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Autore: Justice Gundam    21/02/2023    1 recensioni
[Super Robot Taisen]
Anno 141 Space Century. Mentre la Terra attraversa la sua più grande crisi, e l'umanità è assediata da invasori e nemici di ogni genere, una giovane pilota in prova di nome Fiona Grayden e i suoi amici cominciano uno straordinario viaggio, nel tentativo di opporsi ad un destino crudele e ridare una speranza al genere umano. Assieme a loro, ci sarà un gruppo dei più grandi eroi che la Terra abbia mai conosciuto... riusciranno a cambiare il corso infausto degli eventi? Crossover tra numerose serie mecha.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Capitoli:
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Super Robot Taisen S

Una fan fiction di Super Robot Taisen / Wars scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 2 - Arma in prova

 

Raul Grayden sospirò mentre sedeva all'interno della struttura di collaudo di Morgenroete. Pur essendo grato che oggi fosse il giorno in cui avrebbe messo alla prova il suo Excellence Frame, non poteva fare a meno di pensare che non sarebbe potuto accadere in un momento peggiore, a causa degli eventi che si erano verificati sulla Terra.

In particolare, la distruzione del famoso ZGMF-X10A Freedom Gundam per mano dello ZGMF-56S/a Force Impulse Gundam della ZAFT. L'unica fortuna era stata che il pilota del Freedom, Kira Yamato, era riuscito a salvarsi all'ultimo momento, ma ora l'ex nave da guerra della Nuova Unione Terrestre, la LCAM-01XA Archangel, aveva a bordo solo l'MBF-02 Strike Rouge Gundam e alcuni Murasame.

 

"Mi chiedo come se la stiano cavando Fiona, Lahge e Mizuho con i loro test..." disse tra sè con un piccolo sospiro. Sapeva che altrove, sua sorella Fiona e i loro due amici Lahge Montoya e Mizuho Saiki stavano testando l'Excellence Frame che era stato assegnato a Fiona. Gli sarebbe piaciuto poter fare loro visita, ma con tutto quello che era successo fino a quel momento, molto semplicemente non aveva il tempo di farlo.

A preoccuparlo erano anche i tre pazienti che si trovavano al momento nell'infermeria dell'Archangel, uno dei quali era un pilota di alto rango della Nuova Unione Terrestre che era stato catturato dopo che il Freedom Gundam aveva disabilitato il suo Jet Windam nella battaglia di Berlino, prima della distruzione del Chaos Gundam e del Destroy Gundam durante quella stessa battaglia.

 

Gli altri due erano soldati della ZAFT, un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo, un asso della ZAFT di nome Athrun Zala, era quello ferito più gravemente, e a quanto gli era dato di sapere, era un amico di infanzia di Kira, anche se le circostanze li avevano fatti trovare più volte a combattere da parti opposte. Anche questa, una crudele realtà dei tempi difficili che stavano attraversando...

 

"Va tutto bene, Raul?" Il ragazzo dai capelli rossi sentì una voce femminile che lo chiamava, e si girò per vedere chi fosse - una giovane donna di circa 18 anni, con corti capelli castani, occhi blu oceano e che indossava la versione femminile dell'uniforme militare di Orb. Una ragazza che aveva visto per la prima volta dopo che lei si era ufficialmente riunita all'equipaggio dell'Archangel, quando Lacus Clyne e Andrew Waltfeld avevano rubato una navetta dalla ZAFT per tornare nello spazio.

 

"Sì, sto bene" rispose Raul, un po' sorpreso della visita. "Cosa ti porta qui, Mir?".

 

Mirillia Haw, amica di Kira fin da prima che rimanessero coinvolti nella guerra tra l'Unione Terrestre e la ZAFT,  scrollò le spalle, avendo la sensazione che Raul avrebbe fatto una domanda del genere. "Volevo solo vedere come stavi, soprattutto dopo aver saputo che ti è stato chiesto di testare l'Excellence Frame che la Morgenroete ha ricevuto." rispose lei. Il giovane interagiva raramente con qualcuno della sua età oltre a Lahge, Fiona e Mizuho, ma del resto, Miriallia non poteva biasimarlo.

 

Il pilota appena assegnato rimase in silenzio, poi decise di cambiare argomento. "Come se la cava il tuo amico?" chiese, riferendosi a Kira.

 

"Sta molto meglio di quando Cagalli ha recuperato lui e l'abitacolo del Freedom dall'oceano" rispose Miriallia, un po' sollevata. "Per quanto riguarda Athrun, è piuttosto malconcio. Quella ragazza dai capelli rossi che era con lui... Meyrin Hawke, mi pare che si chiamasse... sta già molto meglio."

 

"Sei sicura che possiamo fidarci di quei due e di quell'altro tizio?" le chiese, sospettando di chiunque appartenesse alla ZAFT o alla Nuova Unione Terrestre. Sapeva che le due fazioni avevano cercato di sterminarsi a vicenda nelle ultime battaglie della prima guerra e aveva la sensazione che avrebbero potuto farlo di nuovo in questo conflitto. "Dopo tutto, oltre alla ZAFT e alla Nuova Unione Terrestre, dobbiamo preoccuparci anche dei Successori di Marte e di Neo-Zeon, oltre che di quegli invasori alieni".

 

"Non me lo ricordare... Per quanto riguarda i tre a bordo, conosco Athrun dalla prima guerra, perché è venuto in nostro aiuto quando l'Unione Terrestre ha attaccato Orb, inoltre è il migliore amico di Kira e ha contribuito ad aiutarci a porre fine al primo conflitto. " rispose lei. "Non sono sicura di quella Meyrin Hawke che era con lui, ma mi sembra affidabile. In questo momento Cagalli si sta occupando di loro. Il pilota dell'Alleanza Terrestre che abbiamo catturato a Berlino, invece, nonostante la cicatrice sul viso, mi sembra familiare... ma non può certo essere lui. Abbiamo visto cosa è successo quando..."

 

Si fermò, ripensando tristemente a quando il capitano Mwu La Flaga si era sacrificato per salvarli nel corso della guerra precedente, quando il suo Aile Strike Gundam aveva intercettato un colpo dai cannoni della Dominion, la nave da guerra comandata dalla loro ex collega Natarle Badgiruel e dal precedente leader della Blue Cosmos, Muruta Azrael.

E ora, avevano catturato il pilota di quel Jet Windam, Neo Roanoke, che assomigliava in maniera impressionante a Mwu...

 

Raul rimase in silenzio, non avendo idea che due dei pazienti fossero (probabilmente, nel caso di quel Neo Roanoke) persone che Miriallia conosceva. "Mi dispiace, non lo sapevo." rispose.

 

La bruna gli rivolse un leggero sorriso. "Non preoccuparti, non potevi saperlo..." rispose lei, per poi cercare di cambiare argomento. "Hai saputo che Heaven's Base è caduta in mano allo ZAFT, vero?"

 

Raul fece un cenno di assenso a Miriallia. Onestamente, non si sarebbe mai aspettato che il principale quartier generale della Nuova Unione Terrestre sul pianeta cadesse così rapidamente contro il nemico. "Sì, ne sono al corrente e so che la base è stata conquistata prima di quanto pensassimo... purtroppo ho sentito anche che le riparazioni dell'Archangel richiederanno un po' di tempo per essere completate."

 

"Già, tutti qui si stanno agitando per questo motivo. Specialmente Kira, e ho sentito che è un po' spaventato dopo quello che è successo ad Athrun." disse Miriallia, avendo assistito in precedenza alla conversazione che Kira e Murrue stavano avendo quando lei stessa si era recata alla struttura di collaudo dove Raul si sarebbe assicurato che il suo Excellence Frame fosse a posto. L'ultima cosa di cui avevano bisogno era qualsiasi tipo di problema che potesse mettere in pericolo il pilota e tutti gli altri che lo assistessero in una vera battaglia. "Non solo, non sappiamo nemmeno cosa stiano pianificando Neo-Zeon e i Successori di Marte, il che certo non ci aiuta. Forse le cose potrebbero migliorare quando Lady Lacus tornerà sulla Terra".

 

Raul annuì in silenzio, preparandosi mentalmente a quello che lo aspettava...

 

 

oooooooooo

 

 

Nel frattempo, nell'infermeria dell'Archangel...

 

Athrun si agitò nel sonno e si svegliò lentamente, aprendo gli occhi e guardandosi attorno. L'ultima cosa che ricordava era il Destiny Gundam pilotato da Shinn che si lanciava sul suo Mobile Suit, e lui e Meyrin che venivano inghiottiti da un lampo di luce abbagliante... come mai era ancora vivo? E come se non bastasse, questo luogo gli era familiare...

 

"Bene, ti sei svegliato" esordì una voce femminile, appartenente ad una familiare ragazza dai corti capelli biondi e dagli occhi ambrati che era entrata proprio in quel momento, con un leggero sorriso sul volto. "Come ti senti?".

 

"Bene..." Athrun rimase in silenzio per un breve momento, pensando a ciò che doveva dire. "In realtà, mi sento come se volessi stendermi e morire..." rispose, lottando contro il dolore che aveva in tutto il corpo. "Purtroppo per me, sembra che io stia bene..."

 

Cagalli si inginocchiò per parlare meglio con il giovane dai capelli blu. "Vorrei davvero che non lo dicessi." lo informò. "Nessuno vuole sentire questo genere di discorsi".

 

"Mi dispiace..." rispose, per poi riprendere fiato. "Come sta Meyrin?"

 

"Ha un po' di febbre, ma per il resto sta bene" rispose Cagalli, sapendo di chi Athrun stesse parlando - la ragazza che era con lui quando era fuggito dalla ZAFT. "Miriallia ha detto che ha fatto una bella chiacchierata con lei".

 

"Capisco..."

 

"Quella ragazza era l'addetta ai controlli, giusto?" chiese Cagalli, ricordandosi di averla vista quando lei e Athrun erano a bordo della Minerva, da Armory-One fino a quando la nave fu costretta ad atterrare sulla Terra e attraccare a Orb per riparazioni. "Della Minerva?"

 

"Sì, mi ha salvato la vita", rispose Athrun. "Mi disse che avrebbero cercato di uccidermi, e che sarebbe stato meglio scappare. Strano, vero? Non le ho quasi mai parlato, ma mi ha aiutato e ora è coinvolta..."

 

Cagalli fece un semplice cenno di assenso, capendo dove Athrun volesse arrivare. "È molto affezionata a te, allora...", disse, distogliendo di nuovo lo sguardo da lui. "Va tutto bene, non devi preoccuparti per lei... mi occuperò personalmente che si prendano cura di lei."

 

Tra i due scese il silenzio, ma Athrun notò subito che lei indossava l'anello che le aveva regalato il giorno in cui era tornato ai PLANT per parlare di persona con il presidente Durandal. "C'è qualcosa... che voglio dire..." Cagalli parlò dopo qualche minuto di silenzio. "Per quello che ti ho fatto... Potrai mai perdonarmi?"

 

Athrun sentì che doveva inventarsi qualcosa che potesse aiutarla a tirarsi su, ma non era sicuro di cosa dire. "No, è quello che dovrei chiederti io... Dovrei scusarmi io..." cominciò, ricordando quando aveva combattuto contro il Freedom Gundam nella battaglia di Creta. "A Creta, Kira diceva la verità e io..."

 

"Ma io... mi stavo per sposare...". Cagalli interruppe. Pensava di agire per il bene di Orb, ma ora non sapeva più a cosa credere dopo quello che era trapelato. "Senza nemmeno dirti nulla..."

 

Athrun non disse una parola, mentre guardava ancora una volta l'anello che lei portava e pensava al giorno in cui glielo aveva regalato. "L'hai fatto per proteggere Orb..." disse. "Io non sopportavo di non essere utile... Tu, invece, eri impegnata a gestire le responsabilità quotidiane di una grande nazione. Io me ne stavo seduto senza fare nulla... Quando è successa quella storia con Junius Seven, volevo fare qualcosa... Volevo impedire che tutto questo andasse avanti, che la guerra finisse..."

 

"Athrun..." Cagalli sussurrò, sapendo che questa situazione lo stava logorando. "So che vuoi fermare questa guerra... Ma non è facile."

 

"Cagalli..."

 

"Tutti vogliono fermarla." continuò Cagalli. "Almeno dicono di volerlo fare... Allora perché non sta accadendo? È davvero tutta colpa della LOGOS?"

 

Quando sentì Cagalli fare questa domanda, gli vennero in mente i ricordi del suo colloquio con Durandal, perché anche lui non era più sicuro di cosa credere. "Dobbiamo forse arrenderci? È tutto inutile?" chiese  lei.

 

"No, non dobbiamo arrenderci." rispose Athrun, e Cagalli vide un'espressione determinata formarsi sul suo volto. "Mai arrendersi."

 

oooooooooo

 

Nel frattempo, una navetta della ZAFT viaggiava nelle profondità dello spazio - e a bordo di essa, Martin DaCosta recava informazioni per Lacus Clyne e il comandante Waltfeld, riguardo un'importante scoperta che aveva fatto durante il suo viaggio a Mendel. Sapeva che doveva essere molto cauto se non voleva che la ZAFT, la Nuova Unione Terrestre o Neo-Zeon scoprissero la sua posizione o quella della Eternal. Se solo fosse riuscito a comunicare la sua scoperta ai suoi superiori, forse questo avrebbe dato loro la possibilità di pianificare un contrattacco, prima che la situazione peggiorasse...

 

oooooooooo

 

Nello stesso momento, in una base di ricerca sulla superficie della Luna, dove un tempo dominava il famigerato Impero di Giganos...

"Ok, ci siamo... sta per iniziare il test, meglio che mi concentri al massimo..."

Fiona Grayden prese un bel respiro e si sedette davanti all'interfaccia di pilotaggio già accesa, i cui controlli stavano già lampeggiando, e l'ingresso della cockpit si chiuse sopra di lei, lasciandola sola in quello spazio ristretto, con le sole luci dei controlli a permetterle di vedere. Il cuore della ragazza stava già battendo all'impazzata per l'emozione, e le sue dita tremavano leggermente mentre afferrava la cloche. Finalmente, era arrivato il momento a cui lei e i suoi amici avevano dedicato una così grande parte delle loro vite. Stava per iniziare il volo di prova dello Excellence.

La giovane pilota si rilassò nella sua cabina di pilotaggio e sospirò. Quanti anni erano passato da quando lei e i suoi migliori amici Lahge e Mizuho si erano praticamente rinchiusi in quell'anonimo centro di ricerche sulla Luna, buttandosi anima e corpo nel realizzare gli esperimenti che i loro genitori avevano progettato? Tanti anni, più di quanti a lei andasse di contare... e ora che lei aveva diciannove anni, a parte suo fratello Raul (che in quel momento era sulla Terra per fare i suoi esperimenti sul suo Excellence) e i due suoi più cari compagni d'infanzia, Fiona non poteva dire di avere amici. A volte, si ritrovava a chiedersi se davvero fosse valsa la pena di sacrificare così tanto per una teoria che, alla fine, avrebbe potuto rivelarsi nient'altro che una teoria... e tuttavia, se i risultati fossero stati soddisfacenti, sarebbe stato un grandissimo passo in avanti per tutta l'umanità.

Fiona sorrise tra sè, un po' cupamente. Era ironico il fatto che, per proseguire la ricerca, il Progetto Excellence avesse dovuto essere trasformato nella creazione di un'arma da guerra. Ma tempi difficili richiedono compromessi, che a lei piacesse o meno.

La console emise un suono acuto che riscosse Fiona dai suoi pensieri. Alzando un braccio, la ragazza premette un pulsante verde sul lato destro della propria interfaccia di pilotaggio, e uno schermo di comunicazione si accese sul visore più vicino a lei, sfarfallando per un po' prima di stabilizzarsi. Su di esso, Fiona vide apparire il volto di un giovane di non più di vent'anni, con i capelli verdi smeraldo ordinatamente pettinati.e un paio di occhiali da vista. Indossava inoltre una sorta di uniforme militare con le spalliere argentate, e aveva un'aria distaccata e seria. Con un gesto della mano, si sistemò gli occhiali sul naso prima di schiarirsi la voce e cominciare a parlare.

"Mi fa piacere vedere che sei pronta, Fiona." disse, calmo ma fermo. "Riesci a sentirmi? In che condizioni si trova lo Excellence?"

Il sorriso di Fiona si fece più vivace. "Anch'io sono felice di vederti, Lahge! Qui è tutto sotto controllo. I comandi funzionano, e i parametri sono compresi nei limiti accettabili. Che mi dici dei motori dei frame intercambiabili? Se qualcosa va male adesso, siamo nei guai."

Fiona era decisamente carina, con corti capelli rossi legati in una piccola treccia che le ricadeva sulla spalla sinistra, e grandi occhi azzurri pieni di energia e determinazione, che riflettevano bene il suo carattere forte e piuttosto impulsivo. Chi la conosceva (e non erano molti, visto che aveva passato così tanto tempo nel centro di ricerca, tra esperimenti e simulazioni di pilotaggio...) sapeva che il suo aspetto carino e inoffensivo celava un forte senso della giustizia, e che era pronta a combattere fino alla fine per i suoi sogni e i suoi amici. Al momento, per il volo di prova, indossava una tuta nera aderente fatta di fibre artificiali, abbastanza lucida da riflettere la debole luce della cockpit. Alcune applicazioni in argento decoravano qua e là la sua tuta, e le spalliere, ginocchiere e stivali erano dello stesso colore.

"Tutte le funzioni entro i parametri accettabili." rispose Lahge. "Motore a Slittamento Temporale stabilizzato. Particelle temporali conservate al 100%. Condizione verde. Puoi partire."

Fiona fece un segno dell'okay con il pollice in alto. "Ottimo, amico mio! Tu e Mizuho avete fatto un lavoro fantastico come sempre! Ora tocca a me, mi sa. Se falliremo, la responsabilità ricade tutta su di me."

Lahge annuì, il volto serio segnato da un po' di ansia. "Fai del tuo meglio, Fiona. Abbiamo fatto molta fatica per completare il Motore a Slittamento Temporale che i nostri genitori hanno teorizzato."

"Lo so..." rispose Fiona con un sospiro. "Tutti noi abbiamo dovuto fare i nostri sacrifici per arrivare fin qui..."

Proprio allora, un altro schermo si accese a fianco di quello di Lahge, mostrando il volto grazioso di una ragazza che aveva più o meno la stessa età di Fiona, con i capelli violetti corti e un po' spettinati, occhi dello stesso colore, e un uniforme rossa simile come forma a quella di Fiona, ma un po' più pesante e con più parti argentate. Mizuho Saiki, l'altra amica d'infanzia di Fiona, e l'esperta di meccanica ed elettronica del terzeto, era una ragazza sveglia e piena di risorse a dispetto del fatto che difettava un po' di sicurezza in sè stessa, e sapeva sempre come usare la testa per togliersi dai guai. Decisamente un forte contrasto rispetto a Lahge, che invece era il più esperto sulla misteriosa tecnologia del Motore a Slittamento Temporale che sarebbe presto stata usata nell'esperimento imminente: era un tipo calmo e padrone di sè, che spesso sembrava non emozionarsi per niente, ma i suoi ragionamenti e la sua fredda logica si erano spesso rivelati la chiave per numerosi problemi. Più di una volta, Fiona aveva scherzosamente detto di essere la forza bruta del terzetto...

"E non è ancora finita, anzi..." li avvertì Mizuho, senza nascondere la sua ansia. "Se i test di oggi daranno risultati che ai pezzi grossi non piaceranno, i fondi per la nostra ricerca verranno tagliati, e sarebbe un bel problema..."

Fiona annuì seriamente. "Lo so bene, Mizuho. Dopotutto, è questo il motivo per cui abbiamo trasformato il frame del Motore a Slittamento Temporale in un'arma antropomorfa..."

"A causa della costante minaccia della guerra, qualsiasi tipo di ricerca a scopi non militari viene ostracizzata del governo della Nuova Federazione Terrestre... per certi versi, era anche inevitabile." rispose Mizuho, a cui chiaramente non piaceva come stavano andando le cose di quei tempi. Da quando Dekim Barton aveva preso a governare la Nuova Federazione Terrestre attraverso la sua marionetta Mariemeia Kushrenada, tutto aveva cominciato ad andare a rotoli...

"Senza i soldi, la ricerca si ferma." continuò Lahge. "Tutto dipende dai risultati di questa prova... Fiona, contiamo tutti su di te!"

"Lo so... auguratemi buona fortuna, tutti quanti!" concluse Fiona. I suoi amici sorrisero con fare incoraggiante e chiusero i loro schermi di comunicazione, mentre il resto delle luci della cockpit si accendevano. Stringendo un po' gli occhi in modo da non essere abbacinata, Fiona tirò la cloche verso di sè e attivò le telecamere esterne, inquadrando l'uscita dell'hangar.

"Molto bene," si disse la giovane pilota. "Excellence Argento Fighter, in partenza!"

 

oooooooooo

 

"Allora,la pilota è pronta per questo volo di prova?" chiese un ufficiale ai tecnici della sala di controllo della base lunare. Mizuho, già seduta alla sua postazione, inserì ciò che rimane delle coordinate necessarie nei sistemi di elaborazione del centro ricerche, prima di rivolgersi al personale militare presente all'esperimento. In tutto non c'erano più di una dozzina di persone nella grande sala: a parte lei e Lahge, che era ancora impegnato con le ultime procedure), c'erano dieci ufficiali della Nuova Federazione Terrestre, tutti con addosso le tipiche uniformi degli alti graduati, e tutti che guardavano quasi con rabbia gli schermi della sala, impazienti che l'esperimento iniziasse.

La giovane donna inserì un'ultima riga di comandi, poi spostò la sua sedia dalla console di comando, e rispose. "Affermativo, signore. Le porte dell'hangar sono aperte. Il volo di prova dello Excellence può iniziare."

"Molto bene." rispose un altro ufficiale senza tanti giri di parole. "Siamo curiosi di vedere ch razza di arma è. Signorina Saiki, ci faccia avere una visuale."

"Provvedo subito." rispose lei, premendo una serie di pulsanti in modo da attivare le telecamere esterne. Immediatamente, gli schermi della sala di controllo si accesero, mostrando il campo di prova appena fuori dalla base. Un piccolo veicolo alato lungo non più di cinque metri stava già volando sopra il campo di prova: sembrava una sorta di aereo in miniatura dall'aspetto futuristico, i cui lati erano protetti da spesse lastre di metallo azzurro. Sotto le ali, era possibile vedere ei propellenti per il volo cosmico, e il vetro rinforzato della cockpit era sfumato di verde. Nell'era dei Mobile Suit e delle colonie spaziali, una cosa del genere non poteva certo sembrare un'arma efficace, e infatti molti commissari della Nuova Federazione stavano già esprimendo il loro dissenso, tenendo le braccia conserte davanti a sè, e scuotendo la testa desolati.

"Tutto qui? E' questo il grande progetto per cui abbiamo speso tempo e denaro? Un po' deludente, se posso dire la mia." disse uno degli ufficiali. Sembrava incredibilmente altezzoso e fiero di sè stesso, come se avesse appena detto la più grande genialata di tutti i tempi...

"Non si preoccupi. La stessa cockpit dello Excellence è in grado di combattere." rispose gentilmente Mizuho. "In teoria, lo Excellence Argento Fighter è un modulo pensato per la rapidità e la furtività, ed è più indicato per operazioni di ricognizione, ma ha anche delle armi di bordo."

Vicino a lei, Lahge aprì una comunicazione con il velivolo della sua amica. "Fiona, stiamo per attivare il programma d'attacco. Stai attenta, anche se questi avversari sono pilotati da delle AI primitive, usano comunque munizioni autentiche. Non farti colpire."

"Ricevuto!" rispose vivacemente Fiona. Lahge annuì, digitò un'altra combinazione di pulsanti, e diede la conferma...

 

oooooooooo

 

Nella cockpit dello Argento Fighter, Fiona corrugò la fronte quando un segnale luminoso apparve sul suo schermo radar, a segnalare la presenza di un'unità nemica. Con la semplice pressione di un bottone, la ragazza visualizzò l'avversario contro cui avrebbe dovuto misurarsi, che stava in quel momento entrando nel campo di battaglia da un hangar laterale: si trattava di un vecchio Mobile suit alto circa quindici metri, di colire verde scuro, equipaggiato di uno scudo rettangolare e di una mitragliatrice, con una grossa ascia riposta sulla schiena. Uscì lentamente dall'hangar e si guardò attorno con quel suo distintivo occhio-telecamera rosso posto al centro della testa, guidato dalla AI programmata da Lahge, alla ricerca dello Argento Fighter... e per tutta risposta, Fiona ghignò con aria di presa di giro mentre il Mobile Suit identificava il suo velivolo e le puntava contro la mitragliatrice. Dopotutto, chi è che non aveva mai visto un robot del genere di quei tempi?

"Uno Zaku? Andiamo, Lahge, puoi fare molto meglio di così!" commentò la pilota dai capelli rossi, muovendo la cloche dello Argento Fighter come aveva già fatto tante volte in passato. Il veloce velivolo deviò sulla propria destra, e la raffica di pallottole dello Zaku schizzò vicino a lui senza farle nulla. Subito dopo, la ragazza premette un pulsante rosso sul suo joystick, attivando un paio di mitragliatrici poste sulle ali dello Argento Figher. Sorrise cupamente, vedendo il pesante Mobile Suit che veniva colpito incessantemente dalle pallottole e barcollare pericolosamente, finchè la sua armatura non cedette del tutto. Poi, i colpi di Fiona centrarono i punti vitali dello Zaku, e il vecchio Mobile Suit crollò al suolo ed esplose, lasciando di sè solo una carcassa annerita e fumante. Fiona eseguì un'acrobazia in aria e rimise lo Argento Fighter a regime, poi si spazzò la polvere dalle mani con completa nonchalance.

"Era troppo facile persino per lo Argento Fighter. Spero che i prossimi scontri siano un attimo più impegnativi."

 

oooooooooo

 

"Hm. Niente male davvero. Certo era un modello obsoleto, ma non immaginavamo che quella specie di aeroplanino potesse fare qualcosa contro quello Zaku." commentò uno degli ispettori della Nuova Federazione, guardando la carcassa bruciante dello Zaku che giaceva sul campo di battaglia. "Ma credo che i risultati sarebbero molto diversi, se dovesse affrontare un modello di MS un po' più recente."

"Beh, questo non lo posso negare..." ammise Mizuho, passandosi una mano tra i capelli, e spostandosi una ciocca dagli occhi. "Come ho detto, lo Argento Fighter non è pensato per il combattimento, ed è dotato solo di armamenti minimi. Tuttavia, la vera forza dello Excellence si esprime quando lo Argento Fighter si combina con i vari moduli da combattimento. Fiona, torna all'hangar! Continueremo le prove con lo Striker Frame!"

"Okay!" rispose Fiona, svoltando verso la piattaforma di lancio. "Comunque, Lahge, quello Zaku non valeva un accidente! Ti consiglierei di mandarmi qualcosa di meglio, se vuoi che il test abbia dei risultati significativi!"

Alcuni commissari sghignazzarono altezzosamente, divertiti e sprezzanti davanti alla mancanza di formalità della ragazza, e Lahge alzò gli occhi al cielo, mormorando qualcosa circa la bocca larga di una certa ragazza di sua conoscenza... "E va bene... Striker Frame in arrivo! Fiona, tieniti pronta per il docking!" disse il ragazzo con gli occhiali, premendo altri pulsanti...

 

oooooooooo

 

"Ottimo! Adesso sì che si ragiona!" esclamò Fiona mentre guardava lo Striker Frame che si sollevava dai dock sotterranei e appariva sul campo di battaglia, pronto per essere usato. Lo Striker Frame aveva l'aspetto di un robot umanoide rosso, un po' più alto dello Zaku che Fiona aveva appena distrutto, con gambe corte e tozze, e il braccio destro un po' più grande del sinistro, e terminante in una grande mano dalle quattro dita artigliate. Sul torace era posto quello che sembrava essere un laser azzurro, e sulla sua testa, che ricordava superficialmente un teschio umano, spuntava dalla fronte un corno lungo più di un metro, in mezzo ai suoi occhi azzurro-verdi. Fiona raggiunse la console e inserì una serie di comandi. "Qui è tutto pronto, ragazzi! Inizio il docking con lo Striker Frame! Condizione verde, tutti i sistemi sono operativi al massimo dell'efficienza!"

"Perfetto, Fiona! Contiamo su di te!" rispose Mizuho. A pochi metri dal modulo di combattimento, lo Argento Fighter si voltò, in modo che la sua parte posteriore fosse rivolta verso il torace dello Striker Frame, e scivolò attentamente in una sezione cava nel corpo del robot rosso, tra scariche di energia azzurra, fino ad incastrarsi perfettamente. Non appena la connessione fu completata, Fiona premette un tasto di conferma, e gli occhi dello Striker Frame si illuminarono in maniera spettacolare! Il modulo di combattimento mosse le braccia e scese dalla piattaforma che lo aveva portato su, con il braccio artigliato sollevato in segno di trionfo.

"Evvai! Docking completato con successo!" esclamò entusiasta Fiona, staccando le mani dall'interfaccia per chiuderle a pugno e sollevarle in aria. "Lahge, Mizuho, nessun problema di controllo! Output del Motore di Slittamento Temporale salito dal 70 all'80 per cento! Tutto bene, lì da voi?"

"Qui nessun problema." rispose Lahge con tono neutrale. Poi, Fiona sentì un pizzico di ironia filtrare nella sua voce. "Heh... Motore a Slittamento Temporale... invece di usare carburante tradizionale per generare energia, si serve della cosiddetta "frizione da spostamento spazio-temporale"... se gli scienziati sentissero una cosa del genere, scoppierebbero a ridere!"

Fiona ridacchiò, sfregandosi il naso con un indice. "Heheheee... e il bello è, che funziona davvero!"

"Già..." rispose Lahge, dopo averci pensato per un momento. "E questo è il risultato finale di più di dieci anni di ricerca, esperimenti, prove ed errori con le Particelle Temporali nei laboratori attorno all'orbita di Saturno."

Mizuho storse il naso, sentendosi un po' messa in disparte. In momenti come quello, le sembrava quasi che i suoi amici si fossero dimenticati che anche lei aveva dato il suo contributo alla riuscita di quel progetto...

Per fortuna, comprendendo al volo la situazione e i pensieri della sua amica, Fiona aggiunse qualcosa alla frase di Lahge. "Hey, Lahge, non dimenticarti del contributo di Mizuho! Se non fosse stato per lei che ha progettato e costruito i frame dello Excellence, col cavolo che facevamo i test, ora!"

Mizuho fece un sorriso... ma non appena notò gli ispettori della Nuova Federazione che rumoreggiavano irritati per la perdita di tempo, riportò la sua attenzione sul lavoro. "Grazie, Fiona... ora, cominciamo pure il test dello Striker Frame! Lanciare unità automatizzate!"

L'operatrice premette un pulsante giallo, e altri due robot umanoidi entrarono dagli hangar laterali e scesero sul campo di battaglia improvvisato. Erano due Mobile Suit anch'essi, ma sembravano decisamente più avanzati dello Zaku che Fiona aveva abbattuto poco prima, e sembravano anche più agili: di un colore blu scuro dalla testa ai piedi, la loro testa aveva una forma allungata e quasi conica, il volto era uno schermo rettangolare, e avevano dei fucili laser stretti nelle mani. Fiona li riconobbe subito - erano dei Taurus, Mobile Suit leggeri che erano stati usati dalla vecchia Federazione e dall'Unione Terrestre prima del colpo di stato di Dekim. Se non ricordava male, un membro dei Preventer - l'organizzazione governativa per il mantenimento della sicurezza che operava a quei tempi - usava un Taurus bianco come suo Mobile Suit personale.

Tuttavia, in quel momento, i Taurus stavano avanzando verso di lei, con i fucili puntati e pronti a sparare. Con un sorrisetto, Fiona riprese i comandi, mentre lo Excellence-S scivolava in una comoda posizione di guardia, le mani strette a pugno.

"Molto bene, Taurus, vediamo cosa sapete fare..." disse tra sè la giovane pilota, mentre lo Excellence-Striker avanzava lentamente contro gli agili Mobile Suit. Le AI dei suoi avversari identificarono subito il robot di Fiona come un nemico, e le loro facce simili a schermi si accesero... poi, con incredibile rapidità, entrambi i Taurus presero la mira e spararono una raffica di raggi laser verdi. Per fortuna, la ragazza aveva previsto l'attacco, e con un semplice movimento alzò il braccio destro dello Excellence-S, usandolo per bloccare i raggi di luce. Entrambi i laser colpirono la spessa armatura sul braccio dello Striker Frame, causando pochi danni a parte sollevare due scariche di scintille verdi.

"Il piccolo problema dello Striker Frame è il fatto che manca un po' di mobilità..." commentò tra sè Fiona, controllando gli strumenti per verificare che tutto stesse funzionando al meglio. "D'altro canto, la difesa è impeccabile! Danni al braccio destro, inferiori al 2 per cento. E ora... tocca a me! Prisma Beam!"

Lo Striker mosse il braccio destro e, puntandolo contro i Taurus, aprì le sue dita artigliate per rivelare un laser installato nel palmo della mano! Prima che la AI primitiva dei due Mobile Suit potesse analizzare la situazione, tre raggi di energia azzurra si dipartirono dalla mano dello Striker e trafisse il torace di uno dei Taurus, e il suo volto simile ad uno schermo lampeggiò per un attimo, come se il robot stesso fosse stupefatto, prima che il Taurus crollasse al suolo ed esplodesse! Il Taurus rimasto, per nulla preoccupato dalla fine del suo compagno, continuò a sparate allo Excellence-Striker, che continuò a bloccare i colpi e ad avanzare. Il Mobile Suit di OZ mollò il fucile laser e sfoderò una spada laser verde da un compartimento piazzato sulla cintola, attivandola con un lieve rumore vibrante...

...ma era già troppo tardi: lo Striker Frame scattò in avanti e attaccò, assalendo il Mobile Suit leggero con una raffica di pugni. La corazza danneggiata del Taurus emise una raffica di scintille elettriche nel momento in cui Fiona sollevò l'enorme braccio destro dello Striker e lo abbattè sulla spalla dell'avversario. E prima che il Taurus potesse riorganizzarsi e porsi a distanza di sicurezza, Fiona attaccò di nuovo, e il robot rosso fece un salto in aria, eseguì una piroetta, e scese giù con un potente calcio al torace dell'avversario!

"Crusher Kick!" esclamò Fiona, mentre la gamba destra del suo robot sfondava la corazza del MS nemico, scagliandolo a diversi metri di distanza e facendogli fare la stessa fine del primo Taurus. Lo Striker Frame atterrò elegantemente, e Fiona strinse un pugno per esprimere la sua gioia per la vittoria.

"Fantastico!" esclamò, notando che le comunicazioni erano ancora aperte. "Questo Excellence fa davvero fede al proprio nome! Hey, Lahge! Mizuho! Missione completata! Ho abbattuto i Mobile Suit nemici subendo solo danni minimi, e non ho dovuto nemmeno usare gli attacchi finali dello Excellence Striker! Avete raccolto tutti i dati, vero?"

"Fino all'ultimo bit! " rispose Mizuho. "Le prestazioni dello Excellence stanno già superando tutte le nostre previsioni più ottimistiche!"

"Hai fatto un ottimo lavoro, Fiona, ma è ancora un po' troppo presto per cantare vittoria." proseguì Lahge. "Dopotutto, c'è ancora il Cosmo Driver da provare. Stiamo già inviando il modulo, quindi... distaccati dallo Striker e preparati per il docking. Questo è un momento cruciale della prova!"

"Sì, lo so..." rispose la rossa, scrutando il campo di battaglia. "E va bene, allora... Excellence Striker, distacco! Argento Fighter Mode, attivato!" Si sentì un sono metallico, e raggi di energia azzurra si dipartirono dal torace dello Striker nel momento in cui la "cockpit" si distaccò e prese nuovamente il volo, trasformanosi di nuovo nel piccolo aereo nel quale Fiona aveva iniziato il volo di prova. L'esoscheletro dello Striker Frame si immobilizzò, e i suoi occhi verdi e luminosi si spensero, mentre il frame tornava alla sua iniziale quiescenza.

"Sono pronta, Lahge!" esclamò Fiona. "Inviami pure il Cosmo Driver Frame!"

 

oooooooooo

 

"Cosmo Driver Frame?" chiese uno dei commissari della Nuova Unione, avvicinandosi con arroganza alla console di Mizuho. "E di cosa si tratterebbe, esattamente? Spero che sia qualcosa di utile, almeno..."

La giovane ricercatrice si spostò sulla sua sedia, sentendosi a disagio per la vicinanza di quel tipo. Era un uomo alto e già di una certa età, con un uniforme decorata che indicava il suo rango elevato, e i cui capelli neri erano pettinati in maniera strana, formando una sorta di "fiamma" sulla sua testa. Aveva dei folti e dritti mustacchi dello stesso colore, e l'espressione dei suoi occhi neri e luccicanti era di crudeltà e ferocia. Mizuho storse il naso, sapendo fin troppo bene chi fosse quell'uomo - il Generale Capo Miwa Sakimori, un importante membro del Ministero di Difesa della Nuova Unione Terrestre, conosciuto fin dai tempi dell'Unione per il suo estremismo, la sua avversione alla diplomazia, e i suoi metodi quanto meno discutibili. Aveva sentito dire che, tre anni prima, era stato congedato con disonore dalle forze armate... eppure, per chissà quale motivo, era stato rimesso al suo posto. Chissà cosa passava per le teste di quei pezzi grossi...

"Ehm... sì, ammiraglio Sakimori." rispose Mizuho con un po' di esitazione. Gli voleva chiedere di non avvicinarsi troppo agli strumenti, ma conoscendo l'aggressività e la stupidità di Miwa, non voleva rischiare di ritrovarsi con un'accusa di insubordinazione. "Il Cosmo Driver Frame è stato creato per operare in condizioni di assenza di gravità, e le sue armi a lungo raggio e i suoi numerosi propulsori permettono ottime capacità offensive e manovrabilità. In ogni caso, presto avrà dimostrazione della sua abilità in combattimento."

"Bene." ringhiò antipaticamente Miwa. "Cercate di non deluderci. La Nuova Unione Terrestre ha speso un bel po' di soldi su questo progetto."

Assicurandosi che nessuno facesse caso a lui, Lahge lanciò un'occhiataccia all'ammiraglio. "Certo, come no... tutti soldi che avete estorto alle colonie, che ormai considerate niente più che forza lavoro sottopagata. Non mi sorprende che le relazioni tra Earthnoid e Spacenoid siano così pessime. Ma del resto, cosa mi dovrei aspettare da un simpatizzante della Blue Cosmos?" pensò tra sè prima di tornare al suo lavoro. Ancora una volta, il giovane dai capelli smeraldini controllò la console, selezionò il nuovo frame e contattò Fiona per informarla sulla nuova parte del test. "E va bene, Fiona, sto per inviarti il Cosmo Driver Frame, e i tuoi nuovi avversari! Tienti pronta!"

"Va bene, Lahge! Sono pronta quando vuoi!" rispose Fiona. Lahge annuì, poi premette altri pulsanti e guardò lo schermo sul quale scorrevano le immagini della telecamera esterna. Lo esoscheletro dello Striker Frame veniva portato nuovamente negli hangar da una piattaforma elevatrice apparsa apparentemente dal nulla sul terreno: e non più di un minuto dopo, gli elevatori apparvero di nuovo, portando con loro un nuovo frame: un umanoide viola dal volto simile ad un teschio ed occhi azzurri, ma dall'aspetto decisamente più agile dello Striker, e diversi propulsori sulla schiena, chiaramente per aumentarne la velocità. Sicuramente si trattava di un modello che privilegiava la velocità piuttosto che la potenza distruttiva. Gli armamenti visibili includevano un paio di pistole laser, ognuna infilata in una sorta di fondina appesa alla vita del Cosmo Driver, e una spada laser rinfoderata vicino ad esse. I commissari della Nuova Unione Terrestre osservarono il nuovo modello, non troppo impressionati.

"Cosmo Driver Frame pronto." esclamò Lahge. "Pronta al docking, Fiona!"

"Ricevuto!" rispose Fiona, il cui Argento Fighter si stava già muovendo per mettersi in posizione. "Procedo alla connessione con il Cosmo Driver Frame!"

Proprio come aveva fatto per lo Striker Frame, la cockpit volante si avvicinò al Cosmo Driver Frame e scivolò nell'apertura nel suo torace, mentre scariche di energia azzurre connettevano l'esoscheletro viola ai propulsori dello Argento Fighter, e un penetrante suono di metallo che strideva sul metallo accompagnò il momento in cui la connessione terminò. Gli occhi del Cosmo Driver si accesero, mentre la sua mano destra afferrava la spada laser e la attivava, metendosi poi in guardia.

"Docking completato!" segnalò Fiona dalla sua cockpit. "Excellence Cosmo Driver operativo al massimo dell'efficienza! Inviatemi i droni quando volete!"

 

oooooooooo

 

La richiesta di Fiona venne esaudita in fretta: altri due robot controllati da una AI entrarono nel campo di battaglia... ma Fiona notò immediatamente che non si trattava affatto di Mobile Suit: erano più piccoli, alti non più di nove metri, e dall'aspetto molto più agile, con un corpo di colore grigio spento, e tra le mani delle strane armi dotate di baionette. Avevano anche un aspetto più rozzo rispetto ai Taurus, ma allo stesso tempo, le loro armi apparivano più moderne. Fiona capì subito che si trattava di due Aestivalis, robot da combattimento creati non più di cinque anni prima dalle Industrie Pesanti Nergal, che al tempo erano una delle più importanti compagnie di produzione di armi e tecnologie spaziali, assieme alla Anaheim Electronics. Se la memoria non la ingannava, era stata proprio la Nergal a creare la leggendaria Nadesico, la corazzata che aveva posto fine alla guerra tra la Terra e l'Impero di Giove. Ora, la compagnia stava lentamente scivolando nell'anonimato, sormontata dalla Anaheim e da Morgenroete... ma le sue invenzioni rivoluzionarie, come il Distortion Field, le avevano permesso di restare a galla e di giocare ancora un ruolo importante nell'economia della Sfera Terrestre.

Fiona corrugò la fronte. Anche se erano più piccoli di uno Zaku o di un Taurus, gli Aestivalis erano potenzialmente avversari molto più pericolosi. "Se non altro questi sono modelli per la produzione in serie..." disse tra sè la rossa, tenendo d'occhio i due robot più piccoli che le si avvicinavano. "Se fossero stati dotati di un Distortion Field, allora sì che sarebbe stato complicato per me. Per fortuna, il Distortion Field è troppo costoso per essere installato su modelli per la produzione in serie..."

Come se i due Aestivalis le avessero letto nel pensiero e avessero deciso di smentirla, puntarono le loro mitragliatrici verso di lei e spararono una raffica di proiettili, che lo Excellence Cosmo Driver riuscì ad evitare solo con un veloce scarto laterale. Fiona afferrò una delle pistole appese alla cintola del suo robot, approfittando di un istante in cui i robot della Nergal avevano cessato il fuoco e stavano cercando l'attacco diretto. Prese la mira e aprì il fuoco, sparando un raggio di energia gialla che trafisse il torace di uno dei robot più piccoli, facendolo esplodere... ma l'altro Aestivalis fu troppo veloce per lei, e Fiona si ritrovò a dover scansare due rapidi fendenti da parte di quella specie di baionetta che si portava dietro, e la cui lama si lasciava dietro una scia colorata quasi impercettibile. Mentre il Cosmo Driver guadagnava un po' di distanza, usando la sua spada laser per difendersi dai colpi dell'Aestivalis, Fiona si ricordò dell'arma che il suo avversario stava usando, e soprattutto, di quanto fosse pericolosa.

"E' un Field Lancer..." mormorò tra sè. "Non sarò proprio un'esperta di queste cose... ma so che è stato creato per vanificare meccanismi di difesa energetici come il Distortion Field o lo I-Field..."

Lo Aestivalis pilotato dall'AI caricò di nuovo, eseguendo un fendente dall'alto verso il basso con il suo Field Lancer, ma Fiona riuscì a parare il colpo appena in tempo con la sua spada laser. Poi, prima che il robot più piccolo potesse reagire, il Cosmo Driver tirò indietro un braccio e sferrò un potente pugno. L'Aestivalis per la produzione in serie vennne scagliato indietro, ma riuscì a mantenere l'assetto di volo, e puntò di nuovo il suo Rapid Rifle contro il Cosmo Driver, che si scansò di lato e contrattaccò.

"E va bene... attivare Sistema Fairy!" Fiona esclamò, per poi premere un pulsante sulla sua console. Immediatamente, accadde qualcosa che lasciò del tutto stupefatti gli ispettori della Nuova Federazione - un piccolo compartimento si propulsori dello Excellence Cosmo Driver si aprì, e ne uscì uno sciame di piccoli oggetti fluttuanti, ciascuno di essi lungo poco più di mezzo metro, e simile ad un piccolo cannone laser tenuto in aria da un minuscolo propulsore. Otto di queste piccole armi fluttuarono attorno allo Excellence-C per un istante prima di caricare lo Aestivalis come uno sciame di vespe infuriate! La AI del nemico non riuscì a reagire in tempo, e prima che lo Aestivalis potesse tentare una difesa, i cannoncini fluttuanti aprirono il fuoco, tempestando il robot più piccolo di raggi laser dorati che penetrarono la sua corazza come burro! Il robot automatizzato rimase fermo per mezzo secondo, e i suoi occhi si accesero di verdem come se lo Aestivalis stesso fosse stato sorpreso della propria sconfitta... poi, esplose, sparpagliando i propri pezzi tutt'attorno al campo di battaglia mentre i cannoni ritornavano al Cosmo Driver, e Fiona si asciugava il sudore dalla fronte con un sospiro di sollievo.

"Phew...per essere pilotati da un'AI, non mi hanno certo reso le cose facili..." commentò.

 

oooooooooo

 

All'interno della sala comandi, Mizuho sorrise soddisfatta davanti alla distruzione degli Aestivalis. "Heh... sapevo che quelle pistole laser automatiche sarebbero tornate utili! Il mio Sistema Fairy ha dato buona prova di sè!" disse tra sè. Al suo fianco, Lahge annuì, mentre i commissari della Nuova Unione Terrestre, Miwa compreso, spalancavano gli occhi per la sorpresa. Che razza di arma era mai quella?

"Ma... ma cos..." balbettò Miwa, a metà fra la sorpresa e la rabbia. "Che... che diavolo di roba è questa? Pensavo... che solo quei maledetti ribelli di Neo Zeon avessero la tecnologia necessaria a creare armi di tipo funnel! A meno che, ovviamente..." Quasi schiumando dalla bocca, si voltò di scatto verso Lahge e Mizuho e puntò l'indice verso di loro con tono accusatorio. "Ma certo! Non c'è altra spiegazione! Voi e la vostra amichetta siete delle maledette spie di Neo Zeon che lavorano per quel bastardo di Char Aznable! E state usando il Progetto Excellence come copertura per creare armi per quei dannati ribelli! Ma ora vi ho scoperto, e e vi manderò davanti ad un plotone di esecuzione, avete la mia parola d'onore!"

Sorpresa ed oltraggiata per questa accusa infondata, Mizuho si alzò dalla sua sedia e si voltò verso l'aggressivo ammiraglio, mentre Lahge si limitò ad aggiustarsi gli occhiali. "Le sue conclusioni sono affrettate, ammiraglio Sakimori. Prima di tutto, se davvero avessimo voluto sviluppare armi nuove per Neo Zeon, non ve le avremmo fatte vedere, dico bene? Inoltre, non abbiamo accesso alla tecnologia Psycom necessarie per creare armi di tipo funnel, e anche se la avessimo, Fiona non è una Newtype. Non potrebbe mai usare quel tipo di armi... e in ogni caso, Neo Zeon non ha una gran considerazione per gli Oldtype, la cui anima è, per usare le loro stesse parole, trattenuta dalla forza di gravità..." spiegò il ragazzo dai capelli smeraldini. Davanti alla sua calma, disturbata appena un po' da un appena percettibile disprezzo verso il modo di pensare del movimento di Neo Zeon, la sfuriata di Miwa appariva ancora più ridicola in confronto.

Vinto dalla logica della risposta, Miwa fece un passo indietro, ribollendo di rabbia. "Che... che cosa? Come osate parlarmi con una tale impertinenza? Io sono un ammiraglio del governo della Nuova Federazione, e pretendo rispetto! Dovrei mandarvi tutti davanti ad una corte marziale, maledetti marmocchi..." ringhiò, tenuto a malapena a freno dagli altri ispettori.

"Per favore, si calmi, ammiraglio Sakimori. Quello che dice Montoya è vero." rispose un alto dei commissari. "Tutti i test per misurare il potenziale Newtype di Fiona Grayden hanno dato esito negativo, e in ogni caso, questo centro di ricerca non ha mai avuto contatti con Neo Zeon." Poi, rivolgendosi agli operatori: "Del resto, però, bisogna ammettere che questo Sistema Fairy che avete sviluppato presenta delle innegabili somiglianze con sistemi di attacco remoti, come i funnel usati da Mobile Suit di Neo Zeon quali il Qubeley o il Queen Mantha... oppure il Sistema DRAGOON del Providence Gundam usato dalla ZAFT. Avete preso ispirazione da essi?"

"In effetti... sì, è così." ammise Mizuho, riprendendo la calma che aveva perso per mezzo secondo. "Mi sono sempre chiesta come creare delle armi remote per il combattimento a tutte le distanze, che potessero attaccare da tutte le direzioni... senza usare un sistema Psycomm. Questo è un altro dei vantaggi del Motore a Slittamento Temporale... fornisce energia a questi cannoni termoguidati, che io ho chiamato Fairy, e permette loro di muoversi da soli. In questo modo, i Fairy possono raggiungere notevoli distanze dallo Excellence, e poi tornare indietro."

"Davvero un'idea interessante..." ammise un altro ispettore. "Bene, signorina Seiki, signor Montoya... fino ad ora, lo Excellence ha dato degli eccellenti risultati in combattimento singolo... ma se, per qualche motivo, dovesse trovarsi ad affrontare molti nemici nello stesso momento, sarebbe in grado di tenerli a bada?"

Lahge annuì lentamente. "Abbiamo pensato anche a questo. L'armatura dello Excellence Striker è molto più resistente di quella di qualsiasi Mobile Suit per la produzione di massa, e può facilmente resistere anche ad un attacco massiccio. Per quanto riguarda il Cosmo Driver, beh... Penso che, per meglio dimostrare il suo potenziale, credo che sarebbe una buona cosa fare un altro test." Detto questo, Lahge aprì un'altra comunicazione con il Cosmo Driver. "Ascolta, Fiona! Per adesso, il test è stato convincente, ma il comitato vorrebbe vedere la performance dello Excellence contro un numero maggiore di nemici. Sei pronta per la fase successiva? Ora dovrai vedertela con una sfida più impegnativa..."

 

oooooooooo

 

La ragazza dai capelli rossi fece un cenno con la testa, sorridendo velatamente. "Ricevuto, Lahge! Io sono già pronta... mandate pure gli automi, sono pronta a trasformarli in ferraglia!" rispose, impaziente di vedere un po' più di azione. Mizuho si mise la mano davanti alla bocca e ridacchiò, mentre Lahge scosse la testa. A volte, faceva fatica a capire l'impulsività della sua amica...

"E va bene..." disse in un sospiro. "Simulazione di attacco in massa. Squada 5 in uscita. Fiona, credo che farei bene a ricordarti, una volta di più, che stiamo usando proiettili veri per questo test. Usa massima cautela."

"Ricevuto." rispose Fiona dalla cockpit dello Excellence. Pochi secondi dopo, le porte degli hangar si aprirono di nuovo, e ne uscì fuori un piccolo gruppo di robot controllati da AI: quattro Taurus e due Aestivalis, armati rispettivamente di fucili laser e mitragliatrici a mano. Apparentemente controllati da una AI più avanzata, gli avversari si mossero in fretta per circondare lo Excellence Cosmo Driver, creando attorno ad esso un muro di acciaio ed armi. Fiona si guardò attorno, cominciando a sentire l'adrenalina scorrerle nelle vene. Le sue dita tennero stretta la cloche quasi per riflesso condizionato, a segnalare la sua tensione...

E all'improvviso, senza alcun preavviso, un Taurus sollevò il suo fucile laser e sparò un raggio di energia verde contro lo Excellence-C. Fiona emise un gemito di orpresa e, agendo puramente d'istinto, riuscì a gettarsi di lato ed evitare il raggio per appena qualche centimetro. Stringendo i denti, la ragazza stabilizzò il Cosmo Driver e cercò di contrattaccare, ma fu costretta a chiudersi in difesa quando gli altri cinque robot aprirono il fuoco tutti assieme contro di lei, scatenando un inferno di proiettili e laser che quasi le precluse la vista del campo di battaglia. Fiona riuscì a malapena a trattenere un grido di paura: non si era aspettata un assalto così violento da parte di un gruppo di AI, per quanto il test dovesse essere il più realistico possibile... i programmi che guidavano quei robot sembravano avere l'intelligenza e l'abilità di autentici veterani!

"Lahge!" esclamò Fiona nel suo comunicatore, cecando di schivare e parlare al tempo stesso. "Che cavolo stai facendo? Che razza di istruzioni stai dando a quei robot? So che il test dovrebbe essere realistico, ma dammi tregua!"

Quando la finestra di dialogo riapparve sugli schermi dello Excellence Cosmo Driver, Fiona rimase scioccata nel vedere che il suo amico, normalmente sempre così calmo e tranquillo, sembrava sorpreso e addirittura spaventato! "Lahge! Lahge, che sta succedendo?"

"Non... non ne ho idea, Fiona! Sto ricevendo valori e istruzioni che non corrispondono per niente ai pattern normali!" rispose il giovanotto con gli occhiali, cercando senza successo di riprendere il controllo della situazione. In sottofondo, si sentivano le voci scioccate e confuse degli ispettori della Nuova Federazione. "Questi... questi robot... si stanno muovendo da soli!"

Fiona sentì il suo cuore mancare di un battito. "Che... CHE COSA? Stai... stai scherzando, vero? E' impossibile... dei robot pilotati da un'AI non possono muoversi senza ricevere istruzioni!" esclamò, riuscendo a malapena a bloccare la spada laser di un Taurus con quella dello Excellence Cosmo Driver, mentre cercava disperatamente di sottrarsi all'assalto degli altri robot. I numeri e la furia cieca dell'attacco la stavano mettendo in serie difficoltà...

"Anche... anche da me... i rilevamenti sono tutti sballati!" esclamò Mizuho, quasi in panico, mentre il suo schermo di comunicazione appariva accanto a quello di Lahge. "Qualcosa... qualcosa si è inserito nel sistema di controllo dei droni! Stiamo subendo un attacco in piena regola!"

"E' assurdo! " ribattè Lahge. "Questo sistema è protetto dai migliori firewall e programmi anti-virus disponibili! E' a prova di qualsiasi intrusione! Come è possibile che qualcuno sia riuscito ad accedervi?"

Questa era proprio l'ultima cosa a cui Fiona stava pensando in quel momento, mentre cercava disperatamente di resistere alla furia dei Taurus e degli Aestivalis. Lo Excellence Cosmo Driver afferrò stretta la sua spada laser dorata e troncò il braccio di un Taurus, costringendo il Mobile Suit ad indietreggiare, quasi fosse sorpreso del fatto di essere stato danneggiato. Gli altri robot continuarono l'attacco, evitando di colpire il loro "compagno" danneggiato con la fredda precisione che soltanto una macchina potrebbe avere.

"Se continua così, verremo spazzati via!" esclamò Fiona. "Alla faccia del test realistico!"

Non appena ebbe pronunciato queste parole, una strana voce rombante e soprannaaturale risuonò tutt'attorno, soffocando persino il caos della battaglia, e raggelando Fiona fino al midollo delle ossa.

"GLI ERRORI ESISTONO, NON IMPORTA QUANTO SI CERCHI DI EVITARLI. E POICHE' ESISTONO GLI ERRORI, ESISTE ANCHE LA VERITA'."

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

 

 

 

 

  
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