Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |       
Autore: Hinata_Dincht     22/03/2023    3 recensioni
Dal testo:
- Non è che hai visto Kenma? -
- No. - rispose piccato Kei, prendendo le distanze dall’altro.
- Hai controllato sotto i cuscini del divano? Di solito si nasconde lì. -
- Perché non entri e lo cerchi tu stesso? - le labbra di Kei si mossero involontariamente in un ghigno – O hai paura di non saper rispondere all’indovinello? -
Hogwarts!AU
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chiusosi la porta alle spalle, Kei Tsukishima sussultò leggermente nel notare la figura di Tetsurou Kuroo appoggiata al muro, in evidente attesa di qualcuno.
Kei si sistemò nervosamente gli occhiali e salutò con un semplice cenno del capo e un mormorio inudibile.
Tetsurou si illuminò nel riconoscerlo, ed un piccolo sorriso sghembo si formò sul suo volto – Tsukki! – Gli battè una mano sulla spalla. – Non è che hai visto Kenma? -
- No. - rispose piccato Kei, prendendo le distanze dall’altro.
- Hai controllato sotto i cuscini del divano? Di solito si nasconde lì. -
- Perché non entri e lo cerchi tu stesso? - le labbra di Kei si mossero involontariamente in un ghigno – O hai paura di non saper rispondere all’indovinello? -
Tetsurou si lasciò scappare una mezza risata. – Oh, Tsukki! Mi sembra molto rude entrare nelle Sale Comuni altrui senza essere invitato, è un comportamento che non si addice per nulla alla mia Casa. -.
Divertito, Kei sbuffò dal naso al pensiero di tutte le volte che i Grifondoro erano sgattaiolati in qualche area del castello a loro preclusa, che fosse giorno oppure notte.
C’era stata quella volta in cui, a San Valentino, Ryuunosuke aveva aspettato che uno studente di Cornovero entrasse nella torre per sgattaiolare dentro ed evitare l’indovinello – non ci sarebbero state speranze per lui, altrimenti. Una volta all’interno aveva usato un incantesimo di amplificazione per decantare il suo amore a Kiyoko, che per tutta risposta non aveva staccato gli occhi dal libro sulla Storia di Hogwarts che stava leggendo.
C’erano poi state le innumerevoli sortite notturne di Shouyou Hinata per introdursi nelle segrete di Serpeverde, di cui tutti erano venuti a sapere una volta che il custode notturno lo aveva beccato di fronte al dipinto della Signora Grassa, dimentico della parola d’ordine.
Fra i Corvonero, pochi avevano visitato le Sale Comuni delle altre Case. Keiji andava spesso nel seminterrato a dare ripetizioni di Incantesimi a Koutaro, ma a quanto Kei ne sapesse, era sempre stato scortato all’interno, non si era mai introdotto.
Kei, da parte sua, non aveva mai avuto il coraggio – o la motivazione - di lasciare la torre di Corvonero e, sebbene Tadashi fosse stato smistato in Tassorosso, i loro incontri si svolgevano sempre al di fuori delle proprie Sale Comuni, più comunemente in Biblioteca.
In ogni caso, sebbene Kei non l’avrebbe mai ammesso, era fermamente convinto che a Tetsurou non mancasse nè l’ardire nè l’acume per entrare nella torre di Corvonero, ma che se ne stesse lì fuori ad aspettare per sua precisa volontà. Non era nemmeno una sua personale convinzione, ma più un dato di fatto. Infatti, girava voce che il Cappello Parlante si fosse preso un bel po’ di tempo a pensare seduto sulla testa di Tetsurou, smistandolo infine in Grifondoro, seppure Corvonero sarebbe potuta essere un’altra valida Casa per lui.
Tetsurou sbuffò scontento, scuotendo così Kei dai suoi pensieri.
- Peccato che tu non l’abbia visto, volevo consegnargli la lettera che mi è arrivata via gufo dai suoi genitori. -
Kei strinse le labbra, infastidito. Kenma e Tetsurou avevano un legame speciale, non c’era ombra di dubbio: erano cresciuti insieme, essendo le loro famiglie vicine di casa in un sobborgo di Londra. Fatto abbastanza curioso, considerando che Tetsurou fosse nato da una famiglia di maghi Purosangue e Kenma da Babbani. Tornando alla lettera, ragionava Kei, probabilmente i genitori di Kenma avevano chiesto al padre di Tetsurou di mandare un Gufo per loro, non essendo pratici di lettere e animali rapaci. Eppure c’era quel pensiero intrusivo che si insinuava nel suo cervello e lo disturbava: il loro, era un legame speciale.
Dopo un momento di silenzio, Kei si decise a sputare fuori: – Kenma dovrebbe uscire a momenti, se non vuole fare tardi per l’allenamento. -
Aveva già fatto qualche passo per raggiungere le scale quando la voce di Tetsurou lo raggiunse: - Perché non lo aspetti per scendere al campo? -
Kei lo guardò di sottecchi mentre l’altro si ravviava i capelli con una mano.
- Perché mai dovrei aspettarlo? Non sono mica sua madre. - sbottò infine infastidito.
- E dai, Tsukki! Aspettalo mentre chiacchieriamo un po’. -
Kei spostò il peso da un piede all’altro, sulle spine. Una piccola parte di sè era compiaciuta dalla proposta ricevuta, quasi lusingata; ma l’altra, che tendeva a prendere il sopravvento, doveva ancora accettare la sua inspiegabile attrazione per Tetsurou Kuroo.
Kei aveva ricordi di Tetsurou già dal primo anno per via di Kenma. Non che Kei e Kenma fossero conoscenti, ben che meno amici, all’epoca – avevano pur sempre un anno di differenza -, ma Tetsurou gironzolava spesso vicino alla torre Ovest, dove un Grifondoro certamente attirava l’attenzione. Più tardi durante l’anno, un Kei undicenne era sinceramente rimasto colpito da Tetsurou, quando l’aveva visto giocare la sua prima partita di Quidditch da titolare in qualità di Portiere. Il suo interesse si sarebbe fermato ad una mera stima sportiva se non fosse che, al terzo anno, Kei decise di entrare nella squadra di Quidditch di Corvonero.
Il capitano Kita ne aveva riconosciuto non solo la forma fisica ma anche gli incredibili riflessi e la capacità predittiva e gli aveva assegnato l’importante compito di difendere i tre cerchi blu e bronzo*. In altre parole, aveva assegnato a Kei il ruolo di Portiere.
Tetsurou era venuto a sapere da Kenma, che giocava come Cercatore per Corvonero, che un nuovo portiere era stato scelto ed aveva insistito per conoscerlo.
Fu così che un giorno in biblioteca, fra una lezione di Pozioni ed una di Trasfigurazione, uno scocciato Kenma aveva presentato Tetsurou a Kei e viceversa. Kei era rimasto turbato dalla valanga di parole che l’altro gli aveva vomitato addosso – fra cui uno spassionato elogio alla funzione del Portiere - e ancor di più dalla promessa che gli aveva estorto di allenarsi insieme. Kei aveva finito con l’entrare in ritardo alla lezione di Trasfigurazione, causando la perdita di cinque punti ai Corvonero.
Furono gli allenamenti con Tetsurou che diedero il colpo finale a Kei. Non erano frequenti, poiché di solito il campo era prenotato dalle Case e perché gli orari di Kei e Tetsurou raramente combaciavano. In più, Tetsorou, essendo al quinto anno, era impegnato con la preparazione dei G.U.F.O., a cui dedicava tanto tempo quanto al Quidditch. Il primo incontro fu un mezzo fiasco, con una ritirata nella Torre Ovest da parte di Kei, che, troppo nervoso, non aveva parato neppure un colpo di Pluffa. Tuttavia, dopo una serie di insistenti bigliettini incantati lanciati da Tetsurou attraverso i tavoli di Grifondoro e Corvonero nella Sala Grande, e finiti nel té mattutino di Kei, questi aveva deciso di dare una seconda possibilità ai loro allenamenti privati.
Indubbiamente imparò moltissimo da Tetsurou, dall’equilibrio perfetto sulla scopa, agli slanci per rispondere alle finte; ma imparò moltissimo anche di Tetsurou. Per esempio, quanto fosse gentile, determinato e appassionato; ma anche intelligente, spiritoso e un po’ infantile quando veniva battuto. Con l’incedere dell’anno, Kei si ritrovò a bramare i loro rari incontri, iniziando però ad avere sospetti sulle sottostanti motivazioni.
Al quarto anno, quando agli allenamenti privati si aggiunsero anche Keiji, come Battitore, e Koutaro come Cacciatore, Kei provò un’intensa frustrazione al riguardo perché i loro incontri avevamo perso l’accezione di privato. Questo aggiunto al fatto che l’adolescenza aveva duramente colpito Kei, furono una conferma ai suoi sospetti: Tetsurou non era solamente una persona che stimava, ma era una persona per cui provava attrazione.
Da quel momento in poi, Kei aveva preso le distanze dai loro allenamenti e, più in generale, da Tetsurou. Aveva deciso di rigettare completamente la sua epifania e chiudersi nel bozzolo piuttosto che affrontare un argomento così spinoso con se stesso e con Testurou; il quale, perdipiù, era uno degli studenti che vantava più fangirl ad Hogwarts. Come risultato, al quinto e presente anno di Kei, non avevano avuto nessun allenamento privato.
Fu dunque con una certa esitazione che Kei, invece di scappare all’interazione con Tetsorou, decise di rimanere e torturarsi, seppur dolcemente, con una conversazione.
- Dunque, come vanno gli allenamenti? - chiese Tetsurou con un sorriso.
- Bene - sbuffò Kei, distogliendo lo sguardo. – Sono le partite che vanno male. -
Tetsurou scoppiò in una delle sue risate sguaiate. – Sì, nell’ultimo incontro, i Serpeverde vi hanno decisamente stracciato! La combo Kageyama-Oikawa non perdona. Perdipiù, i fratelli Miya hanno tentato più volte di buttarti giù con i Bolidi, se non sbaglio. -  
- Prestavi molta attenzione- insinuò Kei, al che ricevette come risposta un’alzatina di spalle divertita. - Almeno, non abbiamo fatto la vostra figuraccia contro i Tassorosso. -
- Non so di che parli. -  rispose Tetsurou noncurante controllandosi le unghie.
- Parlo del fatto che quell’idiota di Hinata non sa contare e ha preso il boccino facendo finire la partita a favore dei Tassorosso- sogghignò Kei. In quella partita, Koutaro da solo aveva segnato 160 punti, per la felicità di Keiji che era seduto sugli spalti accanto a Kei. Quando Shouyou aveva afferato il boccino facedo finire la partita con 190 a 200 per i Tassorosso, Kei non aveva potuto trattenere una risatina compiaciuta, rinforzata poi dalla visione della faccia pietrificata di Tetsurou.
- Sì, Shouyou avrebbe dovuto studiare un po’ di più alla scuola dei Babbani. - sospirò Tetsurou. Poi all’improvviso sogghignò: – A proposito di studiare, ho sentito che hai qualche problema in Trasfigurazione. -
Colto di sopresa, Kei si irrigidì, sistemandosi gli occhiali sul naso.
- Non so chi te l’abbia riferito, ma i miei incantesimi di Trasfigurazione funzionano benissimo-.
- Ho sentito che la tua coppa aveva ancora le piume**. - insinuò Tetsurou.
- Non sapevo che tu fossi un esperto in Trasfigurazione di uccelli. - s’impettì Kei.
Tetsurou tacque per un momento, poi sorrise sornione e disse soltanto: - Sono del settimo anno, è ovvio che io ne sappia di più di Trasfigurazione d’uccelli. -
Kei si inalberò confuso per un momento, ma l’apertura della porta della torre interruppe il loro scambio di battute. Kenma Kozume ne uscì svogliatamente, con una borsa sportiva in una mano e la sua Firebolt nell’altra, e li salutò non particolarmente sorpreso di vederli parlare lì.
- Oh, Kenma! Ti aspettavo per darti questa lettera da parte dei tuoi genitori. -
Tetsurou gli porse una busta biaca con ceralacca rossa. Kenma la guardò inespressivo per qualche secondo e poi borbottò un “grazie”.
Tetsurou si congedò, non prima di aver lanciato una frecciatina a Kei: - Se vuoi delle ripetizioni di Trasfigurazione, sai dove trovarmi! -
Kenma guardò interrogativo Kei, mentre questi incassava il colpo.
Si avviarono lungo le scale in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri. Una volta all’aperto, Kei rabbrividì per i venti freddi di novembre che servirono però a calmarlo dopo la frustrante conversazione avuta con Tetsorou.
- Sai, - disse all’improvviso Kenma, - questo è l’ultimo anno di Tetsurou. -
Kei gli lanciò un’occhiata, facendosi attento.
- I miei genitori mi mandano una lettera alla settimana, la domenica- continuò Kenma. Kei fece una smorfia, confuso dal salto di argomenti: ma dove voleva andare a parare?
- Una volta alla settimana, consegnano una lettera al padre di Tetsurou che manda un gufo ad Hogwarts- proseguì, iniziando a scartare la busta che teneva ancora in mano. – Questa è la quinta lettera che ricevo questa settimana. -
Kei si fermò e si voltò verso di lui, con l’espressione più confusa del mondo: perché diavolo Kenma gli stava raccontando dei suoi scambi epistolari con i genitori?
- Kuroo non aspetta me, fuori dalla porta. - esplicitò Kenma, sventolandogli il contenuto della busta sotto il naso: un foglio bianco.
Pian piano, la realizzazione si fece strada nella testa di Kei.
- Certo che sei lento per essere un Corvonero - sbuffò Kenma, che ormai lo aveva lasciato indietro di qualche passo. – È il suo ultimo anno! –
Kei lo raggiunse qualche minuto più tardi.

Durante tutto l’allenamento di Quidditch, parò sì e no tre lanci. Era troppo impegnato a pianificare come intrufolarsi nella Torre di Grifondoro per prendere ripetizioni di Trasfigurazione di uccelli.
 


* nel libro, i colori di Corvonero sono blu e bronzo.
**si riferisce a Feraverto: incantesimo per trasformare animali in coppe piene di acqua.
 
Salve a tutti/e!
Questa è la mia prima storia di Haikyuu e sono secoli che non scrivo, quindi abbiate doppiamente pietà di me. Piccola nota: ho deciso di chiamare i personaggi principalmente per nome perché li ho inseriti in un contesto più occidentale.
Spero che questa piccola one-shot vi piaccia! Vi leggo nei commenti :)
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Hinata_Dincht