Titolo: Un uomo crudele
Fandom: Originale
Pairing: M/M
Prompt: Vicolo
Challenge: Writober
Genere: Drammatico, Introspettivo, Crime
Parole: 355 (contacaratteri.it)
Un uomo crudele
Dovevo scappare.
Dovevo correre più veloce che potessi.
Dovevo riuscire a fuggire dalle grinfie di quell’uomo.
Ero in pericolo.
Per Cossa?
Avevo lasciato fuggire “l’amante” di quel mostro.
Il suo nome era Inoue Takehito ed era il boss della famiglia di Yakuza più potenti di tutto il Giappone.
La mia vita era finita.
Dovevo saperlo già dal principio.
Sinceramente alla fine non mi importava.
Avevo salvato Takeshi ed era l’unica cosa di cui mi importava.
Quel bastardo rapì il mio compagno mesi addietro, lo circuì e lo iniziò a trattare come un soprammobile.
Un giorno tornò da me impaurito e vidi subito la disperazione su quel volto oltre ad avere occhi terrorizzati.
Inoue gli aveva appena spezzato l’osso del braccio come scusa per essersi rifiutato di fare cose con lui. Il corpo poi era pieno di lividi e contusioni.
Perché era dovuto capitare proprio al mio Takeshi? Nessuno avrebbe meritato quella fine.
Lo convinsi ad andare a farsi curare in un ospedale e poi decise anche di denunciarlo; la polizia lo affidò al programma di protezione testimone.
Non sapevo dov'era, ma sapevo fosse in un luogo al sicuro e lontano da tutta quella merda che aveva vissuto per colpa di Inoue.
Mentre cercavo di sfuggire dal boss, mi resi conto che ero incappato in un vicolo cieco e sapevo che ormai non sarei più riuscito a sfuggire.
Che male poi avevo fatto nel salvare il mio ex dalle sue grinfie?
Era la cosa giusta, Takeshi non avrebbe più subito soprusi di quell’uomo crudele.
Non mi sarei pentito di nulla.
E quando Inoue mi raggiunse puntandomi la pistola contro sentii brividi lungo la schiena, ma avevo vinto comunque.
Takeshi era scappato. Era andato lontano da quell’uomo che lo aveva trattato come un oggetto e che aveva spezzato la bellissima persona che era stato.
Ed ero stato io a liberarlo ed era l’unica cosa che davvero contava per me.
«Così imparerai a rubare il mio uomo, bastardo!»
«Sei stato tu a rubarlo a me per primo».
Lo sparo arrivò e io abbracciai la mia morte con l’unica consapevolezza di essere stato come un vero eroe per Takeshi.


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