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Autore: ichigo996    13/03/2023    0 recensioni
Marina č una delle principesse di Azullia., pianeta d'acqua. La principessa scoprirā che lei stessa, ed il pianeta, sono la chiave che porterā la popolazione del pianeta, a quella che č il loro pianeta natio, la Terra, invasa per secoli da una specie aliena, gli Johd.
Genere: Fantasy, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Gli occhi di tutti erano puntati sullo schermo enorme del pc. Cercavano risposte, un colpevole, anche se erano sicuri di sapere perfettamente chi fosse il principale sospettato ma la realtà era diversa da quella che apparve nei successivi secondi e la persona che sospettarono fino a quel momento non apparve minimamente nei pixel di quell’enorme computer. Era la persona meno sospettabile di tutta Azullia dato che... 
<<No aspettate, non è possibile...>> Disse la principessa Marina. <<Non ha senso. Non dovrebbe essere morto anni fa?>> 
<<Sì, tipo quasi duecentocinquant'anni fa? Sì, appunto...>> Disse la regina Gloria. 
<<Non è uno dei primi coloni su Azullia? Oddio come diavolo si chiamava...>> Chiese Alex un po' confuso.
<<Liam Glowsberg. Era un’astronauta e capitano della nave diretta qui ad Azullia. >> Disse Seungchan che si manteneva leggermente a Marina, la quale l'abbracciò piano per confortarlo a causa delle immagini successive a quelle, o meglio la persona che aveva fatto entrare quell'uomo.
<<Non ha senso...>> Mormorò la principessa Gwen. <<Minho non farebbe mai nulla di tutto ciò.>> Disse confusa con apprensione nei confronti della sorella minore, che sembrava scioccata, ma non quanto Marina.
<<Non ha comunque senso...cioè io ho ricordi diversi...>> Sussurra cadendo a terra con le lacrime agli occhi. <<Mamma non c'entrava nulla e io l'ho quasi uccisa...>>
<<Ti stava proteggendo...>> Sussurra Alex con gli occhi lucidi mentre guardava la scena. 
Si vedeva nitidamente Marina sul suo letto mentre Minho ed il capitano Glowsberg erano davanti a lei. Il capitano si avvicinò alla ragazza mettendo le mani sulla fronte e poi facendo un piccolo cenno al principe Minho, che con un bisturi le tagliò un lembo di pelle della spalla. Improvvisamente irruppe nella stanza la regina Gloria che allontanò il principe spingendolo lontano dalla figlia, la quale era incosciente. La donna guardò stupita poi l'uomo e prese il bisturi che era caduto a terra e lo puntò verso il capitano che lentamente si allontanò da Marina. La principessa si svegliò urlando dal dolore mentre la regina cercò di tamponare con la mano la ferità, ma presto la donna venne sbalzata dai poteri della figlia e cadde a terra battendo la testa. Ma la donna si rialzò e cercò di calmare la figlia che aveva perso il controllo dei propri poteri, cercando di abbracciarla ma viene nuovamente sbalzata, questa volta fuori dalla stanza, perdendo definitivamente coscienza. Il capitano si avvicinò a Marina nuovamente, che si sollevò dal letto, come se l'uomo col pensiero la stesse controllando. Il principe Minho si avvicinò all'uomo cercando di fermarlo, ma inutilmente, dato che venne sbalzato anche lui, facendogli perdere i sensi. Glowsberg disse qualcosa a Marina ma sfortunatamente non si sentiva nulla. In quel momento la principessa ritornò con i piedi a terra e fissa l'uomo che ride. Lo sguardo di Marina era vuoto, come se l'uomo le avesse fatto il lavaggio del cervello o qualcosa di simile. Dopo poco il capitano alzò il braccio e con un gesto la principessa volò verso una delle pareti, sbattendo violentemente il proprio braccio contro essa. Non appena la ragazza cadde a terra, l'uomo fece di nuovo lo stesso movimento con la mano e la principessa, nuovamente, come una bambola di pezza, venne sbalzata sulla parete di prima, facendole colpire più e più volte il braccio. Il mistero del braccio finalmente era stato scoperto ma, i presenti nella stanza non comprendevano appieno cosa ci facesse un uomo morto lì e soprattutto perchè il principe Minho l'aveva aiutato in quel compito. Videro l'uomo improvvisamente rivolgere lo sguardo nella videocamera di sicurezza e ridere prima di schioccare le dita e sparire nel nulla. Dopo pochi secondi, Marina si vegliò e vidde il suo sguardo focalizzarsi sulla madre che era a terra, vicino alla porta della sua camera. Corse da lei senza rendersi conto del proprio braccio e poco dopo si notò il principe Minho svegliarsi. Dopo poco si videro Alex e Seungchan arrivare e soccorrerli. 
Seungchan guardò Marina, che era completamente crollata a terra e respirava a malapena. La madre prontamente abbracciò da dietro la figlia ed iniziò a dondolare piano, accarezzandole lentamente le braccia. 
<<Marina...sono qui. Mamma è qui con te. Non mi hai fatto nulla.>> Sussurrò piano al suo orecchio baciandole dolcemente la guancia. La ragazza iniziò a piangere e singhiozzare sussurrando dei piccoli "scusa" alla regina, che sorrise in maniera dolce.
Alex s’inginocchiò verso la sorella prendendole una mano, piangendo nel vederla in quello stato di panico, ma soprattutto la madre aiutarla. Probabilmente la madre si era sempre preoccupata di loro due in maniera materna ma a quanto pare, il padre aveva una grande influenza sulla sua mente e le loro vite. La ragazza si calmò e guardò Seungchan che era immobile davanti a lei, che guardava con disprezzo qualcuno. 
<<Seungchan?>> Sussurrò vedendo il ragazzo andare verso qualcuno. Tutti fissarono il ragazzo e si girarono, vedendo il principe Minho dietro di loro.
<<Che ci fai qui? Sei qui a giustificarti? A dirmi che sei stato soggiogato?>> Chiese il ragazzo stringendo i pugni cercando di controllarsi per non attaccare il padre. Quello che aveva fatto era imperdonabile, soprattutto se quello che aveva fatto era stato lasciare che un uomo facesse del male alla persona che amava di più. 
<<Seungchan, queste sono questioni che non ti riguardano. Devo parlare con la regina Grace e la regina Gloria. Devono saper->> Disse l'uomo prima di venire interrotto da uno schiaffo.
<<Come osi. Come hai osato fare del male a mia figlia! COME HAI OSATO POSARE LE TUE LURIDE MANI SU MARINA!>> Disse, urlando alla fine, la regina Gloria, adirata per tutto quello che era successo. 
<<Gloria, non ho fatto niente.>> Disse l'uomo giustificandosi.
<<Allora come spieghi quelle immagini? Come spieghi quello che abbiamo visto?>> Disse la regina Grace, calma e pacata, ma con sguardo feroce nei confronti di un uomo che pensava fosse innocente. Pensava davvero che quell'uomo fosse l'ultima persona su tutta Azullia che non avrebbe neppure calpestato una mosca. Era ambizioso, ma non era una persona cattiva nel profondo del suo animo. L'uomo prese la mano della regina Gloria e la guardò.
<<Gloria tu mi conosci bene e sai che non farei mai niente a nessuno.>> Disse l'uomo mentre la guardava dritta negli occhi, ma la donna tolse la sua mano e lo guardò con le lacrime agli occhi.
<<Non ti riconosco più Minho...non sei più lo stesso uomo di una volta. Cosa ti è successo? Dov’è finito l’uomo che amo?>> Chiese la donna scoppiando a piangere ed andando fra le braccia calde e confortevoli della sorella maggiore. 
<<In realtà avrei da ridire sulla cosa che non faresti niente a nessuno principe Minho.>> Disse una voce femminile sconosciuta al gruppo, i quali si girarono e notarono questa ragazza con i capelli rossi ed un corpo snello coperto da squame verdi e viola. Accanto a lei vi era il re Riccardo, il quale era irriconoscibile a causa della sua forma originale. Aveva i capelli viola e il corpo ricoperto da squame azzurre e verdi, mentre gli occhi avevano assunto un colore oro, anziché blu.
<<Che ci fai qui Riccardo?>> Disse la principessa Gwen con sguardo agguerrito. 
<<Aspetta Gwen...prima di attaccarmi, ho da farvi vedere qualcosa...e.…vorrei che mi ascoltasse tutti quanti. Non voglio assolutamente giustificarmi per quello che ti ho fatto Gloria. Voglio scusarmi con i miei figli e soprattutto farvi capire il motivo del mio comportamento aggressivo, che spero capiate.>> Disse l'uomo con voce pacata, cercando di spiegarsi al meglio possibile al gruppo lì presente.
<<Qui c'è un filmato che prova chi ha ucciso la principessa Chaewon.>> Disse la ragazza mostrando una penna usb. <<Mio fratello è innocente per tua madre Seungchan. Penso che il suo assassino sia la persona più vicina a te e forse tuo nonno ti ha protetto non dicendo nulla di quello che successe.>> Disse la ragazza dando la chiavetta al principe coreano. <<Penso tu abbia diritto a sapere che Kaid-volevo dire Riccardo non è la persona che ha fatto del male a tua madre, lui ha protetto un amico, o almeno pensava davvero fosse suo amico.>> 
Il ragazzo guardò il re e poi il padre. Era confuso su quello che stava accadendo. Strinse la porta USB e poi la mise nel pc, cliccando sul video. Si vide la madre scavare nel terreno e prendere alcune provette in cui mise del terriccio. Notò poi qualcosa nel terreno ed iniziò a scavare, trovando una specie di arma. Vide poi avvicinarsi qualcuno che salutò con un semplice sorrise. Non appena spuntò il viso della persona, il principe guardò il padre iniziando a piangere. Non poteva crederci, non voleva vedere altro. Aveva paura di vedere quelle immagini e di vedere oltre.
<<Seungchan, posso spiegarti.>> Disse l'uomo mettendo una mano sulla spalla del figlio, che vide in quell'istante apparire un'altra persona: il capitano Liam, il quale fece un cenno alla donna, che svenne. Glowsberg si avvicinò alla donna e mise una mano sulla sua testa e poi guardò il principe che annuì e si vide in qualche modo il corpo della principessa rilassarsi notando il suo petto non muoversi più. Il ragazzo prese la mano del padre e la strinse così forte che il principe iniziò ad urlare dal dolore. 
<<Come hai potuto? TU AMAVI MAMMA! TU SEI UN ASSASSINO!>> Urlò il ragazzo prima di tirare un pugno al padre, che lo stese a terra dolorante. Alex intervenne fermando l'amico che era ormai preso dalla rabbia.
<<L'ho fatto per te! Lei era debole per noi! Tu devi diventare re e Liam mi ha assicurato che avrebbe potuto aiutarci con la tua ascesa al trono.>> Disse Minho sorridendo come uno psicopatico.
<<Non è una motivazione valida questo principe Minho. Ha ucciso una persona, la sua persona.>> Disse il principe Alex guardandolo con gli occhi pieni di rabbia, mentre continuava a trattenere Seungchan, che era completamente in lacrime ed ancora sotto shock. La regina Gloria era completamente sconvolta da quello che aveva visto, come anche gli altri presenti. Marina abbracciò il principe coreano e pianse insieme a lui. La ragazza guardò poi l'uomo che sorrideva ancora come se tutte le cose che aveva fatto erano giuste. Poco dopo quel sorriso scomparve e si toccò la gola come se qualcuno lo stesse strozzando.
<<Marina...MARINA FERMATI>> Disse la regina Gloria cercando di fermare la figlia, che ormai aveva perso la ragione. <<RICCARDO AIUTAMI!>>
L'uomo corse dalla moglie e la figlia, che la guardò. Aveva perso il controllo di sé stessa, ma voleva comunque tentare di fare del suo meglio per riportare la figlia indietro. Doveva assolutamente insegnarle a controllare quei poteri così grandi e pieni di rabbia. Si sentiva responsabile per quella rabbia accumulata ed aiutarla a controllarla era l’unica opzione.
<<Marina...ascoltami, se fai così, non ti renderà migliore di lui, diventerai anche tu un'assassina e.…non sei così. Tu sei mille volte meglio di quella feccia, sei meglio di me Marina ed io sono fiero di te. Mi dispiace non essere stato il miglior padre del mondo e mi dispiace averti fatto del male, ma ti giuro che farò di tutto per cambiare e migliorare me stesso. Ti prometto che ti aiuterò con i tuoi poteri e ti prometto di essere un padre come si deve.>> Disse l'uomo mentre guardava la figlia, che piano piano rivolgeva lo sguardo verso di lui.
<<Padre...>> Mormorò Marina guardandolo mentre le lacrime scendevano sulle sue guance, cambiando quegli occhi pieni di odio in occhi dolci e pieni di speranza. La principessa svenne fra le braccia della madre e del padre, che tirarono un sospiro di sollievo, mentre il principe Minho cadde a terra inerme. Seungchan guardò il padre e poi la ragazza, che era fra le braccia dei suoi genitori. Vedere la ragazza fra le braccia delle persone che l'avevano ferita per tutta la vita, era estremamente strano. Quelle parole pronunciate dal re potevano essere rassicuranti come anche estremamente false, e non si fidava del tutto dell'uomo. Alex guardò il padre e poi l'amico, ed i pensieri erano molto simili ai suoi per quanto riguardava l'uomo. Quelle promesse potevano distruggere la mente della sorella, che era troppo debole in quel momento. Il ragazzo coreano di avvicinò alla principessa e la guardò sorridendo dolcemente. Aveva ripreso conoscenza fortunatamente ricambiando il sorriso del suo amato.

<<Riesci a camminare?>> Chiese alla ragazza, che lo guardò con occhi innamorati.
<<Non credo. Ma stai tranq->> Non concluse la frase che il principe coreano la prese in braccio come una sposa. <<Lasciami dai!>> Disse la ragazza completamente rossa in volto mentre muoveva leggermente le gambe, ma cingendo le braccia al suo collo per non cadere a terra come una specie di pera cotta.
<<Piccola, smettila di muoverti, altrimenti ti faccio cadere per terra.>> Mormorò il ragazzo a Marina, che lo guardava imbarazzata. 
<<Seungchan ci stanno fissando tutti...ti prego...>> Sussurrò guardandolo con ancora il viso completamente rosso, mentre guardava tutti che li fissavano. Il principe guardò tutti e anche le sue guance si colorarono di un bel rosso cremisi. <<Stupido di un principe.>> Sussurrò ridendo leggermente. In fondo alla stanza si sentì tossire, facendo focalizzare lo sguardo su di lei.
<<Scusate non vi ho presentato mia sorella, Kaila.>> Disse il re Riccardo avvicinandosi alla ragazza dai capelli rossi. Guardò i suoi figli e sorrise.
<<Piacere di conoscervi. Mi dispiace per il comportamento che ha avuto nei vostri confronti mio fratello. Stando a contatto per tutti questi anni con voi esseri umani, ha assorbito emozioni diverse dalle nostre trasformandole in qualcosa di assolutamente negativo. Per questo motivo vi chiedo scusa al suo posto.>> Disse la ragazza mentre guardava i due nipoti e la regina Gloria. L'uomo imbarazzato guardò la sorella e poi la sua famiglia grattandosi poi la nuca cercando le parole giuste.

<<Vi chiedo scusa e sono qui per chiedere scusa anche al principe Seungchan. Non volevo arrivare a quel punto e sono felice che stai bene. Non mi sono reso conto di quello che stavo facendo fino a quando non sono ritornato da mia sorella per curarmi.>> Disse l'uomo guardando la figlia.
<<Sì, ma questo non giustifica nulla Riccardo.>> Disse la principessa Gwen. <<I miei nipoti hanno subito violenze e mia sorella è stata soggiogata da te.>>
<<Hai ragione perfettamente. Ho esagerato in tutto quello che ho fatto ed è per questo che mi voglio scusare senza mezze giustificazioni, perchè non ci sono.>> Rispose l'uomo, dandosi a pieno tutte le colpe in questione.
<<Come ho detto mio fratello si è fatto influenzare completamente dalle vostre emozioni e per farlo ritornare come prima ho dovuto usare le pietre del nostro pianeta. Purtroppo, abbiamo carenza di emozioni ed essere a contatto con le vostre ci cambia completamente, ma in peggio.>> Disse Kaila guardando tutti quanti. <<Non voglio assolutamente giustificarlo ma noi azulliani, sebbene siamo degli esseri molto simili a voi fisicamente, le nostre psiche vengono suggestionate facilmente.>> 
Marina guardò la presunta zia e poi il padre. Non si spiegava però come mai i suoi poteri si palesassero in casi di rabbia estrema. 
<<Questo è perchè sei per metà umana e per metà azulliana.>> Disse il re Riccardo. <<Anche se...>>
<<Anche se abbiamo appena scoperto che non sei del tutto umana.>> Continuò Kaila guardando la nipote. <<A quanto pare un venticinque percento del tuo patrimonio genetico è di origine Johd.>>
<<Johd? Quei Johd? Quelli che hanno invaso la Terra e che ci hanno fatto arrivare qui?>> Chiese Alex. <<Quindi anche io? Aspettate…hai sentito i pensieri di Marina?>>
<<Dovremmo fare delle analisi genetiche, ma concludo che avrai la stessa percentuale nipote. Vorrei condurre anche un’accurata ricerca su di te, per comprendere la totale assenza di poteri. E sì, possiamo sentire i pensieri. Abbiamo poteri psichici.>> Rispose la ragazza dai capelli rossi.
<<Ricerca o esperimenti?>> Disse il principe guardando male la zia. <<Perchè mia sorella ha subito per tutta la sua vita esperimenti sul suo corpo, lasciando sul suo corpo innumerevoli cicatrici.>> Continuò il ragazzo arrabbiato tralasciando i poteri del padre.
<<Alex...ti prego.>> Sussurrò Marina guardando il fratello maggiore e poi il padre e la madre. Il ragazzo coreano abbracciò la principessa che stava tremando leggermente.
<<Figlio non faremo mai più nulla né a te né a Marina. Te lo prometto.>> Disse l'uomo prima di guardare la figlia. La ragazza si ricordò di quando era piccola e la madre gli tolse alcune squame dalle braccia, facendola sanguinare copiosamente. Kaiden, o Riccardo, abbracciò la figlia e gli diede un piccolo bacio sulla fronte cercando di capire meglio il ricordo. <<Questo...non è una mia richiesta. Questa....è una richiesta Johd...>> Sussurra guardandola negli occhi blu, confuso da quel ricordo della ragazza. <<Ti ricordi quando è successo Marina?>> 
<<Penso quando avevo sette o otto anni. Non ricordo bene. Tu non c'eri e mamma era molto diversa dal solito...mi ricordo che parlò con una persona alla porta e gli diede le squame. Pensavo fossi tu.>> Sussurrò la ragazza, mentre le lacrime scesero piano dai suoi occhi. L'uomo gli accarezzò le guance, asciugandogliele. L'uomo si avvicinò alla moglie e le diede un bacio sulla fronte. Cercò fra i suoi ricordi e dopo poco la guardò stupita. <<Kaila, credo di aver capito chi è davvero lo Johd su Azullia.>> Mormorò con occhi pieni di rabbia.
   
 
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