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Autore: Fiore di Giada    29/04/2023    0 recensioni
[11/7/2005]
La raccolse dolcemente tra le sue braccia e la posò al suolo, inginocchiandosi sulla nuda e fredda terra. Vide del sangue gocciare sulle sue mani con un lento, macabro e regolare ticchettio. Il suo sangue... Era il suo sangue..
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cancer DeathMask, Pisces Aphrodite, Wyvern Rhadamanthys
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Un paio di precisazioni prima di attaccare con questo ennesimo prodotto della mia mente malata (e bacata)

1)Anche se è una DeathmaskXAphrodite NON è e dico NON è una yaoi. A me piace molto Aphrodite da uomo, tuttavia penso che anche da donna non sarebbe stato male. Ergo qui è una donna, una donna gold spectre.

2)Non ho mai amato la eccessiva fissazione di Kurumada per alcuni Gold e il suo eccessivo disprezzo per altri. (tra cui anche Fish e Cancer) Vi avverto che a me Maschera di Morte sta molto, anzi moltissimo, sulle palle, tuttavia qui farò fare a lui una fine molto più onorevole di quella che gli ha riservato Kurumada nella saga di Hades, in cui mi ha fatto solo pena e compassione.

 

PER SEMPRE SOLO TU

 

Chiuse gli occhi, aspettando rassegnato la sua fine. Sarebbe venuta, ne era certo. Rhadamantys non tollerava che alcuno osasse guardarlo negli occhi senza paura. La possente Viverna Oscura era abituata a non temere nessuno, eccezion fatta per Pandora e Hades, supremo signore degli Inferi...

Improvvisamente un urlo lacerante trafisse il muro di silenzio in cui si era rinchiuso. Chi mai era stato a mandare quel grido di dolore così forte, così disperato?

Aprì gli occhi.

"No!" Un urlo tremendo, come di belva ferita, era uscito dal suo cuore. Non poteva essere successo quello che vedeva...

Non poteva essere accaduto.

Lei, proprio lei... Si era parata dinanzi a lui proteggerlo, ricevendo il colpo del guerriero di Hades al suo posto. Perchè? Perchè?

La raccolse dolcemente tra le sue braccia e la posò al suolo, inginocchiandosi sulla nuda e fredda terra. Vide del sangue gocciare sulle sue mani con un lento, macabro e regolare ticchettio. Il suo sangue... Era il suo sangue...

Posò il suo sguardo su di lei. Il colpo di Rhadamantys aveva distrutto del tutto la surplice dei Pesci che indossava, rivelando il suo corpo esile, snello, fasciato appena da una delicata tunica di seta bianca trapuntata di perline che ora si stava irrorando di sangue. Anche i capelli, quei lunghi capelli color cielo che tanto amava accarezzare,erano intrisi di sangue.

"Aphrodite..." mormorò sollevandola delicatamente dal suolo, per evitare che il sangue la soffocasse. Cosa era quel senso di soffocamento che sentiva prenderlo alla gola? Sentiva anche la lacrime pungergli gli occhi... Si era sforzato di trattenerle, ma una, perfida aveva rigato la sua guancia, simile ad una goccia d'argento fuso. Che fosse il dolore? Quello che dagli uomini era chiamato sofferenza? Strano, credeva di non poterne più provare... O di non averne provato affatto...

La ragazza aprì gli occhi. Perchè erano così belli, pensò il guerriero del Cancro tristemente. Non c'era odio in quelle due splendide e limpide acquamarine. Eppure avrebbe dovuto odiarlo... Era stato crudele con lei... 

L'aveva disprezzata, derisa, umiliata. L'aveva trattata come una prostituta senza dignità, non rispettandola... E lei? Cosa aveva fatto lei?

Aveva perso la sua dignità di Cavaliere d'Oro e gli era sempre rimasta accanto, senza lasciarlo, senza abbandonarlo, sopportando tutto in silenzio, anche quando si sarebbe potuta ribellare... Dopotutto era anche lei una guerriera d'Oro e avrebbe potuto colpirlo duramente, ognivolta che la umiliava con la sua arroganza... Invece silenziosamente sopportava tutto e solo le lacrime tradivano la sofferenza immensa che la consumava sempre di più, lacrime silenziose, invisibili, ma non per questo meno dolorose e amare, amare come veleno...

La ragazza gli sorrise. Era un sorriso così dolce e tenero, ma anche così triste. Lo stava lasciando e questo per lui era inaccettabile...

"Sei... Sei salvo..." sussurrò con voce fioca la guerriera dei Pesci. Sapeva che sarebbero morti comunque, tuttavia non aveva esitato a proteggerlo. Non voleva che colui che amava  perdesse la vita per colpa di Rhadamantys...

"Stupida... Sarei morto comunque... Perchè hai voluto proteggermi? Perchè?" domandò Deathmask posando il suo sguardo sul viso, oramai ridotto ad una maschera di sangue, della giovane guerriera dai capelli color cielo e nettandole le guance. Sembravano lacrime di sangue le strisce carminie che deturpavano la sua splendida pelle nivea, simile ad una rosa bianca tinta dal sangue di Afrodite, dea dell'amore, mentre cercava Adone, suo sposo e amato, vittima della folle crudeltà di Ares...

"Ti amo... Non è una ragione sufficiente per avere cercato di salvarti Angelo?" domandò la ragazza con voce fioca. Quasi un sussurro sembrava la sua voce, un debole e triste canto perso nell'uragano...

"Aphrodite..." mormorò il guerriero del Cancro impallidendo per lo stupore. Come aveva fatto a innamorarsi di lui? Lui, crudele e spietato custode di anime, come poteva essere amato? E specialmente da quell'angelo maledetto che ora stringeva tra le braccia... Uno splendido angelo armato di rose che sapeva trasformarsi in un sicario senza scrupoli quando era necessario. Albione, silver saint di Cefeo, lo aveva capito a sue spese...

Posò le labbra su quelle della ragazza. Ma non era un bacio rabbbioso,come quelli che tante, troppe volte le aveva rubato, anche senza il suo consenso. Era un bacio dolce, dolce e delicato, ma carico di disperata passione. Perchè? Perchè riusciva ad essere gentile con lei solo mentre stava morendo?

"Grazie... Grazie Angelo..." sussurrò fissandolo dolcemente e accarezzandogli il viso con la mano destra, affusolata e bagnata di sangue. Angelo le aveva fatto il regalo più bello... Era stato dolce con lei... E non le importava affatto che la sua felicità sarebbe stata breve e presto sarebbe svanita...

"Addio..." mormorò.

La ragazza cercò di sorridere nuovamente e spirò tra le braccia dell'uomo che tanto aveva amato, amato fino a morirne.

Deathmask la fissò, come trasognato. Ora... Ora era morta..

Morta...

Morta...

Per colpa sua...

Sua..

Sua...

Aveva perso l'unica occasione che la vita gli aveva dato di essere amato. L'aveva persa... E solamente per colpa sua...

Posò il suo sguardo sulla ragazza. Presto la avrebbe raggiunta e sarebbero stati insieme, ma non sarebbero rimasti soli...

Si rialzò e puntò il suo sguardo su Rhadamantys. No... Avrebbe pagato per quello che aveva fatto... Oltretutto, ci sarebbe stato un pericolo in meno per gli altri guerrieri d'oro e per i cinque guerrieri di bronzo "prescelti" da Athena...

"Ma che bella scenetta commovente... E tu saresti l'assassino più spietato del Grande Tempio? Mi fai pena Deathmask, mi fai davvero pena!" rise Rhadamantys.

"Tu... Io morrò, ma stai sicuro che tu mi seguirai Rhadamantys...  Il tuo spirito infernale si disintregerà insieme alla mia anima!" esclamò il guerriero del Cancro puntando i suoi occhi in quelli del guerriero di Hades. Certo, quel colpo non gli dava scampo, ma almeno l'assassino di Aphrodite sarebbe morto con lui...

Il guerriero si tolse la surplice che lo ricopriva e alzò il  braccio sinistro, lasciando che da esso partissero dei cerchi di luce luminosa.

"Gli strati di spirito... Ti ricordo che io sono un guerriero infernale Deathmask e gli strati di spirito non possono imprigionarmi!" urlò ridendo il guerriero di Hades.

Una secca risata fu la reazione del guerriero del Cancro.

"Credevo che Hades avesse guerrieri più intelligenti al suo servizio. E' vero, questi sono gli strati di Spirito, idiota d'uno specter.. Ma una versione molto più potente, capace di distruggere le anime senza alcuno scampo...."

"Come?" domandò il guerriero della Viverna.

"Esatto. Poco importa che io debba distruggere la mia anima. Almeno tu morrai con me..." rise il guerriero aumentando la potenza del suo attacco...

"Aphrodite... Presto sarò da te... Per sempre... Per sempre con te..."mormorò prima che tutto si confondesse in una immensa esplosione dorata. Un sorriso dolcissimo, per la prima volta, sorse sulle labbra del guerriero della morte... Un sorriso luminoso... Ora sarebbe rimasto insieme a lei...La donna che, solo ora, aveva scoperto di amare... Per sempre insieme...

 

 

Intanto, alla prima casa, Mur dell'Ariete osservava il cielo, malinconico, triste. Perchè? Perchè Aphrodite e Deathmask si erano schierati con Hades?

Improvvisamente sentì l'aria lacerarsi. Meteore color sangue illuminarono il cielo nero d'un sinistro bagliore e un lamento di dannati attraversò l'aria. 

E Mur comprese, e pianse. Lacrime amare scendevano sul suo viso. Pianse per Aphrodite, che, come la dea di cui portava il nome, si era sacrificata per amore. Pianse per Deathmask, che aveva distrutto la sua anima per sconfiggere Rhadamantys, colui che gli aveva strappato la donna da lui amata. Pianse per loro, per due compagni, prime vittime dell'ennesima guerra sacra che, oramai era certo, si stava consumando tra Athena, dea della giustizia, e Hades, signore degli Inferi... Guerre che sempre si ripetevano, lasciando dietro di loro un'amara linea di sangue che sarebbe proseguita per sempre, in una striscia sempre uguale di lacrime e di sangue...

   
 
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