Perchè non mi hai mai fatto leggere quello che scrivi?
Hai mai pensato che poteva essere l'unico modo
per farmi sapere quello che pensi?
Perchè quando te l'ho chiesto
tu non me lo hai detto e poco, pochissimo, dopo
non ci siamo nemmeno salutati.
Saremmo stati separati dalla vita?
No, è solo una bugia.
Siamo stati separati dalla volontà,
la tua.
Perchè io ero tornata a cercarti
per vomitarti addosso parole che forse
non avevano manco senso,
ma emozioni sì.
Ma poi, perchè sto divagando?
Faccio sempre così.
I miei pensieri spettinati scorrono
e io
non riesco mai a fermarli.
Volano così distanti
ed in maniera così veloce 
che neanche posso provare a frenarli.
E sto divagando di nuovo.
Anche tu avresti voluto leggere
quello che butto giù io?
Forse è stato meglio non arrivare a quest'incognita.
Come avrei mai potuto fare a spegarti
che non avresti mai potuto districarti
in questo groviglio di parole
così confuso, così complicato.
Come me.
Per questo mi hai allontanato?
Un secco no è stata la risposta,
dicesti che ti sentivi usato.
E com'è che lo so?
Perchè sono tornata a cercarti
dopo essere venuta a cercarti.
E ora non rispondi più.
E comunque io non saprei che dirti.
Non saprei spiegarti che...
Volevo solo che restassi un po' accanto a me
su questa enorme altalena sospesa
sul baratro di una vita
dai risvolti abissali.
Dicevamo, che scrivi?
Una volta,
mentre senza veli ti attendevo nel tuo letto
e tu alla scrivania,
ho sbirciato.
"Perchè è tutto così dannatamente difficile?"
Non mi sarei mai aspettata questo.
Un pensiero scivolato via
su un foglio scarabocchiato da me
in quel pomeriggio carico di noia e boria
cominciato con una partita a carte,
continuato tra lenzuola di lino bianco
e finito all'alba.
Quello non era stato difficile, non per me.
Forse per te lo era
e io non te l'ho chiesto.
Questo è essere usati?
Mi dispiace, non era mia intenzione.
O forse sì.
Avevo solo volontà di scolpire
il tuo sguardo nel mio
in quell'istante etereo
di quando eravamo così vicini,
tanto che i nostri respiri si fondevano insieme
così come le anime 
ed improvisamente...
E poi ci siamo dati le spalle,
salutandoci
ancor prima di non salutarci.