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Autore: Aleterm    16/03/2023    0 recensioni
[Mare Fuori ]
Una ragazza della “Roma bene” si ritrova nell’ipm di Napoli con l’accusa di omicidio, ma senza ricordare niente. L’aiuteranno a scoprire la verità i ragazzi, il capitano e la direttrice dell’istituto, mentre si formeranno nuove amicizie e nuovi amori.
Due mondi opposti si incontrano e scontrano nello spazio chiuso di un carcere: il mondo della malavita napoletana con le sue difficoltà e la sua violenza e quello della “buona società” romana con i suoi segreti. Ma sono poi davvero così distanti? Oppure i sentimenti e le emozioni dei ragazzi sono uguali dappertutto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esterno del carcere minorile di Nisida

Una macchina della polizia si ferma davanti al cancello del carcere minorile di Nisida, comunemente noto come Ipm e una guardia apre prontamente la portiera. La ragazza che scende appare decisamente fuori luogo, vestita com’è con Hogan, jeans attillati, toppino bianco, giacchetta di pelle rossa, Rolex al polso e borsa Luis Vuitton al braccio, sembrerebbe più adatta per una serata in discoteca.
I ragazzi in cortile la osservano curiosi passare mentre lei cammina veloce a testa bassa guardando fisso a terra.
La sera, nella sala della mensa comune, la stessa ragazza quasi irriconoscibile vestita con una tuta nera, si rivolge all'inserviente
- scusi, posso avere una coca light? -
La richiesta suscita subito le risatine delle compagne
- sèèèè e che semo al grand hotel? -
- ma insomma almeno del cibo più decente? -
- vai bella vai, va a sederti.-
Lei, obbediente, si siede ad un tavolo un pò isolato, da sola, e subito arrivano tre ragazze dall'aspetto di zingare che le si siedono vicino, cominciando a parlarle in napoletano stretto
- ma che volete da me? Lasciatemi in pace! -
Proprio in quel momento, a fianco al suo tavolo passa Massimo, il capitano, e lei lo ferma mettendogli una mano sul braccio e parlando concitatamente
- scusi è lei che comanda qui? perché davvero io non so se è uno scherzo, ma se è così deve finire subito perché io mi sono veramente scocciata adesso! Prima mi prelevate dalla mia camera d'albergo e mi trascinate qui senza motivo, poi vi prendete i miei vestiti e pure il Rolex e la Luis Vuitton, e qui potremmo aprire un bel procedimento secondo me... -
- Guardi la interrompo subito signorina, qui non sono io che comando, io mi occupo solo di evitare che qualcuno si uccida o LA uccida. E' la direttrice che comanda -
La ragazza a quelle parola ha un fremito, ma non si arrende
- Bene, allora mi chiami subito questa direttrice -
- Non c’è bisogno, sono qui, cosa volevi dirmi? sono tutta orecchie - le dice la direttrice Paola Vinci che si era avvicinata intuendo dal brusio che la situazione sarebbe potuta degenerare.
Carmine e Filippo, ad un altro tavolo, guardano la nuova arrivata e ridacchiano
- Ma quella è tutta pazza oppure è proprio una stronza vera? -
- Oh Chiattì, ma è peggio di te quando sei entrato, per me non dura manco ‘na notte se continua così.-
Nel frattempo è sceso il silenzio sulla sala, non parla più nessuno e tutti la fissano.
La ragazza prende coraggio, anche se il cuore le batte a mille e le mani le sudano, e si alza in piedi fronteggiando la direttrice
- Allora mi stia bene a sentire, so che è una frase retorica, ma lei non sà chi sono io. Ma si rende conto della situazione assurda in cui mi trovo? Io non ho niente da spartire con questa gente, nemmeno capisco in che lingua parlano. Vengo sbattuta in una camera che manco la cuccia per il cane a casa mia è così sporca, mi avete fatto mettere dei vestiti che (si odora la maglietta con disgusto) non ne parliamo proprio, mi date da mangiare il rancio dei soldati, ma con chi credete di avere a che fare? Ma io vi faccio passare i guai seri. Adesso faccia una bella cosa, chiami il suo superiore, chiami il questore, il ministro, il presidente, chi vuole lei, ma mi faccia subito uscire da qui, io devo tornare a Roma, a casa mia, dove tra l'altro ho degli impegni piuttosto importanti. -
Mentre tra i ragazzi il chiacchiericcio aumenta, la direttrice soffoca una risata e poi, con calma, si volta
- Ragazzi per piacere fate silenzio. Principessa, mi dispiace per questa notte dovrà adattarsi, ma appena avremo rintracciato i suoi genitori, ne riparleremo. Per il momento la informo che non l'ha cercata proprio nessuno, quindi lei si metta buona buona lì, "ha da passa a nuttata", così le insegno i primi rudimenti della lingua. E voi ragazzi per piacere date un caloroso benvenuto alla nuova arrivata e fatela sentire a suo agio, mi raccomando. -
Lei perde improvvisamente la sua spavalderia e si lascia ricadere sulla sedia.
Filippo a bassa voce
- certo bisogna riconoscere che questa almeno c'ha le palle.-
- Pensa che le fanno quelle in camera stanotte, c'ho quasi pena pe' sta povera chiattilla...-
La notte in cella, la ragazza è sdraiata sul letto a castello di sotto, appena si spengono le luci le tirano una scarpa
-ahia-
risatine, un'altra scarpa, dopo un pò una spazzola, altri oggetti, lei mette la testa sotto il cuscino e piange, piano per non farsi sentire, fingendosi addormentata e sperando che la nottata effettivamente passi.

   
 
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