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Autore: Duevite    27/03/2023    0 recensioni
Siamo nel Settembre 2022 quando un ragazzo si trasferisce a Salem con la sua famiglia.
In questo paese si trova un famoso giardino chiamato "Il giardino delle querce" visitabile dagli abitanti del quartiere tramite delle chiavi speciali.
In questo giardino incontrerà una persona speciale, la quale gli farà vivere il periodo più bello della sua vita, ma anche il peggiore.
Questa avventura lo porterà a scrivere la sua storia dopo numerosi anni dal suo incontro, da solo, con solo i suoi ricordi e 30 lettere.
(Se aveste voglia di lasciare una recensione, ne sarei molto grat*)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quando finalmente il signor Scott fu seppellito accanto alla moglie e alla figlia tirai un piccolo sospiro di sollievo.
Adesso sapevo che era felice.
Erano passati 30 anni dalla morte di Heaven.
Io avevo 48 anni, il signor Scott ne aveva appena compiuti 85.
Presi la mano di mia madre e la aiutai ad alzarsi dalla sua sedia.
Ci avviammo lentamente verso la macchina e salimmo insieme.
La riaccompagnai a casa e salutai sia lei che mio padre.
Una volta lasciati loro, andai verso la mia nuova casa.
La casa di Heaven.
Avevo passato gli ultimi 30 anni nel mio appartamento a New York ma ogni fine settimana lo passavo a casa di Heaven con il signor Scott.
Dopo la mia ultima visita a casa sua mi sentii cambiato, capii che sì Heaven non sarebbe più tornata ma io sì.
Glielo dovevo.
Partivo tutti i venerdì sera e ripartivo la domenica pomeriggio, passavo le giornate con lui e tornavo a dormire la notte a casa dei miei.
Scrivevo i miei libri nel portico con lui e parlavamo del più e del meno.
Mi insegnò a curare l’orto e ad aggiustare la sua vecchia alfa romeo che teneva in garage.
Ogni volta che scrivevo un libro glielo portavo firmato e lui lo metteva nella sua libreria dove ormai aveva riservato un intero angolo solo per me.
Come se per lui fossi in grado di scriverne un’infinità.
Alcuni giorni prima che morisse arrivai a casa sua, con il manoscritto non ancora pubblicato di un libro e glielo diedi.
“Oh mio caro ragazzo, hai finito un altro libro?” Mi disse lui con gli occhi lucidi.
“Leggi il titolo Will.” Dissi io iniziando ad apparecchiare per la nostra solita cena.
“Heaven.”
Lui sorrise, un sorriso pieno di amore e pieno di gioia.
Per la prima volta da quando andavo da lui lo vidi triste per lei.
“Adam… Sarebbe così fiera di te.”
Io lo abbracciai.
“E noi lo saremmo di lei.”
Quando cinque giorni dopo morì mi chiamarono e mi dissero che aveva lasciato tutti i suoi averi a me, compresa la casa di Salem.
Rimasi un po’ fuori dalla porta non convinto di voler entrare ancora in quella casa senza nessuno.
Quando lo feci guardai immediatamente verso il piano superiore.
Feci le scale due a due fino ad arrivare alla porta bianca della camera di Heaven.
La aprii lentamente e il mio cuore iniziò a battere velocemente.
Non ci ero mai entrato da quando era morta.
Tutto era esattamente come lo ricordavo, il suo letto ancora con il copriletto rosa, i suoi pupazzi sul davanzale della finestra, la collezione di candele sul comodino e i suoi vestiti appesi con cura nell’armadio.
Vidi numerose boccette del solito profumo, tutte vuote tranne una.
Sperai vivamente che non fosse sparito e lo aprii.
Vidi che non c’era polvere sulla boccetta e capii subito.
William comprava quotidianamente il suo profumo per spruzzarlo nella camera.
E fu quello che feci anche io.
Spruzzai il profumo di Heaven nella sua stanza e mi misi a sedere sul suo letto.
Chiusi gli occhi e in quel momento la vidi.
La vidi entrare in camera sua con i suoi capelli sciolti e la sua tuta rosa.
La vidi mettersi a sedere accanto a me e guardarmi negli occhi, rividi i suoi occhi brillanti e lucenti e mi si scaldò il cuore.
La baciai, mi baciò e mi fece sentire di nuovo bene.
“Ti amo Heaven.” Dissi io con il cuore a mille.
“Ti amo Adam.” Mi rispose lei sorridendo.
E lì, in quel momento, con lei, mi sentii di nuovo come se fossi nel posto giusto e al momento giusto.
   
 
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