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Autore: Yurippe    15/02/2023    3 recensioni
Avviso: Seguito della mia one shot "Non puoi nasconderti per sempre!"
Christie cerca di consolare il suo amico Anathema che ha fatto un brutto sogno, dove Abaddon lo tormentava, e cerca di spingerlo ad affrontare il principe infernale una volta per tutte così da sconfiggerlo. Ce la farà? non resta che scoprirlo.
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: "Se vuoi sconfiggerlo devi affrontarlo!"

Personaggi: Christie e Anathema;

Universo: Bloody Sunset;

Nota: seguito della mia one shot "Non puoi nasconderti per sempre!".

 

Christie Bloom versa la camomilla fumante dentro le due tazze, poste vicino ai fornelli, per poi prenderle e avviarsi nel tavolo di fronte, dove il suo amico Anathema sta seduto.

“Eccoti qua una bella camomilla, bevine un po’…ti farà bene!”

“Grazie…”

Christie si sedette, quindi, di fronte all’amico, per poi osservarlo mentre beve la bevanda dopo averci soffiato un po’ sopra per raffreddarla. Lo sguardo della ragazza è preoccupato, Anathema non sta bene e si vede, anche se lui tiene una mano davanti al viso per nasconderlo. E’ evidentemente scosso da ciò che gli è accaduto poco fa: quando ha iniziato a urlare e a dimenarsi come un pazzo nel sonno.

Lei, ovviamente, aveva tentato di svegliarlo scuotendolo forte, ma, inaspettatamente, il tentativo era stato più difficile del previsto. Infatti il ragazzo non si svegliava, era come se non la sentisse, come se fosse posseduto!

Quando, finalmente, era riuscita nell’intento la risposta a tutto ciò era stato un solo e unico nome: Abaddon, il principe infernale e cavaliere dell’apocalisse di guerra, che dava il tormento al ragazzo da quando aveva memoria.

Dopo circa tre minuti, in cui il ragazzo non dà segni di vita, la giovane decide di prendere parola.

“Anathema…te la senti di parlarmi di ciò che hai sognato?”

Il tono da lei usato è calmo e rassicurante al tempo stesso e ha come obiettivo quello di aiutare il ragazzo. Ma, per farlo, deve prima capire cosa è successo.

L’interpellato toglie, finalmente, la mano da davanti la faccia e, dopo averle rivolto uno sguardo distrutto, prende finalmente parola.

“Mi sono trovato all’interno di un edificio diroccato e buio, da quello che ho visto sembrava un insieme di uffici. Inizialmente ero solo, poi, all’improvviso, ho sentito la sua presenza, non lo avevo visto ma sapevo che c’era. Ho iniziato così a correre, fino ad arrivare a una stanza dove mi sono rifugiato sotto a una scrivania. Poco dopo ho iniziato a sentirlo, mi chiamava, mi diceva di uscire fuori e affrontarlo, che non posso nascondermi per sempre…ovviamente non l’ho fatto! Fossi matto! A quel punto ho deciso di affidarmi direttamente alla fede. Così ho preso il crocefisso che porto al collo, per fortuna me lo sono ritrovato pure in sogno, e ho iniziato a pregare. Purtroppo è stato tutto inutile, Abaddon mi ha trovato ugualmente e…meglio che non ti descrivo le torture a cui mi ha sottoposto, per fortuna non è durato a lungo dato che sei riuscita poi a svegliarmi…”

A fine racconto Anathema si porta, stavolta, entrambe le mani davanti alla faccia. Non piange, quello no, non è tipo da farlo per queste cose ma è evidente quanto tutto ciò gli faccia male sia fisicamente che mentalmente.

Christie lo osserva con sguardo dispiaciuto. Le fa male vederlo in quello stato, si sente impotente e vorrebbe fare di più. Ma ancora più male le fa sapere che la causa di tutto ciò è il suo fidanzato.

Non riesce davvero a comprendere il motivo per cui Abaddon si diverta così tanto a tormentarlo. Non dovrebbe essere proprio il fatto di avere la sua vita nelle tra le mani a portarlo ad averne più cura? A quanto pare no.

Aveva sperato con tutto il cuore che il principe infernale lasciasse in pace Anathema mentre quest’ultimo veniva a passare il weekend da lei. Povera illusa…se il giorno e la sera prima era filato tutto liscio lo stesso non si poteva dire per quella sera.

La protetta di Raphael, dopo alcuni secondi di silenzio, decide di prendere nuovamente l’iniziativa. Delicatamente prende una delle mani del corvino, per posarla piano sul tavolo e stringerla leggermente, con fare rassicurante, per poi prendere parola.

“Anathema, ascolta: mi dispiace che Abaddon ti faccia questo, è ingiusto e non dovrebbe, ma su una cosa ha ragione: se vuoi sconfiggerlo devi affrontarlo!”

Le parole da lei pronunciate sono calme ma determinate. La ragazza, infatti, ci tiene si che Anathema ritrovi la tranquillità ma sa anche che l’unico modo per ritrovarla è proprio affrontare colui che la ostacola.

Anathema, a quel punto, toglie anche l’altra mano da davanti al viso, per poi guardare l’amica con uno sguardo indecifrabile per qualche secondo e, infine, rispondere.

“Christie, ti ringrazio per il sostegno, ma…no, non ce la faccio. Lui è l’unico che riesce davvero a terrorizzarmi”.

Christie sospira. “Anathema, ti capisco. Anch’io prima di affrontarlo, e parliamo di un anno fa, e riuscire a redimerlo ero come te, forse anche peggio, sicuramente te lo ricordi, eppure ci sono riuscita. Mi sono fatta forza e l’ho affrontato. Andiamo, se ci sono riuscita io…”

“Senti! Non lo so!”

Anathema sbotta all’improvviso, alzando la voce e tirando un pugno al tavolo, facendo tremare le due tazze sopra posate. La mora sobbalza, spaventata da quella reazione, ma non dice niente, non vuole certo rischiare di farlo arrabbiare di più.

Per fortuna il ragazzo si rende conto di aver esagerato e si passa una mano sul viso.

“Scusami…io non…”

“Shh…va tutto bene, non preoccuparti…”

Christie, senza aggiungere altro, si alza e lo abbraccia. Sa che l’amico non è un grande fan degli abbracci ma in questi momenti un abbraccio vale più di mille parole.

Pure Anathema, almeno stavolta, sembra pensarla uguale perché invece di scostarsi appoggia la faccia sul suo petto, in cerca di un conforto di cui sente di avere assolutamente bisogno.

Christie si limita a stringerlo di più a sé, per poi accarezzargli dolcemente i capelli. Non ha idea quando la questione si risolverà e se davvero mai si risolverà, ma di una cosa è certa: starà vicina ad Anathema e lo aiuterà, costì quel che costi!

  
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