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Autore: _Swan_    11/03/2023    1 recensioni
I morigerati sono i più indemoniati, questo è sempre stato il motto di Brian. Sarà vero o no?
Siate clementi, è la mia prima storia.
Non adatto a chi non ama il linguaggio volgare e il nonsense a tutto spiano. A tutti gli altri buona, e spero gradita, lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: PWP
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                                                                               L’ESORBIRRA


“Bene, il punteggio risulta essere 70 a 50, quindi direi che abbiamo vinto.”
Jake si scostò i capelli biondi dagli occhi.
“Continuo a pensare che voi abbiate barato.”
Brian gli sorrise innocentemente.
“L’accusa di imbrogliare è l’alibi dei perdenti, sai?”
“Avrò la mia rivincita.” si limitò a borbottare lui.
E io avrò il tuo culo stasera, se tutto va bene, pensò Brian, fissandolo. Era da mesi che desiderava succhiarglielo come se fosse la cannuccia di un succo di frutta e quella sera era particolarmente arrapato. Del resto il biliardo è lo sport ideale per stimolare certi istinti, a cominciare dalla posizione che si doveva assumere, cosa che non aveva mancare di far notare a Jake. Oh, come adorava quando si irrigidiva e contraeva la mascella!
“Allarga quelle gambe, prenderai meglio la mira.” lo aveva provocato nel bel mezzo della partita.
Lui aveva agitato la stecca: “Se non la smetti sai dove te la ficco questa?”
Brian si era limitato ad alzare le sopracciglia, ironico e Jake aveva avuto il buon gusto di arrossire.
“Ok, forse ho sbagliato frase.” aveva bofonchiato.
Jake lo riscosse dai suoi pensieri.
“Va bene, allora. Dimmi quale sarà la penitenza.”
Brian sorrise.
“Vediamo quanta birra riesci a bere in mezz’ora.”
“Scherzi?”
“Oh, dai.” lo rimbrottò John: “guarda che mezz’ora non è nulla. È stato anche troppo buono.”
Infatti Brian non aveva intenzione di farlo ubriacare, solo di ammorbidirlo e, una volta accaduto ciò, gli avrebbe tolto il boccale dalle mani, se lo sarebbe portato a casa e avrebbero fatto una scopata memorabile, perché il motto di Brian era: quelli morigerati sono i più indemoniati. Però prima doveva scioglierlo.
“Ci sto.”
Gli avventori applaudirono.
“Perfetto!” esclamò Brian su di giri: “Rosie, hai sentito?”
La cameriera lo fissò, fingendo risentimento.
“Avete intenzione di finirmi la birra?”
“Ma smettila, che la metà degli introiti di questo posto li dovete a me.”
“Fottiti.” replicò lei, ma sorridendo.
Speriamo, pensò lui.




Jake se la cavò meglio di quanto lui si aspettasse. Ad un certo punto tirò un rutto talmente fenomenale da far urlare come scimmie il resto dei clienti per due minuti buoni.
“Che opera d’arte! Dove lo tenevi nascosto un simile talento?”
“Non è l’unico che ho, sai?” rispose lui, scoccandogli uno sguardo che Brian interpretò come malizioso.
Ci siamo! È pronto!
“Molto bene, direi che la penitenza si può considerare finita.” disse scatenando un coro di proteste.
“Cosa? Guarda che non è ancora passata mezz’ora.”
“E quindi? Io ho deciso la prova e io decido quando è il momento di smetterla.” prese Jake delicatamente per un braccio: “Dai, amico, andiamo a fumarci una sigaretta.”


Era una nottata calda ma tirava una brezza piacevole. Lontano dal casino del locale Brian si sentì meglio. Guardò la sua conquista: era davvero bello con quei capelli biondi e gli occhi azzurri, un vero angioletto, pensò sogghignando, visto che anche Lucifero lo era. Con nonchalance gli mise una mano sulla spalla.
“Guarda che bella serata.”
Jake si voltò a guardarlo, gli occhi scintillanti.
“Non ti facevo così romantico.”
Brian lo attirò lievemente a sé:
“Anche io ho delle doti nascoste, sai?”
“Brian?”
“Sì?” domandò lui, pregustandosi già le labbra dell’altro sulle sue.
“Io… non reggo l’alcol.”
L’altro spalancò gli occhi, dimenticando di colpo la voglia di trasformare lui in parete e sé stesso in trapano.
“Come?”
“Io… io non potevo tirarmi indietro davanti a te, che figura ci avrei fatto? Ma ora…”
Non finì di parlare. Un getto di vomito verdastro si riversò sulla camicia e sui pantaloni nuovi di Brian, che balzò indietro inorridito.
Jake lo fissò sconvolto. Avrebbe voluto chiedergli scusa, ma un altro conato lo sopraffece e lui si chinò emettendo versi da fare invidia alla bambina dell’Esorcista.
Brian sospirò. La serata era andata a puttane, beata lei. E mentre guardava il cielo disse mentalmente:
“Guarda che non era questo che intendevo con indemoniati, eh?”
   
 
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