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Autore: oscuro_errante    04/04/2023    6 recensioni
Tra una missione e l'altra, il giovane Skywalker si ritrova nel Tempio Jedi con il suo vecchio Maestro, il Generale Obi-Wan Kenobi, e due cloni del Grand'Esercito della Repubblica, il Comandante Cody e il Capitano Rex, in seguito alla loro ultima missione.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Capitano Rex, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Perspectives: A Star Wars Collection'
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Il giovane Skywalker camminava con passo deciso per gli ampi corridoi del Tempio Jedi, dove non aveva messo piede dalla sua elevazione al Cavalierato poco tempo prima, in seguito agli scontri su Geonosis dopo la cattura di Obi-Wan e il suo tentativo di trarlo in salvo, pur rimanendo fedele agli ordini impartiti dal Consiglio Jedi in merito alla protezione della Senatrice Amidala.

Era grato al suo Maestro per avergli permesso di mettersi alla prova di fronte al Consiglio Jedi e finalmente ottenere il tanto ambito rango di Cavaliere, cosa che aveva portato lo stesso Kenobi ad ascendere al titolo di Maestro e di poter ambire a un posto all’interno del Consiglio Jedi. Entrambi gli uomini, durante i primi scontri contro i Separatisti, si erano distinti per il coraggio e per le tattiche sempre innovative con cui riuscivano a sconfiggere i vari eserciti di droni che si ritrovavano ad affrontare durante le loro missioni, al punto tale che lo stesso Obi-Wan era stato elevato al rango di Alto Generale Jedi prima ancora di aver ottenuto quello di Maestro.

Subito dopo la Battaglia di Geonosis, Skywalker aveva chiesto e ottenuto il permesso di poter scortare su Naboo la Senatrice Amidala, nonostante la minaccia alla vita della donna fosse stata sventata una volta per tutte e non ci fosse più bisogno di una scorta, in particolare una data da dei Cavalieri Jedi altamente addestrati.
Giunti sul pianeta, Padmé aveva accettato di sposare il ragazzo nonostante il suo appartenere all’Ordine e tutti i dubbi che aveva nutrito nei giorni e nelle settimane precedenti la loro condanna a morte su Geonosis, proprio in relazione alle rigide regole dell’Ordine stesso in merito ai propri appartenenti.

Il giovane Cavaliere, però, aveva deciso di mantenere il segreto, soprattutto con Kenobi, che sicuramente non avrebbe apprezzato, nell’ottica del Jedi fresco di nomina, una deviazione così importante dal Codice da parte del ragazzo, il quale rischiava come conseguenza l’essere immediatamente espulso dall’Ordine.
Gli scontri contro i Separatisti, che avevano dato l’avvio e la sostanza a quella che sarebbe passata alla storia come come Guerre dei Cloni, avevano costretto i due novelli sposi a stare distanti anche per archi di tempo piuttosto lunghi, con lo Jedi impiegato molto spesso in prima linea, dietro richiesta del Consiglio o del Cancelliere della Repubblica..

Anakin non era solo: al suo fianco, impettito e con l’elmo dipinto di blu sotto il braccio sinistro, camminava in maniera marziale CT-7567, da tutti conosciuto come Rex, un Capitano del 501° Battaglione e secondo in comando del Jedi, che ricopriva nell’Esercito Galattico l’incarico di Generale. Poco più avanti, il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi stava parlottando con il Comandante Cody (la cui designazione di origine era CC-2224) del 7th Sky Corps (di cui Kenobi era al comando, in quanto Alto Generale) in merito a una delle recenti missioni a cui avevano preso parte.
Entrambi erano grandi strateghi, questo Skywalker lo riconosceva, ma si rendeva conto di quanto fosse insofferente rispetto alla linea più diplomatica tenuta dal proprio precedente Maestro - le cui doti nel combattimento corpo a corpo non dovevano comunque essere sottovalutate - e dal suo fidato braccio destro: lui e Rex, d’altra parte, erano più propensi ad agire prima e porre domande poi.

Sei un Cavaliere Jedi, si rimproverò Skywalker, è tuo dovere mantenere l’equilibrio della pace nella Galassia, anche se questo vuol dire riflettere ed essere diplomatici prima di agire. Obi-Wan è uno dei nostri migliori diplomatici, sono stato fortunato ad essere addestrato da lui.
Ma, dentro di sé, sentiva crescere l’apprensione per la guerra che si stava combattendo e nella quale l’Ordine Jedi si era ritrovato invischiato suo malgrado: cosa sarebbe accaduto, se gli scontri si sarebbero protratti ancora? Su questo tema sapeva di essere piuttosto combattuto, nonostante tutto l’impegno e le ore di meditazione che poteva permettersi di dedicare e nonostante sapesse di essere più portato per una situazione di questo tipo che per una Galassia pacificata.

   
 
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