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Autore: bythestars    04/06/2023    1 recensioni
#O1. Le notò solo alla fine, prima che si voltasse per andarsene. Due lacrime sospese all’angolo degli occhi.
#O2. Cieli stellati e immensi, quanto aveva desiderato averla di nuovo così vicina? Immaginato il suo tocco leggero sulla sua pelle, sul viso?
#O3. Si sentiva sfinita, pronta a frantumarsi in mille pezzi e giacere lì per sempre come un mosaico dimenticato [...].
→ Storia partecipante alla Corsa delle 24 ore - X edizione indetta sul forum Torre di Carta.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Storie dalle Terre di Calico'
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Questa storia partecipa alla Corsa delle 24 ore – Speciale X Edizione indetta sul forum Torre di Carta.
Prompt: #043. Parlarsi anche nel silenzio, #054. Voce roca, #099. Formula magica.



Scalfitture


I.

Dalia lo scrutava dall’alto, attraverso le sbarre, con occhi gelidi che del loro morbido nocciola non avevano più nulla. Ritta, ancora in piedi nonostante la battaglia, non vacillava. Aveva diversi graffi sul volto, alcuni sanguinavano ancora. E le braccia, strumento del suo potere, erano in condizioni ben peggiori. Per un breve momento Oliver posò lo sguardo sulle ciocche bianche che le striavano la chioma scura, un tempo costretta in una fitta treccia.
Stava lì, a disprezzarlo in silenzio. Perché non parlava? Perché non gli rigettava addosso tutta la sua rabbia, il suo rancore?
Le notò solo alla fine, prima che si voltasse per andarsene. Due lacrime sospese all’angolo degli occhi. E il cuore di Oliver per la prima volta si ruppe, stretto in una morsa dolorosa e immensa. Trafitto.

[128 parole]



II.

«Dalia.»
Quando parlò Oliver quasi non riconobbe la sua voce, arsa, pateticamente grottesca. L’aveva sognata di nuovo, non ferma davanti alla sua cella ma al suo fianco, in ginocchio, una mano posata sulla fronte bollente e l’altra a cingergli la guancia. Il contatto era piacevole. Cieli stellati e immensi, quanto aveva desiderato averla di nuovo così vicina? Immaginato il suo tocco leggero sulla sua pelle, sul viso?
A fatica sollevò le palpebre. Non era un sogno.
Dalia era ancora furiosa, lo leggeva nella durezza del suo sguardo. Ma era anche preoccupata, e così stanca, e smunta, e bellissima, e ah, pensò Oliver, ho combinato proprio un bel casino. Doveva dirle così tante cose… ma il buio le inghiottì tutte, fagocitando ogni pensiero.

[122 parole]



III.

Oliver riposava, e Dalia osservava il suo petto alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo respiro. Si sentiva sfinita, pronta a frantumarsi in mille pezzi e giacere lì per sempre come un mosaico dimenticato, ma nulla l’avrebbe separata dalla mano che teneva stretta nel proprio grembo. Aveva pianto, nel silenzio assoluto dello stanzino, solo dopo che gli altri li avevano finalmente lasciati soli, e chinandosi su di lui aveva sussurrato le stesse parole che gli aveva rivolto mesi addietro, la loro promessa, una formula magica perché tutto andasse bene, prima che Oliver spingesse lei e i bambini al sicuro nel passaggio segreto.
Torna da me torna da me torna da me.

[111 parole]



nda.
Boh vabbè raga io li amo tantissimo. Come si parlano senza dirsi nulla. Gli sguardi che si lanciano. Mi strappo i capelli voglio quello che hanno (eccetto per questo gran casino).
Speravo proprio di riuscire a scrivere qualcosina in più per il secondo turno della Corsa, ma ahimè questo è il meglio che sono riuscita a fare! E ne sono parecchio contenta, a dire il vero, ma di sicuro in futuro avrò altro da proporvi su questi due, hehe :]
Bisous,

bythestars


  
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