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Autore: paiton    17/04/2023    0 recensioni
Scusate per la lunga assenza ma i viaggi di vacanza mi hanno tolto quasi tutto il tempo per scrivere!
Questo racconto è inserito nel Romanzo “Il Ritorno di Dhaitus” che si può trovare nella sezione “Giochi di ruolo” dentro a “D&D Forgotten Realms”, non è necessario leggere la I Parte della storia per comprendere le vicende della Seconda Parte, tuttavia per affrontare l’intero svolgimento degli eventi è consigliato informarsi bene sulle narrazioni.
Il lettore, trasportato in storie fantastiche si renderà conto di come, attraverso le lettere, le parole, le frasi e il metodo di comunicazione della scrittura in tutte le sue accezioni, quindi Tu… tu ti renderai conto dell’esistenza reale di un mondo fantastico immaginario in cui tuttavia, ciascuno di noi può potenzialmente entrare senza problematiche relative allo spazio fisico, senza accalcarsi insomma.
Grazie dell’attenzione signorine e signore, signorini e signori! Che inizi lo Spettacolo!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il possente Drago D'ossa ruota il capo sulla sinistra, le sue vertebre scricchiolano, non aveva notato il guerriero prima di quell'istante; con uno sbuffo dimostra il suo compiacimento per il fatto che si è annientato da solo.
 
Il mozzo osserva la scena spiando da dietro una cassa.
 
Il generale Voltok, con occhi stupefatti, vede l'uomo cadere in mare… ordina velocemente al Mozzo di andare a prendere una fune e di lanciarla fuori dalla nave.
 
Il Drago tira una codata a Darean che la schiva, poi graffia Frittun nel dorso della mano facendogli cadere il martello da guerra sul pavimento.
 
Anche il generale tenta di distrarre la grossa creatura lanciandosi di foga e urlando con la sua ascia bipenne impugnata saldamente. Non ragiona più, vuole vendicare i suoi soldati morti in battaglia: lo colpisce sulla coscia ma lui non dimostra di aver subito lesioni.
Darean scocca un'altra freccia, Frittun cerca di riagguantare il suo martello con il braccio sanguinante e Draco sta caricando un’enorme palla di fuoco mettendo in gioco tutta la sua potenza magica... si sta concentrando profondamente ed ecco che un cerchio di fiamme color rubino, roteanti appare e subito diventa un grosso proiettile sferico che viene direzionato dalle sue mani come un direttore d'orchestra. Il grosso bolide colpisce diretto la bestia in pieno petto e la scaraventa fuori dalla nave.
 
Il Drago d'Ossa apre le ali mentre rotea all'indietro; Frittun lo segue con lo sguardo ma subito esce dal suo raggio visivo... Probabilmente si è tuffato nell‘acqua.
 
Il mozzo tremante ha trovato la corda e la sta issando velocemente all’unica cima di ormeggio a cui non sono ancora arrivate le fiamme, ha le mani bagnate dal sudore e dall’agitazione, è terrorizzato! La loro nave ha un semicerchio incendiato e le lingue di fuoco divampano e si espandono .
 
Bran Lathewin sta usando tutte le sue energie per rimanere a galla, appesantito dall’armatura non può perdere la sua spada e deve continuare a respirare; sente delle urla tra le onde del mare e nota una luce fiammeggiante che arriva dalla sponda del veliero.
 
"Splash!"
 
"Agguanta la corda!" gli urlano dalla nave; con entrambe le mani riesce ad issarsi e piano piano viene trascinato a bordo.
 
Non appena mette piede sul pavimento della nave due braccia si avvinghiano al suo collo. È confuso ma Draco e Frittun lo sono molto di più.
 
"Ti abbiamo abbandonato perché credevamo che fossi morto!" le lacrime escono copiose dagli occhi di Darean
 
"Effettivamente anch'io l’ho creduto" Attende qualche secondo prima di continuare a parlare mentre ricambia l'abbraccio "Ho fatto uno strano sogno... un sogno che sembrava ancora più reale"
 
"Lasciamo i convenevoli a dopo, l'importante è che tu sia ancora tra noi ma al momento abbiamo un problema molto grosso da risolvere. Troviamo quel maledetto Drago prima che ci rubi il tesoro di Re Garring, dopo ti spigheremo tutto fratello”
 
Frittun appoggia la mano sporca e dolorante sopra la spalla di Bran, il sangue si mischia con l’acqua salata del Mar di Cristallo: "Auckh! Sono proprio felice di rivederti, hai la pellaccia dura amico; vieni al mio fianco poi ci spiegherai anche la tua storia"
 
Tutti gli avventurieri rimasti, dopo aver spento l’incendio che andava ingigantendosi, si schierano sul perimetro della nave e attivano il loro istinto di sopravvivenza ed i loro sensi più fini.
 
Frittun lancia un incantesimo e percepisce la presenza magica nella sottocoperta della nave fantasma.
 
In quell'istante un boato, il rumore di travi fracassate: si è fiondato dall’alto mentre tutti guardavano in mare… il Drago d’Ossa ha aperto una voragine nel loro pavimento e spunta solo la sua coda.
 
Tre dardi magici e molte frecce sono partiti all'istante, il monaco e Bran corrono in corpo a corpo mentre Draco rimane a distanza per contrattaccare ad una sua possibile fuga.
 
Quando la testa riappare un colpo di martello e un fendente della spada vengono evitati dal Drago che sta cercando di svignarsela, tenendo tra le grandi mani scheletriche il forziere pieno di monete d’oro.
Prontamente Draco, focalizzato su quella possibilità, lancia la seconda palla di fuoco dritta in faccia alla bestia che resta carbonizzata; lo scheletro si scompone e tutte le ossa cadono a terra ricoprendo completamente il forziere. Le fiamme divampano.
 
“Spegnete l’incendio svelti!” Ordina Garring “Ce l’abbiamo fatta finalmente!”
 
“Non canterei vittoria generale” controbatte Frittun voltandosi “La nave fantasma emette aura magica”
 
Rivolgendosi alle sue ultime guardie rimaste e agli elfi: “Voi spegnete l’incendio mentre noi andiamo a perlustrare il sottocoperta dell’altra nave!”
 
Darean, attraverso la nebbia, intravede delle figure scheletriche mentre strattonano una ragazza bionda con un abito scuro e la portano all’interno: “Quella nave ha dei prigionieri”
 
Dopo aver inserito nella sua bisaccia un dente del drago d’ossa, Bran segue gli altri sulla nave fantasma. Il clima spettrale fa accapponare la pelle mentre la nebbia continua ad addensarsi.
 
“Vado prima io” Bran mette un braccio davanti a Frittun “Se mi colpiscono mi puoi sempre risistemare ma se seccano te siamo spacciati”
 
Scendono i gradini di legno marcio e trovano un corridoio con tante porte ai lati, alcune aperte ed alcune chiuse. Iniziano a perlustrare le cabine ma i locali sembrano abbandonati da molto tempo.
 
Tornano indietro e prendono la rampa di scale che scende ancora, cercano in tutte le stanze finché il generale apre una porta e rimane immobile; stesa a terra ed imbavagliata vede proprio la ragazza dai capelli biondi, ha un vestito scuro, mani e piedi legati e un bavaglio alla bocca.
Di fianco a lei, nella penombra si intravede un secondo forziere.
 
“Venite! L’ho trovata! Sembra una trappola.”
 
Bran entra per primo mentre Darean lo segue “Guardateci le spalle”
 
La Ranger le toglie il bavaglio “Come ti chiami e cosa ci fai qui?”
 
Lei prova a parlare ma le escono suoni senza significato, poi tossisce per schiarirsi la voce: “È molto tempo che non parlo, mi chiamo Palaudrin, sono stata venduta come schiava dopo che la città di Fordan è stata attaccata dalle creature della Foresta Antica. Sono scappata assieme alla mia famiglia per mare ma i mercenari ci hanno catturato”
 
Darean nel frattempo è riuscita a slegarle le mani.
 
“Siamo solo noi nella cabina, non c’è traccia di pericolo qui”
 
La ragazza si mette in piedi, la sua espressione del viso emana più coraggio che paura, più consapevolezza che rassegnazione.
 
“Ho visto i due scheletri che ti hanno portata fin qui, sai dove si sono nascosti? Ce ne sono molti altri in giro?
 
“Non ne ho idea, sono usciti dalla porta in cui siete entrati voi”
 
Lancia un’occhiata a Voltok che sa già cosa fare; entra anche lui nell’abitacolo e apre il forziere. È pieno di monete d’oro. Lo richiude e si fa aiutare da Bran per trasportare tutto il bottino sulla loro nave.
 
“Date fuoco a tutto. Questa nave maledetta brucerà assieme a tutti i codardi che si stanno nascondendo”
 
Con il cuore ricolmo di collera, il generale osserva la nave fantasma incendiata che affonda nel mare.
 
Tante isolette di fuoco si separano sempre più fino ad emanare l’ultima scintilla di luce.
 
Rimane lì impalato mentre ragione su come comunicare alle mogli… le frasi da pronunciar loro… da adesso in poi saranno vedove. Conosceva i suoi uomini uno a uno, anche le loro famiglie.
 
 
 
 
Thormec Frittun, Darean e Bran stanno seduti al piccolo tavolo della cucina, Plaudirin e Draco preparano un pasto per rifocillarsi, devono rimettersi dalle ferite subite in battaglia.
 
Darean continua il discorso che avevano iniziato “Cosa intendevi dire prima? Un sogno che sembrava più reale rispetto a cosa?”
 
Bran la guarda negli occhi, poi guarda tutti gli altri che ricambiano lo sguardo… sta pensando a come pronunciare le parole che deve dire senza essere preso per matto: “Sono stato in un’altra dimensione, arrivo da un mondo molto diverso da questo in cui viviamo.”
 
“Hai parlato con Hula?” interviene il monaco
 
“Non esattamente… mi sono risvegliato in una vasca, ricoperto da una sostanza appiccicosa… avevo dei fili collegati al mio corpo e una ragazza controllava tutti i pazienti. Poi mi hanno fatto bere un liquido e ho parlato con un uomo vestito di nero. I miei ricordi iniziano ad essere un po' confusi ma …” smette di parlare e si spreme le meningi “ha citato una simulazione in cui noi siamo i giocatori e dobbiamo trovare Dhaitus, dobbiamo parlare con lui”
 
Tutti lo guardano molto perplessi, anche Plaudirin che non sembra interessarsi alle sue parole ed è più concentrata ad ingurgitare qualsiasi cosa gli capiti a tiro mentre la pentola continua a bollire; Draco sta cercando delle spezie e nota delle particolari erbe secche che non riesce a riconoscere.
 
“Hei Bran, non stento a credere che esistano altri mondi oltre al nostro. Hai mai visto questa spezia?” e gli passa il sacchetto pieno di erba; lui lo tiene in mano e annusa il contenuto:
 
“Macché! Mai vista… non fa neanche odore”
 
“Beh… possiamo chiedere a Voltok se conosce quel Dhaitus, la cena è pronta!”
 
Tutti si riuniscono sottocoperta e iniziano a mangiare la zuppa accompagnata da ottima birra nanica; Bran sta accanto ai fornelli per riprendere la sua temperatura corporea. Le vele della nave sono state momentaneamente abbassate ed è scomparsa la nebbia lasciando intravedere una fantastica volta celeste piena di Stelle.
   
 
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