Dopo la sconfitta di Ginjo Kugo e dei suoi alleati, Ichigo Kurosaki aveva ripreso la sua vita normale, frequentando la scuola e riprendendo gli allenamenti con la sua zanpakuto, Zangetsu. Tuttavia, sapeva che c'era ancora molto da scoprire e da imparare sul mondo che lo circondava, sia terreno che spirituale.

Un giorno, mentre era seduto a studiare in biblioteca, notò un ragazzo che lo fissava da lontano. Era un giovane dall'aspetto elegante, con indosso una felpa nera e pantaloni anch'essi dello stesso colore, capelli a cresta marrone scuro e un orecchino grigio a forma di croce nell'orecchio sinistro, aveva gli occhi viola e la pelle leggermente sbiadita, sembrava essere leggermente più vecchio di Ichigo. Non aveva mai visto quel ragazzo prima, ma sentì un'immediata connessione spirituale con lui.

Ichigo decise di avvicinarsi al ragazzo, e lo salutò cordialmente. "Ciao, mi chiamo Ichigo. Posso aiutarti?"

Il ragazzo sorrise leggermente. "Ciao Ichigo, mi chiamo Corra, Corra Daaku. Sono uno Shinigami, come te."

Kurosaki si sentì subito sorpreso e un po' confuso. Non aveva mai visto quel ragazzo prima, eppure cominciò a pensare con se stesso, chiedendosi se fosse possibile che Corra fosse uno Shinigami come lui.

Corra notò l'espressione perplessa di Ichigo e decise di andare avanti con la conversazione. "Sì, sono uno Shinigami. Ma non faccio parte della Soul Society se è questo che stai pensando."

Ichigo guardò Corra, chiedendosi cosa volesse dire. "Cosa intendi con: non sei uno Shinigami della Soul Society?"

Corra esitò per un momento prima di rispondere. "In passato facevo parte della Soul Society, ma sono stato bandito. Ora lavoro come Shinigami indipendente."

Ichigo rimase confuso ma allo stesso tempo incuriosito. "Sei stato bandito dalla Soul Society? Perché?"

 Corra inizò ad allontanarsi da lui. "Aspetta, non hai risposto alla mia domanda!" chiamò ichigo. Ma lo shinigami non si voltò, continuando a camminare. Ichigo provò a seguirlo, ma il ragazzo svanì nel nulla.

Ichigo era sconcertato da quella strana conversazione. Era sicuro che Corra fosse uno shinigami, ma perché era stato bandito dalla Soul Society?

 Decise di indagare sulla questione. Era determinato a scoprire di più su Corra e sul suo passato misterioso. Ma prima di tutto, doveva trovare un modo per rintracciarlo.

 Andò a chiedere aiuto ai suoi amici Chad, Orihime e Ishida. Li trovò fuori dal liceo, intenti a discutere di un compito in classe.

"Ciao ragazzi, posso parlarvi?" chiese ichigo.

"Certamente, che succede?" rispose Chad.

Il sostituto shinigami spiegò loro tutto ciò che era accaduto con Corra e il suo desiderio di scoprire di più sulla sua situazione. "Ma il problema è che non so dove trovarlo. È come se si sia volatilizzato nel nulla."

Orihime suggerì di utilizzare la sua abilità di rilevamento spirituale per rintracciare Corra. "Perchè non provi a individuare la sua energia spirituale Kurosaki-kun? In questo modo sarà molto più facile rintracciarlo."

"Buona idea, Inoue," disse Ichigo. "E voi potete aiutarmi a cercarlo in giro per la città."Così, insieme, cominciarono a cercare il presunto shinigami.

(Dopo un paio d'ore)
Si era fatta ormai notte e il gruppo decise che era meglio continuare le ricerche il giorno successivo. Ishida, Chad e Orihime si prepararono a tornare a casa, mentre Ichigo rimase lì a riflettere ancora.

"Non so cosa pensare, sembra che Corra nasconda qualcosa. Forse dovremmo cercare di trovare informazioni su di lui".

Uryuu annuì: "Sì, forse è meglio fare qualche ricerca prima di incontrarlo di nuovo".

Chad, che era rimasto in silenzio finora, intervenne: "Ma come facciamo a cercare informazioni su di lui? Non sappiamo nemmeno da dove proviene".

Orihime fece una smorfia pensierosa: "Forse potremmo chiedere a Urahara-san. Lui sa sempre tutto".

Il quincy annuì nuovamente: "Ha senso. Domani andremo a chiedergli qualche informazione su Corra".

Si salutarono e ognuno tornò a casa propria. Ichigo rimase lì ancora per un po', guardando il cielo notturno. Aveva la sensazione che quella conversazione con Corra fosse solo l'inizio di qualcosa di più grande e complicato.

Il giorno successivo, Ichigo e i suoi amici si recarono alla bottega di Kisuke Urahara, nella speranza di ottenere informazioni su quello strano individuo. Appena entrati, Kurosaki chiamò il proprietario: "Urahara-san, ci serve il tuo aiuto."

Kisuke Urahara si avvicinò a loro con il suo sorriso malizioso. "Certo, ragazzi. Di cosa avete bisogno?"

Il ragazzo raccontò a Urahara tutto ciò che era accaduto con Corra. "Siamo stati a cercarlo per tutta la giornata, ma sembra che sia scomparso nel nulla. Abbiamo bisogno di sapere chi è e perché è stato bandito dalla Soul Society."

Urahara fece una smorfia pensierosa. "Non conosco personalmente Corra, ma ho sentito parlare di lui. Era un giovane Shinigami molto promettente, ma si è attirato l'ira dei suoi superiori per aver violato alcune regole della Soul Society."

Ishida voleva saperne di più. "In che modo ha violato le regole?"

Urahara rispose: "Non so i dettagli precisi, ma sembra che abbia cercato di scoprire qualche segreto della Soul Society che gli era stato negato. Era molto appassionato riguardo alla conoscenza e alla verità, ma ha attraversato una linea che non poteva essere superata."

Ichigo si grattò la testa, pensieroso. "E come mai ha deciso di frequentare anche lui il liceo, palesandosi proprio davanti a me per giunta?"

Kisuke sorrise maliziosamente. "Eh, questo è un mistero. Ma sicuramente ha le sue ragioni per essere qui."

Ishida guardò Urahara, preoccupato. "Credi che possa essere pericoloso?"

Il negoziante alzò le spalle. "Non ho modo di saperlo con certezza. Ma se è stato bandito dalla Soul Society, deve aver fatto qualcosa di abbastanza grave da meritarsi quel trattamento."

Ichigo si sentì ancora più confuso. "Quindi, cosa dobbiamo fare?"

Urahara si avvicinò a Ichigo, ponendogli una mano sulla spalla. "Ichigo, se vuoi scoprire di più su Corra, devi affrontarlo. Nessuno può dirti ciò che sta facendo o perché è qui, tranne lui stesso."

Ichigo annuì, capendo il consiglio che gli era stato dato. "Grazie, Urahara-san. Ci proveremo."

Il gruppo si avviò verso l'uscita, ma Ichigo si fermò un momento, guardando il proprietario mentre stava sventolando il suo ventaglio. "Aspetta, Urahara-san. C'è qualcos'altro che vorrei chiederti."

Urahara alzò un sopracciglio. "Naturalmente, dimmi pure Ichigo."