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Autore: lmpaoli94    16/02/2023    0 recensioni
In una notte tanto oscura quanto piovosa, Vicky Vale, dopo essere rimasta nascosta per più di un anno, viene avvistata dal maggiordomo Alfred Pennworth vagare come un’anima solitaria dinanzi alla Cattedrale di Gotham City.
Cercando di dare soccorso alla ragazza, il maggiordomo del Signor Wayne si dovette imbattere contro un bambino appena nato che aveva assolutamente bisogno di cure.
Riuscito a metterlo in salvo, toccava adesso a Bruce Wayne riportare la ragazza alla sua villa per spiegare il motivo della sua scomparsa improvvisa nell’ultimo anno.
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alfred Pennyworth, Altro personaggio, Batman aka Bruce Wayne, Vicki Vale
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il bambino aveva a malapena pochi mesi e aveva bisogno di cibo e di essere cambiato.
Pur sistemando il bambino come poté, Alfred Pennworth riuscì a cullarlo e a metterlo a dormire.
< Come ci sei riuscito, Alfred? > gli domandò Bruce mentre stava utilizzando la sua camera.
< Quando era molto piccolo, ho fatto un po’ di pratica con lei, signorino Bruce. >
< Lo hai cambiato e gli hai dato da mangiare. Avevamo del latte in polvere per il bambino? >
< Mi sono organizzato e ho comprato tutto l’occorrente prima di tornare qui alla villa. >
Bruce fu davvero entusiasta per come Alfred si era comportavo con il bambino, domandandosi come aveva fatto a trovarlo.
< Non lo so nemmeno io > spiegò Alfred < E’ stato un caso. Stavo passando dinanzi alla Cattedrale di Gotham City e mi sono imbattuto in qualcosa che stava dinanzi al portone.
In un primo momento pensai che si trattava di una bomba di qualche pazzo criminale, ma avvicinandomi vidi che era una culla di un bambino.
Il pargoletto non faceva altro che piangere in maniera straziante e sapendo di non riceve aiuto da nessuno, ho deciso di prendermene cura. >
< Hai fatto bene, Alfred. Però dobbiamo rintracciare la madre o il padre del bambino. Ci penso io. >
< Bene. Perché credo che avrò un bel da fare con il piccoletto. Mi voglia scusare. >
< Stai tranquillo, Alfred. Non ti potrei mai disturbare in un momento così delicato > ribatté l’uomo sentendo piangere il bambino < Non riuscirei mai ad essere un padre come te, Alfred. >
< Veramente io… >
< So che non lo sei mai stato, ma sono sicuro che ti sarebbe piaciuto. >
< Ho seguito una vita molto diversa dall’ideale di essere genitore > spiegò Alfred < Ma di sicuro non mi pento di tale scelta. Sono contento di stare dalla sua parte e di aver servito la sua famiglia in tutti questi anni. >
< Ti ringrazio, Alfred. Significa molto per me…. Adesso vai prima che il bambino rompa qualche vetro a causa dei suoi urli. >
Rimanendo da solo, Bruce non era riuscito a superare il momento in cui la sua amata Vicky Vale era misteriosamente scomparsa.
L’ultima notte insieme fu così appassionata e perfetta che non si sarebbe mai immaginato che la donna potesse scomparire improvvisamente senza lasciare alcuna traccia.
Mettendo in campo tutte le sue influenze e conoscenze, non era riuscito a sapere niente di lei e dai suoi amici.
Solo il sospetto di Aleksander Knox, un collega della donna, aveva suscitato non pochi dubbi su di lui.
< Ebbene è scappata anche da lei, Signor Wayne > fece l’uomo con tono di sdegno < Non è la prima volta che accada, sa? >
< Si spieghi meglio. >
< Forse lei non lo sa, ma anch’io avevo una storia con la signorina Vale. Una storia molto platonica, ma che si sarebbe potuto trasformare in qualcos’altro se non fosse stato per lei che l’aveva desiderata così tanto. >
< Io non l’ho desiderata > replicò bruscamente Bruce < E’ lei che non si staccava da me. >
< Certo, tutte scuse le sue… In fondo le donne sono vulnerabili e molto imparziali, ma sempre pronte a trovare l’uomo che l’avrebbe sistemata. >
< Peccato che sia scomparsa nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Che cosa mi può dire di lei, Signor Knox? >
< Niente di quello che lei sa già… Insomma, l’ultima a vederla è stato lei, Signor Wayne. Spero che la vostra ultima notte sia stata di grande conforto perché trovare un’altra come lei è impossibile. >
Di quelle parole che sapevano di condanna, Bruce ne era estremamente certo.
< Se ha qualche notizia di lei, la prego di dirmelo subito. Ho bisogno di rivederla. >
< Non si preoccupi. Non la sto tenendo nascosta contro la sua volontà. Non mi va di finire in una sudicia prigione accusato di sequestro di persona. >
< No… Lo immagino anch’io. Buona giornata, Signor Knox. >
< Altrettanto, Signor Wayne. >
La ricerca prolungata nei mesi successi avevano cambiato lo stato d’animo del più importante uomo d’affari di Gotham City, staccandosi dalla sua azienda e dalla sua realtà.
Alfred, il suo maggiordomo, on faceva altro che rimanergli accanto nei momenti difficili riuscendo con grande successo ad allontanarlo dall’alcol. >
< Signor Wayne, la signorina Vale non avrebbe mai voluto che lei immergesse i suoi sentimenti in questo modo. >
< E allora perché si è allontanata da me? Cos’ho fatto di male? >
< Lei non ha fatto niente di male, Signor Wayne. Magari era la ragazza ad avvertirla in qualche maniera riuscendo a sfuggire ai suoi tentativi di mettersi con lei. insomma, poteva avere molti segreti che l’avrebbero messo in cattiva luce da tutti gli abitanti della città. Sappiamo bene che la Signorina non era di Gotham City e la sua improvvisa scomparsa potrebbe essere legata al suo passato. >
< Se solo mi avesse detto tutto, avrei potuto aiutarla. Non l’avrei mai abbandonata… >
< Magari lei non voleva essere aiutata… Ci ha mai pensato? >
< Non lo so. Non ci capisco più niente. >
< Adesso quello che le consiglio è un po’ di riposo da tutta questa storia. Vedrete che il giorno dopo si sentirà molto meglio. >
Ma nemmeno il giorno dopo e quello ancora erano stati sufficienti a Bruce di poter dimenticare definitivamente quella donna.
Dopo più di sei mesi da quella ricerca estenuante, era tornato a pensare ai suoi affari cercando di dimenticare per sempre quella donna.
Ma prima o poi il suo passato sarebbe tornato a bussare incessantemente alla sua porta, come fu dato dal fatto dell’arrivo improvviso di quel bambino.
“E se fosse lei la madre? Se avesse lasciato il bambino ben sapendo che l’avremmo trovato io e Alfred?” pensò l’uomo “No, non ha senso. Altrimenti l’avrebbe portato qui a Villa Wayne. Ma allora chi è questo bambino? E di chi è?”
Molte domande senza accurate riposte mettevano Bruce su un binario molto delicato e pieno di segreti, in una notte che non avrebbe mai potuto dimenticare.

   
 
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