Era ormai notte fonda.
Hikari si svegliò perché aveva sete e andò in cucina per prendere un po' d'acqua.
Una volta lì trovò qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: il suo fratellino Hikaru rannicchiato in un angolo che piangeva disperatamente.
- Hikaru, che cos'hai? - gli chiese inginocchiandosi davanti a lui.
- S... Sorellona, cosa ci fai qui? - mormorò lui sorpreso.
- Ero scesa per prendere un po' d'acqua. Perché piangi? Stai male?
- No, è che... Stavo pensando a Circulus, Uraganos, Biblis e Valdes! Quando vivevo alla villa cercavano sempre di proteggermi, pensavo che ci tenessero a me, e invece... Per loro ero solo un mezzo per riportare in vita Re Jaaku! Io volevo bene a tutti loro, come hanno potuto farmi questo?! - spiegò Hikaru piangendo ancora più forte.
- Oh, Hikaru... - disse dispiaciuta Hikari abbracciandolo.
- Mi capita spesso di pensarci, soprattutto la notte, e quando succede vengo a piangere qui!
- Perché non me ne hai parlato?
- Non volevo che ti preoccupassi.
- Lo apprezzo, ma quando stai male devi dirmelo, altrimenti non posso aiutarti!
- Scusami… La prossima volta ti dirò tutto!
- Bene! Sei un bambino straordinario e loro non ti meritavano! Ma adesso hai me, Akane, Nagisa e Honoka e non ti abbandoneremo mai!
Akane, pensando di essere la loro cugina, li stava crescendo come una vera madre, e Nagisa e Honoka erano diventate loro care amiche.
- Hai ragione! Grazie, sorellona! - disse Hikaru asciugandosi le lacrime, finalmente felice.
- Di niente! Che ne dici di dormire con me stanotte?
- Certo!