Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |       
Autore: Eylis    18/09/2009    1 recensioni
Cigola la carrucola del pozzo, la bimba tira la catena con tutte le sue forze. Ha paura, la piccina, crede che quell’aspro stridio sia la voce di una strega che prima o poi la trascinerà nelle profondità di quelle mura rotonde di pietra. Seppure un poco tremante osa affacciarsi a quella bocca nera e sbircia velocemente al suo interno. La mamma le ha sempre detto di non farlo, è pericoloso, ma lei vuole sincerarsi che la strega non stia per saltare fuori, perché in quel caso dovrebbe scappare a gambe levate!
Un vecchio pozzo può essere molto di più di ciò che sembra, ma rimane pur sempre un vecchio pozzo. Forse proprio per questo si fa raccoglitore di storie, immagini, suoni, sentimenti che conserva dentro di sé per poi raccontare una storia… In questo caso, in ogni capitolo potrete leggere una tappa della vita di Anna.
Questa storia si è classificata prima al contest "A story from a quote" indetto da BlackIceCrystal sul forum di EFP
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dato che sono usciti i risultati del concorso e con mia grande gioia sono arrivata prima... ho deciso di pubblicare subito questa storia di cui vado piuttosto fiera nonostante sia un tantino sdolcinata. La citazione alla quale mi sono ispirata per scrivere il racconto è volutamente ripresa ad ogni inizio di “capitolo” perché vuole essere una costante nel racconto e nella vita della protagonista. Inoltre anche alla fine di questi “capitoli” c’è qualcosa che richiama questa particolare immagine, proprio per rendere la storia come un’onda che viene e va continuamente. In un certo senso il pozzo è il vero protagonista della storia, perché è accanto a questo che si svolgono tutti i punti cruciali ed è questo, quasi, a “raccontare” la storia di Anna

Credits: la citazione che ha ispirato la frase ("Cigola la carrucola del pozzo") è tratta dalla raccolta “Ossi di Seppia” di Montale ed è l’incipit della poesia “Cigola la carrucola”. Ad ogni modo la storia è permeata un po’ dell’intera poesia

Link al concorso: A story from a quote





1. La Bambina




Cigola la carrucola del pozzo, la bimba tira la catena con tutte le sue forze. Ha paura, la piccina, crede che quell’aspro stridio sia la voce di una strega che prima o poi la trascinerà nelle profondità di quelle mura rotonde di pietra. Seppure un poco tremante osa affacciarsi a quella bocca nera e sbircia velocemente al suo interno. La mamma le ha sempre detto di non farlo, è pericoloso, ma lei vuole sincerarsi che la strega non stia per saltare fuori, perché in quel caso dovrebbe scappare a gambe levate!
Anna, questo è il suo nome, vive in una piccola casa nel bel mezzo della campagna. I suoi genitori l’hanno portata lì dopo la morte dei nonni perché il suo cuoricino è troppo debole, e la bambina ha bisogno di rinforzarsi stando all’aria aperta e correndo nei prati. Anna però ha sempre pensato che il suo cuore non è poi così strano, perché quando lei gli parla lui risponde sempre allo stesso modo. Se le si chiede cosa le racconta, la bimba risponde così:
“Il mio cuore fa sempre Tu-tum! Tu-tum! Tu-tum!” La bimba è felice di questo, quel battito regolare le fa compagnia nella sua solitudine.

Poi un giorno, anzi proprio quel giorno, affacciandosi al pozzo per prendere l’acqua per la mamma la bimba ha visto qualcosa. Nel secchio che lentamente sale dalle profondità della terra c’è qualcuno! Impaurita Anna sta per lasciare la catena, convinta che si tratti della strega del pozzo, quando sente un leggero guaito risuonare contro le pareti. È un suono dolce, non si tratta del cigolio dell’ingranaggio sospeso sopra quel buco profondo! Di nuovo riprende a tirare la catena, puntando i piedini nel terreno.
“Mamma, mamma! Vieni, c’è un miao miao nel buco!” Ma prima che la mamma arrivi Anna scopre che l’animale, evidentemente caduto nel pozzo e poi miracolosamente salvato dalla piccina, non è un gatto. È una piccola, fradicia volpina.

La bestiola viene tratta in salvo, all’asciutto, Anna e la mamma la avvolgono premurosamente in una calda coperta. È ancora una cucciola e trema forte, la bimba pensa che sicuramente deve essere spaventata a causa della strega del pozzo. La madre invece le dice che probabilmente ha perso la sua mamma e se non la accudiscono morirà, perché è ancora troppo piccola per vivere da sola.
“È come te, Annina, ha bisogno di una mamma.”
“Ma dov’è la sua mamma? È nel bosco?” La donna guarda triste la sua bimba, ancora troppo piccola per capire la profondità della morte. Sa che un animale non abbandona mai i suoi cuccioli se non perché sono troppo deboli o perché la sua vita è giunta al termine.
“Tesoro, non credo che la volpe tornerà. Non vuoi essere tu la sua mamma?” Anna la guarda, il visino corrucciato, poi solleva piano la copertina e incontra gli occhietti vispi e spaventati della piccola volpe. Se ne innamora, subito, con il suo cuore di bimba.
“Sì!”

Così Anna diventa la mamma della piccola volpe, e giorno dopo giorno si premura di non farle mancare mai nulla. La nutre, le fa il bagno, la stringe a sé mentre dorme, gioca con lei. Pian piano la volpe inizia a fidarsi della piccina, ed in poche settimane le due diventano inseparabili.
Ogni giorno la bimba torna al pozzo. Ormai è diventata una persona importante, è una mamma, e per questo deve essere coraggiosa. Quindi non ha più paura dello stridio della ruota sospesa. Certo, un poco è ancora convinta che la strega sia rintanata laggiù, dove il buio nasconde l’acqua sul fondo, ma Anna sa che la sua volpina ha bisogno di bere tanto. Così ogni giorno tira con forza la catena, rinforzando il suo piccolo cuore, e cresce.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Eylis