Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Ricorda la storia  |      
Autore: Yurippe    11/02/2023    2 recensioni
Azaele ha accidentalmente rotto una calamita a cui Christie teneva molto, lei, rimanendoci molto male si è chiusa in camera e non vuole vederlo. Azaele dovrà trovare il modo di farsi perdonare, cosa farà? non resta che scoprirlo.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HTML Editor - Full Version

Prompt: Calamita;

Personaggi usati: Christie, Azaele e Michele;

Universo: Crossover Bloody Sunset- Un Diavolo a Roma;

Nota: i personaggi di Azaele e Michele non mi appartengono, sono di proprietà di Innai Mari.

 

Un frigo stracolmo di calamite.

Questo era quello che pensava il demone Azaele  mentre, incuriosito, osservava il frigo della sua amica umana Christie.

Quel sabato pomeriggio aveva deciso, come suo solito, di venire a meno ai suoi doveri e di andare a prendere un caffè dalla sua nuova amica, diventata tale dopo che lui l’aveva aiutata a ritrovare Abaddon, uno dei principi infernali e suo fidanzato, dopo che lei lo aveva evocato erroneamente al posto di Azazeal, suo omonimo e gemello del compagno.

Christie lo aveva subito accolto con gioia, solo gli aveva chiesto di aspettare un attimo in quanto doveva finire di pulire il bagno.

Così, il demone casinista si era ritrovato da solo nella cucina-salotto, a contemplare quel’ “opera d’arte “ fatta di magneti. Alcuni raffiguravano quadri e statue famose, come il David di Michelangelo e Il Bacio di Hayez, alcuni provenivano da luoghi che lei aveva visitato, come Roma e New York, altri invece erano fatti in resina, come due a forma di cuore che gli erano stati regalati dalla sua cara amica Francesca, che li realizzava personalmente, e tanti altri.

Azaele si stava divertendo a guardarli uno per uno ma…quella ragazza ci stava mettendo decisamente troppo e lui si stava annoiando! Fu così che decise di passare il suo tempo inventando un nuovo gioco: quello di cambiare il posto ai vari magneti. Si! Avrebbe passato così il tempo, aveva deciso! Chissà se quell’imbranata se ne sarebbe accorta!

Assai divertito da quel pensiero egli cominciò quindi a prendere le calamite due alla volta cambiando i posti, prima piano e poi sempre più veloce, divertendosi un mondo.

Mentre rideva del suo nuovo, e alquanto infantile, gioco Azaele si ritrovò a pensare:

“Aaah, ora si che non mi annoio più! Questo gioco è davvero uno spasso! Potrei sfidarci Michele la prossima volta! Si! Sono sicuro che si divertirebbe e la smetterebbe, almeno per un momento,  di essere tanto serio e prodigio al lavor…oh no!”

PUM!

In un attimo la catastrofe avvenne: la calamita bianca che raffigurava Sant’Uriel Arcangelo, nell’atto di tenere le mani rivolte verso il cielo, gli cadde dalla mano, finendo così a terra. Ma quello che fu peggio è che si ruppe in tanti pezzi, rendendo così impossibile aggiustarla anche con l’attacck.

“Oh mer…”

“Che cosa è successo??”

Azaele si voltò alla sua destra, dove vide Christie all’uscio della porta del bagno, con in mano il detergente spray per la pulizia, la coda bassa mezza  sfatta e con indosso una tuta rosa con gli orsetti e le pantofole a forma di Rilakkuma ai piedi, che,  allarmata dal rumore appena sentito, era uscita per scoprirne la fonte.

Azaele per un momento si trovò in difficoltà: cosa doveva fare? Dire la verità o nascondere il tutto con una bugia e cercare di rimediare al danno? Dato che non gli veniva in mente nessuna scusa credibile decise che era meglio vuotare il sacco.

“Ehm…ecco…non ti arrabbiare, ma…per ingannare il tempo, mentre tu pulivi, ho pensato di fare il gioco “cambia il posto alla calamita “ e…una di queste è cascata e…”

Azaele interruppe il suo discorso non appena vide Christie abbassare lo sguardo verso i suoi piedi, dove stava la calamita distrutta. Non appena la vide la faccia che fece fu tremenda, era come se avesse visto la cosa più terribile della sua vita.

“Azaele…hai rotto quella calamita…” mormorò, per poi portarsi la  mano con cui non teneva il detergente davanti alla bocca .

“Ehm...si. Te l’ho detto: stavo giocando a “cambia il posto alla calamita “ e questa mi è scivolata…non l’ho fatta apposta…non è così grave…la puoi ricomprare, no?”

Azaele cercò di smorzare la tensione con quella battuta, per poi fare una piccola risata e portarsi un braccio dietro la testa, mantenendo un sorrisetto di circostanza, insomma…non era mica la fine del mondo, no?

SBAM!

 

                                                                 *

“Christie, andiamo, apri la porta!”

Il povero Azaele si trovava da almeno dieci minuti davanti alla porta della camera da letto, dove la ragazza si era rifugiata chiudendosi a chiave, a bussare e a chiamarla senza alcun successo.

Nessuna risposta, di nuovo!

Azaele stava iniziando a perdere la pazienza. Il suo istinto demonesco gli suggeriva di buttare giù la porta con un calcio, usando tutta la sua forza ma…lui non era un brutto come Razel, non faceva queste cose. Così, anche stavolta, optò per la scelta diplomatica, alzando comunque un poco il tono, insomma! Quante esagerazioni per una fottuta calamita che sicuramente era costata non più di tre Euro!

“Christie andiamo! Cosa direbbe il tuo fidanzato vedendoti fare queste sceneggiate? E’ solo una calamita!”

A quell’ultima affermazione la risposta della ragazza, che era rimasta in silenzio dalla scoperta del misfatto, arrivò forte, come una tempesta a ciel sereno.

“NON ERA SOLO UNA CALAMITA!!!!! L’AVEVO PRESA ALLA CHIESA DEDICATA A URIEL! IN AMERICA! L’UNICA CHIESA A LUI DEDICATA DATO CHE QUA IN ITALIA È DISCONOSCIUTO!  E TU…TU L’HAI ROTTA! ORA NON C’È L’HO PIÙ! IN AMERICA NON SO SE CI TORNERÒ MAI!”

Seppure da dietro una porta la rabbia della ragazza era ben percepibile dal suo tono, un misto di rabbia e disperazione, probabilmente stava pure piangendo.  Azaele poteva giurare che se la ragazza non fosse stata umana probabilmente la potenza delle sue urla avrebbe spalancato la porta. Doveva ammettere che faceva paura da arrabbiata,  l’aveva sempre vista così tranquilla…chi lo avrebbe mai detto che sotto sotto nascondeva una belva feroce pronta a mordere?

A quel punto comprese la gravità della situazione e se ne rammaricò. Era evidente che la ragazza tenesse a quel souvenir ed era anche capibile il dolore da lei provato, era pur sempre un ricordo che non aveva più, soprattutto di una cosa così rara che, probabilmente, non avrebbe più recuperato.

“Christie…senti…”

“Fuori!”

                                                    *

“Aaah! Stupido frigo! Stupida calamita e stupido autocontrollo che io non possiedo!”

Azaele camminava per le vie di Firenze, con le mani dietro la schiena, auto rimproverandosi per il guaio combinato.

Aveva rotto una calamita, fatto arrabbiare un amica e non aveva nemmeno avuto il suo caffè… una giornata decisamente da dimenticare!

Camminando arrivò in Piazza della Signoria che era, come sempre, colma di turisti che scattavano foto alla riproduzione del David di Michelangelo e alle varie statue lì presenti. Azaele, dal canto suo, si avvicinò alla fontana del Nettuno, per poi appoggiarsi alla ringhiera, che lo divideva dal monumento, con aria affranta.

Passarono all’incirca tre minuti, quando una allegra voce maschile interruppe i suoi pensieri.

“Ehi Azaele!”

Nel riconoscere la voce al demone tornò un po’ di buonumore e, con un mezzo sorriso, si girò verso colui che altri non era che il suo migliore amico: l’angelo Michele.

“Ehi!”

Lo salutò allegramente.

“…ok, che succede?”

Come sempre il suo amico angelico era riuscito a vedere oltre il suo sorriso e a capire il suo vero stato d’animo .

A quel punto il demone barbuto decise di dirgli tutto, certo che Michele avrebbe saputo aiutarlo, e così fece.

Michele non lo interruppe mai, solo ogni tanto assumeva un espressione corrucciata, e lo ascoltò fino alla fine.

“E questo è tutto…” concluse Azaele.

Seguirono alcuni secondi di silenzio, che vennero poi interrotti dall’angelo .

“Azaele, accidenti…sei sempre il solito…”

Azaele, che proprio non ci stava ad essere ripreso anche dal suo migliore amico, scattò subito.

“Lo so! Sono un idiota! Ho sbagliato! Lo so grazie! Non c’è bisogno di dirmelo! È bastata già la compagna di Abaddon a farmelo capire!”

A quel punto Michele alzò le magni in segno di arresa.

“Va bene, va bene ho capito! Comunque… come pensi di rimediare? La calamita sta solo in America…”

Fu lì che ad Azaele venne un lampo di genio.

“Michele…ho trovato la soluzione!”

A quella frase l’angelo si incuriosi, per non dire spaventò, così gli chiese.

“Cos’hai in mente?”

Azaele ghignò “ora vedrai “.

 

                                                   *

Verso le sei del pomeriggio Azaele e Michele si ritrovarono di nuovo a casa di Christie. Come da Azaele immaginato ella non era più uscita dalla sua stanza.

“Sei sicuro che tutto questo avrà effetto su di lei?” chiese Michele, ancora dubbioso.

“Andiamo…ci siamo teletrasportati fino all’altra parte del mondo, siamo andati nel negozio di souvenir dedicato alla chiesa, almeno…tu sei entrato! Se lo avessi fatto io con tutti quei crocifissi avrei preso fuoco!  E infine le abbiamo ripreso la medesima calamita…se non le va bene…la uccido!”

Michele rise sotto i baffi, infatti, nonostante la minaccia appena pronunciata, conosceva bene Azaele e sapeva che non avrebbe fatto alcun male alla sua amica nonostante la sua natura. Una volta entrati nelle sue grazie si era al sicuro per tutta la vita se non, addirittura, per l’eternità .

“Ok, allora sarà meglio per lei che sia un si! Su…chiamala!”

“Devo proprio farlo io?”

“Beh, è con te che è offesa, mi pare il minimo!”

“E va bene…”

A quel punto Azaele si avvicinò alla porta della camera della ragazza, per poi bussare piano e prendere parola.

“Ehi zucc…ehm, Christie sono io, Azaele, aprì!”

“Che cosa vuol?”

Nonostante la risposta seccata della ragazza il demone non si arrese e continuò.

“Christie so che sei ancora arrabbiata per il “piccolo” incidente di poche ore fa, ma…io ti consiglio di uscire, andiamo! c’è anche Michele con me!”

A quel punto la mora, probabilmente convinta anche dalla presenza dell’angelo, girò la chiave per poi aprire porta . Gli occhi erano un po’ arrossati, segno che aveva pianto, cosa che fece male ad Azaele, egli, infatti, non gli  piaceva vedere un amico stare male.

Christie, dopo aver accennato un saluto a Michele, si appoggiò così allo stipite della porta, per poi incrociare le braccia al petto e guardare il demone.

“Allora, che cosa volevi dirmi?”

“Beh…intanto che mi dispiace per l’incidente della calamita e anche di averti detto che era solo tale, insomma…non avevo idea di quanto fosse rara, solo scoprendo questo ho capito quanto ci tenevi e…ho deciso di farmi perdonare…”

Detto questo Azaele mise una mano all’interno della tasca del gilet per iniziare poi a rovistare, attirando l’attenzione della ragazza che iniziò a guardare in quella direzione.

Pochi secondi dopo finalmente la mano venne fuori.

“Eccola qua!”

A quella visione Christie spalancò gli occhi incredula “ma quella è…”

Azaele sorrise tutto fiero “la calamita di Uriel! Uguale identica a quella che io ho rotto! Certo… io e Michele ci siamo dovuti tele trasportare fino in America ma…”

Egli non fece in tempo a terminare il discorso che si ritrovò la ragazza fra le braccia. Gesto che lo costrinse a tenere il magnete in alto per evitare che facesse la stessa brutta fine del precedente.

A quel punto Azaele sorrise e, ricambiando l’abbraccio, chiese “Pace fatta?”

La ragazza annui.

“E pace sia! Grazie Azaele e grazie anche a te Michele, conoscendoti lo hai aiutato!”

Michele annui sorridendo “puoi ben giurarci!”

Azaele a quel punto, contento e sereno che tutto si fosse risolto per il meglio, formulò la sua domanda.

“Ora me lo offri un caffè? E anche a Michele ovviamente!”

La fidanzata di Abaddon, allora, si staccò dalle braccia dell’amico demone e con un grande sorriso rispose.

“Anche due!”

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Yurippe