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Autore: annapuff    16/03/2023    0 recensioni
Yoongi e Isabel si sono incontrati all'aeroporto così proprio come il fato aveva deciso.
Entrambi ormai divisi da tre anni, provano ad andare avanti con le proprie vite e i propri problemi.
Continuano a essere separati, lei alle Hawaii dalla madre, e lui in tour con gli altri membri.
Ci troviamo nel 2017 che prospetta tante tragedie, tanti personaggi sia vecchi che nuovi e anche scandali!
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 27 CLARIFICATION
 
ORA DI PRANZO
Chung-hee era davanti la porta di casa di Isabel, pronto a citofonare quando vide la porta spalancarsi e uscire un uomo.
“Salve” salutò con garbo, l’uomo saluto a sua volta passando oltre.
Chung-hee guardò la porta di casa aperta e Isabel che era immobile sull’uscio della porta e si stringeva nella sua vestaglietta.
“Ciao” disse con voce lieve la ragazza, sembrando leggermente scossa.  
“Ciao” disse Chung-hee leggermente abbattuto.
“Entri?” chiese lei facendosi da parte, lui annuì ed entrò in casa.
“C’è una mia amica… te la presento” disse con voce sottile Isabel, prese delle ciabatte e le passò al ragazzo che ringrazio.
“Si va benissimo.”  Annuì lui, si percepiva che da parte di entrambi ci fosse molto disagio.
In silenzio entrambi si avviarono verso il soggiorno dove c’era Yun-hee che era seduta sul divano con Nabi. La ragazza, appena vide arrivare Isabel con Chung-hee si alzò all’istante in piedi, lasciando il cane.
“Buongiorno, piacere Min Yun-hee” disse con garbo la ragazza.
“Piacere mio, Choi Chung-hee” disse il ragazzo porgendole la mano.
“Forse è il caso che io vada… devo ancora preparare la valigia per partire”  sorrise timidamente lei, pensando che fosse meglio, lasciare i due da soli.
“Non andare via per me” provò a dire Chung-hee.
“Devo veramente andare, ero passare per salutarla”  sorrise a disagio la ragazzina.
“Come preferisci” disse Chung-hee facendo un leggero inchino per saluto.
“Mi fai sapere per quella storia?” chiese lei con tono preoccupato rivolgendosi a Isabel.
“Appena finisco dal dottore, ti mando un messaggio per tranquillizzarti, ma lui dice che è sicuro che non sia possibile” tentò di sorridere Isabel, il dottore le aveva detto che le analisi erano negative, che il test che aveva fatto poteva essere un falso positivo, ma che era meglio per rassicurarla fare un ecografia all’utero, così da darle la certezza assoluta che non fosse realmente incinta.
“Va bene… dico qualcosa a lui?” chiese lei incerta, si riferiva a Yoongi, lo sapevano entrambe. Guardò un attimo Chung-hee, che ascoltava  la conversazione con interesse.  
“Si… che rimango della mia posizione. Che non cambio idea.” Disse lei con voce triste, ma decisa.
“Lo dirò… posso dire che sei al sicuro vero? È preoccupato di aver combinato un pasticcio” Yun-hee non sapeva bene come avrebbe potuto sostenere una conversazione con Yoongi, era la seconda volta in cui si trovava costretta a dover dire al ragazzo che fosse realmente la fine con Isabel.
“Si, dì che Chung-hee si sta prendendo cura di me, e che va bene così” disse lei sorridendo appena, non aveva la forza di guardare Chung-hee nella stanza.
Chung-hee aveva intuito che parlasse di Yoongi e che quella ragazzina minuta doveva far parte del gruppo dei bts.
“Lo farò.” Disse sorridendo comprensiva guardò Chung-hee “Prenditi cura della mia unnie lei è speciale”  si avvicinò a Isabel per poterla abbracciare stretta e dopo di che andò via dall’appartamento.
Chung-hee e Isabel aspettarono di sentire la porta chiudersi, poi si guardarono un attimo con indecisione.
“Dobbiamo parlare” disse Chung-hee il suo tono era stanco, e anche piuttosto preoccupato.
“Lo so… mi dispiace” disse lei con un filo di voce, andandosi a sedere sul divano e abbassando il capo, non avrebbe mai voluto far del male a Chung-hee sembrava veramente una brava persona. Quando aveva deciso di incominciare a uscire con lui, era perché fosse realmente convinta di aver chiuso con Yoongi.  
“Lo sapevo… che c’era un altro, non che fosse lui. Avrei dovuto immaginarlo l’ho trovato davanti casa tua il giorno del tuo compleanno” disse Chung-hee sedendosi stanco sul divano vicino a lei che lo guardava tristemente.
 “Oh… se vuoi lasciarmi lo capisco” disse lei con  voce lieve, si sentiva completamente in colpa, era sempre lei a far soffrire le persone che volevano prendersi cura di lei. Aveva sempre pensato di essere brava instaurare dei rapporti con le persone, ma si stava rendendo sempre più conto, che invece era un totale fallimento, e che portava solo sofferenza nelle vite delle persone che provavano a volerle bene.
“No…non potrei farlo, tuo padre se la prenderebbe con te” disse serio in volto, avrebbe voluto prenderle una mano per incoraggiarla, ma evitò quel contatto, che probabilmente avrebbe confuso entrambi.  
“Chung-hee non sei costretto a stare con me, solo perché ho un padre così. Io non voglio costringerti.” Disse lei scuotendo il capo, e chiudendo gli occhi un attimo, le doleva la testa che pulsava senza darle tregua.
“Non mi stai costringendo, la scelta è stata mia dal principio, sapevo la situazione, e le conseguenze. Isabel…. mi ha chiesto Do-yoon di avvicinarmi a te” disse la verità Chung-hee, con la mano si avvicinò alla gamba della ragazza e le accarezzò leggermente la coscia, non riuscendo a resistere al voglia di contatto. Avrebbe voluto stringerla e dirle che avrebbero trovato una soluzione, sembrava così abbattuta.
“Cosa?” chiese lei perplessa.
“Prima di morire, abbiamo parlato e io ho provato a convincerlo a ricoverarsi in cambio mi sarei preso cura di te” spiegò lui.
“Ma lui non si è ricoverato” disse lei confusa, Do-yoon non aveva mantenuto la promessa,  Chung-hee invece si.
“Lo so… e tu sei andata via dopo il funerale. Quando ti ho rivista ho deciso che avrei comunque mantenuto la promessa. Non mi sento costretto, ma Isabel voglio che da ora in poi ci sia onestà, o potremmo vedercela brutta” l’avrebbe comunque protetta, quando aveva parlato con il padre la sera prima, l’aveva fatto istintivamente. Sapeva che non avrebbe mai potuto lasciarla al suo destino.
“Perché… lo fai solo per Do-yoon?” chiese lei confusa.
“Non lo so… ci tengo a te, ci tenevo quando eravamo piccoli, io non vorrei che ti succedesse niente di brutto, non potrei farmi da parte e guardare” disse lui con sicurezza nella voce.
“Sei veramente un bravo ragazzo e io sono pessima… del tutto pessima” disse lei con un singhiozzò.
“No, non lo sei, sei solo innamorata di qualcuno con cui non puoi stare, e hai avuto la sfortuna di avere lui come padre” provò a dire lui in modo comprensivo, si avvicinò di più a lei e la tirò a se sul divano per poterla stringere e comunicarle che lui sarebbe stato lì a proteggerla.
 
Lei incominciò a singhiozzare stringendosi con le mani forte la camicia di lui che stava macchiando con le sue lacrime.
Aveva la certezza che lui si sarebbe preso cura di lei, che ci sarebbe sempre stato. Era la scelta migliore, sarebbe stata al sicuro, e probabilmente con il passare del tempo sarebbe potuta tornare a essere felice.
L’amore che provava per Yoongi aveva solo causato fin troppo sofferenze in entrambi e anche nelle persone che li avevano circondati.
L’amore non dovrebbe creare tutto lo strazio che loro avevano patito, l’amore doveva portare felicità, doveva essere sicurezza.
Se avesse dovuto mettere su una bilancia i momenti felici da una parte e quelli dei dolori dall’altra, sapeva con certezza che il piano dove erano appoggiati i dolori avrebbe pesato di più.
Non era giusto.
L’amore non doveva essere solo patimento.
Lei non era più disposta a soffrire così.
 
“Jisoo mi ha detto che devo trasferirmi da te, cosa vuol dire?” chiese lei titubante staccandosi leggermente da lui e alzando il volto per guardarlo.
“Tuo padre voleva metterti di nuovo un investigatore privato alle calcagna e beh immagini le altre ripercussioni, gli ho detto che ci avrei pensato io e che saresti venuta a vivere da me. Per un po’ forse è meglio se fai tutto con me” disse lui tristemente.  
“Oh… sei sicuro?”
“Non penso ci sia altra scelta.”
“Io ne avrei una….” Disse lei titubante, non voleva che Chung-hee si sentisse obbligato.
“Sarebbe?” chiese lui perplesso, aveva pensato tutta la notte a delle possibili soluzioni ma non n’era venuto a capo.  
“Do-yoon aveva una casa segreta a Los Angeles, è tutto pronto io potrei andare via, e crearmi un’identità falsa. Potrei liberarti da questo peso.”
“Non sei un peso per me…. Se vuoi vivere una nuova vita, per me puoi farlo. Ma non devi farlo per me. Ti ho detto io rimarrò nella tua vita se tu me lo permetterai.” Disse lui accarezzandole una guancia con affetto, si specchiò negli occhi tristi di lei, volendo solo che essi diventassero felici. Isabel sorrise leggermente tra le lacrime e si avvicinò alle labbra del ragazzo, posando un leggero bacio su di esse.
Si staccò velocemente lo guardò sempre triste.
“Hai detto che dobbiamo essere onesti…” tentennò lei, avrebbe dovuto dirgli del rischio del bambino.
“Si, hai qualcosa da dirmi?” chiese lui, accarezzandole i capelli e cercando di darle forza.
“Chung-hee…. Io non so come dirtelo, ma penso ci sia ancora il rischio che io sia incinta” disse lei con voce lieve e impregnata di vergogna.
Chung-hee era certo che un’altra persona al posto suo, non sarebbe stata comprensiva.
Nello stesso giorno in cui si erano baciati per la prima volta, lei poi aveva sicuramente visto lui che girava davanti casa sua alle Hawaii. Lei lo aveva visto e ci era andata a letto.
Doveva sentirsi, arrabbiato e tradito, ma la realtà era che non si sentiva così.
Lui dopo averle dato il giacchettino e averla baciata, nel momento in cui era entrato in macchina aveva solo pensato ad Ae-cha. Era stata la prima volta in cui aveva baciato una ragazza e aveva provato un sentimento, non aveva mai provato niente con tutte le altre. Baciando Isabel aveva provato qualcosa di forte e si era sentito come se avesse tradito il ricordo di Ae-cha, si era sentito tremendamente in colpa.
Sapeva che anche Isabel iniziando quella relazione con lui doveva sentirsi tremendamente in colpa, sapeva che lui per lei non era uno dei tanti ragazzi che erano passati nelle sua vita, era consapevole che lei provasse qualcosa.
Entrambi provavano qualcosa, ma quel che sentivano non sarebbe mai stato paragonabile all’amore che lui aveva sempre provato per Ae-cha e a quello che Isabel provava per Yoongi.
 
“Per questo vomitavi, non sei malata giusto?” chiese lui suonando comunque comprensivo.
“Si… se lo sono, e ne avrò conferma fra un paio di ore quando raggiungerò il dottore in studio, io andrò via. Non posso costringerti a crescerlo come tuo, o mentire a lui.” provò a farsi coraggio mentre gli diceva la verità.
“Comprendo… non posso venire con te a Los Angeles, saresti sola lì” provò a dire lui incerto.
“Lo so… va bene lo stesso. Il dottore però non pensa che io lo sia, pensa sia una gravidanza isterica” il dottore aveva usato quelle parole, e lei ne era rimasta leggermente confusa, non capiva perché il suo corpo le stesse facendo una cosa del genere.
“Facciamo così… aspettiamo di saperlo, se sei incinta, vai via, perché questo è il tuo volere. Se non lo sei, deciderai tu, se rimanere qui con me, io ci sarò. In questo caso, ti trasferisci da me, e proviamo a condurre le nostre vite insieme”
“Non voglio obbligarti”
“Non lo stai facendo. Lo sto decidendo io.”
“Sicuro?” chiese lei guardandolo poco convinta.
“Sicuro.” Disse lui, e la riabbracciò di nuovo tenendola stretta a lui.
 
 
Isabel e Chung-hee si trovavano in macchina di ritorno dal medico, erano entrambi in silenzio.
Chung-hee parcheggiò nel parcheggio privato dell’hotel e spense il motore dell’auto.
Con delicatezza prese la mano di Isabel stringendola forte.
“Forse dovremmo parlare” disse Chung-hee accarezzandole la mano con far amorevole.
“Non c’è molto da dire” disse lei con un’alzata di spalle.
“Vorrei capire cosa tu provi in questo momento” provò a spronarla lui.
“Io… non lo so… sollevata?” disse arricciando il naso poco convinta della sua risposta.
“Forse è il caso che vai in terapia Isabel… il dottore l’ha consigliata”
“Ho il mio psichiatra, ma è in America, chiamerò lui domani per poterne parlare” disse lei accennando a un sorriso rassicurante.
“Potremmo andare a Chicago, non so fra un paio di settimane ci organizziamo e partiamo, così lo vedi anche di persona, penso sia meglio” provò a proporre lui.
“Sempre se mio padre ci lascerà partire… dovrà avvenire quando i Bts non sono in America, dovrebbero partire stasera per i Billboard” disse lei.
“Allora ci andremo quando loro saranno di nuovo in Asia… Isabel?” aveva bisogno di saperla sicura di quella decisione.  
“Si?”
“Sei sicura di voler continuare questa relazione?”
“Non sono incinta… non vedo perché ora dovrei scappare, causando solo dei problemi, mio padre potrebbe prendersela con te o pensare che io sia andata via con Yoongi.” disse lei convinta che sarebbe accaduto un qualcosa del genere, avrebbe rischiato solo per un figlio, non le sembrava il caso di rischiare per niente.
“Va bene, ora ti accompagno da Dashimen, e ti aspetto nell’ufficio di Chin-hae, devo parlare con lui di alcune cose.” Disse gentile Chung-hee.
“Perfetto, proverò a fare velocemente, mi dispiace di questo contrattempo, ma devo assolutamente parlare con lui e risolvere una questione, poi andremo a casa tua e a cena con mio padre come richiesto da lui.”
“Okay andiamo.” Disse lui ed entrambi uscirono dalla macchina.
 
APPARTAMENTO DASHIMEN
Isabel entrò in casa di Dashimen, senza neanche bussare come sempre.
Rimase per un istante appoggiata alla porta ad osservarlo.
Il ragazzo era immobile sul divano e sembrava essere in una sorta di stato catatonico, talmente forte da non essersi neanche accorto che lei fosse entrata in casa.
“Possiamo essere di nuovo amici.” Disse lei con voce squillante, spaventandolo a morte.
“Cosa?” boccheggiò lui guardandola spaesato non avendo recepito la frase.
“Ah sei vivo allora” disse lei con un leggero ghigno sul voltò, scalciò le sue scarpe e si mosse per andare a sedersi sul divano.
“Cosa fai qui? Non è rischioso per te?” chiese lui con gli occhi spalancati e guardandola sconvolto.
“Non importa, se sia rischioso oppure no” disse lei facendo spallucce, poi guardò il tavolino di fronte a lei cercando di capire se le lattine di birra fossero abbastanza per far si che Dashimen fosse completamente ubriaco.
“Non sono ubriaco” disse lui con un soffio di voce,  avendo notato dove si fosse posato lo sguardo di lei .
“mmh…” disse lei voltandosi a guardarlo con aria corrucciata. “Ero io quella che stava male, ma tra noi due sembri tu star peggio” disse con tono preoccupato, sfiorandoli lo zigomo con le dita.
“Deve aver fatto male” disse lei soffermandosi vicino al cerchio scuro che lui aveva intorno all’occhio e tracciandone il contorno con la punta delle dita in maniera leggera.
“Non abbastanza” sussurrò lui rimanendo immobile a guardarla, e trovandola come sempre bellissima.
Lei si distaccò da lui, appoggiò la schiena al divano e rivolse il suo sguardo al soffitto, si sentiva irrequieta, non sapeva bene cosa dire e di cosa avrebbero dovuto parlare.
“Come mai sei qui?” chiese titubante, facendosi coraggio, era felice di averla lì vicino a lui sul suo divano, era come se tutto fosse tornato alla normalità.
“Mmh.. perché ti conosco, so che sei preoccupato per me. Mi sono stupita questa mattina quando non ho trovato chiamate e messaggi. Ho parlato con Yun, mi ha detto tutto”  disse lei cercando di essere sicura di se stessa ma sospirando a fine frase.
“Tutto cosa?” chiese lui con voce da panico.
“Dash.” Lei si voltò a guardarlo. “Basta bugie, basta omissioni. Pensavo che prima o poi me l’avresti detto, ma mi sto rendendo conto che non lo farai mai.” Disse lei con tono stanco, ma lasciandosi andare a un sorriso incoraggiante.
“Di cosa stai parlando?”  tentennò lui, chiese pur sapendo a cosa lei si stesse riferendo.
“Il magico unicorno. Dashimen sei un idiota” disse lei scrollando le spalle e arricciando il naso.
“Ah sei qui per insultarmi?” chiese lui alzando un sopracciglio.
“No.. sono qui per dirti di partire con loro in tour, di lasciar perdere me, di stare con lui”
“Isabel.” disse lui prendendole una mano e guardandola intensamente negli occhi.
“No….” sbuffò lei alzando gli occhi al cielo “No. Non guardarmi con la faccia da piccolo cucciolo abbandonato e innamorato. Non sei innamorato di me” disse con decisione.
“Non ne sono così sicuro” lui strinse di più le mani di lei tra lei sue.
“Se fossi innamorato di me, non saresti andato da Yoongi, ci sei andato perché avresti incontrato Hoseok. È questa la verità”
“Con lui non funziona” sospirò lui tristemente.  
“Fallo funzionare. E smettila di avere sensi di colpa verso di me, o di pensare di amarmi”
“Isabel sono così confuso!” trillò lui prendendosi la testa tra le mani.
Isabel lo guardò studiandolo per bene, arricciò il naso perplessa.
Si avvicinò lenta a lui, gli alzò il mento con due dita e gli accarezzò una guancia gentilmente, e posò con delicatezza le labbra su quelle di lui.
Entrambi rimasero immobili con le labbra incollate, ma senza approfondire il bacio.
Lei si staccò piano da lui, continuando a guardarlo con dolcezza.
“Provi quello che provi quando baci lui?” chiese lei posandoli una mano sul petto all’altezza del cuore.
“Scappiamo via… vieni via con me.” Disse lui cercando di trattenere le lacrime e pregandola con lo sguardo. Aveva rovinato tutto, sapeva di aver perso Hoseok per sempre, sarebbe rimasto solo, come lo era sempre stato, aveva bisogno di Isabel.
“Dash… non hai risposto. Chi tra me e lui ti causa le farfalle nello stomaco? Con chi ti vedi passare la vecchiaia per in futuro. Chi vorresti stringere ogni giorno? Chi vorresti che varcasse la porta di casa a fine giornata? Con chi faresti l’amore in ogni momento della giornata?” chiese lei con un lieve sorriso, sapeva la risposta, la sapevano entrambi.
“Jung Hoseok”
“Allora perché proponi a me di andare via? Lui è l’amore della tua vita. No io.” disse lei scuotendo la testa.
“Io non voglio vederti in una prigione, io voglio il meglio per te, ti voglio libera.”
“Non deve essere una tua preoccupazione, non più. Ho scelto io il mio destino. Rimarrò con Chung-hee, un domani mi sposerò con lui. Vivrò la mia vita con un uomo che ci tiene a me, e con il tempo mi innamorerò di lui. Sarò al sicuro, e avrò una buona vita. Non sono un tuo problema” disse lei cercando di essere convincente, non era più un problema di Dashimen, lui poteva tranquillamente vivere il proprio amore senza sensi di colpa verso di lei.
“Non voglio lasciarti andare, non voglio far finta di nulla, non lottare più per te.” sussurrò lui guardandola triste.  
“Non c’è più niente per cui lottare, io starò bene. È il momento che prendo in mano la mia vita, che faccia ciò che è giusto. Yoongi non è giusto per me, quella relazione non potrà più esserci.”
“Comprendo…”
“Non cercherai di farmi cambiare idea?” chiese lei studiandolo per bene.
“No… ho sbagliato tutto, dovevo lasciarti fare, non voglio che tuo padre si accanisca su di te. Preferisco questa soluzione, non sarai del tutto felice ma almeno sarai al sicuro. Mi dispiace che sia andata così” disse sempre più sconsolato, era veramente dispiaciuto per tutto, e sapeva che le parole non bastavano a comunicare il tutto.
“Anche a me… ma sapevo che era la fine, l’avevo deciso alle Hawaii quando hai fatto in modo che lo incontrassi. Gli ho ridato la collana, gli ho detto la verità è stato giusto così, ho messo la parola fine.”
“Non mi sarei dovuto intromettere, sarei dovuto rimanere della mia posizione, avrei dovuto continuare a dirti di stargli lontana… non avrei dovuto farvi incontrare”
“Ti sei fatto prendere dalla situazione, hai capito che non ero l’unica a soffrire, che soffriva anche lui. Volevi provare a sperare anche tu.” Disse guardandolo indecisa se dire tutto quello che realmente pensasse, prese un grande respiro e si fece coraggio.
“Volevi che a me andasse bene, così che tu potessi essere libero di amare Hoseok senza sentirti in colpa.” Alla fine come sempre si ritrovò a dire il proprio pensiero.
“Io… ho rovinato tutto” sussurrò Dashimen ormai fin troppo consapevole di ciò.
“E proponi di scappare con me perché non vuoi affrontare il problema, tu parti oggi con loro, e vai da lui a risolvere. ” disse lei con decisione.
“Anche tu scappi..”
 “Ah dove vuoi che vada io?  io sono in una prigione non ho molte alternative, Yoongi dovrebbe farsene una ragione”
“Sei sicura?” chiese lui incerto, sperava ancora che tra lei e Yoongi ci potesse essere un alternativa.
“Si. Dash sono certa di questa decisione, e ieri è stata la conferma a tutto” disse lei per poi voltare la testa al suono di qualcuno che batteva contro la porta.
“La porta. Strano, non viene mai nessuno qui oltre te” disse Dashimen perplesso.
“Sarà Chung-hee, forse è venuto a controllare, vado ad aprire, tu prepara la valigia” disse lei accennando a un sorriso incoraggiante.  
“Isabel te l’ho detto io non vado.”
“Vuoi vedere che rischio di accompagnarti in agenzia e ti lancio dal finestrino della macchina?”  ridacchiò lei stemperando la tensione che si percepiva, si avviò ad aprire la porta.
“Non puoi avvicinarti lì specie perché ci sarà Yoongi, anzi penso che ti sia andata bene”
“A volte per amore si fanno cose folli” sogghignò lei per poi aprire la porta.
 “Cazzo.” Disse con voce lieve guardando le due persone davanti a lei.
Il suo amore folle era di fronte a lei.
“Isabel!” esclamò Yoongi stupefatto di trovarla lì di fronte a lui.
“Non è Chung-hee… è il tuo fidanzato e il mio ex” disse lei con ironia, gonfiando le guance a disagio e facendosi da parte per farli entrare.
Era la prima volta che lo chiamava in quel modo, non l’aveva mai fatto.
“Entrate o no?” disse tamburellando con un piede per terra mettendoli fretta.
“Si… ehm certo” disse a disagio Hoseok grattandosi la testa e tuffandosi dentro l’appartamento seguito a ruota da Yoongi che si fermò a guardarla ghignando ampliamente.
Isabel lo spinse per farlo entrare dato che stava andando troppo lento per poterla fissare, e poi chiuse la porta.
“Non mi piace che mi chiami ex fidanzato” disse lui mettendo il broncio.
“È quello che sei. L’avevamo già chiarito o sbaglio?” disse lei incrociando le braccia sotto il seno facendolo risaltare di più.
“Si e penso che tu sbagli…” ammiccò lui facendo dei passi verso di lei sovrastandola.
Hoseok e Dashimen rimasero impassibili, ad osservare la scena davanti a loro. Per Dashimen era la prima volta che vedeva entrambi insieme.
“Ti è rimasta la sfrontatezza che hai avuto ieri nell’affrontare mio padre” sbuffò lei alzando lo sguardo al cielo.
“Si. Mi sono fatto valere” disse lui con orgoglio e spavalderia, in realtà stava facendo il gradasso solo per nascondere come realmente stava, cioè in pensiero per lei.
“Direi che io e te risolviamo in cucina, e lasciamo un attimo di spazio a loro due così si chiariscono”  disse lei, distanziandosi da lui e muovendosi per il soggiorno, si fermò per un attimo a guardare Dashimen .
“Risolvi con Hoseok. Fatti aiutare a fare la valigia e parti. Non ho bisogno della balia e me la caverò da sola.” Disse secca si voltò a guardare i due ragazzi pensierosa. Yoongi sorrideva ampliamente ghignando come uno sbruffone e Hoseok invece sembrava un fantasma, era pallido in viso, e sembrava come se volesse stare da tutt’altra parte che in quell’appartamento.
Isabel accennò a un sorriso, decise di tornare indietro avvicinandosi al ballerino e guardandolo attentamente.
“Forse è meglio se parliamo un attimo io e te” disse lei addolcendo il tono della voce, Yoongi poteva tranquillamente aspettare, lei aveva bisogno di dire a Hoseok la verità su tutto.
“Io… ehm” disse indeciso guardò Yoongi per un attimo “Ti dispiace se parlo con lei prima di te?” chiese tentennando.
“No, solo se lei mi promette che parlerà con me” disse guardando Isabel, pensando che lei stesse trovando una scusa per evitarlo.
“Si parleremo, dobbiamo chiarire anche io e te, ma voglio dare la precedenza a Hoseok per un attimo.” Disse guardandolo duramente.
“Tutta tua, basta che non ci fai sesso anche tu” disse con tono tagliente guardando Dashimen che sbuffò scuotendo il capo.
“Idiota” disse lei scuotendo il capo, poi tornò a guardare Hoseok, “Vieni in cucina con me” disse prendendolo per mano e trascinandolo via.
 
Yoongi guardò Dashimen con irritazione, ma si andò a sedere vicino a lui sul divano, si sporse leggermente sul tavolino di fronte a lui prendendo una lattina chiusa di birra, come se fosse la sua.
“Come mai siete qui?” chiese Dashimen titubante non capiva perché fossero andati da lui.
“È tutta la giornata che Hoseok aspetta un tuo messaggio, una chiamata, un qualcosa che gli comunichi che ti dispiace e che lo ami, ma tu sai essere un grande stronzo a volte, e non hai mandato nulla.” Disse con tono irritato Yoongi, erano stati tutta la giornata insieme lui e Hoseok,  a guardare il telefono, alla fine Yoongi innervosito aveva preso Hoseok di peso e costretto ad andare da Dashimen per chiarire.
Per quanto fosse arrabbiato per quello che aveva scoperto, non avrebbe mai voluto che Hoseok partisse senza chiarire con Dashimen.
Era la cosa migliore da fare per loro, loro che potevano farlo a differenza sua.
Aveva deciso di mettere da parte il rancore che aveva verso Dashimen, tutto per Hoseok.
“Io… non sapevo se farlo, ieri sembrava la fine.” Disse con voce lieve e battuta Dashimen.
“Ti rifaccio la domanda… la ami?” chiese Yoongi guardando la porta chiusa della cucina di fronte a lui, senza riuscire a guardarlo in faccia.
“Amo Hoseok” disse Dashimen tenendo il tono fermo della voce, stava pian piano ammettendo a tutti che amasse Hoseok, ma non aveva mai detto quelle parole al diretto interessato.  
“Se Hob-ah riuscirà a perdonarti, penso che potrei provarci anche io.” disse serio Yoongi, gli sarebbe voluto del tempo, ma sapeva che ci avrebbe messo una pietra sopra, voleva provare a comprendere Dashimen, ma sapeva che gli serviva tempo.
“Mi ha baciato prima… ma l’ha fatto per farmi capire che io amo Hoseok”
“Aigo… spero per te che sia l’ultima volta, o ti faccio anche l’altro occhio nero”  si voltò a guardarlo con uno sguardo minaccioso.
“Affrontare il padre di Isabel ti ha reso più sicuro di te o sbaglio” lo punzecchiò Dashimen leggermente irritato dall’atteggiamento del ragazzo.
“Sarà… non pensavo che l’avrei rivista tanto presto” disse lui tornando ad osservare la porta della cucina, voleva parlare con lei, e anche velocemente, ne aveva bisogno, ma sapeva che doveva attendere per il bene di Hoseok.
“Penso che neanche lei se lo aspettasse…”
“Ha detto qualcosa?” chiese Yoongi in cerca d’informazioni come sempre.
“Te lo dirà lei” sussurrò Dashimen a disagio.
“Mmh… non credo finirà bene, da come mi ha guardato e dal tono che ha usato, ribadirà che ha chiuso.”
“Quante volte te lo dovrà dire perché tu lo accetti?” 
“Non esiste un numero… non lo accetterò mai. E ormai so che tu non sei più dalla mia parte” disse lui convinto.
“Non posso esserlo più… non avrei mai dovuto farlo, avrei dovuto appoggiarla”
“Mmh… sbagliate tutti, e un giorno ve lo dimostrerò.” Rispose agguerrito.
“Si, sei diventato più spavaldo, ma attento perché state rischiando per entrambi con questo atteggiamento.” Sapeva che Yoongi stava rischiando per entrambi, lo rispettava tanto per questo, per il suo voler continuare a lottare, ma Isabel aveva smesso, era arrivata a una conclusione, e probabilmente l’alternativa migliore era quella di lasciarla decidere per se stessa.  
“Sarà… ma sono stanco di stare fermo.” Disse con un leggero velo di rabbia nella voce.
“Capiremo, solo dopo che parlerete cosa accadrà” disse con rammarico, entrambi si azzittirono e tornarono con lo sguardo sulla porta chiusa in attesa di parlare con i loro amori.
 
Isabel aveva chiuso la porta alle loro spalle, si avvicinò lenta al frigo prendendo un paio di lattine di birra.
“Beviamo?” chiese lei sorridendo.
“Si, forse è il caso, mi serve un po’ di coraggio per affrontare tutto” disse Hoseok leggermente in imbarazzo.
“Era lui anche al tempo?” chiese Isabel passandoli la lattina.
“Cosa significa?” chiese Hoseok leggermente confuso.
“La persona di cui eri innamorato, e che era partita per l’America, la persona che non sapevi come gestire, quella con cui poteva essere tutto un disastro, la persona di cui non potevi innamorarti, quella di cui mi hai parlato dopo il debutto” disse lei seria riferendosi a una loro conversazione passata.
“Che collegamento hai tirato fuori?” chiese lui sconvolto, non credendo al fatto che lei fosse arrivata fino a quella conversazione e che avesse sempre saputo, non era possibile che lei sapesse che fosse un ragazzo, la persona di cui aveva parlato.
“Dashimen parte parecchio per l’America, e poi dubito che tu ti possa innamorare di un ragazzo…sai le fan e tutto il concetto che ruota intorno a voi idol dove dovete essere desiderabili e single, dei perfetti principi azzurri” disse lei concisa.
“Era lui…” soffio a disagio Hoseok
“Dovresti dirglielo, dovresti dirgli che lo ami… penso che tu non l’abbia mai fatto.” disse lei studiandolo attentamente.
“Isabel tu non sei la persona adatta a darmi questi consigli d’amore, ami Yoongi e stai con Chung-hee” disse lui.
“Io non posso mollare tutto e tornare da Yoongi… non posso, specialmente dopo ieri. La situazione è diventata sempre più ingestibile” disse seria, avrebbe dovuto affrontare di nuovo la situazione con Yoongi e avrebbe dovuto trovare la forza, cosa che le mancava, per quanto si stesse dimostrando forte davanti a tutti loro, si sentiva spezzata in quella giornata.
“Stai perdendo la speranza?” chiese lui triste.
“Penso che questa speranza sia stata solo un’illusione. Hoseok ormai sapete tutto, anche la violenza che ho subito. Non voglio dover avere altre ripercussioni, e non credo reggerei, sono debole ultimamente.” Disse lei con tono duro, doveva provare a essere forte e a mostrarsi tale, doveva sembrare convinta della sua scelta.
“Comprendo… mi dispiace, specie perché dovrai parlare di nuovo con Yoongi, e non penso che sarà semplice”  disse lui studiandola attentamente, e percependo che lei stesse solo recitando di nuovo la parte della forte.
“Dispiace anche a me. Ma non siamo qui chiusi in questa minuscola cucina per parlare di me, ma di te” tornò al discorso principale lei, dovevano assolutamente parlare del rapporto di Hoseok con Dashimen, aveva finalmente la possibilità di poter dire la sua e aggiustare la situazione.
“Io.. non so bene cosa dire”
“Allora te lo dico io. Accettati. Perché non c’è niente di sbagliato in te, odio il fatto di non essere stata presente nella tua vita, ti sarei potuta stare accanto e avrei potuto aiutarti con tutto ciò. Ti sei sempre fidato di me e dei miei consigli, sono l’unica persona a cui ai parlato di lui” disse senza troppi giri di parole, doveva arrivare al punto e affrontare l’argomento, e non essere troppo dolce, Hoseok in quel momento aveva bisogno solo di qualcuno che gli dicesse come stessero realmente le cose.
“Non ti avevo parlato di lui” disse lui confuso, gli aveva parlato di una persona, non aveva mai detto maschio o usato il maschile.
“Hoseok… avevi usato il maschile, non te l’ho mai sottolineato, ho fatto finta di nulla pensando che avremmo avuto tempo in futuro per parlarne. Il tempo non c’è stato, mi è stato portato via troppo velocemente.” Sospirò lei leggermente affranta, per poi soffermarsi sull’espressione stupita di Hoseok che sembrava come se fosse appena caduto da un pero.
“Non ho lasciato solo Yoongi ma tutti voi. Vi amo alla follia, siete sempre stati tutto per me, e a un certo punto Dashimen ha preso il vostro posto, non so come sia successo, è diventato l’unica persona fondamentale della mia vita.  Non mi riconoscevo più, indossavo una maschera sempre e in continuazione. Poi con lui sono potuta tornare me stessa.”  Incominciò a spiegare che tipo di rapporto aveva con Dashimen, doveva aiutarli a chiarire, aveva solo quell’obiettivo nella testa. Era l’unica cosa che avrebbe dovuto fare, prima di andare realmente avanti con la sua vita.
“Io.. non so se posso perdonarlo, mi ha mentito sul vostro rapporto, e ieri ha detto che ti ama, che è stato con te a letto” disse Hoseok oltraggiato, era difficile poter perdonare una cosa del genere, passare oltre. Isabel era l’amore di Yoongi, quello di Dashimen era un tradimento in piena regola.
“Hoseokie lo amo anche io, ma entrambi sappiamo che è impossibile stare insieme, ho pensato tante volte di provare con Dashimen, di andare via con lui e creare una vita insieme. Ha fatto anche lui lo stesso pensiero” disse con onesta lei, era inutile nascondere le cose, non avrebbe mai dovuto dire tutte le bugie dette in passato. Orami aveva capito la verità era l’unica alternativa a tutto, così da poter chiudere definitamente.
“Forse avreste dovuto farlo, forse siete in tempo” provò a dire Hoseok, mettendola alla prova.
“No. Perché lui ama te. Io non te l’avrei mai tolto. Mi sarei potuta accontentare di un amore non appieno come quello che provo con Yoongi che io giudico il vero amore. Mi sto accontentando di stare con Chung-hee, anche se mi sento in colpa, perché so che non l’amerò mai a pieno. Ma non posso toglierlo a te, non posso togliervi la possibilità di stare insieme.” Disse lei guardandolo addolcendo leggermente lo sguardo.
“Continuo a pensare che non sia giusto, che il nostro rapporto non vada bene” scosse la testa Hoseok, ancora non riusciva ad accettarsi, e pensava che non sarebbe mai riuscito a farlo.
“Perché siete due maschi? Hoseok, lui ti perdona per questi pensieri, sono sicura che soffra tanto perché tu non accetti questo vostro amore. Tu dovresti perdonarlo per le bugie su di me”
“Non è la stessa cosa!” trillò il ragazzo.
“Lo so… Dashimen non ti ha detto niente, perché non voleva metterti in mezzo, perché nessuno avrebbe dovuto sapere il nostro essere collegati. Dashimen non ti ha detto niente perché si sentiva in colpa nei miei confronti.” Continuò a prendere le difese del suo amico.
“E io? vedi non mi ha detto niente a causa tua!” urlò lui, loro starebbero stati bene  insieme a differenza sua, non sarebbe potuto stare con un ragazzo, non avrebbe mai dovuto iniziare nulla.
“Tu?  Se ti avesse detto che era venuto a letto con me, tu saresti impazzito, avresti pensato che io e lui fossimo giusti perché uomo e donna, avresti pensato che quello che avete voi è solo una perversione. Ed è ciò che pensi ora.” Disse lei come se gli stesse leggendo nel pensiero.
“Io…. non è vero” boccheggiò lui, la guardò esterrefatto, Isabel era sempre stata brava a comprendere le persone.
“No? non ci hai rimuginato sopra?  Hoseok non ti accetti, non accetti quello che avete voi due, non riesci ad accettare che sia vero amore il vostro.” Disse lei incominciando a perdere la pazienza.
“Basta non voglio più parlare con te, non comprendi la situazione tu non puoi comprenderla!” incominciò ad andarle contro lui, non voleva parlare di tutta quella confusione, voleva solo chiudere tutto, era stanco di rimuginare tutto, e non avrebbe detto ad Isabel che aveva ragione, che era arrivata a ciò che lui sentiva prima che lui stesso fosse riuscito a capirlo.
“Tu non vuoi parlare con me perché sai che ti sto dicendo la verità,  è detta da me fa più male.” urlò anche lei di conseguenza.
“Isabel Smettila!”  disse lui tappandosi le orecchie.
“No.” disse secca lei avvicinandosi a lui e provando a toglierli le mani delle orecchie. “Ora tu mi ascolti. Lui può averti mentito su di me, ma tu menti a tutti sul fatto che sei GAY. Perché Hoseok lo sei, e te ne vergogni, o ti saresti confidato con i ragazzi che sono la tua famiglia.” Gli disse lei prendendoli la faccia tra le mani e guardandolo fisso negli occhi.
“IO non lo sono!” urlò lui distaccandosi da lei.
“Si lo sei, Hoseok lo sei, se non c’era Dash forse sarebbe stato un altro. Ti piacciono i ragazzi.” continuò lei a ribadire il concetto.
“No. non mi piacciono”
“Aigoo, sei mai venuto con una ragazza?” chiese lei ridendo amaramente.
“Non ne parlerò con te! non sono affari tuoi” trillò lui sconvolto.
“Non riesci a fare sesso con le ragazze, my love ti piacciono i maschi. E fanculo chiunque dica che sia sbagliato, malato, errato. Accettati, e accetta l’amore che provi per lui. Perché per amore sei venuto fin qui a risolvere!” continuò lei senza fermarsi. Hoseok sembrava confuso, in preda a una crisi isterica, ma lei avrebbe continuato a dire tutta la verità fino a che lui non l’avesse accettata.
“Mi ha trascinato Yoongi!”
“Si, perché Yoongi sa com’è l’amore. Ha messo la rabbia da parte, nei confronti di Dashimen per te, per darvi una mano.”  Disse lei concisa, conoscendo fin troppo bene Yoongi.
 “È difficile! È difficile accettarlo!” urlò lui a pieni polmoni guardandola scoraggiato, era così dannatamente difficile e neanche lui ne capiva il perché. 
“Posso immaginare…” disse lei addolcendo il tono di voce, triste per lui “Penso che il vostro tempo stia scadendo, se non lo perdoni e non incominci ad accettare che lo ami, lo perderai, lui non ti seguirà in tour, è quello che vuoi?” chiese lei riavvicinandosi a lui e prendendoli una mano tra le sue.
“Forse… è la cosa migliore” tentennò lui.
“Voi potete stare insieme, non vedo perché non farlo se avete la possibilità, ti stai facendo troppi problemi inesistenti, dovresti provare a vivertela veramente e anche a fregartene del giudizio altrui.” Disse con tono sia duro che addolcito, guardandolo sconsolata negli occhi.  
“Ho bisogno di tempo.”
“Spero che tu non ci metta troppo, perché non voglio che lui continui a stare male per te, o che decida improvvisamente di andare avanti”
“Non posso farci nulla, è la mia scelta” provò a dire lui, ma la voce gli tremò di nuovo.
“Non la condivido, ma comprenderò, dal altronde tu non comprenderai la mia scelta di chiudere definitamente con Yoongi e di stare con un altro, ma mi è sembrato di capire che lo accetterai.”
“Si lo accetterò e starò accanto a Yoongi… penso che dovremmo parlare con i nostri rispettivi” disse lui facendo coraggio.
“Si.. dovremmo” sussurrò lei.
“Mi dispiace se sono stata dura, ma penso che ti serva questo, ti serva qualcuno che ti dica come stiano le cose.” Sussurrò al suo orecchio.
“Ho paura che sia sbagliato”
“Mio piccolo Hoseokie se è amore non è mai sbagliato. Lo capirai con il tempo.” Sorrise affabile lei avvicinandosi a lui e abbracciandolo stretto a sé.
 
FLASHBACK 12 AGOSTO 2013
“Sono negato a cucinare..” sospirò Hoseok mentre cercava di aprire una lattina.  
“Tranquillo non è difficile” disse Isabel sorridendo allegra, mentre prendeva il necessario che mancava.
“Noona?” chiamò a disagio lui, dopo aver aperto la lattina, e rimanendo con lo sguardo su di essa.
“Si, vuoi dirmi qualcosa?” chiese lei perplessa aggrottando la fronte.
“Un consiglio…” disse lui con voce flebile.
“Ti sei innamorato di una principessa anche tu?” chiese lei ridacchiando.
“Jin… ha parlato con te?” chiese alzando gli occhi al cielo.
“Yes, ogni tanto mi chiamava diceva: Isabel mi sono innamorato!” disse imitando la voce euforica di Jin e saltellando sul posto come un’esaltata.
“Aigoo, succede ogni mese e di una tizia diversa… non lo sopportiamo più” scosse al testa Hoseok.
“Non ho idea di come fate, immagina me che ero in Giappone e mi arriva la chiamata tutta felice rispondo e quell’Oppa neanche chiede come sto e subito incomincia a parlare di tizie random” rise lei, facendo dello spirito.
“Aigoo, ogni tanto lo hyung agisce senza pensare” rise lui.
“ci sono abituata, beh raccontami” disse lei sorridendo e concentrandosi su di lui.  
“Non è una principessa” disse lui annuendo serio.
“Meglio… meglio per me, non mi piacciono le principesse e per te non ne voglio una così” disse lei con tono duro.
“Per Jin vanno bene?” chiese lui perplesso.
“Si lui è una principessa” rise lei facendo ridere Hoseok di conseguenza.
“Vabbè comunque penso mi piaccia questa persona, c’è stato qualcosa… ma è partita per l’America” disse lui leggermente dubbioso su tutto.
“aigoo.. quando torna?” chiese lei arricciando le labbra.
“Non lo so, non so niente”
“Non hai un numero di telefono?” chiese lei volendo più informazioni.
“Si, mi ha scritto ma io non ho risposto” disse lui con tono triste.
“Perché mai??”
“Io…. Non voglio una relazione a distanza, e non penso che reggerei…e poi un casino… ci sono andato a letto e poi è stato tutto così confuso, io non me l’ha aspettavo… Noona un disastro!” disse lui un po’ urlando e un po’ abbassando la voce preoccupato che gli altri lo sentissero.
“È stato un disastro il sesso?” chiese lei schietta.
“Noona!”
“Che vuoi… non ho capito è così o no?” chiese lei arricciando il naso confusa.
“No, è stato bello…era la mia prima volta non me l’aspettavo in quella maniera, è stato naturale…” disse lui rosso in viso per via dell’imbarazzo, specie di parlare di una cosa del genere con una ragazza.
“Aigoo, senti è normale essere impauriti la prima volta, specie se la persona con chi vorresti iniziare una relazione va via e non sai quando tornerà, ma secondo me se provi qualcosa almeno dovresti parlarci per messaggi o chiamate provarci anche a rimanere in contatto e poi non so un  domani quando torna vedi come va…” provò a essere positiva lei
“Se avessi combinato un disastro? È partito poco prima del debutto e non ho mai risposto a niente” disse lui suonando colpevole.
“Beh se prova anche questa persona qualcosa per te, allora accetterà le tue scuse se sono sincere” annuì lei guardandolo sorridendo, aveva notato anche il fatto che avesse parlato al maschile, ma non voleva dirlo a Hoseok aveva paura di farlo entrare in panico.
“Ho paura che sia sbagliato”
“Mio piccolo Hoseokie se è amore non è mai sbagliato. Lo capirai con il tempo.” Sorrise affabile lei avvicinandosi a lui e abbracciandolo stretto a sé.
 
Angolo dell’autrice:
Aggiornamento extra.. aggiorno anche venerdì, la settimana prossima però non lo so se ci riuscirò!
Tornando al capitolo….
Ve lo aspettavate? No… perché era veramente impossibile che potesse capitare che si sarebbero visti di nuovo tutti e così presto!
Spero di avervi stupiti!
Questo è un altro di capitolo bomba che sto sfornando… cazzo quante cose succedono in neanche due giorni ahahahh.
Lei ha una gravidanza isterica in atto, verrà spiegato più avanti il perché è accaduto, ( spiegato in maniera psicologica, ma penso siate abituati al fatto che mi soffermi sul lato psicologico! Spero di trattarlo bene e anche in modo semplice da capirlo!)
Risolve con Chung-hee e mettono le cose in chiaro!
Risolve con Dashimen, ed era anche l’ora, forse è apparso veloce, ma Isabel ha avuto molto tempo per pensare a tutto, e aveva perdonato Dashimen per la bugia già alle Hawaii malgrado l’essersi arrabbiata, era arrabbiata perché lui non parlava.
Arrivano i due rapper!
Si io lo sapevo! O almeno ci sto lavorando da tanto a questo incontro a 4 ^_^
Hoseok aveva bisogno di Isabel.. ma era una cosa detta da Yun-hee, aveva detto che forse Isabel avrebbe aiutato. Anche Yoongi doveva parlare con Isabel dei suoi sospetti, poi non l’ha mai fatto!
Eh si Isabel sa essere anche dura… piccolo flashback di collegamento, eh si quel povero di Jin viene sempre preso in giro!
 
 
 
 
 
   
 
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