Per diversi secoli la figura di Jack O'Lantern è diventata una leggenda, un qualcosa di non vero e una parte importante di East Baltimore non si ricorda di più di lui ma qualcuno, ancora, sì e ha bisogno del Cavaliere della Notte più che mai...
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
East Baltimore, Irlanda, 31 ottobre 2014
Quello che una volta era un villaggio era diventato un paesino di migliaia di abitanti e per secoli la storia di Jack O’Lantern che salvò il villaggio venne lentamente dimenticata e solo pochi, per lo più studiosi d’antichità, che ricordavano di questo leggendario guerriero e la popolazione, purtroppo, arrivò anch’essa a non ricordare le proprie radici tanto che l’usanza di apporre le lanterne fuori dalle abitazioni divenne rara ma qualcuno, mosso dal ricordo famigliare o altro, continuava a fare questo gesto ed era il caso della famiglia O’Connor con il piccolo Sheamus impaziente di vedere la lanterna sopra la porta d’ingresso della sua casa.
-Arriverà mamma? – chiese il bambino.
La madre, Edna, con i capelli a caschetto mori e un vestito lungo e bianco, prese in braccio il piccolo di sei anni e lo riempì di baci.
-Ci proteggerà e ci difenderà dai cattivi! –
Arrivò il padre, Fergus, visibilmente ubriaco e con la tuta da lavoro di colore blu umida e che sapeva di alcool.
-Ancora quelle frottole racconti? Deve crescere e capire cosa è vero e cosa no! Non prenderlo in giro! –
La tirò a sé per il polso destro e le fece male.
-Andiamo in camera e metti Sheamus a dormire che è tardi! –
-Ma papà sono solo le diciassette, non è il momento di dormire! –
Fergus guardò con rabbia il figlio e la mano gli tremava.
-Fai ciò che dico oppure verrai punito hai capito? –
Edna tenne a sé il piccolo.
-Noi siamo divorziati e sai benissimo che non puoi avvicinarti né a me né a lui e non provare più a dire che devi punirlo! Sai cosa succede e lo sai bene! –
Fergus non apprezzò quella sua uscita, guardò male la donna e tentò di metterla all’angolo ma qualcuno tirò il vestito da lavoro dell’uomo e ci fu un uomo giovane sui quarant’anni, capelli rasati, barba folta e ben curata, giubbotto di pelle nero e jeans.
-Fermati prima che ti prenda a calci! Sono serio! –
-Chiudi quella bocca Sean, non sei nessuno per fare questo! Lasciami andare o ti faccio fuori! –
Sean, con i suoi occhi blu, guardò dritto negli occhi Fergus.
-Io sto aiutando tua moglie e tuo figlio ad andare avanti nella vita di tutti i giorni e nonostante le difficoltà questa donna risulta forte e un esempio per un grande bambino quale è Sheamus.
Ti invito ad andartene prima che ti prenda a calci e rimpianga di essere venuto qui. Ultimo avvertimento! –
Fergus sputò in faccia a Sean e costui si tolse la saliva dalla barba e negli occhi intravide qualcosa, un piccolo bagliore che spaventò l’ubriaco.
Si piegò e si mise a piangere.
-Perdonami, non era mia intenzione mancarti di rispetto! – esclamò Fergus con voce rotta.
Sean lo tirò su e colpì l’uomo con un pugno nella pancia, dapprima e poi una ginocchiata.
-Vattene! – urlò il barbuto.
Fergus corse via ed Edna si avvicinò al proprio salvatore.
-Grazie per l’aiuto ma spero non abbia notato…ho visto anche io. –
-La cosa più importante è che stiate bene e sarebbe meglio ritornare in casa. Questa è una festa che non è molto amata soprattutto da Padre Owen e nei suoi sermoni non smette mai di ricordarcelo. Fa sempre passare chi ricorda questa ricorrenza come uno condannato alle fiamme infernali e non si può pensare certe cose negli anni duemila…-
Edna scosse il capo ma si limitò a rientrare in casa con Sheamus e, nel mentre, Sean osservava la lanterna e sorrise.
-Ridicolo! –
Qualcuno attirò l’attenzione dell’uomo barbuto e si trovò alla sua sinistra un uomo dai capelli grigi e alti, trucco sul volto e occhi verdi, tunica nera e cappello nero circolare.
-Chi ancora segue queste tradizioni così irrispettose dimostra ignoranza e cattiveria e se tu, osservando la lanterna ripensi a ciò…il tuo destino è… -
-…le fiamme infernali e patirò ogni possibile punizione possibile e inimmaginabile ma si rende conto di quanto è vecchio lei di testa? Ho rispetto della tunica che porta ma le sue parole non le condivido e ci trovo cattiveria! –
All’improvviso un uomo alto un metro e novantacinque, pantaloni neri e giubbotto bianco mise le mani sulle spalle di Sean e cercò di farlo piegare.
-Abbi rispetto delle parole di Padre Owen o come dice lui patirai all’inferno! –
Il sacerdote si compiacque nel vedere Sean soffrire.
-Chi crede in certi credo così brutti non può pretendere che in vita sia rispettato e tu, che sei intelligente, dovresti saperlo! –
Il gigante continuò a fare pressione e ad affondare le dita in quei punti.
-Quale religioso è contento di tutto ciò? –
Padre Owen scosse il capo e guardò in alto, nel cielo.
-Ho già detto cosa ti aspetta e non ti aspettare nulla di diverso. –
Voltò le spalle e il gigante strappò via il giubbotto di pelle dal corpo di Sean.
-Fai ciò che devi! –
Tirò su l’uomo più basso, lo girò verso di sé e mise le mani al collo.
-Vuoi capire che ciò in cui credi è sbagliato? –
Mentre Padre Owen dava le spalle a Sean arrivò anche Fergus armato con un piede di porco.
-Ora non sei più così forte, vero? –
Fergus lo colpì in pieno petto.
-Ora siamo pari! –
Le campane cominciarono a suonare, era giunta la mezzanotte e Padre Owen guardò il campanile a sud ovest della sua posizione.
-Se Jack O’Lantern esistesse dovrebbe arrivare e salvarti, no? –
Una volta che il sacerdote si voltò vide che Sean era a terra, piegato dal dolore. E si era già arrivati ai tre rintocchi.
-Fermatevi prima che sia troppo tardi! –
Edna, con Sheamus tra le braccia, invocò che si fermassero. Altri due rintocchi.
-Perché dovremmo permettere che una persona che crede in qualcosa di malvagio andare avanti? –
Si sentì il nitrire di un cavallo e da un punto preciso della cittadina arrivò un destriero dal manto nero e con una maschera che gli copriva il muso con occhi arancioni e bocca dello stesso colore che ricordava una zucca intagliata.
I tre che stavano facendo male a Sean rimasero sbigottiti e le sorprese non erano ancora finite perché proprio colui che stavano picchiando venne avvolto da una nube nera.
Poco dopo essa svanì e si palesò un cavaliere con un elmo a forma di teschio, occhi rossi, spallacci in argento, bracciali in cuoio, spada nella mano destra e un mantello roso.
Edna esultò e insieme ad essa Sheamus; poco dopo arrivarono anche altri e parlottarono per bene del ritorno di Jack O’Lantern.
Costui puntò la spada ai tre e tirò fuori una lanterna nella mano sinistra.
-Per secoli sono rimasto ad osservarvi crescere e a dimenticarmi e credevo che non vi servisse ricordare la mia storia e la mia leggenda ma uomini malvagi come voi, violenti e decisi a sottomettere chi non la pensa come voi e disposti anche ad eseguire atti violenti nascondendovi dietro la fede…il mio ritorno era necessario e sarete voi a marcire all’inferno! –
Una volta che la lanterna fu aperta i tre uomini vennero attirati verso di essa e cercarono di scappare ma dai loro corpi uscirono le anime dal colore rosso che vennero risucchiate all’interno della lanterna chiusa subito dopo da Jack.
Ci fu uno scroscio di applausi e risalì sul cavallo alzando la spada verso il cielo.
-Siate chi desiderate essere e credete ciò che è meglio per voi! –
Corse via al galoppo del suo destriero e la notte del 31 Ottobre passò e dopo centinaia di anni si ripresentò Jack O’Lantern.