Crossover
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Autore: ToraStrife    20/09/2009    4 recensioni
Nell'eterna lotta tra Luce e Buio, anche questa volta una squadra di dieci leggende conosciute e amate da tutti è stata convocata per l'ennesima, ciclica lotta per salvare tutti mondi dal Nulla.
Ma questa volta, i protagonisti non saranno loro....
Dieci storie di eroi poco noti o inesorabilmente dimenticati, che sono entrati nel cuore di pochi, ma che dagli stessi non ne usciranno più.
Genere: Avventura, Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Dimenticati, Indimenticabili - Dieci piccoli eroi Fine del tempo: una speciale epoca che come tempo non prevede una data precisa, quanto piuttosto il simbolo di infinito.

Questo "luogo", o meglio, questo "tempo" era laddove in qualche modo si erano rifugiati un manipolo di eroi. E questi ultimi non erano certe delle mezze calzette.

Ma una cosa alla volta.

In questo luogo vi risiedeva un tranquillo e gentile signore,  vestito come un amabile signore d'altri tempi, con indosso un vecchio impermeabile e una curiosa bombetta, e il volto adornato da una soffice barbetta bianca come la neve. Lo stesso uomo, tutto il tempo, se ne stava perennemente appoggiato al suo bastone da passeggio, sotto la luce fioca di un lampione, al centro di una piccola piazzetta circondata da un recinto di inferriate e spogliamente adornata da un paio di aiuole fiorite.

Ad essere sinceri, quella piazzetta era essenzialmente tutto ciò che rappresentava la Fine del Tempo, se si escludono un paio di corridoi comunicanti rispettivamente con una navicella, adibita a trasporti temporali, e una stanza contigua, della stessa dimensione della piazzetta, ove si aprivano in continuazione diversi portali per varie epoche storiche.

Questo luogo apparirà familiare a coloro che hanno preso in mano almeno una volta nella vita un joypad in mano e il cui nome "Chrono Trigger" suonerà familiare, e saranno anche in grado di associare al vecchietto il nome di Gaspar, e il suo ruolo di  "Guru del Tempo".

Ma la priorità, nella mente dei (pochi) lettori che si saranno avventurati fin qui, verterà sicuramente sul manipolo di eroi citato prima, piuttosto che su un vecchietto sconosciuto ai più.

Beh, il manipolo di eroi, era un manipolo di veri eroi, i più amati dai bambini di oggigiorno.
Vi era il coraggioso ragazzo ninja nel quale era rinchiuso lo spirito di una volpe a nove code, pieno di entusiasmo e di coraggio, mai disposto ad arrendersi: avrete sicuramente riconosciuto in lui il fantastico Naruto.
Vi era l'essere più forte di tutto l'universo conosciuto, eroe di ieri e di oggi, e probabilmente, anche di domani: nientemeno che Goku l'Immortale.  
Vi era il pirata di gomma, con un sogno da realizzare e tanta insofferenza verso le ingiustizie: il supermolleggiato Rufy.  
Vi era una ragazzina che era stata capace, con le sue lacrime e il suo coraggio, a dare esempio a centinaia di coetanee: la paladina Sailormoon.
Vi era l'Alchimista per eccellenza, un po' suscettibile sulle sue caratteristiche fisiche, ma sempre cosciente sul fatto che non puoi avere senza dare: l'inconfondile Edward Elric.
Vi era persino, nonostante tutto, qualcuno che proprio eroe non si poteva definire, ma la cui intelligenza diabolica lo avevano reso popolare presso i giovani di oggi: un aspirante dio, un perfetto scrittore di un  mondo perfetto: il mefistofelico Light Yagami.
Inoltre c'era un ragazzetto insieme al suo pokemon preferito, gli inconfondibili Ash e Pikachu.
Per conto suo, potevamo riconoscere il Sergente Sosuke Sagara, anima militare del gruppo, con preparazione alla Rambo e capacità alla Actarus.
Così simile, eppure così opposto, come il focoso rosso contro l'oscuro blu, vi era Dante Sparda, amato cacciatore di demoni che si preoccupava che ogni cosa che facesse gli riuscisse abbastanza "stilysh".
E per ultimo, passionale e al contempo compassionevole, vi era Inuyasha, la perfetta sintesi tra istinto e umanità.

Una task force niente male, vero? Ma che ci facevano tutti assieme, vi chiederete.

Beh, senza stare troppo nel drammatico, se avete presente i fastidiosi Heartless di Kingdom Hearts, avrete già capito la minaccia che continuava da tempo a divorare mondi ed epoche.
Il buio, il vuoto degli Heartless, l'assenza di emozioni, un enorme buco nero che si nutriva e cancellava tutto.... si, proprio quella stessa natura che vent'anni fa, a Fantasia, Atreyu, la Regina Bambina e Sebastian chiamavano "Il Nulla".
Quel fastidioso buco nero che si nutriva di sentimenti, quell'avvolgente buio che ingoiava i cuori.
Riconosciamo che la situazione non era delle più originali, lo ammettiamo, ma questa storia della Luce contro il Buio, buio in questo caso non inteso come emozioni negative, ma della morte stessa delle emozioni, non era certo una novità, speciemeno che agli occhi di Gaspar.
Gaspar, Guru del tempo e supervisore di quanto succedeva in tutte le epoche e in tutte le dimensioni, era testimone costante delle perenni battaglie che vedevano contrapposte da tutte le parti Bene contro Male.
E ogni tanto, appariva anche questo ciclico problema, quello del "Nulla".
Vi era già l'apparente prescelto, Sora, ma le strade del suo destino seguivano già le vie di Anthem e di altri personaggi, le cui strade non erano destinate a incrociarsi.
Ma la battaglia contro il "Nulla" andava combattuta su più fronti, ed ecco spiegato il raduno di tante celebrità.
Il gruppo non si chiese neppure perché o per cosa fossero stati riuniti: vigeva solo la consapevolezza che qualcosa di superiore li accomunava, e la sopravvivenza di ognuno dei loro mondi dipendeva dalla loro collaborazione.

- Voi tutti siete stati chiamati in questa battaglia contro qualcosa che non conoscete, ma che da soli non potreste mai affrontare - Spiegò Gaspar ai presenti. - e ognuno dei vostri mondi rischia di sparire, se non agiamo per tempo. E' per questo che è stato deciso di selezionare i dieci... -

- Pika!- Protestò un mostriciattolo giallo.

- .... Undici tra i più forti e conosciuti esponenti del Multiverso, in  questa battaglia che deciderà le sorti dello stesso. -

- Non dovrebbero esserci particolari problemi - Assicurò ottimista Goku - Ho già fatto missioni del genere, in passato. E non è certo la prima volta che faccio parte di una di queste 'squadre speciali' -.

- Però non capisco cosa c'entri io - domandò Light Yagami, il temutissimo Kira - Io sono un semplice umano, e per di più, non sono neppure un 'eroe' come chiunque di questa stanza. -

- Non importa chi tu sia o cosa tu faccia - intervenne Sailormoon, anche lei non nuova a questo genere di eventi, anche se non aveva la stessa esperienza di Goku - l'importante è che tu dia tutto te stesso per riuscire, e per amore di quello che devi proteggere -

- Appunto, discorsi senza senso, almeno per uno come me. Io posso solo dispensare la morte. "Proteggere" non fa parte del mio vocabolario - concluse sarcastico Kira.

- Ideali o no, una missione è una missione, e come tale va portata a termine - Aggiunse, sempre ligio al dovere, il Sergente di Ferro Sosuke Sagara.

Gaspar riprese le redini del discorso. - Non importa sapere i criteri con cui sei stato scelto. Ti basti il fatto che sei qui tra i presenti, oggi. E se vuoi che l'idea del 'tuo mondo migliore' non finisca..... divorata dal Nulla, sai bene cosa è meglio fare. -

- Me ne rendo conto - rispose Kira - Ma sia ben chiaro che non sono un uomo d'azione. -

- Non ti preoccupare, non ce ne servono. Bastiamo quei pochi che siamo - commentò ironicamente Dante.

- Lasciate fare a me! - aggiunse Inuyasha, alzando la Tessaiga infoderata.

- Molto bene - sorrise soddisfatto il Guru del Tempo. - Nel frattempo, chi volesse allenarsi un pò, nell'altra stanza c è il signor Spekkio che sarà felice di farvi da Sparring. Non preoccuparti Goku, può reggere anche i tuoi colpi. -

Il combattente si trasformò subito in Super Sayan dall'entusiasmo. Naruto e Rufy non si fecero attendere e si alzarono per seguire lo scimmione.

- A mangiare e combattere, quei tre sono sempre assieme - commentò Ash Ketchum, che si alzò con Pikachu, ripromettendosi l'intenzione di osservare solamente il modo di combattere degli altri.

Dante preferì sedersi con le gambe distese e la schiena appoggiata all'inferriata, per schiacciare una veloce pennichella.

Sailormoon si fece condizionare da un moto di appetito, e aprì un cestino da pranzo, preparatogli preventivamente da Sailor Jupiter. Inuyasha gli era già a fianco, stuzzicato dal profumo dei manicaretti.

Light ed Edward erano impegnati a squadrarsi l'un l'altro, cercando di studiarsi a vicenda.

Ne rimaneva solo uno, che si avvicinò a Gaspar e...

- Signor Guru del Tempo? -

- Oh, il sergente Sosuke. Il guerriero con l'armatura gigante, non è vero? -

- Si chiama A.S. ed è una macchina senziente, per quanto pilotabile. -

- Beh, non me ne intendo molto, di quel genere di roba del futuro. Ma cosa desideri? -

- A quanto è venuto fuori dal discorso, questa non è la prima volta che persone come noi vengono scelte, non è vero? -

- Proprio così. -

- Beh, mi chiedevo, tutti coloro che sono stati scelti a loro tempo.... perché non loro? Perché sempre diversi? E perché ci sono invece persone come Goku, che vengono chiamate più volte? -

- Eh, ragazzo, sono scelte che variano con i tempi. Ci sono eroi che vanno e vengono. Voi siete quelli scelti questa volta. -

- E in passato? Altri eroi avevano combattuto? Usciti vittoriosi o sconfitti? Chi erano? -

- Quante domande, ragazzo, quante domande, hehehe! - ridacchiò pacato il Guru del tempo. -

- Chiedo scusa, signore, ma sono semplicemente curioso. Potrebbe aiutarmi a capire su cosa abbiamo di speciale noi... cercare di comprendere cosa avevano di speciale loro. -

- Beh, visto che abbiamo tempo prima della lotta che vi attende, potrei ingannare il tempo parlando di qualcuno di loro. L'idea ti alletta? -

- Mi farebbe molto piacere! - rispose il sergente.

- D'accordo, d'accordo! - si arrese Gaspar. - Spero di non annoiare troppo, dopotutto, queste sono le semplici parole di un vecchio che osserva le cose da sempre, e per sempre.... -

- La prego, racconti! - Supplicò il sergente, mettendosi seduto per terra a gambe incrociate.

- Va bene. Uno di questi eroi, tra l'altro, era anche lui, come te, un moderno cavaliere con un'armatura del tutto particolare. Il suo nome era.....



  
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