Il giorno dopo, Frank si svegliò e per prima cosa constatò che il proprio computer avesse più o meno le stesse prestazioni di quelli dei primi anni 2000. Discorso analogo per il proprio cellulare e per molti altri apparecchi, che era solito utilizzare.
Ancora una volta provò ad informarsi e constatò che la ricerca era stata quasi ferma. Quasi nessuno si dedicava ad essa, dato che non si riceveva niente in cambio. Si veniva semplicemente sfruttati. Solo poche, grandi, aziende, la praticavano, guardandosi bene dal pubblicare i risultati dei loro studi, perdipiù solo quando era difficile capire i segreti di fabbricazione, analizzando i prodotti, frutto delle ricerche da loro compiute.
Ai post del ragazzo, in cui sosteneva che chi avrebbe potuto ricercare nuove tecnologie avrebbe dovuto farlo gratuitamente, anziché chiedere, egoisticamente, qualcosa in cambio, gli veniva puntualmente risposto che bisognava guadagnarsi i soldi per vivere, in qualche modo. Fare qualcosa del genere non era certo ciò che permetteva di farlo, così come molti erano disincentivati a intraprendere certi studi.
 
Di nuovo la fata raggiunse, presto, Frank.
“Hai visto qual è il risultato? Non funziona così.”
Provò a spiegargli lei.
“Sono solo degli egoisti.”
Rispose lui.
“No, stai semplicemente pretendendo una cosa assurda. Vuoi che loro si sacrifichino e vengano sfruttati. Ti sembra giusto? Perché una persona dovrebbe ritenere giusto di farsi sfruttare e sacrificarsi senza avere niente? A beneficio di chi, poi? Di persone abbienti come te? Per quanto altruista possa essere una persona, si renderebbe conto che si sta facendo solo mettere i piedi in testa.”
Provò a farlo ragionare Sonia.
“Sarebbe a beneficio della maggioranza.”
Sentenziò lui.
“Premetto che il discorso che stai facendo è molto pericoloso, dato che in base a questa logica, molte minoranze sono state oppresse. Comunque, anche se fai parte della minoranza, devi comunque pensare a vivere.”
Sottolineò la fata.
“Se fanno ricerca, nessuno vieta loro di fare anche un lavoro retribuito. Se scoprono qualcosa, ne beneficerebbero anche loro.”
Disse, con insistenza, il ragazzo.
“Quindi dovrebbero lavorare, così da avere i soldi per sopravvivere e dedicare il resto delle loro giornate a ricercare per tutti? No, non avrebbero alcun incentivo a farlo. Se scoprissero qualcosa, lo terrebbero per loro.”
Riassunse Sonia.
“Per questo sono egoisti. Se uscissero da questa mentalità otterrebbero la gratitudine della gente e darebbero il buon esempio agli altri.”
Proseguì dritto Frank.
“Quand’è stato l’ultima volta che hai ringraziato un ricercatore?”
Provò a fargli notare lei.
“Basta con questa conversazione. Tra l’altro, non mi importa neanche molto dei brevetti. Ciò che mi interessa è la questione del diritto d’autore. Sai che ti dico? Portami in un mondo dove sia stato abolito.”
Tagliò corto lui, iniziando a rivelare ciò che veramente gli interessasse.
“Molto bene, mi metto al lavoro.”
Rispose la fata, constatando che Frank non avesse ancora imparato la lezione. Quando tutto fu pronto usò la sua magia, per portarlo in un mondo in cui il diritto d’autore non esisteva più, dalla sua nascita.