A
Omar,
Ma
soprattutto a Paola
Che
ci ha sempre insegnato a capire e capirci,
A
essere, a fare quello che vogliamo realmente…
Grazie
Prof, un fiore per lei!
ALL ALONE
Solitudine,
paura, angoscia…
Piango.
Rabbia…
Tanta rabbia. Verso di lui, il traditore…
Rabbia per un altro gesto sciocco e avventato…
Rabbia per la loro cecità, per la loro assurda
fiducia…
Rabbia
verso me stesso…
Potevo capire? Potevo accorgermene? Potevo
fare qualcosa?
Si… dovevo…
Ma non l’ho fatto, e ora non c’è più nessuno
di loro…
Lacrime
calde, lacrime raggelanti lungo le
guance.
Solchi
di tristezza sul volto.
Cecità.
Occhi chiusi.
Non voglio vedere, non voglio guardare la
realtà.
Non
voglio sentire più niente. Non voglio più vivere?
Vivere così fa male…
Dolore.
Eravamo noi, semplicemente noi,
e adesso non siamo più.
In una sola notte, cinque vite distrutte…
La mia vita distrutta, per le loro perdute per
sempre.
Dolore di un ricordo.
Echi di risate lontane.
Un volto fresco e sorridente. Tanti volti
amici.
Mani che si stringono. Occhi che si
incrociano.
Un silenzio solenne carico di complicità.
Comprensione.
E ora?
Un silenzio opprimente carico di dolore.
Il dolore di una perdita, il dolore di un
ricordo.
Di mille ricordi.
“Siamo come i quattro moschettieri, solenni,
coraggiosi e fieri! –James aveva pericolosamente ondeggiato sulla panchina,
rischiando di cadere- Oltretutto, ragazzi, sono anche un poeta!”
La mano di Lily si era alzata verso la sua
spalla “E io? Chi sono io, la Regina,
forse?”
James aveva scosso il capo “No… altrimenti mi
toccherebbe essere il Re Sole! Bè, certo non sarebbe male…Un matrimonio, dei
figli, una vita lunga e felice a palazzo…Peccato per nostro nipote che sarà decapitato
ma… vada per i reali!”
I quattro moschettieri… Non c’erano altri
amici come noi, ne sono certo.
Non c’erano altri amici come voi, potrei
giurarlo.
Non c’era nessuno come voi. Jamie, Lil.
Eravate qualcosa di straordinario, voi due, voi tutti, per me che ero solo un
derelitto. Un rifiuto della società civile. Solo mezzo un uomo…
E invece per voi ero un amico.
Qualcuno di cui ricordarsi sempre. Qualcuno da
non tradire mai.
James, esuberante e intelligente. Divertente e
spiritoso.
James, leale e sincero. Coraggioso e
inarrestabile.
Lily, dolce e gentile. Sorridente e positiva.
Lily, fiera e determinata.
Una famiglia. La mia famiglia.
Due cari amici. Un rifugio dal mondo che morde troppo a fondo.
Un luogo dove tornare.
Un abbraccio sincero, una mano amica.
Qualcuno per cui piangere.
Scrosci di risate riempirono l’aria.
“Si, solo il gobbo di Notre Dame potrei essere io…”
la voce mesta di Peter, sempre timido e dolce.
No, solo uno sciocco!
Dolore.
Ammirazione.
Dolore.
Rispetto, un profondo rispetto.
Il più piccolo e il più silenzioso, sei diventato un eroe.
Tua madre è fiera di te, Peter. Ma io, seppure
in un certo senso non posso che guardare a te dal basso verso l’alto, non
riesco a pensare che tu sia stato solo uno sciocco. Il tuo dolore era anche il
mio. Mi eri rimasto solo tu. Invece lui ha ucciso anche te.
Forse una delle persone più innocenti che io
conosca…
Eri buono, Peter. Eri un ragazzo tranquillo.
Eri un amico. Eri un sorriso gentile e colmo
di ammirazione che ti faceva sentire importante.
Anche uno come me.
Occhi che bruciano.
Un cuore che batte più forte.
Lo stomaco contratto dal dolore.
Nausea…
“Oh,
dunque D’Artagnan non può che inchinarsi innanzi a Vostra Altezza che tanto adora
e serve con abnegazione e impegno… – Sirius si era prostrato nella caricatura
di un profondo inchino, cimentandosi tra l’altro in un nobile baciamano- darei
la vita per voi… E anche per Milady,
s’intende!”
Una stretta al cuore.
Il mondo che crolla d’un botto.
Spaesamento.
Eri il più forte.
Eri il più leale.
Eri un esempio per me.
Sei stato il più vile.
Il più crudele.
Interrogativi senza risposta.
Confusione.
Sirius, perché lo hai fatto?
Demone senz’anima, hai tradito la lealtà e la
fiducia sconfinata di quello che era un fratello per te.
Hai inferto una ferita a tutti noi.
Le fiamme dell’inferno non ti bruceranno mai
abbastanza.
Il mio odio non si spegnerà mai finchè
resterai in vita.
Maledetto demonio senza orgoglio che ha
distrutto nel peggiore dei modi le nostre vite.
Respiro affannoso.
Un cuore che martella nel petto.
Un odio sconfinato che lacera.
Una tristezza incolmabile.
Vuoto.
Sentimenti contrastanti.
Affetto.
Disperazione.
Rabbia.
Odio.
Vorrei poter essere forte come Peter.
Vorrei poterti odiare dal più profondo del mio cuore.
Vorrei possedere la forza e il coraggio di
affrontarti.
Di ucciderti.
Per loro. Per quello che hai fatto.
Nostalgia.
Tempi e sguardi, sentimenti che non
torneranno.
Ma posso solo sentirmi vuoto.
Tradito.
Ingannato.
Abbandonato.
Sconforto.
Rassegnazione.
La luce della speranza che si spegne.
E piango lacrime amare.
Piango perché, anche se quasi non me ne rendo
conto in questo istante, in cui la mia anima è scossa dal ricordo e dallo shock
che si mescolano, mi mancheranno. Mi ritroverò solo.
Come prima. Più di prima.
Piango perché non riuscirò più a nutrire
fiducia. Non conoscerò più il colore della speranza.
La loro vita è stata spenta, la mia
calpestata.
E non mi è lasciata nemmeno la possibilità di
odiare.
Perché c’è stato qualcosa di troppo grande tra
tutti noi.
E anche tu ne facevi parte.
Sirius.
Un nome che spero solo, un giorno, di poter
dimenticare.
Oblio.
Desiderio di nulla.
Perdersi.
Non ricordare.
Non pensare.
Non soffrire.
Non potrò mai odiare.
Non potrò mai perdonare.
Vorrei solo dimenticare.
Passerò la mia vita lacerato dal tormento?
Io una vita ce l’ho ancora. Una vita spezzata.
Sei come una di quelle guardie che ora ti
sorvegliano, ti uccidono, Sirius.
Mi hai tolto la speranza infrangendo i miei ideali.
Mi hai tolto ogni barlume di felicità.
Hai ucciso la famiglia di cui facevi parte.
E per me non c’è più religione.
Nessun appiglio.
Non è rimasto più niente…
Lasciato
solo come un bimbo.
Un bambino.
Harry.
Un altro orfano.
Troppo piccolo, tolto all’affetto di una
famiglia che non potrà nemmeno ricordare.
Segnato alla sofferenza.
Un bambino scampato alle tenebre. Al gelo
della morte.
E’
rimasto qualcosa?
Speranza.
Harry.
Il pianto di un bambino disperato.
Un grido di speranza.
Uno spiraglio di luce ha perforato le tenebre.
Continueranno a vivere in te, eh, piccolo
Harry?
Anima.
Cos’è un’anima?
Un anima è un ricordo.
Se c’è qualcuno che ricorda, l’anima resta in
vita.
Se c’è qualcuno che ricorda, se c’è qualcosa che
resta, c’è ancora speranza?
Forse sei tu la mia speranza, piccolo Harry.
La mia e la loro speranza.
Forse un giorno, potrò rivolgerti un sorriso.
E rivedere Lily nei tuoi occhi. Rincontrare
James nelle tue espressioni.
Una speranza.
Un tormento.
Sarai la mia speranza, piccolo Harry.
Sarai il suo tormento.
Ma non posso fare a meno di piangere, ancora.
Eravamo un piccolo angolo di paradiso.
Non abbandonavamo mai il nostro credo.
Noi, eravamo il nostro credo.
Circondati dalla morte, dall’odio e dalla distruzione,
non abbiamo mai lasciato la speranza.
Noi, eravamo la nostra speranza.
E ora noi non siamo più.
E ora mi ritrovo solo.
Solitudine e disperazione.
Pianto amaro.
Vuoto.
Ho pianto la mia ultima lacrima.
Nulla mi è rimasto.
Tutto è morto con voi.
Anche io.
-Fine-
Coug-coug… Eccomi
qui! ^^ Ly è tornata, quindi basta chiamare il 113 chiedendo mie notizie! Come?
Nessuno si era preoccupato? T___T Oh grazie… Comprendo…
Vabbè, dico subito
che la fic è dedicata come al solito a tutti i miei cari commentatori, in
particolare, e questa non è una novità, alla Kiaretta cara (che se non
si spiccia a fare un certo capitolo su Draco e terminare un certo “Nemico
inaspettato” passerà a miglior vita per mano mia…). Tranquilli (??), WAL&J
è in lavorazione, prometto che avrete un nuovo capitolo entro il fine settimana
(Ly suda… °°’’’’)
E ora passiamo a
questa fic. Mi è venuta in mente stasera, mentre tornavo in macchina dal
supermercato e me ne stavo con lo sguardo perso fuori dal finestrino,
appesantita dalla pizza per cena e con mia madre che guidava cantando “Ehi
Jude” in un inglese sconosciuto… In totale, l’ispirazione viene nei momenti più
assurdi. Son passata davanti al luogo in cui di recente si è spenta una vita ed
ho pensato: come ci si sente, credendo di rimanere soli? Bè, mi è venuta in
mente questa e ho subito buttato giù questa One Shot su Remus caro.
Forse ho esagerato,
magari è eccessiva e angosciante, la fine è incredibilmente opprimente… Bah!
Spero che
commenterete e mi direte come l’avete trovata. A me, tutto sommato, piace. E
poi è la prima volta che mi butto in una cosa del genere… riflessiva,
introspettiva, filosofica… °°’ sono stupefatta! Chissà cosa direbbe la Paola…
*Ly sorride* E vi dico anche che un
giorno, potrei fare sullo stesso argomento una SIRIUS POV e una PETER POV! ^^
si vedrà…
Di nuovo grazie a
tutti quelli che si saranno presi la briga di leggere.
Un bacio e a presto,
la vostra Ly