Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: Sayman    23/05/2023    1 recensioni
Dopo una rapina al negozio di famiglia, la giovane Emily scopre che non è la ragazza normale che credeva di essere.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Guardian Who'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cugino extraterrestre
 

Quando si risvegliò Emily credette che tutto quello che le era successo la sera prima fosse solo un brutto sogno, purtroppo non appena si voltò a guardare il giovane ragazzo che condivideva il letto con lei, capì che quella era la realtà. Suo padre in qualche modo ora era un suo coetaneo, era un alieno, aveva due cuori e emetteva una strana energia dorata. Solo i vestiti eleganti di suo padre erano gli stessi e doveva ammettere che sul biondo stavano davvero male.

La ragazza si alzò, si lavò e fece una buona colazione, alieni, vampiri e altre stranezze non le avrebbero impedito di arrivare in orario all’università. Emily adorava studiare nella Brikbeck University of London, la storia dell’arte e la pittura erano le sue passioni.

Una volta pronta Emily scese nel piano terra di casa sua, che era anche il negozio di antiquariato di suo padre e subito le vennero in mente gli avvenimenti della sera precedente. Lei che fissava inorridita il cadavere di suo padre mentre Angel gli torreggiava sop.. aspetta.. Angel! Si era talmente immersa nei suoi pensieri che si era praticamente dimenticata del buon vampiro, chissà dove era finito?

Dopo aver cercato un po’, notò che sopra la scrivania di suo padre vi era un bigliettino, presa dalla curiosità lo lesse:


 

Sono rimasto a casa tua per tutta la notte nel caso che Drusilla o qualche suo scagnozzo tornasse per attaccare te e tuo padre. Ma ora sta per sorgere l’alba e io devo andare a cercarla, di giorno dovreste essere al sicuro. Mi farò vedere quando avrò delle novità, buona giornata Emily.


Emily sorrise, Angel era davvero un bravo ragazzo. Onestamente sperava che non si cacciasse in qualche guaio.

Dopo di che, si mise lo zaino in spalla e uscì dal negozio.

Durante il tragitto in uno dei classici pullman londinesi, la rossa si ritrovò a riflettere su tutto quello che le era successo in queste ultime ore. Suo padre che a quanto pare non era umano, dopo essere stato gravemente ferito da una vampira, si era trasformato in una nuova persona, più precisamente in un ragazzo biondo che aveva più o meno la sua stessa età. Tutto ciò era assurdo, soprattutto perché a spiegarle che cosa era successo era stato un vampiro buono con un’anima. I vampiri erano reali e se queste creature erano reali allora tutti i mostri lo erano? Le leggende esistevano davvero?

Inoltre aveva anche realizzato che lei non era umana o almeno non del tutto e questo fatto spiegava alcune cose strane che le erano successe in passato. Quando era più piccola, molte volte sentiva suo padre pensare a voce alta, ma lei lo sentiva parlottare tra se anche quando era in compagnia di un cliente e il cliente non lo guardava come se fosse pazzo o che altro. Poi quando Erik si accorgeva che sua figlia lo ascoltava smetteva di parlare. E se… loro due erano collegati mentalmente? Tipo una telepatia aliena? Per Emily questa sembrava una spiegazione sensata, bè almeno plausibile. Inoltre anche questa notte quando lei aveva dormito accanto a Erik aveva sognato strani mondi e mitiche civiltà, forse aveva visto in sogno i ricordi di suo padre? Chissà, a questo punto tutto era possibile.


 
Birkbeck, Università di Londra - Wikipedia

La Brikbeck University era un bell’edifico in vetro che emanava luce propria. Anche la via dove era situato era molto luminosa, forse per via delle molte zone verdi che vi erano. Emily adorava quel posto.

<< Emily!! >> la rossa si girò e vide la sua amica Anika che le veniva incontro sorridendo.
<< Ciao Anika, come va? >> le domandò lei.
<< Sempre le solite cose. Sei pronta per le lezioni di oggi? Ma che chiedo a fare, ovvio che sei pronta, tu sei una secchiona ahaah >>
Emily la guardò storta, ma poi alzò le spalle, perché era vero che era una secchiona, ma che colpa ne aveva se amava studiare?

La giornata universitaria era passata come al solito. Lei che ascoltava le varie lezioni, Anika che flirtava con i ragazzi e studenti raffreddati che starnutivano ogni tre secondi. Se usciva dall’edificio senza un raffreddore si poteva definire fortunata, anche se… lei rispetto agli altri suoi coetanei non si era mai ammalata tanto quanto loro, in qualche modo sembrava più resistente, magari era protetta dalla sua biologia aliena?

Purtroppo i guai arrivarono nella sua ultima ora, nella lezione sui cimeli antichi. Il grassoccio e pelato professor Stain aveva detto che il signor Roberts sarebbe venuto per spiegare come catalogare alcuni oggetti antichi. Emily stava per dire che suo padre purtroppo era impossibilitato a venire per via di un recente impegno, ma prima che potesse parlare la porta dell’aula si aprì e il giovane papà vi entrò salutando gli studenti.

<< Buongiorno ragazzi, si lo so che per molti di voi catalogare reperti di epoche passate può risultare noioso, ma io posso mostrarvi che in realtà è una figata, allora.. >> ma il biondo si interruppe quando vide sua figlia e il resto della classe a bocca aperta. Poi gli studenti scoppiarono a ridere mentre il grassoccio professore lo guardò male.

Emily invece era rimasta scioccata, ma non per il nuovo aspetto di suo padre o per la sua nuova voce, ma perché lui aveva detto la parola figata! Erik era un tipo raffinato e elegante e non usava mai parole come ganzo, figo ecc… In quel momento il terrore la assalì e se oltre al suo aspetto fosse cambiata anche la sua personalità e se in quella forma suo padre non le avesse voluto più bene?

<< Chi è quel bel ragazzo? >> le domandò Anika.
<< Ehm.. lui è mio cugino Trevor ed è un vero burlone >> disse mentre si alzava e andava verso suo padre che veniva sgridato dal prof << mi scusi professore, vi presento Trevor, è mio cugino ed è strano >>.
<< Io non sono tuo cugi… >> Erik provò a ribattere, ma fu trascinato fuori dall’aula da sua figlia.

Una volta che furono fuori nel corridoio e che Emily si era accertata che non vi fosse nessuno ad ascoltarli disse:

<< Ma sei pazzo?! Perché sei venuto? >>
<< Perché oggi il tuo professore mi aveva chiesto di fare lezione >> le ripose lui.
<< Si ma… sei cambiato! >> disse Emily.
Suo padre si guardò i vestiti e fece una smorfia di disgusto << in effetti questi vestiti sono davvero brutti. Sembrano dei vestiti di una persona che sta rinchiusa tutto il giorno in mezzo a dei cimeli impolverati, inoltre perché dovrei indossare un vestito elegante di velluto rosso se anche i miei capelli sono rossi? Così sembro una mela! Per non parlare che l’altro ieri ne indossavo uno verde, praticamente ero un cospaly di una carota, ridicolo… chissà che cosa mi era passato per la mente >>.

Assurdo! Suo padre si stava offendendo da solo! Però Emily doveva ammettere che lei pensava lo stesso sul modo di vestire di suo padre ed era ora che se ne rendesse conto.  Ora però doveva fare una cosa più importante, quindi prese la mano di suo padre e lo portò dentro lo spogliatoio dei maschi per poi metterlo davanti a uno specchio.
 
<< Visto? Sei cambiato >> gli disse lei.
 
L’alieno guardò stupito il suo riflesso, anzi no non era il suo riflesso, lui non era un ragazzo di venticinque anni alto e biondo, oppure lo era? Doveva ammettere però che quegli occhi verdi gli donavano e l’aspetto di per se non era sgradevole anzi tutt’altro.

<< Quindi è successo di nuovo >> disse lui mentre continuava ad osservarsi.
 << In che senso è successo di nuovo? Hai cambiato volto altre volte? >> gli chiese sua figlia.
 << Ovviamente, questa qui se la memoria non mi inganna è la mia dodicesima rigenerazione e tredicesimo corpo.. credo.. >> le rispose lui.

A quel punto Emily era spazientita << Ascoltami bene papà, ti conviene dirmi tutta la verità su chi sei e su che cosa ti è successo prima che cambi i tuoi connotati nuovi di zecca!! >>

Erik sospirò << Io sono un Signore del Tempo, un alieno del pianeta Gallifrey. Quando veniamo feriti si attiva un processo di guarigione chiamato rigenerazione, il nostro corpo guarisce del tutto e si rinnova, il nostro aspetto e la nostra personalità mutano, ma i ricordi e i principi restano immutati >>
<< Quindi tu sei mio padre, con tutti i suoi ricordi e anche i suoi principi, ma sei anche una persona del tutto nuova con nuove passioni da esplorare? >> gli chiese lei.
<< Sarò sempre tuo padre Emily >> le disse lui con uno sguardo dolce avendo ben capito i timori di sua figlia << e questo non cambierà mai >>.

A quel punto Emily lo abbracciò forte e tutta la paura che aveva provato quando aveva visto suo padre insanguinato sul pavimento del negozio si dissipò << temevo di averti perso >>.
<< Lo so… mi dispiace >> le disse mentre le massaggiava la schiena << una domanda però, come sono morto? Perché sul serio non me lo ricordo >>
A quel punto Emily gli raccontò tutto quanto e il Signore del Tempo non poté fare a meno di chiedersi che cosa cercasse quella vampira, nel suo negozio non vi era niente di alieno o sovrannaturale, almeno non tra gli oggetti esposti.
 
<< Vabbè ci penserò, ora come ora non mi ricordo molte cose >> disse, poi il suo sguardo si posò su dei vestiti attaccati ad un attaccapanni lì accanto. Quindi senza pensarci due volte lui li prese e si andò a cambiare all’interno di uno dei bagni.
Dopo poco ne uscì del tutto cambiato, ora il biondo alieno indossava una magliettina gialla con sopra un giacchetto con cappuccio bianco e blu, anche gli Jeans che portava erano blu e infine indossava delle scarpe da ginnastica bianche. Orgoglioso di se stesso si indicò e chiese a sua figlia:

<< Allora come sto? >>
<< Come un ladro che ha appena rubato dei vestiti! >> lo rimproverò lei.
<< Ma sono così belli! Inoltre erano lì tutti soli soletti che aspettavano solo me >> disse lui mentre metteva i suoi vecchi vestiti dove prima vi erano quelli nuovi << ecco fatto, baratto! >>.

Emily alzò le mani per l’esasperazione e decise di non insistere più del dovuto, magari suo padre si doveva ancora riprendere dalla rigenerazione.
 
Il Signore del Tempo si avviò verso la porta << Il Guardiano è pronto per ritornare all’azione! >>
<< Chi è il Guardiano? >> gli domandò Emily.
<< Sono io, io sono il Signore del Tempo conosciuto come il Guardiano >> si presentò lui.
<< Ma non è un nome è un titolo >> gli disse lei.
<< Ecco perché è più importante, i nomi sono superflui, effimeri, variabili i titoli invece rimangono impressi nella storia >> e dettò ciò uscì dal bagno.

Una volta fuori si imbatterono in Anika che subito dette un bigliettino al Guardiano, sul foglietto c’era scritto per Trevor con sotto un numero di telefono.
 
<< Io non mi chiamo Trevor >> le disse l’alieno.
<< Sei sempre il solito burlone caro cugino Trevor >> gli disse severamente sua figlia mentre lo guardava con uno sguardo minaccioso che diceva: se non mi reggi il gioco ti uccido.
<< Ah si si, io sono Trevor il cugino di Emily, ora però non ho tempo per i numeri di telefono, devo capire che cosa ha rubato quella vampira  >> detto ciò lui si incamminò a grandi passi verso l’uscita.
<< Trevor aspettami! >> gli urlò dietro Emily << vengo con te! >>
<< Posso venire anche io? >> gli chiese Anika che era palesemente urtata per essere stata ignorata dal ragazzo.
<< No, mi dispiace ma questa è una cosa di famiglia, ci vediamo domani? >> detto ciò anche Emily corse via lasciando da sola Anika che sbuffò.

Una volta uscita fuori Emily praticamente placcò suo padre << ho detto di aspettarmi! >>.
<< Emily, non c’è bisogno che vieni con me, tu hai lezione >> le disse lui.
<< Quella lezione è praticamente saltata papà >>
<< Perché? >> le chiese lui.
<< Perché dovevi farla tu!! >> gli urlò contro lei.
<< Ah già.. vabbè ho cose più importanti da fare che insegnare a un gruppo di umani >> disse lui con un'alzata di spalle.
 
In quel momento ci fu un rumore dal cielo seguito da un terremoto e subito dopo il cielo fu oscurato da un gigantesco ufo ramato, dal quale stavano uscendo delle saliere metalliche? È si, sembravano davvero dei barattoli volanti e alieni.

 
Dalek Spacecraft(Doctor Who) | Dalek, Doctor who dalek, Tardis
 
<< Localizzare il Signore del Tempo! Il Signore del Tempo deve essere sterminato! STERMINARE! STERMINARE! STERMINARE!!! >> dissero con una terribile voce metallica i barattoli alieni, mentre sfrecciavano nei cieli di Londra.

 
Life-sized Dalek which appeared on screen with Scots Doctor Who Peter  Capaldi in BBC's series to fetch £18K at auction | The Scotsman


<< Dalek!!>> urlò il Guardiano.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Sayman