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Autore: dragun95    22/03/2023    1 recensioni
Isaac è un ragazzo normale, che per guadagnarsi da vivere fa l'Hacker su richiesta. Finché un giorno non viene catapultato a Digiword dopo aver cercato di aiutare un abitante di quel mondo.
Da allora strani sogni invadono la sua testa e tutto sembra portare al Mare oscuro e alle creature che lo abitano. Con l'aiuto di un membro dei Cavalieri reali, il giovane dovrà scoprire cosa volessero dire le ultime parole di Kaisergreymon e sventare qualcosa di oscuro che potrebbe incombere sia Digiword e oltre.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 1

 

L’atmosfera era oscura e fredda, aveva come l’impressione di essere finito in un film in bianco e nero. Ecco che si trovava ancora lì, nel Mare oscuro, non era la prima volta che ci finiva.
Isaac poté avvertire la sensazione malsana che lo attanagliava ogni volta che finiva in quel luogo.
 
“Di nuovo qui!” come diavolo aveva fatto ad arrivarci. L’ultima cosa che ricordava era che era andato a dormire e quando aveva riaperto gli occhi, eccoli lì. Su quella spiaggia fredda e deserta.
Intorno a lui c’era solo il mare oscuro, ogni volta che posava lo sguardo su quell’oceano, il suo sesto senso gli gridava di non avvicinarvisi. Si mise a guardarsi intorno per vedere se non aveva compagnia, in quel luogo era sempre meglio guardarsi le spalle.
 
Guardò il faro in lontananza che emanava una luce scura e poco rassicurante. Non sapeva perché ma si sentiva attirato da essa, come una falena dalla fiamma.
Iniziò a camminare verso il faro, ad ogni passo che faceva gli sembrava che i suoi piedi affondassero nella sabbia come se fossero nelle sabbia mobili. L’atmosfera gli stava facendo venire una grande sensazione di sconforto e solitudine, iniziando a chiedersi del perché fosse solo in quel posto maledetto. Scosse il capo cercando di togliersi quei pensieri dalla testa, non erano suoi, era quel luogo che glieli stava facendo venire.
 
-Devo andarmene di qui!- non sapeva come fare, ma credeva che quel faro, fosse una specie di portare tra quel mondo e il suo.
L’aria venne scossa da un violento ruggito, spostò di scatto la testa verso il mare vedendo una sagoma sinuosa e lunga che volava verso di lui.

 
Digimon analisy
 
Nome: Airdramon
Tipo: Dati
Livello: Campione
Gruppo: Bestia mitologica
 
End analisy
 

Il drago alato dalle squame blue e le ali rosse si stava dirigendo velocemente verso la spiaggia e sembrava aver puntato il ragazzo. Isaac fece un passo indietro pronto a correre, quando un grande tentacolo bluastro uscì fuori dal mare afferrando il digimon per il collo.
Questo iniziò ad agitarsi per liberarsi dalla presa, ma fu inutile, alla fine venne trascinato con la forza nell’oceano sparendo tra le acque. Dopo aver assistito a quella scena era chiaro che avrebbe fatto meglio ad andarsene.
 
Iniziò a correre sulla sabbia cercando di raggiungere il faro il più velocemente possibile. Mentre si muoveva, lanciava continuamente uno sguardo all’acqua in caso qualunque cosa fosse quella cosa di prima tornato.
E proprio come temeva il tentacolo uscì nuovamente dall’acqua puntando questa volta verso di lui.
 
-Oh cazzo!- non gli andava di morire in quel modo, in un luogo di merda come quello. Appena fu a pochi centimetri da lui, la chiavetta che portava al collo sprigionò una grande luce che divenne fuoco bianco. L’ultima cosa che vide fu il tentacolo che andava a fuoco prima di vedere tutto rosso.
 
 
Si svegliò di soprassalto, così velocemente che finì per cadere dal letto, sbattendo di faccia contro il pavimento. Si mise seduto tenendosi il naso dolorante, notando che era nella sua stanza. Era stato solo un altro incubo.
Si mise in piedi prendendo dalla scrivania i suoi occhiali da vista. A causa del sudore sentiva il bisogno di farsi una doccia.
 
Uscì dalla stanza e andando in quella di fronte. Il bagno era abbastanza piccolo, con spazio sufficiente per una vasca, un gabinetto e un lavandino. Aprì l’acqua togliendosi i vestiti, legandosi un asciugamano alla vita.
Iniziò a lavarsi cercando di scacciare il ricordo di quell’incubo dalla mente. Eppure era troppo reale, ma non sapeva che cosa volesse dire e perché avrebbe dovuto trovarsi nel Mare oscuro. Prese la collana-chiavetta che portava al collo iniziando a fissarla.
 
-Isaac sei sveglio- la porta del bagno si aprì facendolo sobbalzare.
 
-Witchmon, mi sto lavando!- disse rosso, mentre il digimon strega sorrideva divertita.
 
 
Digimon analisy
 
Nome: Witchmon
Tipo: Dati
Livello: Campione
Gruppo: Uomo demoniaco
 
End analisy
 
 
-Ti vergogni, che carino- ridacchio la digimon portandosi la mano alla bocca. Aveva l’aspetto di una donna vestita da strega rossa con dei corti capelli biondi coperti da un grande cappello e occhi azzurri. Le braccia avevano dei guanti rossi che erano più grandi del normale con dita appuntite e delle lame ricurve sui dorsi.
 
-Vorrei vedere te, brutta digimon perversa!- gli disse lui rosso. Lei ghigno mostrando i denti appuntiti, mentre lo spiriti a forma di gatto nero miagolava intorno al cappello della sua padrona.
 
-Sono solo interessata a conoscere meglio gli umani- si giustificò lei con tono innocente.
 
-Okey, ma ora esci!- Witchmon rise prima di uscire.
 
-Appena hai finito, la colazione è pronta- sospirò ancora in imbarazzo. Per quanto quella digimon sembrasse divertirsi a provocarlo, non era cattiva, anzi gli permetteva di vivere con lei.
Finì di lavarsi per poi fermarsi e guardare il suo riflesso allo specchio. Quello di un ragazzo di ventidue anni dai capelli biondo grano tagliati corti, con gli occhi verde e qualche lentiggine sul naso. Non era un modello, ma almeno passabile, secondo lui almeno.

 
_*_*_*_*_*_*_

 
Dopo la colazione preparatagli dalla digimon, uscì per andare a cercare pezzi di ricambio. Le abitazioni erano degli edifici abbandonati e semi distrutti, come in uno di quei film post apocalittici.
La piccola cittadina era usata come discarica per gli oggetti elettronici, nonostante questo alcuni digimon che l’abitavano erano riusciti a far crescere delle piante. Quello non era il suo mondo, ma solo una parte di Digiword e forse nemmeno quella peggiore.
 
Si fermò davanti ad una montagna di cianfrusaglie elettroniche di ogni genere, dai computer agli elettrodomestici e persino dei giocattoli.
Si rimboccò le maniche, iniziando a scavare in quella montagna per provare a trovare qualcosa che poteva sistemare o riusare. La maggior parte degli oggetti che Witchmon usava per cucinare era opera sua, gli sembrava il minimo, visto che viveva a scrocco da lei.
 
Ma da quando era a Digiword, si chiedeva sempre come tornare nel suo mondo e poi di come ci era finito. Solo per aver aiutato un digimon prima che quest’ultimo si dissolvesse lasciandolo con un messaggio e un certo oggetto.
Prese la chiavetta che portava al collo, sapendo che ciò che KayserGreymon gli aveva lasciato era lì dentro.
 
-Vuoi spiarmi ancora per molto? Sei inquietante!- disse rivolto ad una figura nell’ombra che lo stava seguendo da quando era uscito.
 
-Lo sai perché ti sto seguendo, Isaac- rispose la figura incrociando le braccia. Era comunque inquietante. All’inizio si chiedeva come facesse a sapere sempre la sua posizione, merito del Digivice al suo polso. Questi era in oro con una forma a V con delle punte ricurve ai lati.
 
-Puoi lasciarmi cercare in santa pace?- si girò a guardare il suo interlocutore ma questi era scomparso.
Sospirò riprendendo a cercare in mezzo a quei rifiuti. Dopo un’ora l’unica cosa decenti che trovò, furono un tostapane e qualche scheda elettronica, insieme ad una videocamera.
Non ci poteva fare molto, ma sempre meglio di niente.
 
-Vediamo se in un’altro mucchio c’è di meglio- avrebbe tanto voluto esplorare oltre la città per vedere cos’altro ci fosse. Ma erano in un deserto e sicuramente Witchmon avrebbe detto di no, affermando che fuori sarebbe stato troppo pericoloso per un essere umano.
 
“Non sono così debole!” si disse da solo. Quando la parete del palazzo davanti a lui esplose e un gran polverone le fece cadere a terra. Tossì chiedendosi mentre una grande ombra tra la polvero lo coprì.
 
 
Digimon analisy
 
Nome: Triceramon
Tipo: Dati
Livello: Evoluto
Gruppo: Ceratopsiano
 
End analisy
 
 
Isaac deglutì rimettendosi velocemente in piedi, mentre il grande digimon dall’aspetto di un triceratopo punto lo sguardo su di lui, mostrandogli i denti.
 
“O CAZZO!” si girò iniziando a correre, mentre il digimon dinosauro prese ad inseguirlo. Lo aveva decisamente puntato. Corse con tutto il fiato che aveva in corpo, ma era sicuro di non poter seminare in velocità quel bestione. Svoltò l’angolo infilandosi in una stradina stretta dove il digimon non sarebbe potuto entrare e continuò fino a sbucare dall’altra parte.
Si fermò riprendendo fiato, per fortuna quello stratagemma lo aveva fermato. Qualcosa piombò dal cielo dietro di lui, in risposta si girò di scatto mentre la chiavetta al suo collo si illuminava e una digispada bianca dalla lama d’oro lunga il doppio del ragazzo apparve nella sua mano.
 
-È insolito!- disse il digimon dall’aspetto di un dinosauro antropomorfo di colore azzurro con addosso un’armatura dorata.
 
-Magnamon!- espirò il ragazzo sollevato di vederlo.
 
 
Digimon analisy
 
Nome: Magnamon
Tipo: Antivirus
Livello: Armor
Gruppo: Cavaliere sacro
 
End analisy
 
 
Il membro dei Cavalieri reali si portò la mano artigliata al mento pensieroso.
 
-Giusto in tempo c’è un digimon che mi inse…- Triceramon sfondò l’edificio come un bulldozer. Appena lo vide Isaac gli puntò contro la spada, nonostante tremasse per la paura.
Magnamon si frappose tra i due, assestando un pugno al dinosauro facendolo finire a gambe all’aria.
 
-Strano. Per quanto Triceramon sia aggressivo, non attacca se non provocato…gli hai fatto qualcosa?-
 
-Affatto è sbucato dal nulla e ha preso ad inseguirmi!- in quel momento di distrazione Triceramon incornò il digimon sacro spedendolo in aria.
 
-Magnamon- il digimon dinosauro si voltò verso di lui e Isaac alzò la digispada, anche se in confronto al suo avversario, sembrava che avesse in mano uno stuzzicadenti.

 
_*_*_*_*_*_*_
 

Appena lo vide partire alla carica, Isaac trattenendo il fiato aspettando che fosse vicino, per poi eseguire un avvitamento colpendolo alla testa.
Triceramon ringhiò per il colpo ricevuto, gli aveva fatto male nonostante la corazza. Il grosso mostro digitale si girò a guardare quella formica, tanto che il biondo notò uno strano luccichio rossastro nei suoi occhi.
 
TRI-HORN ATTACK” dai tre corni sparò dei raggi di energia che avrebbero preso in pieno il ragazzo, se Magnamon non lo avesse portato via in tempo.
 
-Dovresti fare più attenzione!-
 
-Non sono un guerriero, quante volte te lo devo dire!- gli rispose agitando la grande spada. Poiché Triceramon non poteva volare iniziò a colpire gli edifici per lanciargli contro i detriti.
 
-È proprio ostinato- il drago in armatura decise di contrattaccare.
 
MAGNA SPARKS” una scarica elettrica color oro colpì il digimon che ruggì indebolito. Eppure Isaac non riusciva a togliersi dalla mente quel luccichio rosso che aveva intravisto nei suoi occhi. Era qualcosa di inquietante che gli stava facendo venire un dubbio.
 
-Magnamon, volargli intorno!-
 
-Cosa?- chiese confuso.
 
-Fa come ti dico- anche se infastidito, fece come gli disse iniziando a volare intorno a Triceramon, il quale prese a sparargli contro i suoi raggi. Isaac tenne la spada dai due manici dell’elsa puntandola contro la sua testa.
 
ENRYUGEKI” sparò dalla lama una freccia di fuoco bianca che si abbatté contro il muso di Triceramon. Dopo quel colpo il grosso dinosauro digitale cadde a terra senza più energie. Appena vide che non c’era più pericolo, Magnamon lo rimise a terra e il ragazzo si tenne la pancia dolorante a causa del rinculo, che gli aveva spinto indietro la spada fino a colpirsi con l’impugnatura.
 
-Dovresti farti i muscoli sai!- lo riprese il digimon sacro beccandosi un’occhiataccia, per poi avvicinarsi a Triceramon. Lo aveva messo fuori gioco, ma non aveva idea di cosa lo avesse fatto scattare in quel modo.
Appena si avvicinò però sentì una forte energia negativa provenire dalla testa del mostro digitale. Magnamon saltò indietro e sprigionò il suo potere facendo illuminare la sua armatura che investì Triceramon, disintegrandolo.
 
-Perché lo hai fatto?- domandò incredulo, sapeva che il digimon sacro era un individuo onorevole. Uccidere qualcuno inerme non era per niente da lui.
 
-Era stato…corrotto! Ho dovuto purificarlo!-
 
-Corrotto?- il biondo non capì, iniziando a vedere la distruzione provocata.
 
-Una cosa è certa…c’è l’aveva con te!- il giovane hacker guardo il digimon sacro sconvolto. Perché avrebbe dovuto avercela con lui, non aveva fatto niente per provocarlo.
 
-Quindi è stata colpa tua!- i due si girarono vedendo alcuni abitanti della piccola cittadina che li guardavano. Ma dallo sguardo che avevano era certo che fossero arrabbiati e tutti stavano puntando proprio Isaac.
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Prima volta che provo a scrivere su Digimon.
Qui abbiamo la presentazione di Isaac, un umano finito a Digiword. E la comparsa di Magnamon che sembra essere il partner del nostro protagonista.
 
Spero che abbiate apprezzato questo primo capitolo e ci vediamo al prossimo.
A presto.
  
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