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Autore: Nightmare    29/05/2005    16 recensioni
" Mare… Luogo di silenzi e di cose del quale l’uomo non deve conoscere l’identità. Distesa d’acqua cristallina, unica e grande custode della purezza da dove ha avuto origine tutto. Un uomo dai capelli lunghi e fluenti, scomposti leggermente dalla brezza del vento, osserva dal suo rifugio inconsistente di terra e ricordi, il mare congiungersi con il cielo. In quel punto, che per molti semplicemente rispecchierebbe l’orizzonte e nulla di più, si dice che ogni cosa abbia trovato la sua vera essenza, in quel circolo talvolta vizioso che viene chiamato vita… "
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riproposta sul sito in seguito alla vittoria del concorso!

1° classificato al concorso per classi nella sua categoria!

 

Dedico questa storia alla mia famiglia… che possa sempre restare unita. Per sempre.

 

Allora… questa è la prima ff originale che scrivo. Da sempre mi sono concentrato sulla categoria libri e in generale su Harry Potter, quindi non mi giustiziate se troverete il lavoro leggermente patetico… ^_^

Devo fare una precisazione, però… forse non avrei mai scritto un’originale se non mi si fosse presentata l’occasione. Alla nostra scuola è stato indetto un concorso e il tema principale su cui dovremmo cimentarci è appunto il mare.

Il testo è breve, nel concorso c’è un limite di 90 righe (e se le contate c’è l’ho fatta per un pelo), e non n’è nulla di speciale. Dovevo dirle queste cose, nel caso al concorso controllino i plagi… quindi se trovate un testo uguale a questo, non preoccupatevi, è senz’altro il mio ^_^ 

Adesso vi lascio alla lettura… non credo sia una granché.

 

Prendetevi per mano e ascoltate… ascoltate il richiamo del mare.

Il richiamo del mare

Mare…                                                     

Luogo di silenzi e di cose del quale l’uomo non deve conoscere l’identità. Distesa d’acqua cristallina, unica e grande custode della purezza da dove ha avuto origine tutto.

L’uomo dai capelli lunghi e fluenti, scomposti leggermente dalla brezza del vento, dal suo rifugio inconsistente di terra e ricordi, osserva il mare congiungersi col cielo. In quel punto, che per molti semplicemente rappresenta l’orizzonte e nulla di più, si dice che ogni cosa abbia trovato la sua vera essenza, in quel circolo talvolta vizioso che viene chiamato vita…

Mare…

L’uomo si passa stancamente una mano sulle spalle. Vede nel cielo i gabbiani fuggire verso il sole luminoso e le nuvole rincorrersi, spensierate e leggere. Un bambino con secchiello e paletta gli passa davanti sorridendo.

Lo vede con i suoi occhi chiari e pensa che anche lui, in un tempo che sembra troppo lontano per essere anche solo ricordato, è stato bambino. E in fondo, si sa, quando lo siamo non ci rendiamo conto di quello che accade intorno. Tutto sembra grande, indefinito, e i problemi non ci turbano più di tanto. Perché bisogna perdere tutto questo?

Il mare è agitato… la bandiera rossa, issata sul lungo palo di legno nero alla sua destra, si muove oscillando vistosamente. Le onde s’infrangono, con schizzi più o meno consistenti di schiuma candida, sulla calda superficie sabbiosa. L’uomo sente l’odore del salmastro inondargli i sensi e la mente vaga, sconfitta dalla natura illogica delle cose, a quel triste giorno d’estate…

Perché? Perché mi hai portato via tutto? Cosa ho fatto io per meritare tale destino?“ Questo e altro avrebbe voluto gridare l’uomo: un’anima ormai distrutta e disperata, che dal dolore non riesce neanche più a parlare. Ma ormai, come per tutte le cose terrene e prive del dono classico dell’immortalità, è inutile tormentarsi soggiogati dai ricordi. Quello che è stato non può tornare indietro. Bisogna farsene una ragione.

L’uomo s’inginocchia sulla terra umida. Molti hanno percorso il suo cammino e altri, forse, toccheranno la stessa sabbia che adesso gli filtra tra le dita. Ma tutto questo non ha importanza… Cosa ha importanza?

Il mare, dove molte persone hanno nuotato, navigato, remato… Il mare, dove molti si sono persi. Proprio quel mare adesso stava guardando. Quella dolce e violenta distesa di vita nascosta; quel luogo sacro e allo stesso tempo sconsacrato. Molte antiche battaglie, sono state portate a termine sulla sua superficie. Molte gesta. Molta carne gettata all’oblio…

Cosa rimane di tutto questo? Solo il ricordo di libri di storia, per quello che è successo nel passato, e il pensiero di poveri sciocchi per quel che riguarda il presente.

Perché mi hai abbandonato?“ E poi…

Una barca. Il mare in tempesta che si vendica per peccati che non sono ancora stati commessi. Una famiglia, unita dall’amore e dal rispetto reciproco, che lotta per tornare a riva.

Urla sconnesse, immagini dolorose. Una donna che viene sbalzata all’indietro fuori della plancia… sua moglie. Di lei più nulla, se non il dipinto di una vita creata per amare. Poi, nella nebbia del ricordo…Un bambino, o meglio un ragazzo… Chiede aiuto e non sa cosa fare. Serra le sue esili braccia all’albero maestro, ma la presa scivola. Batte la testa. Un’altra vita che sale al cielo…

Un uomo, quell’uomo, non sa il perché e forse non lo saprà mai, ma riesce a sopravvivere. Si dibatte, s'aggrappa… dà fondo a tutte le sue energie per riuscire a resistere.

Fato. Destino. Caso. Chiamatelo come volete. Lui è vivo. Quello a cui teneva di più è stato spazzato via dalla furia degli Dei, strappato senza appello… ma lui è vivo.

Perché?”

Il mare sembra acquietarsi un poco a quella domanda. Le onde si fanno più sottili e tranquille e il vento, costante nella sua carezza profumata di fresco, sembra trovare una pace che per molti aspetti su questo mondo non esiste.

L’uomo si fa avanti, con la mente che ormai è fuggita dalla realtà, e tocca con il suo grosso piede calloso quel liquido dai tratti ignoti. Sente una sensazione di libertà quasi impercettibile, accarezzargli il corpo, e il sale, misto in un miscuglio primordiale con la sabbia, avvolgerlo completamente.

Dietro di lui.

Attorno a lui.

Sente e vede solo il richiamo del mare. Inarrestabile.

Perché quando si è stati marinai, e voi che per un momento mi state ascoltando dovreste saperlo, si arriva al punto in cui non è più possibile stargli lontano. Il richiamo è troppo forte.

Le immagini di una vita che ti passano davanti, non lasciandoti riposo e pace eterna, e che ti tormentano le notti… sempre.

L’uomo si fa ancora avanti. Ignora il suo “nemico”, che per anni affettuosamente aveva considerato fratello e alleato, e non sente il grido d’avvertimento che dal subconscio gli affiora alla mente, sempre più agitata e pressante.

Non gli importa se il mare si ingrossa, o se le onde continuano a spingerlo indietro. Lui continua a camminare. E camminare… ancora.

E come in tutte le cose, come la vita e l’esperienza ci insegna, si ha un inizio e una fine. Quest’ultima è ormai giunta, e non è necessario il ritorno. Non più.

L’uomo compie il suo ultimo passo verso la libertà. La terra, che nel suo cammino l’aveva sorretto, ad un tratto sembra quasi staccarsi da lui e i piedi vagano nell’acqua senza un appiglio, se non se stessi e la propria coscienza.

Chiude gli occhi. Sente quel liquido sacro avvolgerlo completamente. I lunghi capelli neri si allargano come ali intorno al suo volto. Inizia ad andare a fondo. Il respiro trattenuto comincia a farsi sofferto, l’aria scarseggia e gli occhi si annebbiano ancora di più.

Ancora più a fondo. Un minuto. Due minuti. Tre… il viso si schiude in un amaro sorriso. E’ finita… ha lasciato la vita per abbracciarne un’altra, migliore spera. La sua anima si leva dalle acque, congiungendosi con il sole e la natura, e il suo spirito vaga nel cielo.

Forse un giorno, magari lontano, li troverà e si riunirà a loro. Per ora, dovrà aspettare… Ai posteri, o semplicemente agli sciocchi mortali che hanno scelto un’altra strada, non resterà altro che il corpo, un’accozzaglia di fibre e legamenti, ormai cianotico e bianco.

Ma non ha importanza.

Molti hanno scelto la vita; altri hanno abbracciato la morte, già molto tempo prima di lui… il mare è stato capace di portare via molte anime alla vita terrena. Non ha rimpianti. Non ha rimorsi. Adesso non deve far altro che guidarli, tra le sue acque agitate e calme, tra le sue onde chiare e talvolta scure.

L’uomo ha scelto la morte. Punto. E il mare, sentendosi in debito, non ha potuto non concedergliela.

Così, tra le acque cristalline di questo luogo maledetto, un'altra storia giunge alla parola fine. Molte altre presto arriveranno a quel punto. Non si sa dove e non si sa quando, però possiamo scegliere. Lui ha scelto il mare: la sua casa, la sua vita…

La sua morte.

Mare…

 

Anche questa è finita! Ringrazio tutti coloro che leggeranno e anche quei pochi buoni samaritani che commenteranno! ^_^

Spero che vi sia piaciuta… Un’ultima cosa: non so se il genere può rientrare nell’introspettivo.

Non sono un esperto delle Originali, quindi… se qualcuno vuole consigliarmi di cambiare o semplicemente vuole rassicurarmi sul fatto che la categoria va bene, io gliene sarò eternamente grato.

 

Grazie mille per l’attenzione.

 

Un bacio

 

Nightmare

 

Nel destino d’ogni uomo può esserci una fine del mondo fatta solo per lui. Si chiama disperazione. L’anima è piena di stelle cadenti.

Victor Hugo – L’uomo che ride

 

Nessuno può possedere completamente un altro perché nessuno può darsi interamente.

Octavio Paz – Passione e lettura

 

Dobbiamo essere contenti di morire, se non possiamo vivere come uomini o donne libere.

Gandhi – Antiche come le montagne

 

Iniziative: è stato aperto da qualche mese un carinissimo forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e ogni settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore propone vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp! Abbiamo bisogno di nuovi iscritti per entrare nel vivo del gioco. Quindi, perché non ci fate un salto? Ci farebbe davvero molto piacere.

 

Harry Potter Forum

 

È stato aperto da pochi mesi anche un altro forum! Non che io condivida i principi morali di questo sito, ma visto che è stato creato da 3 delle mie più care amiche, mi sembrava giusto segnalarlo!

Solo per chi odia, disprezza, ritiene indegna di ruolo di attrice… Emma Watson!

 

Anti-Emma Forum

 

Per coloro che volessero contattarmi, per parlare del forum o di qualsiasi altra cosa, accludo il mio indirizzo e-mail e il mio indirizzo MSN:

 

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nightmare899@hotmail.it

 

Harry Potter e la Stella di luce

L’attimo prima del volo…

Behind Blue Eyes

Sono diverso…

Walking to the sun

Lettera dall’inferno

Imbranato

E quindi mi trovo qui, a pubblicizzare i miei lavori! Per coloro che non avessero ancora letto queste storie, e per coloro che vogliono leggere qualcos’altro scritto da me, eccovi sopra indicati i titoli delle mie fanfiction.

Per maggiori comodità andate sul mio account!

 

E ricordate una recensione, è sempre gradita… ^_^

 

Vedete quella scritta blu? Quella in basso? Bene, cliccate e recensite!

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