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Autore: tbhhczerwony    27/03/2023    1 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
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lo so che ci ho messo un po' a a postare, in realtà ci ho messo un secolo tipo, in teoria dovrei postarne altri sette ma con efp sono molto più lento, ripperoni. scusatemi tanto, ma almeno sono contento di poter postare oggi perché aprile e l'inizio di maggio saranno la morte per me. la vita reale strikes me with matrimonio (non mio, fortunatamente) e cosplay che ho finito però devo fare le ultime prove quindi sono un po' in ansia, ma mostly matrimonio perché non ho letteralmente nulla da mettere a parte un fancy gilet :D oversharing a parte, questo capitolo è dedicato a saleh! altra icon disegnata da me (il disegno intero è sia sul mio tumblr che sull'altro sito di fanfic dove crossposto e faccio più cose). fauna la troverete lo stesso su tumblr, perché per i capitoli non ho ancora fatto qualcosa di dedicato a lei interamente, diciamo che questo è un capitolo per entrambi, sia saleh che fauna. spero che vi piaccia e buona lettura!!
 




 
La famiglia di Saleh




 

Nonostante fosse tutto iniziato con l’andare a scuola come di consueto, quella era una giornata diversa dalle altre per Saleh. Dopo scuola sarebbe dovuto andare ad Alfea con un permesso speciale di Palladium—visto che Flora era già occupata con la sua classe—per invitare suo figlio all’accademia magica per la prima volta. Saleh era ansioso di esplorarla, non importava in quanto tempo.

La nave per Alfea sarebbe partita alle due di pomeriggio, Saleh aveva solo pochi minuti per salutare i suoi amici. Atan era ancora preoccupato per la sua situazione, ma aveva promesso a Musa e Tecna—ed anche a Jandor e Aimon, dopo quello che era accaduto—che non avrebbe agito d’impulso, stavolta.

«Buona fortuna! Mandaci qualche foto quando sei lì» disse Jandor, poggiando una mano sulla sua spalla.

Saleh annuì, «Certo che lo farò»

«Fai un buon viaggio, ti consiglio di portarti qualcosa da mangiare durante il volo» suggerì Aimon.

«Oh, non preoccuparti! Ho proprio le cose che fanno al caso mio» l’altro mezz’elfo fece un occhiolino, per poi guardare Atan con perplessità, «Ehi, Atan? Va tutto bene?»

Il ragazzo dai capelli color lavanda sussultò leggermente, per poi voltarsi verso di lui, «Oh… certo, sto bene» scosse appena la testa e gli sorrise, «Devi raccontarci tutto quando torni»

«Assolutamente!»

«Ultima chiamata per la nave diretta ad Alfea» sentirono una voce femminile dall’interfono.

«Ora vado. Ci vediamo domani, ragazzi!»

Saleh corse verso la nave, salutando i suoi amici per l’ultima volta da lontano con una mano, e loro fecero lo stesso. Non appena fece la sua entrata nella nave, prese uno degli ultimi posti rimasti. Quando questa partì, Saleh, guardò attraverso la finestra con un sorriso.


 

***


 

Fauna non sapeva come sentirsi riguardo lo scambio culturale. Non era una cosa nuova per Fonterossa, Alfea e Torrenuvola organizzare una cosa simile, ma era il suo primo anno e non era neanche pronta ad incontrare Flora dopo tanto tempo. Comprendeva gli impegni di cui era sommersa la madre, ma allo stesso tempo si sentiva trascurata da lei.

Una volta arrivati ad Alfea, Timmy era il primo che scese dalla navetta. La ragazza camminò lentamente fuori e la portiera si chiuse dietro di lei. Fauna si guardò intorno l’enorme giardino del campus, vedendo tutti i tipi di fata—e i suoi stessi compagni di classe arrivati poco dopo—andare in giro, uscendo o entrando dall’edificio roseo. Non era esattamente di suo gusto, ma poteva ammettere che non era neanche male.

«Ehi, dobbiamo andare» la avvisò Timmy.

Fauna annuì e lo seguì all’interno dell’edificio, guardandosi intorno. Molte fate la riconobbero per via della sua parentela con Saladin, essendo sua pronipote, ed erano un po’ titubanti a sapere il suo giudizio sull’accademia. Però, mostrando le sue maniere amichevoli, diede una prova che la sua apparenza ingannasse.

Fauna si guardò intorno per il corridoio, cercando la classe in cui Flora avrebbe dovuto insegnare in quel momento. Entrò nell’aula dopo alcuni suoi compagni di classe, e prese l’ultimo banco rimasto nella fila centrale, seconda fila orizzontale. Poté vedere l’espressione di Flora illuminarsi con un dolce sorriso, contenta di vedere la figlia presente, ed era sorpresa di come fosse cresciuta. Era insolito avere una classe di Specialisti, ma era ansiosa di insegnare loro qualcosa di nuovo.

«Salve, Specialisti,» salutò, «Probabilmente mi conoscerete già, ma per quelli che non lo sanno, io sono Flora e insegno botanica magica» così, cominciò a scrivere e disegnare qualcosa sulla lavagna.

Fauna guardò i suoi compagni, specialmente i ragazzi che fissavano Flora con sguardi sognanti.

«Wow… è bellissima…»

«Peccato che sia sposata, il professor Palladium ci darebbe una lezione se continuiamo a guardarla così»

«Ma no, lui è tranquillo»

Fauna sospirò. Palladium non le andava ancora a genio, ma ammise a sé stessa che sarebbe stato divertente vederlo strozzare i suoi compagni con delle liane d’edera. Ridacchiò tra sé e sé e vide sua madre voltarsi nuovamente verso di loro.

«Che cosa includereste nel termine “pianta”?» domandò.

Alcuni degli studenti, per la maggior parte ragazzi ma anche due ragazze, alzarono le mani. Flora non poté che ridere, alternando lo sguardo tra di loro.

«Va bene, c’è molta partecipazione, mi piace» e indicò successivamente uno dei ragazzi ai primi banchi, «Sì?»

Mentre Flora raccolse un po’ di rispose e le scrisse sulla lavagna, Fauna guardò tutto in silenzio. Flora cominciò a spiegare le basi della botanica, alcuni suoi compagni di classe l’ascoltavano o prendevano nota di quello che diceva.

Ma la mente di Fauna era altrove, ancora piena di domande sul giorno prima, su Flora stessa e Atan, che sembrava in un certo senso collegato a Riven; e la storia che Atan le aveva raccontato sul suo amico, che i suoi genitori stavano probabilmente nascondendo un fratello o una sorella segreta. Ma perché continuava a pensarci? Perché per tutto il tempo che guardava Flora, pensava si trattasse proprio di lei?

Fauna scosse appena la testa. No, forse sarebbe stato meglio non pensarci. Forse era solo confusa.

«Alcune piante si somigliano, ma è importante non confonderle e studiare le differenze da vicino,» consigliò Flora, «Per esempio, mentre ero sulla Terra ho potuto vedere delle particolari piante che raramente vivono qui nella Dimensione Magica, ma possono essere trovate su alcuni pianeti caratteristici»

«Lei è stata sulla Terra?!» domandò sorpreso uno dei ragazzi.

«Sì, ho anche lavorato lì prima di studiare per diventare un’insegnante, grazie ad un’amica che ha conoscenze lì» rispose Flora.

Fauna si ricordava di quando era andata sulla Terra con lei per un paio di settimane, ma non si ricordava molto visto che era troppo piccola. Proprio in quel momento, qualcuno bussò allo stipite della porta e la donna riconobbe il ragazzino dalla pelle olivastra, orecchie appuntite e capelli biondi. Flora gli sorrise, e lui prese posto nell’unico banco vuoto della prima fila orizzontale.

Fauna aggrottò le sopracciglia. Che strano, il ragazzino assomigliava a Palladium, indossava persino un abbigliamento simile al suo. La ragazza sgranò gli occhi mentre lo fissava. Non poteva essere, vero? Non poteva essere…

«La lezione per oggi finisce qui» annunciò Flora mentre la campana suonava, «Spero di avervi insegnato qualcosa di nuovo!»

Uno per uno, gli studenti salutarono Flora e uscirono dalla classe. Fauna si alzò dal banco e si avvicinò a sua madre, abbastanza per sussurrarle, «Ho bisogno di parlarti.»

«Oh, certo…» Flora la seguì fuori dall’aula.

Saleh le guardò confuso, alzandosi lentamente dal suo posto. Si nascose dietro il muro della stessa aula, sembrava abbastanza per sentirle parlare fuori.

«Fauna, sono così felice di vedert—!»

«Penso che tu abbia molte cose da dirmi.» Il tono di Fauna si fece accusatorio.

«C… cosa…?» balbettò Flora.

«Non fare la finta tonta, so che quel ragazzino è tuo figlio… e di Palladium…!» la ragazza non sembrava voler pronunciare l’ultimo nome, per qualche ragione. Saleh non capiva perché fosse così arrabbiata.

«Oh, Fauna, tesoro, io… pensavo di presentartelo oggi…!»

«Presentarmelo… oggi?!» Fauna si lasciò scappare una risata ironica, «Spero che tu stia scherzando! Vuoi presentarmi il figlio di quel ladro?»

«Non parlare così di Palladium!» esclamò improvvisamente Flora, dal suo tono di voce, sembrava stesse tremando, «Per favore, Saleh… è il tuo fratellino!» Saleh sgranò gli occhi a quell’ultima affermazione, «Ha bisogno di te…»

«Quello non è mio fratello. Come può aver bisogno di me se non ci conosciamo neanche?» dal tono, Fauna sembrava ribollire dalla rabbia, «Come potrei mai essere sorella maggiore del figlio di un ladro?»

«Smettila di chiamarlo così…!»

«Ma è quello che è!»

«Fauna… lui è mio marito, e un padre fantastico per mio figlio e tuo fratello» continuò Flora, «Mi sono innamorata di lui. Solo perché non ha funzionato con tuo padre non significa che io debba stare sola… questo non mi ha fermata dall’innamorarmi ed avere un altro figlio con lui, non è la stessa cosa che è successa a tuo padre e Riven?»

«Assolutamente no.» Fauna rispose senza esitare, «Perché papà e Riven non mi hanno mai lasciata sola, e non mi hanno mai mentito. Non permetterti mai più di paragonarti con mio padre, o chiamare quel bambino “mio fratello”!»

Saleh sentì diversi passi allontanarsi rapidamente, Flora chiamò il nome di Fauna ma non riuscì a raggiungerla. La ragazza era già scappata via. Saleh non aveva un’opinione precisa su Fauna, non la conosceva ancora, ma non sapeva nemmeno tutta la situazione. Quando sentì Flora parlare di una sorella maggiore era contento, ma quando sentì Fauna vergognarsene, non poté che far scendere una singola lacrima dal suo occhio destro, che asciugò prontamente. Uscì successivamente dalla classe, raggiungendo sua madre. Flora era seduta su una panchina con il volto coperto da entrambe le sue mani.

«Mamma…?» la chiamò.

Flora sussultò sorpresa, e si asciugò le lacrime, «Oh, tesoro… non dirmi che hai sentito…»

Saleh annuì lentamente e si sedette vicino a lei per abbracciarla, «Tu non sei una bugiarda… e papà non è un ladro»

Rimasero in silenzio per un momento, Flora lo abbracciò e gli baciò la fronte, trattenendo le lacrime. Saleh però poté sentire che stava ancora tremando, essendo ancora tra le sue braccia.

«Provo a parlarle io»

«Oh, no… non farlo» gli disse, accarezzandogli i capelli, «È troppo rischioso, e hai sentito quanto è arrabbiata…»

«Non mi importa» rispose lui, «Ti ha trattato male e ha detto cose brutte su papà. Io non lo accetto» continuò, «E poi è mia sorella, chi altro può parlarle se non io?»

Flora lo guardò con gli occhi sgranati dalla sorpresa, non poté credere alle sue orecchie. Dopo tutto quello che aveva sentito, Saleh voleva comunque parlare con Fauna e la considerava sua sorella—perché alla fine, era quello che era, che le piacesse o no. Saleh sorrise alla madre, che gli accarezzò la testa.

«Sei così puro di cuore… è questo che ammiro in te» mormorò, «Va bene, vai a parlarle, ma… fai attenzione»

«Non preoccuparti, mamma. Hai mai conosciuto qualcuno che riesca a resistere a questi occhioni?» Saleh fece un sorrisetto indicandosi i suoi stessi occhi, facendola ridere, «Farò una passeggiata prima di raggiungerla»

«Certo, tesoro. Senti, non dire niente a tuo padre riguardo quello che è successo, va bene?» disse Flora.

Saleh scrollò le spalle, «Lo saprà in ogni caso, se continui a piangere»

Flora aprì la bocca per parlare e si asciugò le lacrime, corrucciando le sopracciglia, «Vai, prima che cambi idea»

«Sì!»


 

***


 

Fauna aveva ancora due ore di lezione da fare ad Alfea, ma dopo quella discussione non aveva particolarmente voglia di ascoltare Wizgiz e poi Palladium, specialmente quest’ultimo. Si sedette sull’erba vicino al fiume, prendendo delle pietre da terra per lanciarle in acqua. Voleva incontrare sua madre dopo tanto tempo, ma le novità la delusero.

Flora aveva ragione a dire che si era innamorata di Palladium, non aveva funzionato con Helia perché in quel periodo stava già con Riven. Allo stesso tempo, a Fauna non piaceva Palladium, le è sempre sembrato un uomo pressocché losco. Il fatto che avessero avuto un figlio la sorprese.

«Posso sedermi?» sentì la voce di un ragazzino, non si voltò a guardare chi fosse.

«È libero. Come tutto il resto qui» gli disse, mettendosi a guardare in cielo.

Fauna diede uno sguardo veloce per vedere chi fosse, ed era proprio Saleh. Si voltò altrove, lanciando un’altra pietra nel fiume.

«Ti stai divertendo?» le chiese.

«Solo per mantenere la testa occupata. Non voglio danneggiare niente» rispose, «Ti ha mandato lei qui, per venire a prendermi? Non tornerò.»

Saleh sospirò, «Senti, anche a me ha scioccato sapere che ho una sorella maggiore, ma—»

«Non sono tua sorella.»

«Beh, abbiamo la stessa madre, quindi lo sei» il mezz’elfo scrollò le spalle, «Comunque, non è colpa di mamma. Non è colpa di nessuno, in realtà. Posso assicurarti che ama profondamente papà, come anche io—è un gran lavoratore, un buon insegnante e… beh, è mio papà. Ecco tutto» Fauna rimase in silenzio mentre lui continuava, «Non so chi sia tuo padre, mamma mi ha detto che era il suo ex-ragazzo al liceo, quando frequentava Alfea… era uno Specialista come te, quindi è un pezzo grosso, giusto?» Saleh abbassò le sopracciglia, non ricevendo risposte, «Che cos’ha fatto mio papà per essere odiato da te?»

Fauna abbassò lo sguardo e lanciò un’altra pietra, «Ha rubato mia madre.»

«Solo questo?»

Fauna non rispose.

«Sai… l’amore non conosce frontiere. È strano che te lo stia dicendo io, visto che sei più grande di me, e… sono sicuro che tu sia una brava persona. Altrimenti nessuno ti guarderebbe con tanta ammirazione quando passi nei corridoi» continuò, «Magari non sono ancora tuo fratello… ma possiamo iniziare con il diventare amici?»

Fauna alzò appena le sopracciglia, ascoltandolo. Si voltò lentamente verso il ragazzino e vide che stava cercando di avvicinare una mano alla sua. Lei gliela strinse, e Saleh sorrise.

«Sono contento di aver avuto ragione su di te»


 

***


 

Saleh fece un sacco di foto tra Alfea e il viaggio di ritorno a casa. Era seduto su uno dei sedili della nave di Timmy e Fauna, a fianco a Flora e Palladium. Era contento di vedere che Fauna stesse finalmente accettando la situazione della loro famiglia, e lei gli presentò anche Helia e Riven. E come promesso, Saleh inviò delle foto ai suoi amici.


 

> L’Angolo pazzo del Winx GX Club

Saleh: ragazzi, guardate qua!!

Saleh: [20 foto]

Saleh: ah e questa è mia sorella!!!! [1 foto]

Atan: SJDNSJDN?????

Atan: È TUA SORELLA???

Aimon: La conosci, Atan?

Atan: Stai scherzando

Atan: È quella che mi ha salvato da quell’esplosione

Atan: Come ho fatto a non notare la somiglianza.

Jandor > Rispondendo a Saleh “ah e questa è mia sorella!!!!”: EHI!! siete fantastici!!!!

Saleh > Rispondendo a Jandor “EHI!! siete fantastici!!!!”: grz!!

Saleh > Rispondendo a Atan “È TUA SORELLA???”: Ah beh almeno non devo presentarvi LOL

Saleh: due rimasti?? devo presentarla a jandor ed aimon quando possiamo

Atan: Beh uh

Atan: Penso che

Atan: Ciao devo andare mama mi sta chiamando :)))

Aimon: Cosa? Va bene, a dopo!

Jandor: Qui qualcuno ha una cotta hehehebfkd

Saleh: ?????

Saleh: cmq, ho anche conosciuto il prof wizgiz sembra simpatico

Aimon: Bene

Saleh: ora dobbiamo atterrare, a dopo!!

Jandor: A dp!!!

Aimon: A più tardi!

 

   
 
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