Ecco qui il capitolo!! ^^ Le spiegazioni a dopo, godetevi lo sclero..
_ep:03_ KuroFay_
Gli
occhi gli si aprirono lentamente, rivelando una stanza chiara, sul toni del panna e del rosa pallido.
Si
sollevò a sedere, e notò che era su un letto con coperte leggere e di un rosa
accesso.
Fay
non sapeva proprio dove diavolo era finito. Sembrava la stanza di un castello
delle fiabe, con le finestre gigantesche, senza vetri, che davano su un
paesaggio da sogno.
-
Fay-san, si sbrighi! – esordì una vocina penetrante dietro di lui, che si era
alzato dal letto per andare davanti alla finestra.
Si
voltò di scatto e vide una bambina con corti capelli rossi raccolti in una
codina dietro la testa.
-
E tu chi sei, bambina? – chiese Fay, con qualche
sospetto nascosto dal tono spensierato che usava di solito.
La
bambina fece una giravolta su se stessa e vari movimenti con le mani, per poi
presentarsi: - Sumomo è il mio nome!!
Danza della presentazione! – e cominciò una strana
danza, fatta da giravolte, finte cadute e testate contro il muro.
Poi
un’altra bambina, con lunghi capelli blu passò sopra l’altra, che era
stramazzata a terra dopo una testata troppo forte al muro, e parlò a suo volta, decisamente più calma della prima: - Io mi
chiamo Kotoko. È meglio che si cominci a preparare,
Fay-san.
-
Non devo neanche presentarmi… ma, se posso chiedere, per COSA dovrei
prepararmi? – chiese affabile Fay.
La
situazione era sempre più strana e complicata.
Sumomo si riprese fulmineamente e abbracciata Kotoko, strillò per entrambe: - IL MATRIMONIOOO!!!!
Fay
rimase fermo immobile per un tempo relativamente corto nella sua lunga vita, ma
forse troppo lungo per una ragazza iperattiva come la
rossa, che, data la sua bassezza, lo strattonava dalla fine della semplice
camicia che indossava.
-
Fay-san, Fay-san! – cantilenava senza sosta.
-
Ehm, sì? – si riprese lui, guardando in basso.
-
Dobbiamo prepararci!! – esclamò convinta.
-
Immagino, ma.. di chi sarebbe il matrimonio? – chiese
sempre più confuso il mago. Mokona non li aveva trasportati da nessuna parte,
allora perché era in quello strano luogo, con quelle… quella
strana bambina petulante?
-
Come, non lo sa?! – urlò esagitata la rossa,
dondolandosi attaccata ai suoi vestiti. – È…
-
Suo e di Kurogane-san. – concluse la turchina,
incrociando le braccia.
Fay
rimase ancora nel suo silenzio, con la bocca aperta e gli occhi spalancati.
-
CHEEEEEEEEE?! – urlò dopo qualche secondo, sconvolto. Un inconsueto rossore gli
si era diffuso sulle guance, e non riusciva più a pensare a niente. Che diavolo
significava che si doveva sposare… con Kurogane?!
Ok,
che si erano riappacificati, ma ma..
in che diavolo di mondo erano finiti??
-
Su, è ora di preparare la sposa. – riprese Kotoko,
avvicinandosi a Fay e cominciando a prendere le misure con un piccolo metro a
nastro.
-
COSA?! La sposa, io?! – urlò
ancora Fay, allontanandosi dalle due ragazzine.
Per
la prima volta la più seria si lasciò andare ad un sorriso e con una mano
davanti alla bocca disse: - Prima, mentre eravate ancora addormentato,
Kurogane-san è venuto qui e ha detto che, mentre Maru-chan e Moro-chan pensavano a
lui, noi avremmo dovuto pensare “alla sposa”. Ha detto di vestirvi anche a
forza, visto che lui ha rifiutato categoricamente di fare la parte della donna.
Anche Kurogane era lì? Era meglio trovarlo e
chiedere spiegazioni, prima che il suo cervello impazzisse.
Cominciò
a correre verso l’uscita della camera, una porta rosa acceso, ma qualcosa gli
si aggrappò alla gamba, facendolo cadere per terra.
-
Ohi! – maledisse Sumomo, di cui ne
sapeva la responsabilità, e cercò di alzarsi almeno un poco, ma la suddetta gli
si sedette sopra, atterrandolo.
Dannazione,
lui era un vampiro, aveva forza da vendere! Come poteva farsi atterrare da una
bambina?!
-
Dove vuole andare, Fay-san? – chiese tranquilla Kotoko, guardandolo dall’alto.
-
Voglio andare da Kurosama, dannazione!! – gridò
cercando di buttar giù la bambina.
La
blu si piegò sulle ginocchia e assunse uno sguardo malizioso: - È comprensibile
che lei voglia vedere lo sposo, ma porta sfortuna vedersi
prima del matrimonio.
-
Tanto, per quello che mi cambia… - borbottò Fay, imbronciato.
-
Ma non porta sfortuna vedere il vestito della sposa? – si intromise Sumomo. Era da troppo che stava zitta.
-
Sì, soprattutto. E infatti adesso… - lasciò in sospeso
la frase e mentre la rossa lo teneva fermo, ricominciò a misurarlo.
Mentre
rimaneva lì, steso a terra, al vampiro sembrò che il
tempo si distorcesse; gli sembrava di vedere Kotoko
che si avvicinava e subito non era più davanti a lui, ma al suo fianco, in
direzione opposta a quella in cui l’aveva vista.
Era
come se il tempo andasse più veloce, infatti dopo
quelli che gli sembrarono dieci minuti, il vestito era stato confezionato ed
era pronto ad essere indossato.
-
Fay-san, spero che le piaccia! – esclamò la celeste, ravvivando il tessuto.
Sebbene
fosse vistosamente da donna, e che lui avrebbe dovuto
indossarlo, il vestito era davvero ben fatto, stupendo: sui toni dell’azzurro e
del panna, il tessuto vaporoso e dolce si chiudeva sotto il petto e poi si
apriva in un’ampia gonna che nascondeva il corpo maschile che avrebbe dovuto
ospitare e si fermava sulle ginocchia davanti, ma continuava in un lungo
strascico dietro.
-
È… molto bello – mormorò incantato. Sakura-chan però
sarebbe stata molto più adatta, ma adesso lei…
-
Non c’è tempo di pensare a cose tristi oggi! – esclamò Sumomo,
alzandosi da lui. Aveva una maschera talmente incrinata da mostrare così i suoi
sentimenti più profondi?
-
Su, è ora di indossarlo, la cerimonia comincerà fra poco! – Sumomo
piroettò fino al grande cassettone da una parte della
stanza e cominciando a scegliere vari trucchi.
-
Il trucco no! – obiettò senza convinzione, sapendo di non essere per niente
ascoltato.
-
Su, si infili nel vestito, presto! – lo esortò la
turchina, tenendogli aperto il vestito.
La
sua mente rimase offuscata per tutto il tempo in cui venne
seviziato senza violenza da quelle due strane tipe, come se anche in quel
momento il tempo andasse più veloce e lasciasse indietro pezzi inutili.
Ma che razza di mondo era quello? si
domandava ancora.
-
Fay-san, si può guardare allo specchio! – esclamò con un altro balletto Sumomo. Ma c’era uno specchio prima,
di fianco al comò?!
Dopo
quel pensiero fissò a lungo la figura nello specchio.
Mosse
una mano e anche l’immagine dello specchio la mosse, si avvicinò lentamente e
poi ritornò al posto di partenza. Poi una smorfia sbalordita gli si stampò in
volto: - Ma! Ma! Ma.. sembro una donna!!
Era
stato truccato di tutto punto, con le labbra rosso spento e gli occhi bordati di azzurro opaco e bianco, e il vestito completava il
quadro.
-
Toglietemi subito il trucco! –ordinò voltandosi verso le due “aiutanti”.
-
Oh, se questo è quello che Fay-san desidera… - mormorò delusa
Sumomo, probabilmente era stata lei ad attuare
l’opera.
In
pochi secondi il trucco fu lavato dal suo viso e rimase normale, almeno così non
sembrava più effeminato di quanto probabilmente poteva sembrare di solito.
Mah,
forse con un vestito del genere poteva venire qualche dubbio..
-
Adesso è assolutamente pronto. È ora di andare. – disse atona Kotoko, aspettando Fay, che sembrava titubante.
-
Su, su, Sumomo! Su su, oggi
è un giorno di festa!! – cantilenò la rossa, roteando
attorno a Fay, che sembrava sorride alla danza della
bambina.
“Non
so in che mondo sono, devo sposarmi, con Kurogane, e non so che diavolo debba
fare. Ma c’è Kurogane, e questo dissipa quasi tutte le ansie”, al pensiero del burbero
guerriero vestito in smoking, sorrise.
Fay
avanzò incerto sui piccoli tacchi azzurri, e Kotoko
gli aprì la porta, mentre Sumomo teneva in mano lo
strascico.
Si
sentiva in terribile imbarazzo.
Finalmente
riusciva a vedere il resto dell’edificio, che era molto più sobrio della sua
camera, solo color panna, ma ugualmente maestoso.
Da
una sala in fondo al corridoio di sinistra sentiva un forte brusio.
Mandò
giù a vuoto. Ma chi diavolo c’era?! E
QUANTA gente c’era?
-
Fay! Fay! – si sentì chiamare ma non vide nessuno. Poi
due piccoli esserini presero forma man mano che si
avvicinavano dal corridoio sinistro, saltellando.
-
Mokona! – chiamò sorpreso Fay. Una faccia amica, finalmente. Insieme alla
palletta bianca c’era anche la sua compagna nera, il loro tramite a Yuuko.
Fay
sporse le braccia e accolse Soel fra le braccia, felice: - Ciao, Moko-chan! Puoi dirmi dove siamo
finiti?
-
Al matrimonio! Al matrimonio! – cantarono entrambe.
-
Sì, quello ormai lo sapevo.. ma in che mondo siamo? –
chiese nervoso.. la sposa.
Mokona
gli si fece vicino: - SE-GRE-TO!
I
nervi di Fay cominciavano a saltare dal nervosismo. Chissà se
Mokona era adatta a fare da anti-stress…
-
Noi siamo le damigelle! Noi siamo le damigelle! – esclamarono
all’unisono, aggirando la sposa – Noi teniamo lo strascico! Così Fay non
cade!
-
Ah, grazie… - frusciò solo il biondo cominciando a camminare a rilento. Non
voleva arrivare alla fine del corridoio. Fino a Celes il mago sapeva cosa
sarebbe successo e pensava che la sua vita sarebbe finita lì, ma adesso il vero
viaggio era cominciato, e non conosceva cosa gli riservava il futuro.
Questa
cosa era davvero logorante, e soprattutto quello strano mondo dove non si
ricordava di essere caduto, e quel matrimonio ancora più strano! Com’era
possibile??
Sentì
partire una musica dolce, che si ricordava di aver già sentito.
toki no mukou kaze
no machi e
nee, tsurete itte
Ah,
sì, era la canzone di Oluha a Oto! E questa sembrava proprio la sua voce. C’era anche lei? O era un’altra Oluha, stessa anima ma vita differente? Ma se
così, come faceva ad avere la sua stessa canzone..
-
Fay, muoviti!! Kuropon ti sta aspettando!! – strepitò Mokona indispettita dall’attesa.
-
Sì, Kuropon aspetta! – trillò anche Larg.
-
Allora sarà meglio andare, ne? – chiese con una strana calma,
come se al solo nome “Kuropon” le sue incertezze se ne fossero andate. Anche lui, pensava, sarà confuso quanto me, e si starà
vergognando da morire.
Avanzò fino ad arrivare a due passi
dalla sala, poi, dopo aver preso un lungo respiro, si accinse ad entrare, ma
qualcuno (che non aveva visto prima) l’afferrò per un braccio.
- Ehi, non puoi andarci da solo. –
disse una voce maschile, pacata e rassicurante.
Fay si voltò stupito. Nei suoi
ricordi sentiva di conoscerla, ma non sapeva ricondurla al volto, alla persona.
I suoi occhi si spalancarono nel
vedere l’uomo davanti a lui, che sorrideva affabilmente, trattenendolo ancora
per il braccio.
- Padre… - mormorò senza voce,
completamente stupito da quella presenza inattesa e impensabile.
Ok, doveva essere decisamente
un sogno.
- Ti manca anche questo… - gli porse
un piccolo bouquet di fiori rosa e rossi – Andiamo, Yuui?
Fay non aveva badato neanche un
secondo al bouquet che adesso aveva in mano, ma al viso del padre che era morto
a causa sua poco dopo la sua nascita, quel viso che
ricordava così poco ma che adesso aveva davanti agli occhi.
- Yuui? – gli chiese perplesso lui.
Fay scosse la testa e si strinse al braccio offertogli.
Si era sempre chiesto se anche il
loro padre li odiava, come la madre che si era
suicidata per la sventura che avevano portato.
- Oggi niente rimpianti, Yuui. È il
tuo giorno, e io sono qui con te. – disse guardando avanti a sé il padre che,
anche se aveva detto parole apparentemente normali, per Yuui significavano
molto. E anche quel continuo “Yuui” dopo ogni frase.
Avanzò nella stanza gremita di gente
inizialmente con gli occhi bassi per non incontrare lo sguardo di nessuno, ma
poi curioso sollevò lo sguardo e vide decine di
persone sedute sulle panche del tempio, quasi tutte persone che aveva già visto
nei suoi viaggi.
Chun
Hyang, Glosam, Kusanagi, Yuzuriha, Karen, Sorata, Arashi…
- Non è possibile… - sussurrò con
gli occhi sbarrati. Intanto la canzone di Oluha andava
avanti, quasi a tempo dei passi dello sposa e suo padre.
Azzardò a guardare fino in fondo
alla strada che stava percorrendo e vide Kurotan girato verso la parete, e le
braccia conserte, una gamba che si muoveva ritmicamente, nervosa. Non era in smoking,
come aveva sperato, ma aveva uno di quegli strani vestiti del suo paese, grigio
e nero.
Proprio quando si era deciso a
guardarlo, Kurogane si girò e dopo averlo guardato profondamente negli occhi,
sghignazzò girandosi completamente davanti a lui, quasi arrivato.
- Era ora! – esclamò con solito tono
irriverente.
Come faceva a comportarsi così
serenamente, senza imbarazzo davanti a tutta quella folla, lì per il loro matrimonio?!
Arrivati all’altare, il padre di
Yuui guardò severamente Kurogane, che si piegò in un inchino profondo, cercando
la benedizione dell’altro.
- Puoi alzarti, Kurogane. – affermò,
con tono addolcito il parente di Fay, facendogli cenno di alzarsi.
- Grazie – disse solo il moro,
soffermando lo sguardo poi su Fay, che assisteva alla scena
quasi intontito.
Poi Kurogane porse una mano al
biondo spaesato, che la prese velocemente, avvicinandosi allo sposo.
- Pronto? – gli chiese, per poi
voltarsi verso l’ara, accompagnando la sposa.
- No – rispose monosillabico
l’altro, senza riuscire a pensare a nient’altro. Facendoglisi più vicino,
Kurogane gli sussurrò: - Ti sta bene il vestito.
Fay per una delle poche volte nella
sua vita, arrossì. In parte per il complimento, un’altra gran
parte per l’irritazione di esser stato costretto proprio dall’uomo vicino a lui
ad indossare un abito da cerimonia da donna.
- Questa me la pagherai. – ringhiò a
bassa voce il biondo, conficcando i propri artigli nel braccio dello sposo.
- Non vedo l’ora. – sghignazzò
Kurogane, pensando a chissà cosa. Fay lasciò perdere il discorso, e
ricordandosene, chiese la cosa che più gli premeva.
- Ma,
Kuropon, dove… - Kurogane con un cenno della mano lo zittì, e per forza di cose
Fay si girò davanti a sé, dove la porta al lato sinistro si stava aprendo
lentamente.
Vide comparire un uomo vestito
completamente di nero, con solo il colletto bianco, un libro in mano.
- Seishirou!? – sussurrò con voce
stupita Yuui, stringendo il bouquet più forte. Ogni volta che si erano
incontrati, Fay se l’era sempre vista brutta.
- Buongiorno, sposini. – enunciò lui
tranquillo, prendendo posto dietro l’enorme tavolo che li divideva.
Kurogane rimase zitto, stizzito
dalla sua presenza, mentre Fay si esternò in uno dei suoi sorrisi e gli diede
il benvenuto.
Seishirou aprì il libro davanti a sé
e poi, come ricordandosi qualcosa, si voltò dalla porta da cui era uscito e
chiamò: - Chierichetti!
Al richiamo si sentirono vari tonfi
provenire dal retro della stanza e poi un ragazzo in una lunga tunica nera e
bianca venne buttato letteralmente fuori, fin quasi a
cadere.
Si rimise subito in piedi e
inchinandosi chiese scusa, per poi correre a mettersi vicino
a Seishirou, imbarazzato per tutta quella sceneggiata.
Adesso che c’è
l’aveva vicino Fay poteva riconoscere in lui il vampiro fratello di Kamui.
Sfortunatamente non aveva avuto occasione per conoscerlo, causa occhio
asportato e stato di shock.
- Subaru-kun
tranquillizzati, nessuno ti mangia. – sorrise rassicurante il
prete, mettendogli una mano sulla spalla.
Nell’intera sala tutti pensavano il
contrario, Fay compreso.
- Bene. Adesso che c’è Subaru-kun possiamo cominciare la cerimonia. – disse
tranquillamente il “prete” infilando gli occhiali da vista sul naso.
Subaru tirò leggermente la manica
dell’altro, sussurrando: - Ma, Seishirou-san, io a cosa servo??
- Assolutamente a niente. Ma ti volevo vicino a me, Subaru-kun.
– pronunciò il suo nome in un tono totalmente estraneo a quello di un
sacerdote, decisamente passionale.
Subaru girò violentemente la testa
verso il basso, guardando costantemente le scarpe nere che portava.
- Siamo qui a celebrare l’unione fra
due anime affini, che da distanti si sono ritrovate in un
stesso mondo per il loro inevitabile destino – cominciò Seishirou, sbirciando
ogni tanto il discorso che era stampato sul libro.
Probabilmente quel libro l’aveva
scritto una certa Strega delle Dimensioni, magari proprio per quell’avvenimento.
- Potete baciarvi. – esclamò
chiudendo il libro, con un sonoro tonfo.
Kurogane e Fay sbiancarono e
guardarono a occhi spalancati l’uomo davanti a loro.
Neanche tanto per il fatto che si
dovevano baciare, ma non c’era una trafila leggermente più lunga? Fay e
Kurogane conoscevano tipi di matrimoni diversi, ma mai così corti!
- Ehm, Seishirou-san,
dovevi leggere anche tutto quel pezzo sottolineato! – gli sussurrò Subaru,
riaprendogli il libro.
- A cosa servono queste solennità,
se si amano, non serve una stupida cerimonia! –
ribattè contrariato lui, imbronciandosi.
- Ahh – sospirò il vampiro – Perché hai insistito tanto per fare questa cosa… anche Fuuma-san voleva farlo.. – Subaru non finì la frase, che
venne portato via e le due figure davanti agli sposi cambiarono quasi
totalmente aspetto.
- Ehilà! – salutò il fratellino di
Seishirou, alzando una mano. Vicino a lui stava un imbronciatissimo
Kamui, con le braccia conserte.
- Possiamo continuare. Allora, che
entrino gli anelli! – e con gesto plateale, fece cenno
alle due figure in fondo al corridoio di farsi strada fino a loro.
Mano a mano che arrivavano, si
potevano riconoscere i lunghi capelli corvini appartenenti alla
Hime di Nihon dalla parte di Kurogane, mentre in linea con Fay una
ragazza con corti capelli castani e grandi occhi verdi avanzava leggiadra.
- Sakura-chan… - mormorò con una
morsa al cuore il biondo, vedendola arrivare sorridente fino a lui.
Fuuma continuò prima che Fay potesse
pensare o dire qualcos’altro: - Bene, Kurogane-san, vuoi tu sposare il qui
presente Fay?
Tomoyo porse il piccolo anello di oro bianco al suo guerriero, che lo prese facendolo
scomparire nell’enorme mano, per poi voltarsi verso di lui. Lo guardò fisso
negli occhi per poi ghignare come era solito fare
all’inizio del viaggio.
- Certo. – e
presogli la mano, infilò l’anello all’anulare sinistro di Fay.
- E tu
Fay-san, vuoi sposare il qui presente Kurogane?
Il biondo si voltò verso Sakura-chan,
che gli porgeva il cuscino su cui si trovava l’altro anello, di un metallo
scuro e lucente, con sfumature bluastre.
Prese titubante l’anello e giratosi
verso il moro, gli prese la grande mano scura.
- Ahh – Fay prese un bel respiro e
rilasciando l’aria, esclamò un “Sì!” deciso, infilando l’anello.
Nella sala ci fu un boato generale,
tutti che applaudivano e incitavano felici.
- E ora – fece Fuuma, sporgendosi
verso di loro appoggiato al grande tavolo – la parte
più importante.
- Eh? Quale? – chiese spaesato Fay,
la mano ancora con quella di Kurogane.
- Come quale? Mi sembra logico, il
BA-CIO! – esclamò una voce dietro di loro.
Si girarono sorpresi per quella
comparsa, così sorpresi da dimenticarsi cosa aveva detto.
Yuuko-san con un’attrezzata videocamera
li stava filmando dal corridoio dietro di loro.
- Cosa avete
da guardare? Su, avanti, il bacio! – sbottò lei, incitandoli con una mano.
- E perché
tu dovresti riprenderci? – chiese scettico lo sposo moro.
- Ci vuole sempre un filmino del
matrimonio!! ♥
Ci fu uno scontro di sguardi infuocati,
a cui alla fine Kurogane si arrese – Ah, e va bene.
- C-Come?! Ti
lasci battere così? – gli chiese Fay.
- Per oggi si può anche fare. –
concesse il ninja, prendendo Fay per i fianchi.
- Ma che.. no!
– premette le mani sul viso di Kurogane – Aspetta..!
Con facilità il ninja si era già
liberato, e lo stava già baciando.
A quel punto le persone attorno a loro
sparirono facilmente, mentre Fay e Kurogane erano assorbiti dal bacio.
Quando si separarono per prendere aria,
Fay si guardò intorno guardingo, e con stupore scoprì
di essere in una stanza totalmente diversa dalla chiesetta in cui erano.
- Ma che cosa è successo?! Come facciamo a essere qui?? – chiese osservando la sontuosa camera nei colori del blu e
dell’azzurro, e l’altrettanto sontuoso letto matrimoniale in un angolo.
Kurogane si mise a ridere,
trattenendolo ancora per i fianchi, mentre lo spingeva verso il letto.
- Kurosama, basta! Io non ci sto
capendo più niente! – disse irritato, portandosi una mano
alla fronte – Mi sta venendo il mal di testa…
- Siediti – gli
ordinò Kurogane, arrivato alla sponda del letto. Fay si sedette, con
Kurogane di fianco, mezzo voltato verso di lui.
- Calmati – gli disse poi, portando le
mani a massaggiargli la fronte. – Ormai non credo durerà
ancora molto.
- Eh? Cosa? –
domandò ancora più disorientato.
- Ohi! Va bene che ti divertivi a far
lo scemo, ma non è che alla fine lo sei diventato
davvero? – gli chiese ghignando lo sposo, togliendogli il velo dai capelli.
- No! – dichiarò quasi offeso Fay,
dando un piccolo pugno all’addome dell’altro.
- E allora non
ci sei ancora arrivato? Tutte quelle persone conosciute nei nostri viaggi,
riunite in un solo mondo, secondo te com’è possibile?
Fay ci pensò su: - Mi
è venuto in mente solo che sia un sogno.. insomma, ho rivisto anche mio.. mio
padre – disse nostalgico.
- Ecco! – esclamò Kurogane, slacciando
la giarrettiera (ma quando gliel’avevano messa?!)
dalla gamba.
- C-cosa? –
domandò il biondo, incantato dal passare delle mani sulle sue gambe.
- Hai capito. – rispose tranquillamente
il moro, cercando i bottoni che chiudevano il vestito da sposa.
- Siamo in un sogno?!
– esclamò sorpreso Yuui, appoggiandosi a Kurogane, mentre gli slacciava il
vestito, lasciandogli scoperto il busto magro.
- Sì. Sai che il ragazzo era entrato nel mondo dei sogni, no? Alcuni frammenti del
mondo andato in pezzi sono rimasti sospesi nel nostro tempo, e ci hanno
inglobato. – spiegò accarezzando il viso soffice del mago, e giù sulle spalle.
Fay fermò una delle sue mani, per riuscire
a ragionare lucidamente: - E chi ti ha detto queste cose?
- La Principessa Tomoyo. Anche lei era nel sogno.
Fay rimase in silenzio, per poi
assimilare la risposta: - Aspetta, tu mi vuoi dire che la tua testimone era la
vera Principessa Tomoyo?!
- Non esattamente. I sogni sono tutti
collegati, perciò abbiamo visto tutte le persone che in quel momento erano nel
mondo dei sogni – disse, cercando di mordergli la
pelle del collo.
- Ok, ho capito..
ma come facciamo a tornare indietro? – chiese allarmato
da una possibile permanenza in quel sogno. Beh, non doveva essere male vivere
per sempre in un sogno del genere.. ma non potevano
farlo assolutamente. Dovevano salvare Sakura, entrambe le Sakura.
- Tranquillo, per quello
basta continuare… - disse guardandolo sorridente, e facendo scivolare le dita
lungo la sua schiena e il petto.
- C-che cosa?
– chiese catturando il suo viso con le mani, l’atmosfera più
calda.
- Il sogno..
basta arrivare alla fine. – Kurogane leccò le sue labbra, per fargliele aprire
e baciarlo. – E di solito dopo un matrimonio..
- … c’è la prima notte di nozze.. – finì Fay, attirandolo a sé per poterlo baciare ancora.
Poi, in un’azione improvvisa, Fay si
ritrovò sotto il corpo massiccio di Kurogane, che deliziato dalla situazione
continuava a sogghignare.
- Finalmente cominci a capire…
postfazione
Seishirou camminava lentamente, tanto
per la sua ricerca aveva tutto il tempo che voleva, e adesso doveva riprendersi
dai colpi che aveva ricevuto da Shaoran.
Si fermò nei giardini
del castello Shirasagi e seduto per terra chiamò la Strega delle
Dimensioni con l’occhio magico.
L’immagine apparve come dal cristallo
di Mokona.
- Oh, Seishirou, come va? – chiese lei mentre si acconciava i capelli.
- Bene, Yuuko-san. Anche
se solo in sogno ho potuto rivedere Subaru-kun.
– rispose col suo solito sorriso che fungeva da scudo.
- Che bello,
rivedere la persona amata. – sorrise Yuuko, posizionandosi
davanti a lui.
- Sì… e quei due hanno coronato il loro
“sogno d’amore”! – rise al sogno appena visitato.
- Anche tu ti
sei infiltrato nel sogno di quei due, eh bricconcello? – chiese Yuuko,
evidentemente divertita.
- Anche tu ci
sei andata? Non ho visto come è andato a finire,
siccome ho avuto da fare col Subaru del sogno.
- Uh, sono arrivata solo fino alla parte
del bacio, poi se ne sono spariti in camera da letto..
– sospirò delusa – Ma comunque non è difficile immaginare cosa sia accaduto!
Entrambi risero,
sadici.
- In fondo… - cominciò Seishirou – Era
Inevitabile! – finirono insieme.
- Adesso ti saluto, il
tempo dei giochi purtroppo è finito. – si congedò mesta Yuuko.
- Addio – Seishirou chiuse la
comunicazione proprio nel momento in cui sentiva dei rumori dietro di lui.
Si girò e scoprì Fay che stava
camminando verso di lui.
- Oh, Fay-san – salutò lui, con una
mano alzata.
- Ah, Seishirou-san.. – lo notò lui.
- Adesso devo andare, non posso
trattenermi oltre – si giustificò lui.
- Ah, va bene… - non che gli
dispiacesse che se ne andasse..
Fece iniziare il trasferimento
spazio-temporale e scie di luce lo avvolsero.
Prima di sparire del tutto riaprì gli
occhi ed esclamò, scegliendo accuratamente le parole giuste: - Scusa, prima non
vi ho nemmeno fatto gli auguri. – una pausa - I miei più sinceri auguri per il vostro
matrimonio!
…
Allora.. ^^’ Mi scuso col ritardo clamoroso (REPLAY: solo fra qualche
giorno, il tempo di farlo!) ma tra lo shock della scuola e prescuola,
e fra le tante fic che ho.. non riuscivo più ad
andare avanti.. ;(
Sulla
fic, dico solamente che l’idea mi è venuta da un
disegno che ho fatto con Fay vestito da sposa appunto, e subito è scoccato
l’amour! X3 (ps: ho inserito il padre di Fay – volevo
inserirlo *^* - e non ho messo chi è.. per lasciare
all’immaginazione, ma per me suo padre era una sorta di Hideki di Valeria.. :)
siccome la mamma è come Chii..)
L’ambientazione
temporale, come dice Kurocicci nella storia, è a
Nihon, dopo lo scontro fra i Shaorani
(XD).
Il
matrimonio è all’occidentale, siccome non so per niente come si svolga quello giapponese… :(
La
postfazione.. beh.. volevo metterci qualcosa di
stupido con Seishirou.. ^^’
Beh,
che dire.. grazie a quelli che hanno commentato: Lirith, Yusaki, Pentacosiomedimni, Covianna e Selene89.
Minna,
arigatou!!! >_<
E a
tutti quelli che almeno l’hanno letta e messa nei preferiti :)
Selene89: Chi non adora Fay??
:) poi con quell’occhio
ambrato che si ritrova adesso è ancora più bello.. ma come te sono sicura che
Kuropon non ne sarebbe molto contento.. Aww, vai al
Lucca comics??? *o* anch’io voio
addarci!! Quest’anno ci
proverò ;) se ci riesco verrò a vedere il tuo Fay da sbav.. e anche la Sakura fortunata (anch’io voglio essere
una Sakura fortunata..).
Per
Shaoran.. beh, preferisco quello vero (il clone mi
stava su prima, figurati quando ha fregato l’occhio a Fay), ma quello più
carino è sempre quello di CCSakura U_U (oppure
Watanuki X3 della serie facciamo spoiler)
Covianna: Uh, la prima critica che ricevo! ^//^
(non dovrei essere così emozionata..) Comunque lo
ammetto, l’o scritto in fretta, ma quando l’ho ricontrollato dopo averlo
postato ho trovato sì e no 2 errori di grammatica.. poi gli altri sono normali..
li faccio anche a scuola.. ^^’
E
per il “cogli l’attimo” in effetti poi Kurogane è una
testa calda che agisce prima di pensare (aspetta, ma almeno sa pensare??? Kuroinu, giù la Sohi! O_O) ma
sarà stato il luogo (Infinity non è molto allettante come atmosfera), per le
terribili conseguenze dopo il risveglio di Fay (TU-COSA-MI-HAI-FATTO?!) ma soprattutto.. per non svegliare i bambini!! O_o Ma
sai quanto sarebbero rimasti traumatizzati, loro
candide e ingenue creature davanti al mondo dei “grandi”??
Fay
è solo stupido.. ma non poteva fare da cuscino a
Kurogane (ok che ha la forza di un vampiro, ma tutta la notte con un coso come
Kurogane sopra.. lo appiattiva ancora di più..)..
A me
piacciono le recensioni lunghe, non ti preoccupare! ^^
Pentacosiomedimni: quando leggo le vostre recensioni non so perché (mah..) ma mi viene sempre una
grande allegria (ossia rido come una scema.. come me stessa)! Rispondo alle
domande che ho trovato in giro: sì, le storie sono diventate complementari e il
“primo bacio” è stato quello a Oto, ma visto che Fay
stava dormicchiando, non se l’è goduto a pieno.. nel secondo era Kurogane a
dormire.. ma poi si è svegliato, e hanno continuato.. :)
Sono
felice che vi siano piaciute tutte e due, il mio lavoro è andato a buon fine! Arigatou gosaimasu! (qual’è il mio lavoro??? *-*
conquistare il mondo con le mie fan fic!!) XD Adesso
anch’io sclero!!
E
qua si conclude questa raccolta.. ma non disperate, ho
una fic pronta pronta (non KuroFay purtroppo XP) e prima ho poi finirò la nuova raccolta
(diciamo pure “inizierò”).
Ciao
e grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Ja ne,
~:*Chiaki*:~