tutte ,era più o meno sparire dalla circolazione fino al lunedì mattina seguente.

Prima di cedere alla sensualità di morfeo, si ritrovarono nuovamente a vagare per il corridoio , la puzza di alcool e sonno,poteva essere letale.

-mi sto uccidendo da sola-

fu il comune pensiero che non svelarono quando, imbarazzate, si ritrovarono con biancheria e pigiami puliti,alla ricerca del bagno.

In fila indiana,Ino e Sakura oltrepassarono la porta strisciando le ciabatte di spugna,gettando svogliatamente e con un non so che di meccanico, gli indumenti puliti nel comodino di fianco al lavandino.

Hinata le osservava ferma nel corridoio, leggermente perplessa,senza capire bene cosa dovesse fare.

Fu solo quando Ino si voltò verso di lei richiamandola che, rossa in viso ,mosse qualche passo verso la porta.

-Abituati-

Le disse privandosi della maglietta,lanciandola alla cieca in un punto qualsiasi della stanza

- è normale per noi stare insieme nello stesso bagno!-

La Hyuuga annuì distrattamente, posando la sua roba sopra quella della altre due, per poi sedersi in uno dei puf,davanti alla bionda.

Per essere un bagno quello era abbastanza grande.

Osservò distrattamente Sakura attaccare una ventolina da bagno per riscaldare l ambiente leggermente freddo.

-A voi non manca la coccoina? -

domandò improvvisamente -e seriamente - quest'ultima ,sflilandosi il pigiama.

- Oh certo Sakura, passo le giornate a pensare alla coccoina io!-

replicò sarcastica la Yamanaka, cercando poi supporto nello sguardo di Hinata, troppo impegnata a ridere per l uscita strana dell'amica.

-Umh... certe volte mi manca.-

Replicò la rosa, sorvolando sulla discutibile serietà della sua nostalgia a base di colla

-Tu sei malata! Di la verità, quando eri piccola ti impiastravi le mani con la coccoina, le odoravi e ti sbronzavi così perchè l'alcool non lo potevi bere! E' per questo che ne sei uscita scema!-

Sakura le scoccò un'occhiata altezzosa, mormorando alla corvina che la loro coinquilina non capiva niente.

-Certo Ino! Io non ho mai usato creme ma coccoina,ecco spiegato perchè TU hai una pelle di merda, e la MIA è liscia e morbida. un perfetto mix di seta e velluto!-

replicò la rosa azionando il getto d'acqua, passandoci di tanto in tanto la mano per controllare la temperatura.

-Sakura ma perchè stiamo parlando di coccoina? -

domandò la Hyuuga nuovamente perplessa

-ma perchè cerchi di darmi ancora un senso Hinata???-

domandò l'interpellata chiudendosi dentro la cabina.

La mora fece spallucce mentre Ino ,sconsolata, si domandava il perchè , in prima elementare,aveva deciso di essere la compagna di banco di quella svampita lì.

Dopo due ore di requiem alla coccoina, urla isteriche ed incitanti di Ino e sospiri di Hinata, le tre si ritrovarono nel salotto, sdraiate nel grande divano, in solenne silenzio, venerando la commedia sentimentale trasmessa alla televisione,mangiando di tanto in tanto, l'insalata di surimi e olive denocciolate -troppo impegnativo la domenica,perdere tempo a sputare il seme - che Sakura in preda alla fame, si era premurata di preparare.

Tra un commento e qualche sorso di vino, anche il film era terminato così come la domenica ristoratrice.

A mezzanotte era scoccato l'odiato lunedì, ciò risvegliò in Sakura nuove elucubrazioni.

- Avete mai odorato una medusa? -

domandò spegnendo il televisore

-una medusa? -

domandò Hinata ,coprendo il santo cielo mormorato da Ino

- sanno di mosto.-

Rispose facendo oscillare il bicchiere, che le fu immediatamente sotratto dalla bionda.

- anche se non mi risulta,potrebbe essere la causa del suicidio di massa dei tuoi neuroni, fronte spaziosa.-

La suddetta fronte spaziosa, sorrise gentile, mostrandole il medio , per poi alzarsi e augurare la buonanotte alle due.

-Sakura-

la richiamò la Yamanaka ghignante

-scopa di più e pensa di meno. -

le suggerì,mentre il suo ghignò si allargò maggiormente alla vista di un altro medio ed al rumore di una porta sbattuta violentemente.

- E' un caso senza speranza!Buonanotte Hinata!Ci vediamo domani!-

Salutò Ino,sparendo per il corridoio.

Intanto Hinata sorrise riaccendendo il televisore, non poteva sperare in meglio. 

 

 

 

 

 

 

31 Gennaio.

 

 

 

 

 

 

Meno quattordici – estenuanti – giorni a San Valentino.

Ino osservava una Sakura intenta fissare in cagnesco il calendario dove, una grossa croce nera sovrastava un numero scritto in rosso.

Nonostante la rosa si ostinasse a dire che il tradimento di Sasuke – un anno fra quattordici disgustosissimi giorni – non c’entrasse nulla con il suo odio verso la festa degli innamorati, sostenendo di averlo sempre trovato uno stupido anniversario.

La Yamanaka d’altro canto, si ricordava una Sakura sporca di cioccolato ogni 13 del mese di febbraio, impegnata nella preparazione di un enorme cuore di cioccolata per l’amante di turno.

“ Il restante agli amici ” diceva sempre ,passando delicatamente la spatola nel dolce per lisciarlo.

Con un sospiro convenne che sarebbe stato meglio tenere lontana l amica dagli ingredienti per dolci, onde evitare trasporti in ospedale last minute.

Molto probabilmente avrebbe fatto recapitare quella bomba farcita di cianuro all’appartamento sette.

-          Potresti piantarla di fissare il calendario e di concentrarti sul testo di giapponese antico? Fra due giorni abbiamo l’esame-

La rimproverò mentre Sakura, scoccatole un’occhiata di sufficienza, afferrò l’evidenziatore, passandolo con troppa forza nella pagina, spezzando – non seppe come – la punta grossa.

-Ino mi presti il tuo evidenziatore ? –

La bionda alzò leggermente lo sguardo chiaro dal libro ,sorridendo sadica.

- per farti rompere anche il mio? No grazie! Usa la matita,così quando ti viene qualche attacco isterico puoi sempre temperarla e spezzarla finché non ti stufi.-

L’Haruno fece per rispondere quando Hinata entrò nel salotto con aria sognante.

-          che fate? –

domandò mentre Ino, intercettate le intenzioni della rosa, si apprestò  a parlare per prima.

-          parlo io prima che fronte spaziosa possa far danni con la sua isteria pre –San Valentino! Ci stiamo preparando per un esame!-

Hinata si ricordò della storia legata all’Uchiha, annuì sorridendo, ripromettendosi che avrebbe ignorato Sakura fino al sedici del mese.

Tanto per andare sul sicuro.

Afferrate le chiavi, salutò le due chiudendosi la porta alle spalle.

Ad aspettarla nel corridoio un Naruto esagitato.

-          Hinataaa!-

Si sbracciò mentre le guance dell’interpellata si imporporavano lievemente.

-          Ciao Naruto!-

Rispose allungandosi per sfiorargli le labbra.

Dopo la famosa cena, i due avevano preso a frequentarsi ed infine stare insieme.

Non era passato nemmeno un mese ma sembrava tutto così naturale.

**

Quel giorno, osservò Naruto, la sua fidanzata era più silenziosa e pensierosa del solito.

Camminava a testa bassa fra le vie leggermente coperte di neve di Tokyo, senza curarsi dello sguardo chiaro del ragazzo su di se.

Solitamente se ne rendeva conto subito, arrossiva per poi regalargli uno dei suoi sorrisi.

La mora si fermò di scatto , trascinandolo indietro a causa della stretta salda delle loro mani

-          che succede Hinata? –

Domandò apprensivo afferrandole anche l altra mano

-oh Naruto… dobbiamo fare qualcosa!-

Perplesso. Non riusciva a capire minimamente di cosa stesse parlando.

La Hyuuga intuito lo smarrimento del fidanzato ,sorrise

-          parlo di Sasuke e Sakura, dobbiamo fare qualcosa! Non so Uchiha-kun come se la stia passando , ma Sakura continua ad osservare con aria inquietante il calendario. E sinceramente ho paura. Dobbiamo fare in modo che quei due si chiariscano , possibilmente prima di San Valentino! Oddio Naruto non le si può rivolgere parola, cerca di sbranare chiunque : è preoccupante. –

Il biondo si accarezzò la testa sospirando piano.

Sasuke aveva sempre avuto un carattere terribilmente difficile..e il disguido  - se così poteva chiamarsi- con Sakura non aveva fatto altro che peggiorare la situazione.

Il suo migliore amico, sin da piccolo, era stato uno spocchioso viziato, ma era comunque una persona a suo modo solare.

Alla morte dei genitori era caduto in uno stato di tenebre, inizialmente giustificato dal lutto troppo pesante .

Ma erano passati quasi tredici anni e non si era mai ripreso.

A seguire il rifiuto del fratello.

- anche Sas’ke..-

Mormorò trascinandola nel bar all’altra parte della strada

-          non se la cava per niente bene. Io non so se sei a conoscenza del passato di Sas’ke e se è così non è non sta a me – per quanto mi irriti – raccontarti tutto. È troppo personale ,è una cosa che dovrebbe partire da lui.

Posso solo dirti che ha una paura fottuta di restare solo, di essere avvolto dal silenzio.. di essere rifiutato.

Aveva accettato Sakura perché si era innamorata di lui a prescindere dal suo tutto : cognome, passato, conoscenze importanti. Voleva semplicemente Sas’ke. Per questo lui , la voleva al suo fianco. E Karin è sempre stata in mezzo alle palle. Si sa, non si arrende quella lì-

Spiegò senza preoccuparsi di celare l’espressione di disgusto nel nominare la rossa.

-          non è bravo a parlare Sas’ke. Non ci riesce. –

Hinata capì tante cose dopo quella confessione.

L’Eccessiva vivacità e la voce troppo alta di Naruto.

                                                                     {Naruto tu urli troppo!}

[ …di essere avvolto dal silenzio ]

                                                                     

Il suo non lasciarlo mai quando Sasuke era in casa

                                                                    {Hinata oggi non posso, Sas’ke è a casa stanotte, guardiamo un film!}

[ha una paura fottuta di restare solo  ]

 

Sottolineare spesso cosa fossero

                                                                     {E’ il mio coinquilino e fratello adottivo}

[di essere rifiutato]

 

“Non c’è più tempo da perdere”

Pensò sorseggiando la cioccolata che Naruto le aveva gentilmente offerto.

 

 

 

 

 

 

 

13 febbraio.  h: 19: 00

 

 

 

-          hai capito Ino? –

Domandò Hinata con aria cospiratrice.

Solitamente non s’impicciava delle querelle altrui

Suo padre una volta, in ambito confidenziale e stranamente informale, le aveva sussurrato quello che poi sarebbe diventato il motto di una vita

“chi si fa i fatti suoi campa cent’anni”.

Ma quella era questione di vita di morte.

Sakura stava diventando insopportabile e cosa più importante pericolosa.

Era sicura di aver visto in cucina l’olio di ricino, e per sbaglio le era capitato fra le mani un  preparato erboristico a base di aloe, cascara e senna.

-          bene. –

esordì Naruto alzandosi in piedi.

-          domani spariremo dalla circolazione per un po’ . Hinata lascia la maglietta di Sasuke che dovevo portare in lavanderia in camera tua… così potremo negare fino alla fine  di esser noi quelli che tramano al buio.-

La mora annuì nascondendo nella borsa capiente la maglia bianca, sporcata appositamente di ramen dal fidanzato.

-          Ino, sai perfettamente che ti mentirà dicendo che deve uscire. Sarà in casa a preparare il dolce mortale. ci metterei una mano sul fuoco. Aspetta che Sasuke entri in casa e chiuda la porta. Attendi mezzo minuto, poi corri velocemente e dai due mandate lasciando le chiavi appese . Sakura non potrà aprire anche se avrà le chiavi. O al massimo penseranno si sia incastrata la serratura come capita spesso da me. Tu nega ugualmente. Fino alla fine.–

Le due annuirono all’unisono.

I  cuori battevano furiosi  nei petti dei tre ,  la speranza di liberarsi di una Sakura e di un Sasuke in piena crisi era più forte della paura di essere scoperti e uccisi.

 

 

 

 

 

 

 

 

14 febbraio  h : 20: 13

 

 

-          Sakura cosa fai stanotte? Ti vedo un po’ agitata…-

Ino era sempre stata una grande attrice, riusciva ad apparire naturale nonostante dentro di se,avesse una paura folle che qualcosa, potesse andare storto.

-          penso andrò a farmi un giro, tu invece? -

Domandò osservando febbrilmente la cucina.

-          andrò a farmi un giro con Shikamaru…. Ma cosa c’è di così interessante in cucina? –

Sakura sobbalzò sentendosi smascherata..

-          emh no  .. sai pensavo. Si pensavo che potremmo cambiarla se ti va.. –

Mentì sorridendo incerta in direzione dell’amica.

Ino ghignò soddisfatta: per l’ennesima volta Sakura si  era rivelata prevedibile.

-          mh penso tu abbia ragione.. io vado ok? –

la rosa la osservò per un attimo, si alzò di scatto afferrando le chiavi

-          ti va di scendere insieme? Devo fare quella strada tanto!-

esclamò irrequieta, l altra annuì , socchiudendo leggermente gli occhi.

Arrivate al portone, Ino entrò nella stanzetta dove Shikamaru , figlio del portiere, si divertiva ad osservare le persone passeggiare tranquille per il marciapiede.

-          razza di cervo! Fammi vedere cosa sta facendo Sakura! –

sbraitò spostando la telecamera.

Ebbe giusto il tempo di vedere la ragazza guardarsi intorno circospetta e rientrare veloce come la luce nel palazzo, certamente diretta a casa.

-Bingo..-

Esclamò mandando un messaggio ai complici informandoli della fine della prima parte del piano.

*

Hinata si era già nascosta a casa di Naruto.

Di tanto in tanto lanciava qualche occhiata esasperata ai due coinquilini che non la smettevano di discutere.

Sasuke era sul punto di ammazzarlo per avergli macchiato la maglia.

A coprire gli insulti del moro, due squilli diversi.

- Scusa un attimo-

Mormorò Naruto tenendolo sul posto con una mano, ma senza toccarlo.

Si voltò scoccando un’occhiata significativa alla fidanzata che annuì sorridente

-          dovrai ammazzarmi più tardi. Ora ho un impegno!-

disse raggiungendo Hinata, per poi prenderle la mano e sparire oltre la porta, lasciando solo in mezzo al salotto,  un Sasuke insoddisfatto [frustrato] e confuso.

 

 

Sakura intanto, si dilettava nella preparazione di una torta a forma di cuore.

Aveva comprato tutti gli ingredienti.

Due forme tonde di pan di spagna ,giacevano nel marmo in attesa di essere coperte dalla crema.

Aveva fatto sciogliere il cioccolato a bagnomaria, aggiungendo di tanto in tanto un poco di olio di ricino ,del preparato che aveva comprato in erboristeria, burro e un albume montato a neve.

Quello che stava creando, sarebbe stato senz’altro, il mix di lassativi più potenti.

“ ti lascio incollato al cesso tre giorni, razza di bastardo”

Pensò spalmando euforica il cioccolato nella base morbida, per poi ricoprire con l’altra fetta di pane.

Una volta chiuso ,vi posò sopra la stampa a forma di cuore buttando via i pezzi restanti, curandosi di nasconderli al meglio nella pattumiera.

Spalmò sopra, in modo da formare la glassa ,del cioccolato precedentemente sciolto, senza aver mischiato altri ingredienti.

“spero solo non sia così intelligente da mangiarsi solo la crosta”

Ragionò inserendo il dolce nel frigorifero.

Ora non le restava che aspettare.

 

 

 

 

 

 

14 Febbraio h: 21:45

 

 

 

Sasuke, uscito a buttare le buste nel cassonetto, trovò davanti alla porta  di casa  una scatola bianca di cartone, dalla quale spiccava una scritta nera , con una grafia che non riusciva proprio a riconoscere.

Facendo spallucce la prese  rigirandosela fra le mani confuso.

-bah-

Si limitò ad esclamare sparendo dietro la porta di legno chiaro.

Ebbe giusto il tempo di posare sgraziatamente il pacco nel tavolo, che il telefono cominciò a squillare.

Si sporse verso l’apparecchio ma appreso fosse Naruto tornò indietro per buttarsi a peso morto sul divano.

- oi Sas’ke, ascolta ho lasciato la maglietta a casa di Hinata non è che potresti prenderla? E la mandi a Shikamaru ! altrimenti ne me dimentico! Grazieeee-

Il moro sbuffò, lasciando cadere la testa all’indietro, domandandosi il perché riuscisse ad essere  il migliore amico di un elemento così… inspiegabilmente stupido e sbadato.

Si rialzò con disappunto ,estraendo le chiavi dai pantaloni.

Chiudendosi poi la porta alle spalle, si ricordò del grande problema Haruno.

Sarebbe morto giovane.

Bussò incerto, all’appartamento nove.

Certe volte anelava ardentemente chiarire il malinteso con Sakura, ma quel suo essere dispotica, noiosa ,acida e ripetitiva, non faceva altro che smorzare i suoi desideri di riconciliazione  .

Se la ritrovò davanti  – spaventandosi appena- con il naso completamente sporco e qualche sbaffo di cioccolato nelle guance.

Ciononostante nessun sospetto si fece largo nella sua mente.

-          Non voglio disturbarti-

Attaccò brusco ,accigliandosi

-          ma quel cretino ha lasciato una mia maglia sporca in camera di Hinata e la dovrei riprendere.-

terminò incrociando le braccia al petto.

Sakura non si diede la pena di rispondere, si spostò lievemente dalla soglia e, una volta entrato, diede una spinta talmente forte da farlo voltare con un ‘espressione sbigottita appena accennata.

Ma non le avrebbe mai dato la soddisfazione di dirle chiaramente, di averlo fatto cagare sotto con quel rumore improvviso.

-          dritto davanti a te-

Gli disse all’ingresso dell’andito, mentre lui si addentrava all’interno della camera giusta, per poi uscire poco dopo con la maglia fra le mani, tesa in direzione della luce ,inorridendo alla vista della grande macchia di ramen.

Ignorandola ancora -  ma senza riuscire a non far caso allo sguardo chiaro assassino puntato sulla sua schiena -  si diresse nuovamente all’uscita della casa.

*

 

Ino era sbucata mezzo minuto dopo l’entrata in casa dell’Uchiha.

Come da copione aveva corso nell’andito riuscendo a non far rumore, e con l’abilità che non seppe di avere, infilò la chiave nella toppa ,diede due mandate - in un modo così silenzioso, che si domandò il perché non le fosse mai riuscito quando abitava con i suoi. – e aspettò paziente i suoi complici, seduta nel tappeto.

Li vide sbucare poco tempo dopo, e sollevando il pollice ,dichiarò il piano concluso e brillantemente portato a termine.

*

Con il respiro mozzato in gola, il moro, si rese conto che la porta – checché la maniglia  si abbassasse- non accennava a muoversi.

Masticò un’imprecazione dando un lieve colpo al legno.

-che diavolo c’è? –

Domandò Sakura sbucando in salotto

-          la porta è bloccata cristo! Potevi evitare di sbatterla prima! –

Urlò muovendo  ripetutamente il  pomello ma con scarsi risultati d’apertura.

-          sei tu cretino. –

fu la risposta dell’Haruno , che spintonandolo un poco, e con un atteggiamento borioso – che non le si addiceva per niente – si apprestò ad aprire la porta ,anche lei fallendo miseramente.

-          oh santo cielo, siamo chiusi dentro.-

Mormorò lasciandosi cadere a terra

“ santo cielo sono chiuso in casa con una pazza isteriche”

Fu invece l’osservazione taciuta del moro.

*

 

-Hanno abboccato!-

Il bisbiglio compiaciuto di Ino fece sorridere i due fidanzati che, nel frattempo, levavano da una grande busta marrone, una pila di piccoli panini incartati.

-          Buon appetito! –

 


*

-          santo cielo non ci credo…-

mormorò reggendosi la testa con le mani, scivolando lentamente lungo la superficie liscia della porta

-          sei una cretina!-

disse Sasuke osservandola dal basso

-          io? Cretina? Cosa c’entro io con la porta???-

domandò alzandosi pronta per l’ennesima disputa

-          se tu non l’avessi sbattuta con il chiaro pretesto di farmi cagare addosso adesso non saremo costretti a passare questo giorno insieme!.-

rispose fronteggiandola, mentre la solita espressione fredda lasciava posto ad una decisamente irritata

-          se ti può consolare non sono contenta nemmeno io della situazione! Eri l’ultima persona  con la quale desideravo passare questo san Valentino visto che è colpa tua se odio questa dannata festa!-

replicò superandolo per raggiungere la cucina

-          colpa mia? –

chiese seguendola, calcando i passi

-cosa posso aver mai fatto per farti odiare questa festa?-

Proseguì confuso, fermandosi a pochi metri da lei, incrociando le braccia al petto.

-          cos’hai fatto mi chiedi? Cristo l’anno scorso, io cretina che pensavo stessimo costruendo qualcosa insieme, ti ho trovato in procinto di scoparti quella finta rossa! Come pensi mi sia sentita? –

Sasuke inarcò un sopraciglio storcendo la bocca

-          ma di che diavolo stai parlando? Se invece di saltare subito a conclusioni affrettate mi avessi dato la possibilità di spiegare..for.-

non riuscì a terminare la frase, trovò necessario catapultarsi verso il divano nella speranza di schivare il vaso di porcellana che Sakura gli aveva lanciato..

Ino , con l’orecchio incollato alla porta per ascoltare meglio la discussione, prego con tutta se stessa, che il rumore dei cocci che aveva sentito, fosse la rottura di un osceno vaso bianco con motivi hawaiani che i signori Haruno avevano regalato loro appena trasferite.

-          era abbastanza chiaro!-

urlò la rosa avvicinandosi al divano – trincea momentanea dell’Uchiha -.

 

-chiaro un corno! -

Controbatté il moro mentre con uno scatto felino, afferrò il polso della ragazza, trascinandola sul divano, per poi schiacciarla sotto di se, onde evitare movimenti – a detta sua- pericolosi.

-          lasciami schifoso approfittatore di ragazze romantiche!-

di dimenò ,con scarsi risultati, ma mettendo comunque il ragazzo in difficoltà.

-          che non vedo! Sakura calmati due secondi e fammi parlare-

l’interpellata gonfiò le guance con fare puerile, voltando il viso alla sua destra, pronta ad ispezionare minuziosamente la trama e l’ordito del suo divano.

- Karin è sempre stata una rompi palle, non appena ha saputo che volevo stare con te ha ripreso a farmi una corte spietata. Quel giorno alla lavanderia mi è praticamente saltata addosso. È stata lei a baciarmi, io non ho risposto a quel bacio. Non ti sei mai chiesta il perché  non hai visto un continuo a quella scena? Non pensi che se mi fosse piaciuta avrei proseguito?   Dio santo so che avrei dovuto spiegarti tutto e subito.. ma tu non hai voluto ascoltarmi ed io non sono bravo a parlare, e non sai che sforzo sto facendo ora. –

Sakura l’osservò con la coda dell’occhio

-          e perché lo stai facendo ora? –

sussurrò socchiudendo gli occhi

-stavi diventando pesante… e comunque.. non è cambiato niente dall’anno scorso.-

Rispose lui con il medesimo tono.

-          è una dichiarazione? –

domandò guardandolo finalmente negli occhi, rilassandosi Sasuke curvò le labbra in quello che parve l’abbozzo di un sorriso.

-come ti pare –

La rosa allungò il collo, annullando la distanza fra loro.

Impacciato e preso alla sprovvista, rispose piano a quel bacio inaspettato.

Solo in quel momento si accorse che –forse- gli erano mancate quelle labbra.

Audace, portò entrambe le mani – che poco prima bloccavano i polsi di lei- al viso di Sakura, che libera gli circondò il collo con le braccia .

Si staccarono poco dopo ansanti e con un peso in meno nelle spalle.

Stettero semplicemente abbracciati,godendo dei loro profumi e del silenzio.

Fu solo qualche tempo dopo, che risvegliatasi dal torpore di quella felicità che le aveva invaso l’anima, che la ragazza sgranò gli occhi chiari.

-          Sasuke.. –

Lo chiamò allarmata, lui rispose con un mugugno inintelligibile.

-          non mangiare la torta -.

 

 

 

 

 

 *

- tutto è bene quel che finisce bene.-

Dichiarò Hinata soddisfatta, alzandosi dal tappeto del corridoio.

-          bene ragazzi, la nostra missione è finita, io vado a passare ciò che resta di questo san Valentino con Shikamaru, ci sentiamo domani. 

disse Ino che, senza attendere risposta, sparì velocemente al primo angolo.

-          dormi da me? Dubito che quei due oggi abbiano intenzione di avere compagnia..-

propose Naruto avviandosi verso l’appartamento.

La corvina arrossì di tutto punto, per poi seguirlo lentamente… erano si andati a letto insieme.. ma considerava dormire con una persona, un gesto più intimo del sesso stesso.

-          vado in bagno..-

mormorò poi ,camminando velocemente verso la stanza dichiarata , nella speranza di far scivolare via l’imbarazzo –ingiustificato- con un po’ d’acqua.

Naruto annuì distrattamente, fiondandosi subito verso una scatola bianca aperta.

-          Uh torta!-

Esclamò afferrando una forchetta dallo scola piatti, per poi immergerla nel dolce.

Portò un grosso boccone alla bocca gustandolo soddisfatto

“la mia Hinata!”

Pensò continuando a mangiare.

Qualche minuto più tardi, quando la vide riapparire nel salotto, le sorrise ,senza far caso ai baffi di cioccolato.

-tesoro questa torta è buonissima! Non c’era bisogno ma grazie!-

Disse posando la forchetta nella lastra di marmo, tendendo le braccia per tenerla stretta.

Naruto… io non ho fatto nessuna torta.. –

Mormorò imbarazzata, sciogliendo l’abbracciò.

Sgranarono entrambi gli occhi quando sentirono un boato provenire dallo stomaco del ragazzo.

-          oh cazzo.-

fu l’unica cosa che il biondo riuscì a sussurrare sparendo dietro la porta del bagno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo un’ora ,nell’appartamento nove, due ragazzi impegnati a coccolarsi nel divano ,sobbalzarono per un urlo disumano proveniente dall’appartamento accanto.

-          SAKURAAAAAAAAAAAAAAAA-

-          emh… credo che Naruto abbia mangiato la torta… -

mormorò la rosa ,nascondendo il viso nella spalla di Sasuke.

-          merda.-

In tutti i sensi.

 

 

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

 

My spaces

 

 

 

Oddio non ci credo.

Sto lavorando a questa storia da dicembre e non pensavo potesse avere una fine.

Credo sia la one shot più lunga che abbia mai scritto.

Dieci mesi di duro lavoro, si può considerare un parto. Ecco.

 

 

Qui ho deciso di postare le risposte alle recensioni di routine.

Vi ringrazio tantissimo!

Spero che anche questa shot vi sia piaciuta!!!!

 

 

Layla the punkprincess :

mon amour! Sociaaa , ti ringrazio tantissimo per la recensione questi due mi danno proprio alla testa,

sono sempre nella mia mente, mi sto ammalando. Questo è il famoso regalo (finalmente) in ritardo – perdono – per il tuo compleanno. Spero sia di tuo gradimento comunque ^_^ ti voglio bene!

Ps: sono tornata finalmente a casa! Ahahahhahhahahha preparati!

 

RedFraction : *.* ti ringrazio immensamente per la recensione. Mi sono emozionata leggendola, devo essere sincera. Ahah per quanto riguarda il soprannome , è quello con cui chiamo il mio ragazzo quando sono incazzata.E’ a lui che mi ispiro quando parlo di Sasuke, sono esasperanti alla stessa maniera, e nella vita di coppia penso sia cretino allo stessa maniera di quello là. Inetti socialmente entrambi. Ahaha. Per quanto riguarda la sbronza, hai ragione, Ino deve tener fede alla promessa ,credo lo farà nel piccolo seguito di routine… spero leggerai anche questa! Un bacione alla prossima!

 

 

RBAA: per me è un grande complimento… ti ringrazio immensamente. Sono innamorata di questi due non ci posso far niente… tutta colpa loro! SasuSaku rulez XD un bacione

 

 

Kry333: grazie tante! Per me loro due insieme sono qualcosa di semplicemente perfetto. J cerco di rapportarmi il più possibile a loro, sarà che nella mia realtà il mio carattere si avvicina lievemente a quello che solitamente do a Sakura nelle mie storie e Sasuke.. beh lui mi ricorda la mia controparte! Oddio sto divagando! Grazie ancora!

 

Sae : *.* ………. Aspetta che mi riprendo…

ODDIO! Tesoro grazie per la recensione! Sono onorata davvero! Itachi per me è quel tipo di fratello assolutamente rompipalle, che vuole segretamente tanto bene al fratello e spesso si sacrifica per la causa. C’è bisogno di SasuSaku! Sasusakuriamo il mondo! BUAH.

Io procedo con i lavori in cantiere.. mi auguro tu stia facendo lo stesso! Aggiornaaaaaaaaaaaaa

Un bacione tesoro!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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