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Autore: thequeenofdrama    02/03/2023    0 recensioni
“È il vestito che indossavi la prima volta che ci siamo incontrati.”
Confessò lui, guardandola in modo così intenso da farle tremare le gambe.
Il ricordo riaffiorò alla mente di Adelaide; Marcello, con quell’aria dignitosamente fiera, gli occhi furenti di chi si trovava in un posto che non era il suo, circondato da persone che detestava.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[parte 1]
 

“Non mi dire che sei caduta anche tu nel cliché della donna che non sa cosa indossare.”

 

Marcello entrò nella stanza di Adelaide, spingendo la porta appena socchiusa. Ormai Italo sapeva che non aveva più bisogno di annunciarlo e aveva accettato la sua presenza in villa con la sua imperscrutabile discrezione. 

 

Adelaide si voltò nella direzione della sua voce, sobbalzando appena, colta di sorpresa.

 

“Devi smetterla di arrivarmi alle spalle all’improvviso.”

 

Lo redarguì, ma sulle labbra le si era disegnato chiaro un sorriso.

 

“Lo sai che mi piace sorprenderti.”

 

Adelaide sentì le guance infiammarsi, sotto lo sguardo seducente di Marcello. Aveva da sempre quell’incredibile capacità di lasciarla senza parole, ma per la prima volta, quella posizione di svantaggio non la faceva sentire vulnerabile, tutt’altro. 

 

Non aveva mai amato le sorprese, Adelaide, ma sapeva che quelle di Marcello non sarebbero servite per provare ad incastrarla, o a sovrastare il suo volere. Erano un modo genuino per renderla felice e questo la lusingava nel profondo.

 

Marcello la raggiunse, davanti al grande armadio aperto, e le cinse la vita con entrambe le braccia, salutandola con un bacio dolce. Poi strofinò il naso contro quello di lei, in modo affettuoso, ed Adelaide perse per un attimo la lucidità, non comprendendo la domanda che Marcello le aveva appena rivolto.

 

“Puoi ripetere?”

 

“Eri distratta, Contessa?”

 

Per tutta risposta, Adelaide gli diede un piccolo schiaffo sulla spalla.

 

“Smettila.”

 

Marcello sorrise.

 

“Dicevo, stai decidendo cosa indossare stasera?”

 

Adelaide sospirò. Era lunedì, quella sera avevano l’evento al Circolo con i nuovi investitori, e lei ci teneva a fare bella figura, come sempre. Allo stesso tempo, avrebbe voluto indossare qualcosa che tenesse incollati gli occhi di Marcello a lei per tutta la sera, ma niente le sembrava appropriato.

 

“Si, ma non riesco a decidermi.”

 

“Posso aiutarti io, se vuoi?”

 

Le offrì Marcello, con un sorriso dolce. Adelaide gli lanciò uno sguardo curioso, piegando la testa di lato. Di solito era lei a dargli consigli di stile.

 

“So di non essere all’altezza del tuo gusto e della tua eleganza, ma…”

 

Adelaide lo fermò, poggiandogli due dita sulle labbra. Lui si zittì immediatamente.

 

“Mi farebbe molto piacere. Sono estremamente indecisa, un altro punto di vista non può che tornarmi utile. E poi, ormai sei un perfetto gentleman.”

 

Gli sorrise, rassicurante e vide Marcello rilasciare il respiro tutto d’un tratto, rilassandosi visibilmente.

 

“Va bene.”

 

Marcello si staccò da lei e si avvicinò all’armadio, nella sezione dedicata agli abiti da sera di Adelaide. Aveva già imparato come la Contessa tenesse, anche tra i suoi vestiti, un ordine meticoloso. 

 

Fece scorrere le mani tra i tessuti diversi, sorridendo di tanto in tanto, quando un abito in particolare faceva riaffiorare il ricordo di un momento vissuto con lei. Erano tutti impressi nella mente di Marcello, in modo molto più vivido di quanto osasse ammettere, perfino con se stesso. 

 

Si voltò verso di lei, quando adocchiò l’abito azzurro che Adelaide aveva indossato alla festa di fidanzamento dei loro ex, più di un mese prima; la notte in cui tutto tra loro era inevitabilmente cambiato. Le sorrise.

 

“Questo forse è meglio tenerlo per qualche altra serata… sconveniente.” 

 

Adelaide rise di gusto, prima di rispondergli.

 

“Per gli investitori, meglio qualcosa di più sobrio, non credi?”

 

Marcello annuì, e proseguì la sua ricerca, aveva adocchiato alcuni abiti, ma nessuno lo convinceva appieno. Poi, ad un certo punto, si fermò. Accarezzò la morbida stoffa verde scuro con le dita, salendo leggermente, percependo la differente sensazione al tatto del raso che bordava la scollatura, poi scese di nuovo giù, accarezzando la stoffa come se stesse seguendo le curve immaginarie del corpo di Adelaide. 

 

Prese il vestito in questione, e lo tirò fuori, voltandosi verso Adelaide, per mostrarle la sua scelta.

 

“Questo.”

 

Adelaide lo guardò, incuriosita dalla sua decisione.

 

“È un abito di qualche anno fa. Non sono sicura che si adatti alla moda corrente.”

 

Provò ad obbiettare lei, titubante.

 

Marcello la prese per mano e la guidò davanti al grande specchio, posizionato accanto alla finestra. Si mise alle spalle di Adelaide e le poggiò il vestito davanti, per darle percezione di come le sarebbe stato, una volta indossato.

 

“La tua moda è senza tempo, Adelaide.”

 

Sussurrò lui, la voce bassa. Lei lo guardò attraverso lo specchio. C’era qualcosa di non detto, nella scelta di Marcello, e Adelaide voleva scoprire cosa vi si nascondesse dietro. Sollevò un sopracciglio, sicura che Marcello avrebbe colto la domanda implicita.

 

“È il vestito che indossavi la prima volta che ci siamo incontrati.”

 

Confessò lui, guardandola in modo così intenso da farle tremare le gambe. Adelaide schiuse le labbra, come per replicare, ma le parole le morirono in gola. Cercò di ricordare il momento, ma le sfuggiva; corrucciò la fronte nel tentativo di ricordare e Marcello le venne in aiuto.

 

“Angela era svenuta al Circolo, l’avevate portata qui per farla visitare da un medico e io ero passato a vedere come stesse.”

 

Il ricordo riaffiorò alla mente di Adelaide; Marcello, con quell’aria dignitosamente fiera, gli occhi furenti di chi si trovava in un posto che non era il suo, circondato da persone che detestava. Adelaide sorrise nel rendersi conto di quanto tutto fosse cambiato, nel giro di pochi anni. Di quanto loro due fossero cambiati, per motivi diversi, che però li avevano portati l’una sulla strada dell’altro.

 

“È passato tanto tempo. Come fai a ricordare?”

 

“Sono sempre stato un ottimo osservatore.”

 

“Giusto.”

 

Annuì lei, mentre Marcello appendeva il vestito alla cornice dello specchio.

 

“Però pensavo fossi troppo preoccupato per tua sorella, per accorgerti di tutto il resto.”

 

Continuavano a parlarsi attraverso lo specchio, occhi negli occhi.

 

“Non abbastanza da non percepire il tuo profumo.”

 

Adelaide sgranò gli occhi, sorpresa.

 

“Mi ha colpito subito, quando mi hai accolto in salone, lungo tutto il tragitto verso la camera in cui riposava Angela. Era diverso da tutti i profumi che avevo sentito prima. Sofisticato. Di classe. Sensuale. Proprio come te.”

 

Mentre parlava, Marcello si era chinato, sfiorando col naso la pelle del collo di Adelaide, inspirando a fondo quel profumo che ormai tanto amava. Adelaide rabbrividì, per il contatto e per la confessione spassionata di Marcello. Lui le cinse di nuovo la vita, poggiando il mento sulla spalla di Adelaide e continuando ad inchiodarla a quello specchio con i suoi occhi neri.

 

“Ricordo le tue labbra rosse. I capelli raccolti che ti lasciavano scoperto il collo.” 

 

Girò la testa e le posò un piccolo bacio nell’incavo tra clavicola e collo, facendo sospirare Adelaide. Le sue mani scesero ad accarezzarle i fianchi.

 

“Ricordo il tuo corpo fasciato in quest’abito, mentre mi guidavi lungo il corridoio.”

 

Adelaide ebbe un sussulto, quando le mani di Marcello scesero pericolosamente verso il basso.

 

“Ricordo che pensai che se non fossi stata una Contessa snob, probabilmente ci avrei provato.”

 

Concluse, con un sorriso sornione. Adelaide sollevò gli occhi al cielo, prima di scoppiare a ridere, cercando di dissimulare la sorpresa di fronte al ricordo così vivido che Marcello aveva di lei.

 

“Tutto questo in due minuti scarsi?”

 

“I vantaggi di una mente brillante.”

 

Marcello le baciò la guancia e si allontanò, prima di beccarsi un altro schiaffo sul braccio. Il colpo di Adelaide cadde a vuoto nell’aria, mentre si voltava verso di lui.

 

“Quindi vuoi farmi indossare un abito fuori moda, per rivivere un ricordo?”

 

“Voglio fartelo indossare per realizzare una fantasia, Adelaide.”

 

L’intensità con cui Marcello le rivolse quelle parole la fece rabbrividire. Adelaide deglutì a fatica, gli occhi di ghiaccio sgranati, le guance rosse.

 

“Ovviamente, la scelta è tua, il mio era solo un consiglio. Ci vediamo stasera.”

 

Le diede un ultimo bacio sulle labbra, prima di sparire, lasciando Adelaide al centro della stanza, ancora scossa, ma inevitabilmente sorridente.

  
   
 
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