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Autore: hele    22/09/2009    3 recensioni
-Uffa.. ma cosa avrò detto di cosi scandaloso poi! -Non ne ho idea, davvero. Ron si tirò i lacci del cappello di lana facendolo scendere fin sopra gli occhi. Tirava un vento gelato. -Beh ma una cosa é certa, ce l'ha a morte con me! Ti ricordi quando mi ha aizzato contro quei maledetti uccelli!?- -ma stiamo parlando di più di un mese fa! A me sembrava che si era tranquillizzata nel frattempo. Si, più o meno dal giorno che ti sei lasciato con Lavanda..- disse allusivo Harry, ma Ron sembrò non farci caso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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marmellata
premetto... é la mia prima ff quindi siate clementi!  mi raccomando recensite, fatemi sapere cosa ne pensate!                           

 Marmellata di fragole

Ore 7:30

Dormitorio femminile.

Un debole raggio di sole penetra tra le cortine che incorniciano la finestra della stanza per andarsi a posare sul volto di una ragazza addormentata.

Driiiinn..

il suono della sveglia riecheggia in tutta la stanza.

La ragazza con la sua massa di capelli arruffati si stropiccia gli occhi e si affretta a posare una mano sulla sveglia per farla tacere.

-Aah..- pensa stiracchiandosi -buon giorno Hogwarts-.

Con gli occhi ancora gonfi di sonno dà uno sguardo alla camera.

Tutto perfettamente in ordine, ad eccezione, naturalmente, del letto di Lavanda.

La sua mattinata sembrava iniziata già da un pezzo.

Ora finalmente le acque si erano calmate tra di loro.

C'era stato un periodo in cui non si rivolgevano nemmeno la parola.

Ma ora grazie a Seamus (Hermione aveva proposto di farlo santo subito) che si era tanto dato da fare per consolare la povera “LavLav” l'astio che regnava tra le ragazze sembrava essersi placato.

Anzi, sembrava proprio che Lavanda avesse rimosso completamente dalla sua testa i precedenti avvenimenti e la cosa rendeva ben contenta Hermione.

Non che fossero mai state così intime, ma dovendoci condividere la camera per ancora un anno non le dispiaceva affatto poter convivere serenamente.

Tornando a guardare il letto della compagna di stanza notò pile di vestiti accatastati gli uni sugli altri.

Chissà da quanto era già sveglia.

-Beh... con tutto il trucco che si mette in faccia sfido che non si debba preparare da una settimana prima- ed in preda a questi pensieri si alzò ed infilò la vestaglia, pronta ad aggiudicarsi il suo turno per il bagno.

Guardò per un attimo il suo riflesso nello specchio vicino all'armadio.

Una Hermione stanca, con gli occhi gonfi e i capelli più arruffati che mai rispondeva al suo sguardo nel riflesso.

-Cavolo, sarà un vero problema pettinarsi stamattina!-

perchè doveva essere sempre cosi faticoso?

Forse avrebbe potuto chiedere aiuto a Calì.. lei era una vera esperta in incantesimi per i capelli.

-Buongiono Herm- la salutò proprio Calì dal suo letto.

-'giorno-

-Buongiorno a tutte!- urlò trafelata Lavanda uscendo di corsa dal bagno.

Agitò la bacchetta e pronunciando un incantesimo che Hermione non aveva mai sentito (già, sembra strano) fece in modo che tutti i suoi vestiti si librassero in aria, come fossero stati indossati da manichini invisibili. Lei, scrutandoli uno ad uno, ogni tanto schioccava le dita in direzione di un completo e quello le si avvicinava e le si posava leggermente addosso in modo che la ragazza potesse rimirarsi nello specchio valutando se fosse il modello adatto per la giornata.

Eh si, perche oggi era giorno di gita a Hogsmeade, niente divise, e soprattutto l'intera giornata da passare insieme a Seamus.

Hermione era insolitamente allegra; l'aspettava una giornata senza preoccupazioni (escludendo Voldemort che era un pensiero fisso nella testa di molti) con i suoi amici, e l'idea di non dover più vedere Ron avvinghiato a Lavanda la sollevava parecchio.

Finalmente era riuscita ad entrare in bagno.

La sua attenzione fu catturata immediatamente dalla quantità sconvolgente di scatolette di tutte le forme e i colori immaginabili accatastate sul lavandino...

… cosmetici.

Ma era possibile che un strega, capace di avvalersi dell'arte della magia, dovesse avere bisogno di tutti quegli “affari” ?

-vediamo un po che c'é... uhmm-

Hermione si mise a rovistare cercando qualcosa che attirasse la sua attenzione, fino a quando..

-Mah si...perche no..questo potrebbe andare..”



Ore 9:45

Dormitorio maschile.

Driiiiiiiiiiiiiin...

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiii driiiiiiiiiiiiin.

-Qualcuno la faccia fermare..-

driiin driiiiiiin

Un braccio sbuca fuori da una montagna di coperte, afferra la sveglia e la scaraventa a terra.

Torna il silenzio, ma non dura a lungo.

-Cazzo! Che ore sono??-

-Seamus rimettiti a dormire.- gli rispose una voce assonnata.

-No, no, no.. qualcuno mi dica che ora é?-

-Ma che succede? Cosa vi urlate?-

-è Seamus che da i numeri tranquillo Neville, torna a dormire-

-Macchè numeri e numeri.. voglio sapere che ora é, cavolo! Ho un appuntamento! Ma non c'era una stupida sveglia in questa camera?- disse il ragazzo tirando le tende della finestra.

I raggi di sole penetrarono prepotentemente all'interno della stanza.

-Un appuntamento? E con chi??- Harry si era messo a sedere sul letto e cercava tastando sul comodino vicino i suoi occhiali.

-Oh...Merlino.. ma vi state zitti?!-

-Lavanda..-

-Lavanda chi?-

-Lavanda Brown, no?? quante Lavanda conosci te?

-Lavanda Brown? Non hai perso tempo é?

-Ron hai sentito??

Una sorta di grugnito soffocato proveniente da sotto un cuscino dovette essere la risposta.

-si ma se non mi presento in orario quella mi uccide!-

-Orario? Ti preoccupi dell'orario con Lavanda?- la voce ovattata di Ron continuava a provenire da sotto un cuscino.-Qualsiasi orario ti dica sarà sempre troppo presto... hai un margine di un'ora per presentarti, tanto lei non sarà ancora arrivata e ora chiudi quella boccaccia e lasciami dormire!-

-Di un po Ron.. hai anche consigli di altro genere? … non so se mi spiego..- disse Seamus sogghignando e ammiccando agli altri.

Ron si mise seduto di scatto sul letto, rosso in faccia.

-Sono sicuro che te la caverai benissimo da solo!- disse tirando, forse un po troppo violentemente un cuscino che colpì in pieno volto Seamus.








  
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