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Autore: fraanythings    27/05/2023    0 recensioni
"Ed è vero che ti sei innamorato di me sin dall'inizio o è solo una frase di circostanza?" chiese Elvira, quasi tremando
"Nessuna frase di circostanza, solo verità. Noi prima di ballare insieme ci conoscevamo solo perché tu venivi a prendere il caffè, anzi sono quasi felice che Irene si sia infortunata quella sera perché altrimenti non avrei vissuto quest'esperienza con te. È come se quella sera tra me e te si fosse creato un legame"
Elvira lo interruppe per dirgli
"Anche io ho sentito la stessa cosa" mentre lo guardava come non l'aveva mai osservato prima.
Non è passato molto tempo ma eccomi qui con una nuova storia Salvira. L'idea mi è venuta mentre leggevo un vecchio tweet sul # del paradiso e ho voluto svilupparla meglio. Vi avviso che è ad alto tasso glicemico ma come sempre spero vi piaccia 🫶
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Elvira e Salvo dopo il mancato bacio decisero che sarebbero rimasti solo amici e nient’altro più, entrambi avevano ammesso che quel piccolo avvicinamento era stato un gesto sbagliato eppure nessuno dei due si dava pace per questo.
 
Da un lato Elvira, innamorata praticamente sin da subito di Salvatore, provava a nascondere la delusione ma poi ogni volta che ci pensava ci stava male. Salvatore invece voleva baciarla e sul serio ma non è riuscito lo stesso a lasciarsi andare a questo nuovo sentimento, anche lui ci stava male perché aveva capito di aver deluso Elvira. 
 
Nei giorni seguenti si videro lo stesso, cercando di mettere da parte quel velato imbarazzo, ma con poco successo. Elvira era fredda, voleva sembrare distaccata ma forse agli occhi di Salvatore lo era un po' troppo però era l'unica cosa che riusciva a fare, anche se le costava fatica. 
 
Salvo, d'altro canto, era sempre distratto e pensava solo a come rimediare a questa situazione. Non gli piaceva sentire Elvira così fredda nei suoi confronti e sapendo il motivo si sentiva ancora più in colpa di non essersi lanciato quella sera. 
 
I giorni passarono e la situazione era sempre quella, anzi con il passare dei giorni lui non riusciva più a sopportare il comportamento di Elvira, anche se la comprendeva perfettamente. Ma lui in lei ha sempre visto la persona che gli è stata accanto nel momento peggiore della sua vita con una delicatezza mai vista prima, la persona che lo ha sempre spronato a fare qualcosa di nuovo, la persona che gli ha fatto vivere alcuni dei momenti più divertenti negli ultimi mesi. Non riusciva più ad immaginarsi una vita senza l'entusiasmo incontrollato di Elvira, della leggerezza che portava nella sua vita; per lui che è sempre stato un tipo troppo serio e paranoico aveva bisogno di una persona come lei al suo fianco. 
 
Dopo l'ennesimo giorno in cui lui ed Elvira parlavano a stendo e in modo seccato si decise che era arrivata l'ora di fare qualcosa di concreto perché non voleva rischiare di perdere una persona così importante. Una volta tornato a casa la sera ripensò a tutti i momenti passati con lei, da quando si conoscono. 
E ripercorrendo tutti quei frammenti ebbe le farfalle nello stomaco, qualcosa che aveva già sentito quando si perdeva a guardare Elvira ma adesso era una sensazione diversa, nuova ma bellissima che inevitabilmente lo portò a sorridere. Era fatta, si era deciso ad assecondare finalmente i suoi sentimenti anche perché, ormai era evidente che dall'altra parte erano ben ricambiati. Si era già inventato qualcosa di carino per dichiararsi e, in cuor suo, sapeva che ad Elvira sarebbe piaciuto molto. 
 
La mattina Elvira entrò per fare colazione in caffetteria
"Buongiorno Salvo, il solito" con ancora quell'espressione fredda che Salvatore non riusciva più a tollerare
"Ma non è un buongiorno senza che tu mi rivolga un sorriso. Sono giorni che entri con quest'espressione e lo che ti ho deluso moltissimo..."
-Elvira lo interruppe un attimo "abbassa la voce che ci sentono tutti"-
ma Salvo continuò imperterrito il suo discorso 
"ma non farmelo pesare perché credimi pesa anche a me. Vorrei chiarire questa situazione, vieni in caffetteria ad orario di chiusura" 
Elvira si sentì in colpa per un attimo e acconsentì subito alla richiesta di Salvatore, prima di andarsene si sforzò di fargli un sorriso e si salutarono dandosi appuntamento per la sera. 
 
Elvira non riusciva a pensare altro durante la giornata, si domandava continuamente cosa le avrebbe chiesto Salvatore, di cosa avrebbero parlato, quale decisione avrebbero preso.
Nel frattempo Salvatore, invece, stava attuando la sua idea mentre preparava i cioccolati con l'aiuto di Francesco. Durante il confezionamento di un sacchetto gli chiese un po' di privacy per poter mettere il bigliettino all'interno di uno di esso, erano molto assortiti ma lui ne aveva preparato uno speciale per Elvira con i suoi gusti preferiti così da non confonderlo con gli altri e aprirlo subito. Era impaziente e non vedeva l'ora che arrivasse la sera. 
 
Si aprì la porta ed Elvira entrò con un'agitazione che aveva provato pochissime volte nella vita, non era da meno Salvatore. 
 
"Eccomi" disse Elvira, che si tolse il cappotto perché le faceva caldo. Era vestita con la gonna e la camicetta verde
"Eccoti" disse Salvatore che le sorrise e per un attimo si fermò a guardarla
"Di cosa dobbiamo parlare?" chiese lei
"Beh, di quello che c'è stato tra noi. Cioè si, ne abbiamo parlato ma vorrei parlarne di nuovo"
"Abbiamo detto che siamo solo amici, no?" chiese lei
"Si, hai ragione ma allora perché non mi rivolgi la parola come prima? Sei sempre fredda e distaccata e lo so che me lo merito però io vorrei riavere l'Elvira di prima"
Lei si fermò un attimo a pensare a queste parole e si limitò a fargli un sorriso, nel frattempo Salvatore era un fiume in piena e continuò il suo discorso 
"Se riuscissimo a tornare come prima io mi sentirei molto più sereno"
"Mi piacerebbe anche a me" disse lei 
"Che ne dici di ballare? Magari così riusciremo ad essere come prima"
"Va bene, ma due passi perché ho i piedi distrutti" disse Elvira 
E si misero a ballare, Elvira cercava in tutti i modi di distogliere lo sguardo perché sapeva che ci sarebbe cascata in un attimo mentre Salvatore aveva gli occhi puntati su di lei. Lei se ne accorse e disse subito che non se la sentiva più di ballare ché era stanca. Si presero qualche altro minuto per parlare e poi Salvatore si fece coraggio, anche se non credeva fosse la serata giusta, e andò a prendere la sorpresa che aveva preparato per Elvira. 
 
"Dove vai?" chiese lei
"Un attimo in laboratorio a prendere una cosa per te" disse Salvo
Elvira amava le sorprese e le spuntò subito un sorriso in volto.
"Ricordo che una volta mi avevi chiesto i cioccolatini con dentro la nocciola e siccome oggi ne ho fatti molti per la caffetteria ho pensato di lasciartene uno da parte"
Elvira rimase piacevolmente stupita e riuscì solo a dire "non so cosa dire, grazie" e caddè di nuovo in quel circolo vizioso in cui si incantava a guardare Salvatore. Lui ricambiò lo sguardo e la invitò ad aprire il sacchetto per provarne uno e dargli il proprio parere. 
"Guarda ti consiglio di aprire questo, l'ho fatto per te con i tuoi gusti preferiti" e mentre Savo pronunciava queste parole aveva le mani tutte sudate per l'agitazione.
 
Elvira, invece, ormai era definitivamente sciolta dopo quest'altra sorpresa. Dentro di sé penso "maledetto, mi sta comprando con i cioccolatini e io ci sto pure" ma la sua espressione tradiva di certo i suoi pensieri. 
 
"Tu mi conosci troppo bene" disse Elvira intenta ad aprire il cioccolatino con la testa bassa pur di non incrociare lo sguardo di Salvatore. Lui si assicurò che prima lei mangiasse il cioccolato e poi dopo che le leggesse il bigliettino
"Vorrei che tu leggessi il bigliettino dopo perché sono curioso di sapere il tuo parere, in quanto sei un'esperta di cioccolato"
"Modestamente" disse Elvira ridendo
"Allora?" chiese impaziente 
"Sono buonissimi Salvo, quasi quanto quelli originali. Adesso penso che te li chiederò spesso, sappilo"
"Nessun problema, per te li faccio molto volentieri" disse sorridendo lui.
 
Ok. Era arrivato il momento di leggere il bigliettino e a Salvo tremavano le gambe e infatti ne approfittò per sedersi sullo sgabello accanto ad Elvira. Elvira aveva intuito che lui fosse agitato per questa cosa ma non gli diede tanto peso.
 
Il bigliettino era sotto gli occhi di lei che non riusciva a credere a cosa stesse leggendo. Lo disse ad alta voce, con gli occhi sgranati: 
"Io mi sono innamorato di te dalla prima volta che abbiamo ballato insieme" -S.A. 
Subito dopo disse, facendo un po' finta di niente, "ma questa non è la frase celebre di nessun poeta o autore" 
Salvatore, era così agitato, che si dovette appoggiare sul bancone. Elvira gli chiese "Ma stai bene?"
"Si si, sto bene (si fa per dire)"
Elvira lo guardò perplessa. 
Lui fece un lungo sospiro e si girò verso di lei.
"Hai ragione, non è di nessun scrittore famoso. Questa è mia, voleva essere una specie di dichiarazione, forse riuscita anche male"
Elvira già lo aveva capito ma sentirglielo dire le provocò una felicità immensa.
"No, è riuscita benissimo. Mi hai...stupito e sei stato capace anche di creare tutto questo per me, sono lusingata" e arrossì 
"No, quello fortunato sono io. Quella sera io volevo baciarti tantissimo, anzi avrei voluto baciarti già tante altre volte in passato ma come sai superare la fine della mia storia con Anna è stato molto faticoso e mi ha portato a diffidare delle donne ma questa volta ho agitato con la persona sbagliata perché tu sei diversa Elvira. Tu sei una persona sensibile, attenta agli altri e non mi avresti mai ferito così"
Si fermò un attimo solo per godersi la faccia incredula e felice di lei. 
"Ed è vero che ti sei innamorato di me sin dall'inizio o è solo una frase di circostanza?" chiese Elvira, quasi tremando
"Nessuna frase di circostanza, solo verità. Noi prima di ballare insieme ci conoscevamo solo perché tu venivi a prendere il caffè, anzi sono quasi felice che Irene si sia infortunata quella sera perché altrimenti non avrei vissuto quest'esperienza con te. È come se quella sera tra me e te si fosse creato un legame"
Elvira lo interruppe per dirgli 
"Anche io ho sentito la stessa cosa" mentre lo guardava come non l'aveva mai osservato prima.
"E poi quando ti ho sollevata e mi eri così vicina, occhi negli occhi ho sentito proprio le cossidette farfalle nello stomaco" 
"Anche io ho provato lo stesso, è stato un momento magico a cui spesso ho ripensato nei mesi passati" disse Elvira 
 
"Con tutto quello che mi è successo e la preoccupazione iniziale per Anna ho represso questo sentimento sul nascere e poi figuriamoci dopo tutto che è accaduto poche settimane dopo ma non sono mai stato indifferente verso di te. Ho percepito subito che eri una persona speciale e infatti hai reso la mia vita finalmente bella dopo anni di delusioni"
"Tu lo sai...no"
"Che cosa?" chiese lui 
"Anche tu mi piaci e da tanto, ma penso che sia capito già da un po'"
"Effettivamente si, si nota molto" rise lui 
"Pensavo che non mi avresti mai ricambiata" disse Elvira
Salvatore fece un respiro profondo e si lasciò andare ad un'altra dichiarazione. 
 
"Io? Non ricambiarti mai? È vero sono stato molto ma molto lento ma ho sempre avuto un debole per te. Voglio fare cento, mille cose in più in tua compagnia" e le poggiò le mani sulle gambe.
"Anche io" disse lei ricambiando il gesto con gli occhi lucidi.
"Stasera sei molto bella, questo verde si abbina perfettamente ai tuoi occhi ma tu sei sempre stata bella ai miei occhi"
"Beh, non sempre sei stato bravo a dimostrartelo ma mi hai aiutato molto a superare le mie insicurezze e per questo ti ringrazio"
"L"ho fatto con il cuore in mano perché non potevo sopportare l'idea che ti vedessi brutta quando in realtà sei meravigliosa" 
Elvira, con le mani sopra le sue, gli fece un carezza. 
Lui con estrema dolcezza tolse le mani di Elvira da sopra le sue e portò la sua mano sinistra sul guancia lei mentre entrambi si avvicinavano.
"Sta davvero succedendo?" chiese Elvira, con gli occhi chiusi pronta a viversi il momento.
"Non desidero altro che baciare le tue labbra" disse Salvo.
 
Elvira pensò tra sé e sé che ne era valsa la pena aspettare e prendersi qualche delusione, quel bacio aveva cancellato ogni cosa. Salvatore, invece, tra sé e sé pensò che aveva fatto la scelta giusta a dichiararsi perché aveva bisogno di Elvira quasi come quanto l'aria, non sopportava più l'idea di sentirla così lontana. 
 
E le farfalle nello stomaco che entrambi sentivano ogni volta che incrociavano lo sguardo di uno e dell'altra si unirono per dare vita ad un sentimento che ormai era esploso e non dovevano fare altro che viverlo fino in fondo.
 
   
 
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