Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Akashi    14/09/2009    1 recensioni
-Gli eroi decaduti, non muoiono mai. Combattono, e se la loro carne li tradisce, il loro spirito in eterno rivalerà, finchè il male non sarà sconfitto!- Tom
-Gli Eroi decaduti sono degli incapaci, e se la loro carne li ha traditi, è perchè il loro spirito l'ha fatto già da tempo. E ora dammi del vino, che ho sete- Erin
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era notte. Dal fondo della via provenivano fruscii ed urla.

 Salici incorniciavano la stradina sterrata, mentre cespugli di ciliegio erano disseminati un pò ovunque, ai margini dei marciapiedi.

 -Andy, ma che succede?-. Una ragazzina uscì in fretta e furia da casa, una villetta blu, bassa, con il tetto a punta, identica a tutte le altre di Via Terrafredda. Aveva i capelli di fiamma, un rosso intenso che spinto dal vento le copriva interamente le chiare spalle. Una vestaglia color pesca le si adagiava al corpo, riproponendone le curve ancora poco accennate.

 -Erin, torna in casa, chiama papà-, le rospose un ragazzo alto, magro, con la testa disseminata di capelli color pece. Guardava un punto imprecisato del cielo, mentre diverse altre persone uscivano dalle loro abitazioni, stupite, diverse armate.

 -Presto!-. Erin tornò sui suoi passi. Entrando in casa, fece in tempo a girarsi per vedere il fratello correre verso di lei ed urlare qualcosa di incomprensibile. Dietro di lui, nel nero del cielo notturno, si intravide come il bagliore di una stella, che piano piano si intensificava e cresceva di dimensioni; inaspettatemente, ci fu un boato, per poco paragonabile ad un lamento di qualche titanica creatura.

 Andy prese la sorella per il braccio e la schiaffò in casa.

 Nell'atrio taceva tutto: i preziosi mobili di legno intagliato, i tavolini e le foto di famiglia; ogni cosa era stranamente inabbissata in un silenzio surreale. Dal piano di sopra si sentirono dei borbottii sommessi.

 -Ma che cavolo è tutto questo fracasso?-, dei passi affrettati si sentirono arrivare dalla grande stanza da letto.

 -Papà, scendi, presto!-, urlò Andy. Una figura smilza emerse dalle scale che davano sull'atrio, dove erano i due ragazzi.

 -Allora?-, chiese l'uomo, che ben mostrava i suoi quarant'anni di età, con calvizie, un paio di occhialoni sul naso, e una barba incolta stile nonnino.

 -sono i drow?-.

 -Non lo sò-, rispose Andy.

 -Ma ce ne dobbiamo andare-.

 -Su questo, ti do pieno appoggio, caro mio!-. L'uomo si avvicinò alla vecchia scansia, quella che avevano ereditato dalla nonna. L'aprì e ne tirò fuori due caschi, molto simili a due scolapasta arrugginiti.

 -Prendeteli, correte subito al palazzo-.

 -cosa? no!-, protestò Andy.

 -Tu verrai con noi-. Vedendo il sorriso del padre, Andy sentì un tonfo al cuore.

 -Che non si dica che Remur dei Nirie scappa di fronte al pericolo, dico bene?-.

 -No...non è giusto-, disse Andy, con le lagrime che fitte cominciavano a scorrergli sulle guancie.

 -papà...-, sospirò Erin, disorientata. Ci fu un esplosione. La casa scricchiolò tutta, gli infissi e le pareti tossirono polvere ed intonaco.

 -Andate!-, urlò Remur. Andy mise un casco in testa alla sorella, poi indugiò.

 -non c'è tempo!-, incalzò il padre. Come un vecchio re, Andy si sistemò il pesante e ridicolo caschetto anche sul suo capo. Prese la sorella per mano, mentre con l'altra fece pochi e semplici gesti.

 Una rada nebbiolina dorata cominciò a salire dal pavimento, ricoprendoli.

 -Papà...-, ripetè Erin ancora una volta.

 -Salutatemi la mamma. Datele un bacio da pare mia-. Ormai non si vedeva quasi più niente, si distingueva a malapena la sagoma dell'omino, che con fare ardito, e abbastanza inopporuno, aprì a porta  con un calcio e tirò fuori dal nulla un qualcosa simile ad un ombrello...o forse ad una spada. Si sentì un suo urlo.

Erin si ritrovò a piangere nella stanza del fratello, nel palazzo di famiglia, leghe e leghe distante da dove avevano lasciato il suo papà, da solo contro l’oscurità. 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Akashi