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Autore: Shadow Doom    31/03/2023    1 recensioni
Nella magica terra di Yamir un giovane apprendista fabbro è pronto ad entrare nell'esercito del Re, ignaro però di ciò che il Fato ha in serbo per lui.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un primo passo

 

Il giorno della prova arrivò più veloce di un fulmine per Shin e non solo per la trepidazione di mostrare di che pasta fosse fatto ai delegati del re, ma anche per il tempo che aveva impiegato nel forgiare la sua nuova arma.

L'Oroluce si era dimostrato più complicato del previsto da manipolare, richiedeva una precisa temperatura molto vicina al punto fusione per poter essere plasmato. Se la si oltrepassava il minerale perdeva le sue proprietà uniche, invece se si restava troppo bassi sarebbe stato impossibile dargli la forma desiderata.

Tuttavia gli insegnamenti di Sigfrid permisero al giovane di realizzare il proprio scopo rispettando i ristretti tempi che aveva. Così avrebbe potuto usare la lama dai particolari riflessi dorati che aveva costruito con tanta fatica proprio durante il test.

 

Come era tradizione questo cambiava di anno in anno per evitare una preparazione anticipata, esisteva solo un elemento costante: la sopravvivenza. Infatti, indipendentemente da come si sostanziava concretamente, la capacità di adattarsi ad ogni tipo di avversità era il requisito di maggiore interesse in suddetta fase, le abilità di combattimento invece sarebbero state il centro d'interesse a Betelgeuse.

 

Alle prime luci dell'alba una delegazione di Legis arrivò alle porte del feudo accolta da coloro che volevano entrare nelle fila dell'esercito, dieci giovani volenterosi tra cui il sicuro figlio del fabbro.

Dopo la solita presentazione d'onore la quale introdusse colui che si sarebbe occupato dalla promozione o bocciatura dei candidati, il Cavaliere Romulus Magis IV, uno degli ultimi eredi di una delle più antiche famiglie di nobili del regno, quest'ultimi vennero portati nel luogo dove il loro futuro si sarebbe deciso.

 

Destino volle che la meta fosse proprio nella zona antistante la miniera abbandonata.

Non appena se ne rese conto, Shin non poté fare a meno di sorridere venendo ripreso immediatamente da Romulus il quale lo invitò piuttosto sgarbatamente a rimanere serio.

A dire il vero si stava per lasciare andare ad uno sproloquio sull'importanza della serietà in situazioni del genere, ma dovette interrompersi prima del tempo in quanto venne chiamato ad illustrare la prova.

 

“ Giovani sudditi è arrivato il momento della verità e di scoprire se avete le carte in tavola per diventerà miei colleghi. Considerato il prestigio e la crescente mole di richiesta per entrare nei nostri ranghi, il Re Lapis nella sua immensa saggezza ha deciso di mutare modus operandi” “ Quindi niente più sopravvivenza?” domandò l'apprendista fabbro, “ Silenzio! Quando parlo io non deve volare una mosca. Ci siamo capiti?” “ Sì” “ Non ho capito” “ Sì, signore” “ Te la farò passare liscia questa volta, ma ricorda che la disciplina è la base di ogni cosa. Se ne sei privo puoi anche andartene”.

 

Notando che Shin non si fosse mosso di un millimetro Romulus riprese il proprio discorso: “ Quest'anno le vostre abilità di resistere saranno spinte al limite poiché dovrete affrontare me”, Magis a quel punto scostò il mantello per poi estrarre la propria spada.

Shin non poté fare a meno che osservarla. La base dell'arma era la stessa di quelle che aveva costruito per anni, ma aveva delle modifiche: la lama era leggermente ricurva ed il manico formava una sorta di nido che rendeva praticamente impossibile colpire la mano del proprietario.

 

“ Tranquilli il vostro compito non sarà quello di sconfiggermi, sarebbe impensabile, bensì di resistere per dieci minuti. Come altro vantaggio userò il mio braccio più debole, quello sinistro. Domande? Bene, allora che la prova inizi!”.

 

A differenza delle aspettative il Cavaliere non restò sulla difensiva, ma si lanciò alla carica prendendo di mira il giovane fabbro; sicuramente i suoi interventi l'avevano irritato.

Shin non si fece intimorire rispondendo con un poderoso fendente, l'incrocio di spada che ne seguì trasmise solo sensazioni positive all'apprendista fabbro. La prima figlia della resistenza mostrata dall'arma che aveva forgiato la quale aveva risposto perfettamente all'impatto con una spada ignota e certamente poderosa.

La seconda invece dalla forza di Magis. Non era nulla di paragonabile rispetto a quella attualmente inarrivabile di Parsifal, anzi pensava di essergli superiore.

 

Magari poteva anche avere ragione, tuttavia la tecnica del Cavaliere era quella a cui avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione. Proprio grazie ad un abile doppio passo seguito da un preciso movimento della lama il primo uscì dallo stallo per poi colpire di nuovo questa volta centrando il bersaglio anche se solo di striscio.

Volendo approfittare del momento gli altri partecipanti intervennero sperando di cogliere l'avversario di sorpresa, fallendo miseramente visto che Romulus si aspettava una mossa del genere.

 

Per grande stupore di Magis solo la metà dei contendenti vennero abbattuti dalle sue gesta, gli altri furono abbastanza preparati da resistere fino al termine della prova; Shin però voleva qualcosa di più. Spinto dalla frenesia della battaglia decise di mettere in pratica una tecnica su cui stava lavorando da anni ma che non aveva mai potuto provare a causa della fragilità delle armi, forse però questa volta la spada figlia dell'Oroluce sarebbe stata abbastanza tenace.

Impugnò con entrambe le mani la propria lama concentrandosi al massimo, dopo di che fece uno scatto verso il Cavaliere scagliando un fendente parallelo al suolo la cui potenza fu tale da causare seri danni al terreno sottostante.

Intuendone la pericolosità il membro delle forze di Lapis cambiò la guardia prendendo la spada con la destra appena prima di subire la mossa.

 

Per la seconda volta le due armi speciali si incrociarono, ma questa volta l'impatto fu così violento da far perdere l'equilibrio ai presenti.

 

Purtroppo proprio sul più bello scattò il segnale di conclusione, seguito dai complimenti dei membri della delegazione del re a coloro che erano rimasti in piedi ai quali vennero subito offerte cure per le ferite riportate.

 

“ Come avrà fatto quel ragazzino...Non mi piace” pensò con rabbia il Cavaliere fissando la sua spada sulla quale si era formata una vistosa crepa.

   
 
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